Non intendevo chi subisce il giudizio ma chi l'emette, poiché solo lui può avere la tentazione che incorre in chi giudica e che è quella di sentirsi un padreterno ( colui che ha in mano le sorti di un essere umano).
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Direi che allora se si inciampa e fate inciampare gli altri è anche colpa vostra, che tanto non la intendete nemmeno a farvi i disegnini.
Se tu fossi onesto, equo, rispettoso davvero, pluralista, dovresti essere il primo a non imporre simboli del tuo credo e non esporli ovunque e dovunque. E non basta neanche più la scusa che l'ora di religione è facoltativa o di non guardare il crocifisso. Quest'utlima scusa poi è di una enorme banalità.
Il crocifisso è un simbolo imposto, di una morale privilegiata, del pappa e ciccia fra stato e chiesa, così come la presenza dell'ora di religione che continua a perdurare nella sua posizione, sempre privilegiata. Riguardo alla scuola penso sia ormai l'ora di smettere che si faccia carico del sovrannaturale!!
Hai ampie possibilità di sfogo nel tuo privato ed in edifici, associazioni, feste e altro per coltivare la tua fede.
E poi solo l'uomo ha bisogno di giudicare per sentirsi come Dio, mentre a Dio non gliene frega un cazzo ( scusate il termine) di giudicare; indi il crocifisso
Mah...stando alla religione cristiana dio giudica eccome, ma questa è un'altra storia.
La Croce dà scandalo e divide. Le zucche di Halloween invece uniscono le menti "evolute" dell'Europa che cresce.....
Bhè cono se da scandalo o detto senza giri di parole rompe un pò i cosiddetti è pure colpa vostra che con la vostra mentalità non aiutate certo.
Cono, non hai il primato del bene e dei valori ed il tuo simbolo, che per te è tutto zucchero filato, ha pure altre connotazioni, non molto positive.
Insomma Cono, la storia ce l'hai presente e se ce l'hai presente sai anche perchè il tuo simbolo sta li dove tratta questa discussione. Una briciola di onestà ti prego.
Te continui a guardare alla Chiesa e non a Gesu'. Sono costretto a citare di nuovo il bellissimo articolo di Magris sul Corriere della sera:
"Quell’uomo in croce che ha proferito il rivoluzionario discorso delle Beatitudini non può essere cancellato dalla coscienza, neanche da quella di chi non lo crede figlio di Dio. La bagarre creata da questa sentenza farà dimenticare temi ben più importanti della difesa della laicità, fomenterà i peggiori clericalismi; dividerà il Paese in modo becero su entrambi i fronti, darà a tanti buffoni la tronfia soddisfazione di atteggiarsi a buon prezzo a campioni della Libertà o dei Valori, il crocifisso troverà i difensori più ipocriti e indegni, quelli che a suo tempo lui definì «sepolcri imbiancati».
Il Nostro Tempo ha ricordato che Piero Calamandrei — laico antifascista, intransigente nemico della legge truffa dei governi democristiani e centristi di allora— aveva proposto di affiggere, nei tribunali, il crocifisso non alle spalle ma davanti ai giudici, perché ricordasse loro le sofferenze e le ingiustizie inflitte ogni giorno a tanti innocenti. Evidentemente Calamandrei era meno delicatino del giovane Albertin."
Claudio Magris
07 novembre 2009 http://www.corriere.it/editoriali/09...4f02aabc.shtml
Ma allora appendiamo anche Socrate nelle aule...
ma anche se guardo a Gesù è la stessa zuppa e quell'oggetto non è li perchè è venuto a chiederci gentilmente se lo poteva mettere o no. Ci sei?????
Siccome lo avevo chiesto più indietro, rispondendo a Labutino che diceva che era simbolo dell'amore e del sacrificio (vedi salvezza dell'uomo dai peccati), volevo sapere come mai per salvarsi non è bastato il sacrificio di questo essere, dato che il battesimo serve a purificare dal peccato originale, ci salviamo se crediamo e se ci pentiamo.
Siccome quando si parla di sacrificio, si parla praticamente di uno scambio, cosa ha scambiato Gesù col suo sangue? Viste le attribuzioni che vengono date a questo simbolo direi che un chiarimento su questa cosa ci voglia.
[QUOTE=Vega;1067418]ma anche se guardo a Ges
Ma che poi sei così pretestuoso da tirare fuori le zucche, le zucche non sono simbolo di niente, sono solo un gioco perdio.
[QUOTE=Misterikx;1067151]Dunque per te la valenza di "simbolo-valore" sta tutta nel fatto che e appeso
a una parete invece che adosso alla persona?:no:
Insomma chi svolge funzioni pubbliche con addosso un chiaro simbolo
religioso e
.
[QUOTE=Xilinx23;1067665]Cosa non ti torna sul fatto che la persona ha un proprio diritto di professare la fede che pi
[QUOTE=erin;1067207]Misterikx, ma sei serio? :|
Nono, mi
No, io ho chiara la differenza tra luogo pubblico e funzionario.
Un funzionario che ostentasse un simbolo religioso per me passerebbe il messaggio che per lui la legge religiosa viene prima di quella statale.
[QUOTE=Xilinx23;1067702]Nono, mi
Misteriks, guarda che ha ragione lui. Il burqa non è un simbolo dell'Islam.
Se il giudice in questione decide di tenere il Corano nella valigetta non è importante, l'importante è che non lo metta sul banco dell'imputato, a simboleggiare una centralità dello stesso nel processo.
Allo stesso modo un crocifisso piantato in alto sopra la testa del giudice, sta a simboleggiare che esso è sopra a tutto il resto.
Non molto buono come messaggio, in un tribunale in cui è amministrata la giustizia terrena e non quella divina.
Leggi e informati, che devo dirti.
Prima lo fai, poi si discute.
E' un indumento di oppressione, ma non ha nulla a che fare con l'Islam o il Corano. Quindi no, non è un indumento religioso.
Che poi lo condanni anch'io è altro paio di maniche.
Va anche detto, che il crocifisso è parte integrante della cultura italiana ed è storia. Personalmente non mi cambia nulla, ma di per sè è una tradizione non propiamente un simbolo politico. Aggiungiamo che molti italiani sono cattolici e la domanda sorge spontanea chi sei tu per decidere di toglierlo??? Bada bene non sto dicendo di imporre la religione alle persone, però la maggior parte delle persone qui in Italia sono cattoliche...e se il discorso fosse "inchinati al crocifisso o perisci" è un conto, ma non è così ed è semplice tradizione lasciarlo in luoghi pubblici. Io rabbrividisco invece, di fronte a un funzionario pubblico, profumatamente pagato che si rifiuta di fare il suo maledetto lavoro perchè in aula c' è presente un crocifisso. Perchè se le cose stanno davvero così, il lavoro da giudice non dovevi per niente iniziarlo e se in Italia c' era un organizzazione statale degna di questo nome quel giudice adesso era disoccupato, se per una stronzata tale mi rallenta un processo.
Piccola domanda inerente all' argomento:
Tutti i processi prima il giudice dov' era??????? O quello era il suo primo processo? E non aveva mai visto un crocifisso prima ?????
Punto due, perchè non presentate lo stesso problema in Cina sulle foto di Mao???? Credete di uscire sulle vostre gambe se lo fate?????? E io non dico di far diventare l' Italia una piccola Cina, perchè il troppo "stroppia" però con queste cazzate non si va da nessuna parte.
P.S. non sto dicendo che il crocifisso mi piace, o meno solo che per me in un aula di tribunale i problemi devono essere altri alla fin fine.
Basta leggere il quote di Erin qua sopra..se non ti e chiaro ora non so piu che farci:sticazzi:
ora; se la giudice ha il velo in testa, e´o non e´un simbolo che ha a che fare con la religione?!..puo imbarazzare l´imputato come il crocefisso appeso al muro?
Questo e il nocciolo del discorso!:rolleyes:
[QUOTE=borgo_pio;1067727]
Punto due, perch
Mister, stai giocando con le parole.
Burqa e velo islamico sono due cose differenti.
E si, sarebbe da togliere anche il velo.
Ma quello, nei tribunali italiani, da parte dei giudici non si vede.
[QUOTE=erin;1067724]Questo non
[QUOTE=erin;1067734]Ti pare che la Cina sia una democrazia? Ti pare che ci sia una legge che prevede che le foto di Mao non ci possono essere?
In Italia, per legge, il crocifisso non ci dovrebbe stare. Basta con sti paragoni del menga.
E basta anche con la storia della tradizione. Scambiarsi i regali a natale