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Gli ingenui
I tacchi alti lottavano con le lunghe gonne
di modo che, secondo il terreno e il vento
talvolta balenavano polpacci, troppo spesso
intercettati, e noi amavamo l'ingannevole gioco.
Talvolta, poi, il dardo di un insetto geloso
tormentava il collo delle belle sotto i rami
ed eran lampi improvvisi di bianche nuche,
ed era grande festa nei nostri occhi folli.
Cadeva la sera, un'equivoca sera d'autunno:
le belle, sognanti, appese al nostro braccio,
bisbigliarono allora parole talmente speciose
che l'anima nostra da allora ne trema stupita.
(Paul Verlaine)
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Cito l'incipit di un frammento, l'unico verso rimasto di un'opera la cui attribuzione mi è ignota e che probabilmente doveva raggiungere una lunghezza smisurata:
Mattina
"Mi illumino d'immenso..."
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Se baciassi la tua bocca
Mi perderei nei sogni
che sognai a lungo
se baciassi la tua bocca
inizierei un viaggio
per luoghi che gridano dolcezze
se baciassi la tua bocca
mi perderei nel gorgo dell'amore
e lascerei il cuore nel tuo grembo
come in un mare fiorito di profumi
se tu mi offrissi la tua bocca, io
mi lascerei portare nell
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da "Bone Dreams"
II
I push back
through dictions,
Elizabethan canopies,
Norman devices,
the erotic mayflowers
of Provence
and the ivied Latins
of churchmen
to the scop's
twang, the iron
flash of consonants
cleaving the line.
[Seamus Heaney]
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[I]Consolata la vita procede
Verso la vita eterna,
Dilatato da un intimo ardore
Il nostro senno si schiara.
Fluir
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Fratelli
Di che reggimento siete
fratelli?
Parola tremante
nella notte
Foglia appena nata
Nell'aria spasimante
involontaria rivolta
dell'uomo presente alla sua
fragilità
Fratelli
[Giuseppe Ungaretti]
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Citazione:
Originariamente Scritto da Zazzauser
Fratelli
I versi dal fronte di Ungaretti sono quanto di più bello possa offrire la poesia italiana.Non ho letto tutte le pagine del thread,quindi non so se è presente anche
"Soldati"
Si sta come d'autunno
sugli alberi le foglie.
In una sola riga e in un'immagine semplice e utilizzata più volte in poesia,da Alceo in poi,si avverte lo stesso incredibile senso di precarietà che avvertivano i soldati in trincea.Leggendo queste parole io "ascolto" il tremore della voce di chi le scrive,e le dice,e le pensa mentre le dice.
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San Martino del Carso
[I]Di queste case
non
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Allora riderò della sua delusione
Armata di falce verrà
pronta a ingaggiar battaglia.
Altri forse avranno un gesto
di pietà:
fonde pensavano
fossero le radici.
E certo non sapevano
che celavo una continua
attesa d'andarmene.
[David Maria Turoldo]
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Sono una stella del firmamento
che osserva il mondo, disprezza il mondo
e si consuma nel proprio ardore.
Io sono il mare di notte in tempesta
il mare urlante che accumula nuovi
peccati e agli antichi rende mercede.
Sono dal vostro mondo
esiliato di superbia educato, dalla superbia frodato,
io sono il re senza corona.
Son la passione senza parole
senza pietre del focolare, senz'arma nella guerra,
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Fra le mie dita tenevo un gioiello
[I]Fra le mie dita tenevo un gioiello
Quando mi addormentai.
La giornata era calda, era tedioso il vento
E dissi "Durer
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Non credere che il giorno svanisca leggero,
in una mente annebbiata dal sonno,
dietro l
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Sdraiato in fondo alla notte
Ho lasciato volasse via
Con le ginocchia ancora rotte
La fanciullezza mia
Seduto in mezzo alla notte
Sto cercando una via
Tra grida,canti e botte
In quest