:rotfl: Anche a me era venuto il sospetto
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Eh sì, avete ragione.
Ma che ohhhh, ora veramente devo andare a dormire perché domani mattina devo attraversare tutta la città per andare a fare un lavoro che posso fare da casa e che neppure a casa avendo dormito un'ora in più avrei tutta questa voglia di fare? Ma la fuori ci sono le persone, me le ricordo, non mi piacciono...
Purtroppo sono troppo vigliacco per diventare un NEET.
Uscite, che vi fa solo bene.
Fortuna che esistono le amiche, anche a distanza
Gruppo whatsapp di 4, quello di quelle che siamo nate e cresciute nello stesso condominio
Non ci sentiamo tutti i giorni ma poi ti arrivano questi messaggi, sai che non puoi fare a meno di loro
Nei giorni in cui persi mio padre mi furono intorno tipo badanti, le avevo presenti per tutto
E all’ultima cena, quando ci vedemmo, una di loro si senti’ male, con tanto di raccoglimento al volo della suddetta, da parte mia e di un’altra amica, dato che si stava schiantando per terra, e successiva raccolta di vomito -sempre da parte mia, ero quella più vicina a lei- (fa un po’ schifo la cosa ma ebbi la freddezza di non accusare nulla in quel momento, stava rischiando di soffocare)
Le altre due stavano collassando a seguire :v
Ebbene stamattina quella del regalino ha scritto: Frequento uno, si chiama Gianluca, è alto 1.87. Addio.
La cosa che fa ridere è che lei non è propriamente Giovannona coscia lunga e ha mandato un’immagine da schiantarsi dal ridere.
Un buongiorno nel nostro stile, non vedo l’ora di riabbracciarle
Anche io non vedo l'ora di uscire!
"Taggami", "Whattsappami", "Twittami", "Instragrammami", "Askami".....
Ma " Pensami " o " Abbracciami " non lo dice più nessuno?
Lo dico io!
Le prime terminologie non le frequento :v
Io penso che questo virus ha incattivito tante persone.
Io penso che abbia accentuato le caratteristiche individuali pre virus
E' come la vecchiaia. Ingigantisce le tendenze spontanee, buone e cattive.
Diciamo che non è tanto il virus in sè ma le restrizioni e prigionia in casa che contribuiscono.:D
Sono scivolato su una delle scale e mi sono fatto parecchio male a un piede
Non so se è un bene
Io sto in questa sorta di cocon spazio-temporale
Fuori da tutto e forse pure di testa :asd:
Nel mio lavoro ho incontrato invece molta solidarietà
Gente particolarmente spostata post virus fortunatamente non ne ho intercettata :D
Sono impelagato con delle videoconferenze nelle quali di solito non riesco a spiccicare parola, già parlo poco di mio, ma questo modo di comunicare mi mette ancor più in difficoltà. Di positivo c'è il fatto che si può alzare la mano per parlare senza sentirsi ridicoli...
c'è l'icona...
Ieri sera ci ho pure provato ad andare a dormire subito dopo quel post... non ho chiuso occhio, alle sette ho ingoiato il caffè dalla caffettierae sono andato a lavoro. Ora devo cercare di non crollare prima delle undici almeno, altrimenti mi sveglio alle tre.
Non mi lamento, però cheppalle è sempre valido.
Forse ti piacerebbe
Ma non è così, anzi è proprio in situazioni come queste, che le differenze si accentuano
Non ti crucciare, non tremate allo stesso modo tu, o qualcun altro, che magari per direttissima in ospedale ci arriva
Se fosse stato un Cono, anziché un primo ministro, ad avere il virus
Forse non l’avrebbe visto nascere il figlio
Per la morte uguale per tutti, riprovaci
Boh, I kamikaze musulmani non possono certo tremare di fronte alla morte... altrimenti non ce la fanno centrare grattacieli ed edifici vari, tanto per citare un'eccezione.
Ultimamente, date le circostanze, sto leggendo parecchio circa i presidenti delle varie regioni
Per capire un poco pure la popolazione, cinghialoni a parte :v
Ebbene ho scoperto che Zaia ha fatto esattamente il mio percorso di studi universitario :love:
Roba che solo a spiegarlo, non mi capisce mai nessuno, tra equipollenze ed equiparanze
In un’intervista disse che veniva dalla campagna
Bene, uomo di sostanza
Ieri sono stata male tutto il giorno per i sottintesi possibili ad una frase apparentemente innocua contenuta nella mail di una collega. Odio essere cosi ipersensibile, e odio la capacità che ho di leggere le persone, perché quello che vedo spesso non mi piace. Allontanarsi da tutto e da tutti sta diventando l'unico modo per non stare male.