Originariamente Scritto da
doxa
Cono ha scritto
Caro Cono mi dici di stare “tranquillo” perché hai fatto il militare. O. K., ma ogni volta che ce lo dici (per far intendere che conosci come va la vita, che ne hai viste di cotte, di crude e di affumicate, perciò sei avvezzo anche alle “luci rosse”) il mio pensiero vola a Totò. In una decina di film dice: “Sono un uomo di mondo, ho fatto tre anni di militare a Cuneo”. Anche tu hai fatto il militare a Cuneo per tre anni ?
Totò disse per la prima volta la frase nel film “Totò a colori”, nel 1952, durante il famoso sketch del vagone letto, quando disputa con l’onorevole Cosimo Trombetta. Te lo ricordi quel bel film ?
Torniamo al “dunque”…
Cono sai bene che “fare l’amore” significa dare e ricevere piacere fisico e psicologico, con il tempo che necessita. Non sono necessarie le preghiere.
Lo psichiatra e sessuologo Willy Pasini nel suo libro titolato “I tempi del cuore. Lentezza e fretta nella vita e nell’amore”, dice che il fattore tempo non deve condizionare l’erotismo, né far diventare problematica la sessualità.
Nel rapporto a due i tempi individuali, legati alle abitudini, finiscono per confrontarsi con quelli dell’altra/o per migliorare la sincronizzazione.
L’attività sessuale conforta, diverte ed è un modo per avere l’intimità col partner.
Non esiste la “giusta misura”, ci sono coppie che copulano soltanto una volta al mese e sono soddisfatte, altre, “ad alto voltaggio” desiderano rapporti sessuali frequenti.
Il problema nasce quando i due desideri non s’incontrano, e l’erotismo frenetico di un partner si scontra con il languore dell’altro/a. Tra le parrocchiane e i parrocchiani in quel di Empoli capita? Ci hai detto che ti dedichi al "centro di ascolto", perché sei un pettegolo e ti piace sapere i problemi altrui per poi consigliarli e benedirli, va bene, ma quando sei in attività auditiva indossi sempre la stola nera ?
La frequenza dei rapporti sessuali può generare malintesi nella coppia. Secondo uno dei luoghi comuni il maschio dovrebbe avere desideri per frequenti amplessi e tempi erotici più ravvicinati. Non è così. Infatti il tuo corregionale, messer Dante Alighieri, nel V canto dell’Inferno, versi 55 – 57, cita la regina degli Assiri, Semiramide, ed usa senza problemi la parola “libido”, termine latino che significa desiderio.
“A vizio di lussuria fu sì rotta (dedita)
che libito (il desiderio) fè licito (rese lecito) in sua legge,
per torre il biasmo in che era condotta”.
:nyuppi: