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Originariamente Scritto da
dark lady
Io comunque su tante cose concordo con Cono. Anch'io vedo questo aumento della depressione da parte degli uomini, e soprattutto una difficoltà ad adeguarsi a una società che cambia e in cui cambiano i ruoli. Non c'è più il ruolo del padre/padrone, dell'uomo che deve occuparsi di procacciare mentre la donna sta a casa a crescere la prole e basta. E molti uomini faticano ad adattarsi a queste nuove prospettive, con le mogli che magari vogliono fare carriera, che si impegnano nel lavoro e che giustamente richiedono la collaborazione del compagno nella gestione del menage domestico.
l'osservazione da cui si dovrebbe partire è che da una 50ina d'anni il desiderio è entrato a pieno titolo nel bagaglio identitario di ogni individuo, come un oggetto/soggetto di cui si è consapevoli, che ha cittadinanza e diritti;
prima, per le masse, era un istinto occasionale e non concettualizzato, e solo per poche élites qualcosa di ordinario e disciplinato in modo convenzionale;
non è uno scherzo, dato che il desiderio - in senso lato - da sempre muove l'esistenza;
la questione dei ruoli è solo sovrastrutturale a questo aspetto, e transitoria;
come 50 anni fa era quasi normale che la donna arrivasse vergine al matrimonio e oggi non più, tra 50 anni l'immaginario collettivo avrà talmente assimilato la nozione della presenza autonoma del desiderio che nell'educazione si produrranno spontaneamente percorsi di gestione di quella presenza, fino a standarlizzarli e renderli normali, convenzionali, nella famiglia e nella sua trasformazione; esattamente come ad un certo punto si sono aggiunte le cinture di sicurezza, gli airbag, le corsie di frenata, e poi i sistemi di guida assistita, ecc...
noi possiamo solo cercare di individuare certi percorsi ed evitare risposte troppo nevrotiche, anche se solo in misura minima.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
axeUgene
l'osservazione da cui si dovrebbe partire è che da una 50ina d'anni il desiderio è entrato a pieno titolo nel bagaglio identitario di ogni individuo, come un oggetto/soggetto di cui si è consapevoli, che ha cittadinanza e diritti;
prima, per le masse, era un istinto occasionale e non concettualizzato, e solo per poche élites qualcosa di ordinario e disciplinato in modo convenzionale;
non è uno scherzo, dato che il desiderio - in senso lato - da sempre muove l'esistenza;
la questione dei ruoli è solo sovrastrutturale a questo aspetto, e transitoria;
come 50 anni fa era quasi normale che la donna arrivasse vergine al matrimonio e oggi non più, tra 50 anni l'immaginario collettivo avrà talmente assimilato la nozione della presenza autonoma del desiderio che nell'educazione si produrranno spontaneamente percorsi di gestione di quella presenza, fino a standarlizzarli e renderli normali, convenzionali, nella famiglia e nella sua trasformazione; esattamente come ad un certo punto si sono aggiunte le cinture di sicurezza, gli airbag, le corsie di frenata, e poi i sistemi di guida assistita, ecc...
noi possiamo solo cercare di individuare certi percorsi ed evitare risposte troppo nevrotiche, anche se solo in misura minima.
Eh, si, però nel mentre, in questa fase di passaggio, la situazione è tutt'altro che semplice...
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Citazione:
Originariamente Scritto da
dark lady
Eh, si, però nel mentre, in questa fase di passaggio, la situazione è tutt'altro che semplice...
non aiuta continuare nella rappresentazione romantica dell'"amore", con tutta la parafernalia della "conquista" e del "vissero per sempre felici e contenti", dove la fine di una relazione è un "fallimento"; che è come raccontare ad una bella ragazza che le rughe sono un fallimento, quando sono il segno che sopravvissuta al tempo e magari piaceranno alla persona desiderata;
bisogna cambia' chiorbaaaa (testa, in livornese :D)
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Più chiodo scaccia per tutti!
Comunque Dark, per toglierti di torno le attenzioni sgradite di qualcuno non c'è altra soluzione che evitarlo il più possibile e reiterare il rifiuto. Se te lo vuoi tenere amico ti tocca sopportare invece di mandarlo a quel paese.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
dark lady
Io comunque su tante cose concordo con Cono. Anch'io vedo questo aumento della depressione da parte degli uomini, e soprattutto una difficoltà ad adeguarsi a una società che cambia e in cui cambiano i ruoli. Non c'è più il ruolo del padre/padrone, dell'uomo che deve occuparsi di procacciare mentre la donna sta a casa a crescere la prole e basta. E molti uomini faticano ad adattarsi a queste nuove prospettive, con le mogli che magari vogliono fare carriera, che si impegnano nel lavoro e che giustamente richiedono la collaborazione del compagno nella gestione del menage domestico.
I cambiamenti nella società, soprattutto se sono negativi (precarietà lavoro) o.percepiti tali ok che creano difficoltà psicologiche, non solo materiali, però è anche vero che il discorso dei ruoli non è stato del tutto pacifico ed indolore.
Se la sicurezza, il "successo", lo spazio del maschio deve derivare da quanto comprimi l'altro, come un gas per non farlo uscire, che si sentano in crisi allora. È facile aver campo libero "cassando" qualcuno, nel caso il nostro genere.
Tolto il tappo il "gas" esce e si muove liberamente, facendo anche qualcosa di buono.
Alla fine siamo andate dalle stalle fino alle stelle.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Vega
Alla fine siamo andate dalle stalle fino alle stelle.
sarei curioso di immaginarti come potevi essere nel periodo delle stalle... :D
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Ma guarda che io tutto sommato non ci starei malvolentieri:dentone:
Con piante ed animali ci sto bene. Certo una certa fatica, la terra è bassa...però forse sarei più contenta, chissà.
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fatemi condividere questo prima di andare a letto vá ,casi patologici..lo difende con 60% di ustioni sul corpo..mah:v
https://tg24.sky.it/cronaca/2017/01/...fidanzato.html
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Citazione:
Originariamente Scritto da
dark lady
Io comunque su tante cose concordo con Cono. Anch'io vedo questo aumento della depressione da parte degli uomini, e soprattutto una difficoltà ad adeguarsi a una società che cambia e in cui cambiano i ruoli. Non c'è più il ruolo del padre/padrone, dell'uomo che deve occuparsi di procacciare mentre la donna sta a casa a crescere la prole e basta. E molti uomini faticano ad adattarsi a queste nuove prospettive, con le mogli che magari vogliono fare carriera, che si impegnano nel lavoro e che giustamente richiedono la collaborazione del compagno nella gestione del menage domestico.
Faticano a combattere. A lottare. Vanno in crisi non tanto per le nuove esigenze della Donna, quanto e soprattutto perchè si scoprono incapaci di amarle così come sono. Come sono adesso. E reagiscono, appunto, infantilmente. Vega insiste nel chiedere di chi è la colpa, se dell'uno o se dell'altra. Mentre invece il problema stà nel ricercare insieme un'armonia, una sintesi, un colmare l'uno le mancanze dell'altra e viceversa. Nell'Amore o si è complementari o si rischia di soffrire veramente. Se in una Famiglia fà tutto la Donna o fà tutto l'Uomo, i nodi (presto o tardi) vengono al pettine.
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La domanda è retorica dato che tu finora hai sempre detto, sia fra le righe sia più esplicitamente, che la colpa è della confusione dei ruoli, scagliandoti più spesso sulle donne, lo scimmiottamento e bla bla bla.
E la complementarietà non è quella che pensi tu, quella dei ruoli stereotipati.
Per quanto mi riguarda se stessi con qualcuno opposto a me al 100% non reggerei perché per andare avanti dei punti di contatto servono, che siano idee, gusti, passioni, cultura come pure cose che so fare e non.
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Anche nella Fisica i poli opposti si attraggono, no? Qua non si dice che BISOGNA essere opposti. Assolutamente! Una base comune e condivisa di Valori è fondamentale. Si dice che si è chiamati a vedere nel Partner un arricchimento. Non un rivale. Si dice che una Famiglia matura e si realizza pienamente quando tutti mettono il proprio Carisma a servizio degli Altri. La propria indole, le proprie peculiarità per il Bene Comune. Non ruoli stereotipati, quindi. Ma armonizzati! Dove ci sia spazio per la tenerezza e per l'autorità. E' questo che và recuperato: Non altro.
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Lascia stare le bischerate e la fisica.
Rivalità che è chiaramente percepibile dal tuo pensiero, dalla tua mentalità. Altrimenti non diresti di nuovo dei carismi, cioè ruoli stereotipati, la donnina dell'800, dolce e remissiva, e l'uomo forte, autorevole.
Ma questo non è mettere in campo chi siamo e cosa sappiamo fare. È dire così devi essere e così devi fare.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
dark lady
Io comunque su tante cose concordo con Cono. Anch'io vedo questo aumento della depressione da parte degli uomini, e soprattutto una difficoltà ad adeguarsi a una società che cambia e in cui cambiano i ruoli. Non c'è più il ruolo del padre/padrone, dell'uomo che deve occuparsi di procacciare mentre la donna sta a casa a crescere la prole e basta. E molti uomini faticano ad adattarsi a queste nuove prospettive, con le mogli che magari vogliono fare carriera, che si impegnano nel lavoro e che giustamente richiedono la collaborazione del compagno nella gestione del menage domestico.
Mah, io credo che il cambio dei ruoli sia più profondo che aiutare in casa, vedo molti che lo fanno ma non sono diversi da chi lo fa meno.
Alcuni hanno difficoltà nello stabilire il grado di accuratezza della pulizia della casa con la moglie, ritengono che l'attenzione alla casa sia eccessiva nei dettagli. Ma nemmeno loro hanno particolari differenze.
Per riallinearmi al 3d: io credo che durante una serata, se una ragazza non è accompagnata e non è netta nel rifiuto, un po' di insistenza, riproponendosi per parlare ci può stare e a volte fa parte del gioco. Quando il no è sfumato e non netto e pare non esserci seccatura.
Se ti irrigidisci o spieghi seriamente che sei in questa situazione solo uno che non si rende conto di essere di troppo insiste. Insomma, vedo insistere o non insistere come due cose possibili, ma la situazione in cui ti viene opposto un netto rifiuto o un vago "ora no" fa tutta la differenza.
Tra l'altro, corteggiare una ragazza seccata per la tua presenza e che si sa avere problemi non è oltre che giusto nemmeno divertente per nessuno, sai che strazio reciproco..
Un'altra idea, se magari senza spiegare mandi un messaggio solo "no", magari da interpretare, e poi scherzi un uomo non per forzare ma magari chiedendosi quale delle due è il segnale da seguire può in confusione insistere. Ma se dici le cose così come le hai spiegate qui, gente che ti segue dopo giorni o settimane per me è impensabile.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Acquerapide
Mah, io credo che il cambio dei ruoli sia più profondo che aiutare in casa, vedo molti che lo fanno ma non sono diversi da chi lo fa meno.
Alcuni hanno difficoltà nello stabilire il grado di accuratezza della pulizia della casa con la moglie, ritengono che l'attenzione alla casa sia eccessiva nei dettagli. Ma nemmeno loro hanno particolari differenze.
Per riallinearmi al 3d: io credo che durante una serata, se una ragazza non è accompagnata e non è netta nel rifiuto, un po' di insistenza, riproponendosi per parlare ci può stare e a volte fa parte del gioco. Quando il no è sfumato e non netto e pare non esserci seccatura.
Se ti irrigidisci o spieghi seriamente che sei in questa situazione solo uno che non si rende conto di essere di troppo insiste. Insomma, vedo insistere o non insistere come due cose possibili, ma la situazione in cui ti viene opposto un netto rifiuto o un vago "ora no" fa tutta la differenza.
Tra l'altro, corteggiare una ragazza seccata per la tua presenza e che si sa avere problemi non è oltre che giusto nemmeno divertente per nessuno, sai che strazio reciproco..
Un'altra idea, se magari senza spiegare mandi un messaggio solo "no", magari da interpretare, e poi scherzi un uomo non per forzare ma magari chiedendosi quale delle due è il segnale da seguire può in confusione insistere. Ma se dici le cose così come le hai spiegate qui, gente che ti segue dopo giorni o settimane per me è impensabile.
Eppure c'è.
Giusto oggi si è rifatto vivo quello del "Il tuo rifiuto è per me una sfida". Era una settimana che non lo sentivo e speravo avesse seppellito l'ascia di guerra e invece nulla.
Poi comunque c'è anche un'altra cosa del tuo ragionamento che non mi torna, Acque. Scherzare con un uomo non vuol mica dire che gli stai dando campo libero. Se esci con qualcuno come amico ci ridi e ci scherzi. Io lo faccio con le amiche e con gli amici indifferentemente.
E' pure brutto quando una persona ti sta simpatica e tu non sai come fare perché hai paura che se sei gentile e simpatica magari quello si fa strane idee. Boh, secondo me ad una certa età dovrebbero esserci rapporti più chiari e diretti. Confondere un atteggiamento amichevole con altro mi sembra assurdo.
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Eppure mi è successo più volte :v