Gli amori impossibili non finiscono mai.
MINE VAGANTI
Ozpetek, Ferzan.
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Gli amori impossibili non finiscono mai.
MINE VAGANTI
Ozpetek, Ferzan.
“Nulla impedirà al sole di sorgere ancora, nemmeno la notte più buia. Perché oltre la nera cortina della notte c'è un'alba che ci aspetta.”
KHALIL GIBRAN
Uno bono descurso con retorica piazzata ad uopo, qualcuna frase dal bon suono e via che se cammina più spediti che mai.
(Nicolò Machiavelli)
“Il tempo è relativo, il suo unico valore è dato da ciò che noi facciamo mentre sta passando.”
ALBERT EINSTEIN
“Qual è la religione migliore? E’ una domanda che ha causato più mali di tutte le altre domande insieme. Chiedetelo a Pechino, a Costantinopoli e a Roma e riceverete tre risposte estremamente diverse l’una dall’altra, ma tutte e tre egualmente assolute e perentorie.”
Bernard de Mandeville
Fottere, fottersi, essere fottuti. Fottere è privilegio di pochi; fottersi è mera circostanza; essere fottuti è sorte di tutti.
Jean-Paul Malfatti (un freelance qualsiasi... ma molto acuto)
Solo poche persone sono abbastanza intelligenti da capire tutte le cattiverie che commettono.
(François de La Rochefoucauld)
"Mai" è una parola troppo lunga.
(J. R. R. Tolkien)
Quelli che non ricordano il passato sono condannati a ripeterlo.
(La frase si trova incisa in trenta lingue su un monumento nel campo di concentramento di Dachau)
"Non penserò che la conoscenza che attualmente possiedo sia la verità assoluta e immutabile. Eviterò di avere una mente ristretta, limitata alle mie opinioni attuali. Praticherò il non attaccamento alle credenze per rimanere aperto al punto di vista degli altri. La verità si trova nella vita, non nelle nozioni intellettuali. Mi manterrò sempre disponibile a imparare dalla vita, osservando costantemente la realtà in me stesso e nel mondo".
Thich Nhat Hanh
“Chi ascolta un superstite dell’Olocausto diventa a sua volta un testimone” (Elie Wiesel)
Ogni anno, mentre scopro che Febbraio
È sensitivo e, per pudore, torbido,
Con minuto fiorire, gialla irrompe
La mimosa.
(Giuseppe Ungaretti)
„Il mondo non languirà mai per mancanza di meraviglie, quanto piuttosto per mancanza di meraviglia.“
CHESTERTON
Quant'è vero! Non riusciamo più a stupirci e a meravigliarci di niente.
„C'è abbastanza perfidia, odio, violenza, assurdità nell'essere umano medio per rifornire qualsiasi esercito in qualsiasi giorno E i migliori assassini sono quelli che predicano la vita E i migliori a odiare sono quelli che predicano l'amore E i migliori in guerra - in definitiva - sono quelli che predicano la pace Quelli che predicano Dio hanno bisogno di Dio Quelli che predicano la pace non hanno pace Quelli che predicano amore non hanno amore Attenti ai predicatori Attenti ai sapienti Attenti a quelli che leggono sempre libri Attenti a quelli che o detestano la povertà o ne sono orgogliosi Attenti a quelli che sono sempre pronti ad elogiare poiché hanno loro bisogno di elogi in cambio Attenti a quelli pronti a censurare: hanno paura di quello che non sanno Attenti a quelli che cercano continuamente la folla: da soli non sono nessuno Attenti agli uomini comuni alle donne comuni Attenti al loro amore Il loro è un amore comune che mira alla mediocrità Ma c'è il genio nel loro odio C'è abbastanza genio nel loro odio per ucciderti Per uccidere chiunque Non volendo la solitudine Non concependo la solitudine Cercheranno di distruggere tutto ciò che si differenzia da loro stessi Non essendo capaci di creare arte non capiranno l'arte Come creatori, considereranno il loro fallimento solo come un fallimento del mondo intero Non essendo in grado di amare pienamente considereranno il tuo amore incompleto E poi odieranno te E il loro odio sarà perfetto Come un diamante splendente Come un coltello Come una montagna Come una tigre Come cicuta La loro arte più raffinata“
Fonte: https://le-citazioni.it/autori/charles-bukowski/
“Il cielo stellato sopra di me e la legge morale dentro di me”.
Una frase talmente rivelatrice dell'essenza del pensiero di Immanuel Kant, che il grande filosofo volle iscriverla perfino sul suo epitaffio, estrapolandola dalla Critica della ragion pratica.
Ciao Bauxite! E dunque nella frase di Kant vi è racchiusa la consapevolezza dell'unicità dell'Uomo di fronte al Creato. Solo l'Uomo ha consapevolezza di sé stesso, avvertendosi come capace di agire non solamente in base all'istinto, ma anche seguendo una Legge Morale....un'Etica....una Coscienza. :)
Due cose riempiono l’animo di ammirazione e venerazione sempre nuova e crescente, quanto piú spesso e piú a lungo la riflessione si occupa di esse: il cielo stellato sopra di me, e la legge morale in me. Queste due cose io non ho bisogno di cercarle e semplicemente supporle come se fossero avvolte nell’oscurità, o fossero nel trascendente fuori del mio orizzonte; io le vedo davanti a me e le connetto immediatamente con la coscienza della mia esistenza. La prima comincia dal posto che io occupo nel mondo sensibile esterno, ed estende la connessione in cui mi trovo a una grandezza interminabile, con mondi e mondi, e sistemi di sistemi; e poi ancora ai tempi illimitati del loro movimento periodico, del loro principio e della loro durata. La seconda comincia dal mio io indivisibile, dalla mia personalità, e mi rappresenta in un mondo che ha la vera infinitezza, ma che solo l’intelletto può penetrare, e con cui (ma perciò anche in pari tempo con tutti quei mondi visibili) io mi riconosco in una connessione non, come là, semplicemente accidentale, ma universale e necessaria. Il primo spettacolo di una quantità innumerevole di mondi annulla affatto la mia importanza di creatura animale che deve restituire al pianeta (un semplice punto nell’Universo) la materia della quale si formò, dopo essere stata provvista per breve tempo (e non si sa come) della forza vitale. Il secondo, invece, eleva infinitamente il mio valore, come [valore] di una intelligenza, mediante la mia personalità in cui la legge morale mi manifesta una vita indipendente dall’animalità e anche dall’intero mondo sensibile, almeno per quanto si può riferire dalla determinazione conforme ai fini della mia esistenza mediante questa legge: la quale determinazione non è ristretta alle condizioni e ai limiti di questa vita, ma si estende all’infinito.
https://www.filosofico.net/Antologia...rale%20in%20me.
I saggi vivono per i pazzi, e i pazzi per i saggi. Se tutti fossero signori, non ci sarebbero signori: così, se tutti saggi, non ci sarebbero saggi, e se tutti pazzi non ci sarebbero pazzi. Il mondo sta bene come sta
Giordano Bruno
Le parole sono tutto ciò che abbiamo, perciò è meglio che siano quelle giuste.( Raymond Carver )
:OT:
A partire dal 1798, Kant fu colpito da Alzheimer (o altra malattia neurodegenerativa), che lo porto' alla tomba nel 1804. Per l'aneddotica delle "ultime frasi", la sua sarebbe stata: "Es ist gut" ("Va bene").
Mi puoi indicare da quale fonte (seria) hai ripreso l'informazione che sarebbe stato Kant a decidere personalmente il suo epitaffio?
Grazie in anticipo.
fine OT
Una gabbia andò a cercare un uccello.
(Franz Kafka)
Prego! Ma figùrati :) Ti allego anche la foto della sua tomba, con relativo epitaffio.
Dov’è il cielo stellato che è un elemento naturale? Sopra le nostre teste. E la legge morale, in base a quello che abbiamo detto? Dentro ognuno di noi. Cosa accade a chi segue la legge morale spontaneamente? Diventa virtuoso. Ha qualche premio? Kant ne parla nella dottrina del “Sommo Bene”. Esso è costituito da due aspetti. Il “Bene più alto” che consiste nel seguire la dottrina dell’imperativo categorico, e il “Bene più completo”, che consiste nella giusta corrispondenza tra quantità di virtù e quantità di felicità. Questo significa che chi è più virtuoso è anche più felice.
https://lecuriositadisophia.wordpres...-morale-in-me/
Kant è sepolto in un piccolo mausoleo, nell'angolo nord-est della Cattedrale di Königsberg, odierna Kaliningrad. Sulla sua tomba vi è un epitaffio che recita l'explicit della Critica della ragion pratica:
https://it.wikipedia.org/wiki/Immanuel_Kant
C'è sempre a febbraio almeno un giorno in cui si sente l'odore dell'estate lontana, ma sicuramente in arrivo.
[There is always in February some one day, at least, when one smells the yet distant, but surely coming, summer].
Gertrude Jekyll
Ancora, e scusate, :OT:
Escludendo tutte le ipotesi maligne e malevole che mi vengono in mente, deduco che la tua risposta a vanvera derivi dal fatto che la mia domanda non fosse sufficientemente chiara.
Quindi, te la sottopongo di nuovo, al meglio delle mie capacità espressive.
Hai scritto: "il grande filosofo volle iscriverla perfino sul suo epitaffio" . Quindi, hai affermato che Kant, personalmente avesse dato disposizioni in merito al suo epitaffio. In base a quanto scrivi, ti chiedo, gentilmente, di farmi sapere da quale documento/testo storico hai ricavato questa informazione. L'informazione, ripeto, che Kant, personalmente avesse scelto il suo epitaffio ed avesse dato disposizioni in merito.
Spero di essere stato esauriente e che la mia domanda non dia luogo ad ulteriori equivoci.
Piatto-piatto: dove hai letto che é stato Kant a dire "mettetemi 'sta frase sulla tomba"?
Grazie in anticipo.
...e cosa lo esclude? Anch'io vorrei una frase sulla mia tomba, Rdc. Che in famiglia conoscono bene. Cosa esclude che il grande filosofo non avesse dato istruzioni in merito? Magari decenni prima della morte?
:OT: finale
Conclusione: hai raccontato una fandonia. Sinonimo di menzogna.
Avere un'opinione ed esporre un'ipotesi é del tutto legittimo. Spacciarla per "fatto storico", no. E' una menzogna.
Chi cerca di evitare di ammettere "l'errore" (chiamiamolo cosi'...) con maldestre fumoserie e un ridicolo "perché no?", si comporta come chi non ha il coraggio delle proprie azioni e che quindi non ha rispetto né degli altri, né di se stesso.
Si, ogni termine é "pesato": leggi attentamente.
Grazie, comunque, per la risposta.
La critica della ragione conduce alla fine necessariamente alla scienza; l'uso dogmatico, invece, di essa senza critica, ad affermazioni prive di fondamento.
E.Kant: "Critica della ragion pura"
“Piena di mali è la terra, pieno ne è il mare. Le malattie, a loro piacere, s’aggirano in silenzio di notte e di giorno tra gli uomini, seminando dolore per i mortali”.
(dal poema “Le opere e i giorni”, scritto da Esiodo, famoso poeta greco del VII sec. a.C.).
L’aforisma sembra la sceneggiatura della pandemia Covid, personificata e immaginata mentre passa veloce nei luoghi abitati e nelle strade«Due cose riempiono la mente con sempre nuova e crescente ammirazione e rispetto, tanto più spesso e con costanza la riflessione si sofferma su di esse: il cielo stellato sopra di me e la legge morale dentro di me.» di campagna spargendo il virus che prende da un contenitore.