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axeUgene
beh, no... tu confondi proprio, perché nel tuo sistema ideologico le nozioni, sia etiche, sia del pudore, altrimenti relative, si confondono in assoluti:
la normalissima mise di una tua figlia quando va a scuola o al lavoro per un islamico medio sarebbe spudorata; se il pudore fosse, come sostieni, "connaturato" all'essere umano, dovresti mostrare la stessa sensibilità dell'islamico e imporre il velo o il burqua a tua figlia;
analogamente, tu trovi spudorati altri comportamenti, in base al tuo sistema culturale; per i nudisti è spudorato e malizioso chi frequenti le loro spiagge coperto;
gli esseri umani divergono dal mondo animale per cultura; ma la cultura non esprime valori assoluti; cambia da sempre, incessantemente.
...ed è bellissimo, che cambi! Ci pensi che grigiore un mondo di tutti uguali?
Usi, costumi e culture sono molteplici e variano nel tempo: Ciò che non varia, te lo ripeto, è il senso del pudore....dell'etica. Per certi popoli si manifesta in un modo, per certi in un altro. Ma rimane comunque.
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Cono, renditi conto che a te manca qualunque consapevolezza. Posti un brano che in nulla avalla quanto tu vuoi che esista né dà autorevolezza alle credenze di chi fa scienza. Lì parla della curiosità e della voglia di scoprire, non che c'è dio, entità di cui nemmeno i fisici possono dare prove.
Cadi ancora una volta dal pero e dalle nuvole.
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Originariamente Scritto da
conogelato
...ed è bellissimo, che cambi! Ci pensi che grigiore un mondo di tutti uguali?
Usi, costumi e culture sono molteplici e variano nel tempo: Ciò che non varia, te lo ripeto, è il senso del pudore....dell'etica. Per certi popoli si manifesta in un modo, per certi in un altro. Ma rimane comunque.
Allora ti sta bene quelli nelle tribù che vanno a giro a poppe e culi all'aria?
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Originariamente Scritto da
Vega
Cono, renditi conto che a te manca qualunque consapevolezza. Posti un brano che in nulla avalla quanto tu vuoi che esista né dà autorevolezza alle credenze di chi fa scienza. Lì parla della curiosità e della voglia di scoprire, non che c'è dio, entità di cui nemmeno i fisici possono dare prove.
Cadi ancora una volta dal pero e dalle nuvole.
Forse non hai letto bene, Laurina:
"L'esistenza delle cose è oggetto di un riconoscimento, non di dimostrazione. E questo può forse spiazzare la nostra mentalità, portata ancora a dare valore solo a ciò che è dimostrabile, come se l'unica conoscenza credibile fosse quella di tipo matematico. Eppure anche un grande logico come Wittgenstein non poteva esimersi dal riconoscere che «una esperienza è tale che quando la provo mi meraviglio dell'esistenza del mondo. E allora sono incline a usare frasi quali "com'è straordinario che esista qualcosa", o "com'è straordinario che il mondo esista"». Questo stupore per l'esistenza è la condizione per un incontro autentico con le cose e spalanca la possibilità della conoscenza. Se infatti ci domandiamo cosa muove il ricercatore verso la ricerca, dobbiamo ammettere che la sua ragione è messa in moto da un 'attrattiva che la realtà esercita su di lui. Ma l'origine di questa attrattiva non è immediatamente il fatto che egli può «misurare», «dividere» le cose, ma il fatto semplice e vertiginoso che la realtà c'è. È lo stupore per il fatto che le cose ci sono. È uno stupore che non si arresta in un sentimento estetico, non si riduce a una curiosità momentanea, ma è l'inizio di un processo, accende il desiderio di entrare in rapporto con il mondo, di conoscerlo. Lo stupore accompagna ogni passo: ogni passo della ricerca infatti è un inizio."
http://www.fisicaedintorni.it/dtml/r...e_scienza.html
Come fai (anche se sei il miglior Scienziato del mondo) a dimostrare Dio? L'Infinito, con la tua mente finita?
Puoi invece dire "si" alla Sua esistenza, aprendoti alla meraviglia che ti circonda e facendoti domande.
«Parlare di origine del mondo porta inevitabilmente a pensare alla creazione e, guardando la natura, si scopre che esiste un ordine troppo preciso che non può essere il risultato di un “caso”, di scontri tra “forze” come noi fisici continuiamo a sostenere. Ma credo che sia più evidente in noi che in altri l’esistenza di un ordine prestabilito nelle cose. Noi arriviamo a Dio percorrendo la strada della ragione, altri seguono la strada dell’irrazionale» (PROFESSOR CARLO RUBBIA citato in C. Fiore, “Scienza e fede”, elledici, Leumann (TO) 1986, p. 23).
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Cono in nulla quell'articolo porta acqua al tuo mulino. Se parliamo di realtà siamo aldilà delle fisime di credere che esista ciò che uno vuole esista.
E nemmeno rubbia ti dimostra qualcosa.
È incredibile davvero che possa esistere un essere onnisciente, onnipotente, increato, eterno. Capisci che dovrebbe creare gli stessi dubbi e lo stesso scetticismo a chi tira fuori argomentazioni sulla materia, l'universo, la vita. È la stessa zuppa se guardi bene.
Gli isterismi tuoi e i pensierini della sera di chi ti pare, non servono ad un tubo e nemmeno rubbia o chi per lui può affermare nulla di oggettivo sulla possibilità di esistenza dinun dio né avere autorità o autorevolezza in questo campo né scoprire qualcosa. Fattene una ragione.
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questo lo chiamo "nichilismo isterico". e "credo" a ragion veduta...
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Vega
Cono in nulla quell'articolo porta acqua al tuo mulino. Se parliamo di realtà siamo aldilà delle fisime di credere che esista ciò che uno vuole esista.
E nemmeno rubbia ti dimostra qualcosa.
È incredibile davvero che possa esistere un essere onnisciente, onnipotente, increato, eterno. Capisci che dovrebbe creare gli stessi dubbi e lo stesso scetticismo a chi tira fuori argomentazioni sulla materia, l'universo, la vita. È la stessa zuppa se guardi bene.
Gli isterismi tuoi e i pensierini della sera di chi ti pare, non servono ad un tubo e nemmeno rubbia o chi per lui può affermare nulla di oggettivo sulla possibilità di esistenza dinun dio né avere autorità o autorevolezza in questo campo né scoprire qualcosa. Fattene una ragione.
La cosa più ridicola è che quando gli fa notare che solo il 7% degli scienziati è credente (e meno dell'1% è cattolico), Cono afferma giustamente che l'opinione degli scienziati in materia di fede vale quanto quella di tutti gli altri, ma poi a ogni pie' sospinto cita l'"ipse dixit" di Rubbia o , che dio ce ne scampi e liberi, Zichichi... :rotfl:
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Originariamente Scritto da
Vega
Cono in nulla quell'articolo porta acqua al tuo mulino. Se parliamo di realtà siamo aldilà delle fisime di credere che esista ciò che uno vuole esista.
E nemmeno rubbia ti dimostra qualcosa.
È incredibile davvero che possa esistere un essere onnisciente, onnipotente, increato, eterno. Capisci che dovrebbe creare gli stessi dubbi e lo stesso scetticismo a chi tira fuori argomentazioni sulla materia, l'universo, la vita. È la stessa zuppa se guardi bene.
Gli isterismi tuoi e i pensierini della sera di chi ti pare, non servono ad un tubo e nemmeno rubbia o chi per lui può affermare nulla di oggettivo sulla possibilità di esistenza dinun dio né avere autorità o autorevolezza in questo campo né scoprire qualcosa. Fattene una ragione.
Siamo adulti e vaccinati, Laura. Non bambini. Non stiamo giocando a chi ha torto e chi ragione: Ci stiamo interrogando su Dio. Su cose grandi. Sulle domande ultime.
Chi siamo?
Da dove veniamo?
Verso Chi o che cosa stiamo andando?
Finisce tutto con la morte fisica?
Amore, affetti, felicità, gioie, speranze.....tutto s'interrompe perchè magari prendiamo male una curva in autostrada?
Siamo solo il risultato di un casuale incontro di aminoacidi?
La nostra vita è solo un immenso caos indistinto?
Non è questione di Rubbia, di Einstein, della Gianotti o di Zichichi....non è questione del 7 o del 70 per cento degli Scienziati. E neppure della Storia, che è stata divisa in 2 tronconi dall'idea che Dio esista. O dall'anèlito religioso presente in tutte le culture del pianeta.
La cosa fondamentale è che il nostro cuore non riposa e non trova pace se rimane privo di risposte al riguardo. Qualche riscattante significato per aver vissuto, lottato e sofferto quaggiù, sotto le stelle.
Rifletti: Doveva essere un semplice topic sul Natale e siamo arrivati, quaranta giorni dopo, a 18 pagine web. :)
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E invece si tratta anche di chi ha ragione e chi no e dipende dall'argomento.
Farsi domande è normale e lecito, l"arroganza di chi spaccia verità indimostrate meno.
Volete sempre avere ragione, vuoi avere sempre ragione.
Vorreste piegare il sapere al vostro tornaconto, al vostro disegno sull'esistenza delle cose.
Non è la domanda e la riflessione ma gli atteggiamento come i tuoi dove traspare anche l'insofferenza o la rabbia verso chi ti dà risposte diverse, versi chi non sposa quel senso dell'esistenza che hai tu, perché non ci crede o ne trova un altro.
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Se è così, te la do volentieri, la ragione. :)
Se ti fa star meglio, posso alzarti il braccio destro. No problem. Ma è palese che sei te in cerca di risposte. Non io.
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Cono, tutti siamo in cerca di risposte, è presunzione credersi nel vero e nel giusto.
E' proprio nelle risposte che diamo alle nostre domande che si matura e non si resta bambini.
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Originariamente Scritto da
conogelato
Se è così, te la do volentieri, la ragione. :)
Se ti fa star meglio, posso alzarti il braccio destro. No problem. Ma è palese che sei te in cerca di risposte. Non io.
È arrivato lo psicologo de noantri!!:v
Bhè, te sai già tutto!!:rotfl:
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Scorri all'indietro questo topic. Solo questo topic. E conta quante domande hai fatto.
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E tu quante risposte dai?
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Originariamente Scritto da
conogelato
Scorri all'indietro questo topic. Solo questo topic. E conta quante domande hai fatto.
Le domande le faccio perché non torna nulla e per far ragionare un minimo, non certo perché cerchi il tuo dio.
Ti fai film in testa e facendo pure il muro di gomma, pensi che tutti stiano qui come pecorelle smarrite a cercare chissà cosa.
Riesci a renderti conto che un giorno sì e l'altro pure si smontano tutte le tue/vostre cosiddette verità?
Dove la vedi tutta questa voglia di attaccarsi al tuo credo da parte degli utenti del forum che rimandano al mittente il "pacco dono"? Scendi un poco dalle nuvole e dalle tue fissazioni.