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Beh, mi auguro che Turbo e crep siano i primi a mettere in pratica quelle parole.
Facile citarle per obbligare gli altri a metterle in pratica.
Non prego per me, dovrei pregare per i miei nemici? Posso solo augurarmi e augurargli di ravvedersi, non più di questo.
Come già dissi, amare i nemici significa anche ammonirli perché si ravvedano.
Quanto al porgere l'altra guancia, il rischio è che il mascalzone ci provi gusto a menare le mani. Io non mi fido e di regola cerco di evitare di offrire seconde possibilità di danneggiarmi al mascalzone di turno.
Quante sono le donne picchiate dai compagni? Spesso offrono tutto il corpo per essere colpite, più e più volte, magari fino a morire. Bisogna spingerle alla sottomissione alla violenza o a cambiare compagno, magari denunciandolo, se costui non vuole rinunciare alla vittima sacrificale sulla quale sfogare il proprio fallimento come uomo?
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Non mi hai nemmeno cosiderato, non le ho citate, ma indicate, nessuno ti obbliga a mettere in pratica alcunché almeno qui, non ho ancora capito chi lo faccia, ma è compito suo, scelta tua.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Arcobaleno
Beh, mi auguro che Turbo e crep siano i primi a mettere in pratica quelle parole.
Facile citarle per obbligare gli altri a metterle in pratica.
Non prego per me, dovrei pregare per i miei nemici? Posso solo augurarmi e augurargli di ravvedersi, non più di questo.
Come già dissi, amare i nemici significa anche ammonirli perché si ravvedano.
Quanto al porgere l'altra guancia, il rischio è che il mascalzone ci provi gusto a menare le mani. Io non mi fido e di regola cerco di evitare di offrire seconde possibilità di danneggiarmi al mascalzone di turno.
Quante sono le donne picchiate dai compagni? Spesso offrono tutto il corpo per essere colpite, più e più volte, magari fino a morire. Bisogna spingerle alla sottomissione alla violenza o a cambiare compagno, magari denunciandolo, se costui non vuole rinunciare alla vittima sacrificale sulla quale sfogare il proprio fallimento come uomo?
Perché cambi le carte in tavola? Se ho citato quelle parole del Vangelo non era mica per obbligare nessuno a qualsiasi cosa, ma solo per dimostrare che quando si parla di un dio "che odia" si dice una bestemmia. Inoltre "volgere l'altra guancia" non vuol dire farsi picchiare ulteriormente, ma volgere l'altra parte di noi stessi, cioè quella spirituale, che non viene mai colpita da nulla.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Doppio
Non mi hai nemmeno cosiderato, non le ho citate, ma indicate, nessuno ti obbliga a mettere in pratica alcunché almeno qui, non ho ancora capito chi lo faccia, ma è compito suo, scelta tua.
Scusa per l'omissione. Tu sei stato il primo a fare il rilievo.
Di regola, se cito qualcosa, cerco anche di metterla in pratica, a meno che la ritenga superata dai tempi.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Turbociclo
Perché cambi le carte in tavola? Se ho citato quelle parole del Vangelo non era mica per obbligare nessuno a qualsiasi cosa, ma solo per dimostrare che quando si parla di un dio "che odia" si dice una bestemmia. Inoltre "volgere l'altra guancia" non vuol dire farsi picchiare ulteriormente, ma volgere l'altra parte di noi stessi, cioè quella spirituale, che non viene mai colpita da nulla.
No, parlare di un Dio che odia non è bestemmiare, perché i testi riportano più volte questa espressione.
Quanto alla tua interpretazione del porgere l'altra guancia è un novità. Finora tutti hanno inteso quelle parole in senso letterale. Del resto Gesù, quando parlava in parabole, spesso poi le spiegava in privato ai discepoli. In questo caso non è successo.
Sarebbe interessante che tu spiegassi cosa significa porgere la nostra parte spirituale a chi ci ha schiaffeggiato. Fai un esempio concreto.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Arcobaleno
No, parlare di un Dio che odia non è bestemmiare, perché i testi riportano più volte questa espressione.
Quanto alla tua interpretazione del porgere l'altra guancia è un novità. Finora tutti hanno inteso quelle parole in senso letterale. Del resto Gesù, quando parlava in parabole, spesso poi le spiegava in privato ai discepoli. In questo caso non è successo.
Sarebbe interessante che tu spiegassi cosa significa porgere la nostra parte spirituale a chi ci ha schiaffeggiato. Fai un esempio concreto.
E' una cosa troppo personale da descrivere, deriva da mie esperienze e insegnamenti ricevuti. Quando ero insegnante, dicevo che la cosa più bella che potessi augurarmi, trovandomi con ragazzi troppo irruenti, era di riuscire a mostrarmi arrabbiato SENZA ESSERLO davvero, ma solo perché in un certo momento serviva mostrarsi arrabbiati. Se vieni attaccato e riesci a rispondere mantenendoti tranquillo, ma con la durezza necessaria, allora vinci. Non è mica facile però. Devi attingere alle tue risorse interiori, alla tua parte profonda, quella eterna, che non ha paura. Se invece sei REALMENTE arrabbiato, alterato, vuol dire che stai manifestando la tua debolezza, la tua parte superficiale. E vieni sconfitto. Per cui, ricevendo uno schiaffo (anche metaforico) rivolgi a chi te lo dà la tua parte profonda. Puoi pure dare un pugno, ma restando tranquillo. Sai che dare un pugno è la reazione giusta. Hai volto l'altra guancia. Quella più vera. Quella che sempre ti chiama e che tu non riesci ad ascoltare.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Arcobaleno
Beh, mi auguro che Turbo e crep siano i primi a mettere in pratica quelle parole.
Parla al presente visto che viviamo in questo tempo, gli altri tempi sono solo chiacchiere e capriole:rotfl:.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Turbociclo
Perché cambi le carte in tavola? Se ho citato quelle parole del Vangelo non era mica per obbligare nessuno a qualsiasi cosa, ma solo per dimostrare che quando si parla di un dio "che odia" si dice una bestemmia. Inoltre "volgere l'altra guancia" non vuol dire farsi picchiare ulteriormente, ma volgere l'altra parte di noi stessi, cioè quella spirituale, che non viene mai colpita da nulla.
Infatti solo lo spirito può dare quel coraggio.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
crepuscolo
Parla al presente visto che viviamo in questo tempo, gli altri tempi sono solo chiacchiere e capriole:rotfl:.
Ho usato "mi auguro", indicativo presente, e il congiuntivo presente "siano"; che appunto mi fai?
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Turbociclo
Guarda che nel Vangelo questa cosa è spiegata, vale a dire l'uso del termine "odio" in certi casi:
"Il verbo "odiare" è utilizzato nel Vangelo secondo Luca anche con un significato differente, quando Gesù chiede a coloro che intendono diventare suoi discepoli, di odiare il proprio padre, la propria madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e la propria vita (cfr. Lc 14,26). In questo caso il verbo assume il valore di "mettere in secondo piano" l'attaccamento a tali relazioni, rispetto all'amore principale che viene richiesto nei confronti di Gesù Cristo". L'Enciclopedia cattolica ti va bene come fonte?
https://it.cathopedia.org/wiki/Odio
Ma si! Perlappunto. Dio al primo posto. Sempre. Il Bene prima del Male. Sempre. In ogni caso, mai odiare il Fratello. Anche quando pecca. Anche quando è agli antipodi da noi.
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Il bene prima del male è un pensiero un po' distorto.