“Il più bello dei mari
è quello che non navigammo.
Il più bello dei nostri figli
non è ancora cresciuto.
I più belli dei nostri giorni
non li abbiamo ancora vissuti.
E quello
che vorrei dirti di più bello
non te l’ho ancora detto”.
03-09-2009, 15:02
conogelato
Dolcissima.
03-09-2009, 15:14
Noah
Citazione:
Originariamente Scritto da conogelato
Dolcissima.
Condivido :).
03-09-2009, 15:21
conogelato
Ma....la tua firma e' una sorta di continuazione del tema?
04-09-2009, 08:49
Noah
Più o meno. Nella poesia di Hikmet leggo una propensione malinconica verso il futuro. Mi dà la sensazione che scaturisca in parte dalla volontà di colmare frazioni di presente non vissuto. E' una componente che non ritrovo nella mia firma (almeno nella frase riportata).
In ogni caso, a quanto pare, è un tema che mi colpisce :).
22-09-2009, 16:46
nahui
Danilo Dolci
Ho appena scoperto le sue poesie, che trovo bellissime. Eccone due:
[I]Se l
22-09-2009, 16:52
conogelato
La seconda e' veramente bella!
01-10-2009, 21:48
Dioneus
Non è sacro il mio cuore, colmo di vita più bella
da quando amo? Perchè di maggior stima godevo
quando ero più aspro e orgoglioso
più loquace e vuoto?
Ah!Piace alla folla ciò che si presenta al mercato
e il servo onora solo il violato,
credono al divino
coloro,soltanto,che lo sono.
Friedrich Hölderlin
Mi permetto di citare questa poesia, anche se non sono un lettore accanito, perchè mi ha davvero colpito.Forse rispecchia un po' ciò che sento dentro.
06-10-2009, 15:08
Artemis
Squassa Eros
l'animo mio, come il vento sui monti che investe le querce.
Saffo.
23-10-2009, 10:47
fabby75
[QUOTE=Crazy Diamond;137131]DUE AMANTI FELICI
Due amanti felici fanno un solo pane,
una sola goccia di luna nell'erba,
lascian camminando due ombre che s'unisco,
lasciano un solo sole vuoto in un letto.
Di tutte le verit
26-01-2010, 22:00
Xilinx23
Una notte.
[I]Era volgare e squallida la stanza,
Nascosta sull'equivoca taverna.
Dalla finestra si scorgeva il vicolo,
Angusto e lercio. Di l
28-01-2010, 16:11
Pazza_di_Acerra
Me acorzo
Me acorzo, s
28-01-2010, 20:23
Bruco
[CENTER]
Ad ogni ora che passa
si avvicinano le ore della sera
28-01-2010, 20:32
Bruco
[CENTER]
E NON CHIAMARMI AMORE
E non chiamarmi amore,
se le nostre anime
hanno perso la coincidenza per donarselo
continuando a vagare nell'universo
in attesa del prossimo rendez-vous.
Aiutami a rimettere l'orologio astrale
della nostra anima
e cerchiamo di non sbagliare ancora,
solo per dar retta allo struggente desiderio
di incontrarci.
E non chiamarmi amore,
se non riesco a rapire i tuoi pensieri,
i tuoi desideri, le tue ansie
se non riesco a comprendere i tuoi silenzi
o quando la mia presenza ti annoia.
E non chiamarmi amore
se non sono riuscito ad abbracciarti,
tradendo il messaggio di chi mi aveva mandato.
Ho provato quasi un rancore
nei suoi confronti,
per questo ho iniziato a costruire una scala
alta fino al cielo,
per dirgli che si riprendesse pure la sua creazione,
che facesse un rotolo del suo cielo stellato
e lo buttasse nel botro pi
23-02-2010, 18:48
Bauxite
Chi non ama le poesie, di solito si lamenta che ve ne siano di lunghe, troppo lunghe ...
Questa Signora della poesia forse convince anche chi pensa che la poesia debba essere necessariamente "breve".
E se non li convince, pazienza.
A me piace moltissimo.
Amore a prima vista
Sono entrambi convinti
che un sentimento improvviso li unì.
È bella una tale certezza
ma l'incertezza è più bella.
Non conoscendosi prima, credono
che non sia mai successo nulla fra loro.
Ma che ne pensano le strade, le scale, i corridoi
dove da tempo potevano incrociarsi?
Vorrei chiedere loro
se non ricordano -
una volta un faccia a faccia
forse in una porta girevole?
Uno "scusi" nella ressa?
Un 'ha sbagliato numerò nella cornetta?
- ma conosco la risposta.
No, non ricordano.
Li stupirebbe molto sapere
che già da parecchio
il caso stava giocando con loro.
Non ancora del tutto pronto
a mutarsi per loro in destino,
li avvicinava, li allontanava,
gli tagliava la strada
e soffocando un risolino
si scansava con un salto.
Vi furono segni, segnali,
che importa se indecifrabili.
Forse tre anni fa
o il martedì scorso
una fogliolina volò via
da una spalla all'altra?
Qualcosa fu perduto e qualcosa raccolto.
Chissà, era forse la palla
tra i cespugli dell'infanzia?
Vi furono maniglie e campanelli
in cui anzitempo
un tocco si posava sopra un tocco.
Valigie accostate nel deposito bagagli.
Una notte, forse, lo stesso sogno,
subito confuso al risveglio.
Ogni inizio infatti
è solo un seguito
e il libro degli eventi
è sempre aperto a metà.
Wislawa Szymborska
24-02-2010, 09:46
nahui
Molto bella :)
02-03-2010, 14:51
Bauxite
L'amplesso delle aquile
[I]Lungo la strada che costeggia il fiume (mia pomeridiana passeggiata, mio ristoro),
Alto nell'aria, improvviso, un rumore smorzato, due aquile in amore,
L'impetuoso avido contatto, l'unione alta nello spazio,
Artigli che si afferrano, s'intrecciano, una ruota selvaggia, viva, turbinante,
Quattro ali che battono, due becchi, una massa vorticosa strettamente avvinghiata,
Che cala in cerchi, si rovescia, s'arrotola, cade gi
25-03-2010, 13:37
Bauxite
Elogio dei piedi
[I]Perch
25-03-2010, 13:51
conogelato
SPESSO IL MALE DI VIVERE
Spesso il male di vivere ho incontrato
era il rivo strozzato che gorgoglia
era l'incartocciarsi della foglia
riarsa, era il cavallo stramazzato.
Bene non seppi, fuori del prodigio
che schiude la divina Indifferenza:
era la statua nella sonnolenza
del meriggio, e la nuvola, e il falco alto levato
(E.Montale)
25-03-2010, 14:01
conogelato
MERIGGIARE PALLIDO E ASSORTO
Meriggiare pallido e assorto
presso un rovente muro d'orto,
ascoltare tra i pruni e gli sterpi
schiocchi di merli, frusci di serpi
Nelle crepe del suolo o su la veccia
spiar le file di rosse formiche
ch'ora si rompono ed ora s'intrecciano
a sommo di minuscole biche.
Osservare tra frondi il palpitare
lontano di scaglie di mare,
mentre si levano tremoli scricchi
di cicale dai calvi picchi.
E andando nel sole che abbaglia
sentire con triste meraviglia
com'è tutta la vita e il suo travaglio
in questo seguitare una muraglia
che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia.
(E.Montale)
25-03-2010, 14:18
Pazza_di_Acerra
Il mio voler per colpa tua, mia Lesbia,
di te a tal punto e tanto si
25-03-2010, 16:57
alys
NESSUNO SI SAZIA SOLO DEL SUO DIO
amore controvento
dimmi: come può accadere?
l'essere andato sempre
dall'altra parte e ritrovarti a sedere
accanto a me, ogni volta...
qual è la svolta che ci rimette
di fronte dopo tanto labirinto?
amore, forse un tutto
del niente
di cui siamo il complicato espediente
guardali anche tu quei tiepidi insetti
contro il parabrezza
spiaccicati in piccole macchie di bellezza
di rossi di viola,
è questa sola la colpa o sorte degli amanti:
dopo il molle schianto scoprire
una vita nel mentre che è già morte
e anche l'universo svelato
in tanta complicità irreversibile
altro non è
che una rima che si bacia
col verso
sbagliato
Alberto Bevilacqua
26-03-2010, 02:31
Caim
Ciò che sai amare rimane, il resto è scoria
ciò che sai amare non ti sarà strappato
ciò che sai amare è il tuo vero retaggio
il mondo, quale? Il mio, il loro
o di nessuno?
Prima venne la vista, poi diventò palpabile
Eliso, fosse pure in quell’antro d’inferno,
ciò che tu sai amare è il tuo vero retaggio
ciò che tu sai amare non ti sarà strappato.
La formica è centauro nel suo mondo di draghi.
Deponi la tua vanità, non è l’uomo
che ha fatto il coraggio, o l’ordine o la grazia,
deponi la tua vanità, dico, deponila!
La natura t’insegni quale posto ti spetta
per gradi d’invenzione o di vera maestria,
deponi la tua vanità,
Paquin, deponila!
Il casco verde tua eleganza offusca.
“Padroneggia te stesso, e gli altri ti sopporteranno”.
Deponi la tua vanità
sei cane bastonato sotto la grandine
tronfia gazza nel sole delirante,
mezzo nero mezzo bianco
tu non distingui fra ala e coda
giù la tua vanità
spregevole è il tuo odio
che si nutre di falso,
deponi la tua vanità,
sollecito a distruggere, avaro in carità,
deponi la tua vanità
dico, deponila!
Ma avere fatto piuttosto che non fare
questa non è vanità
aver bussato, discretamente,
perché un Blunt ti apra
avere colto dall’aria una tradizione viva
o da un occhio fiero ed esperto l’indomita fiamma
questa non è vanità.
L’errore sta tutto nel non fatto,
sta nella diffidenza che tentenna…
(EZRA POUND, da Canti Pisani)
27-03-2010, 11:54
Bauxite
Dippold l'ottico
Che cosa vedi adesso?
Globi rossi, gialli, viola.
Un momento! E adesso?
Mio padre, mia madre e le mie sorelle.
S
28-03-2010, 14:10
Xilinx23
[I]Non ho pi
28-03-2010, 18:21
Caim
MUSICA di DUKE ELLINGTON interpretata dai BLUE NAPOLI con musica di GIORGIO ROSCIGLIONE.
Non ve ne abbiate a male...ma a mio parer trascriverla sarebbe stato troppo riduttivo.
06-04-2010, 12:44
Forest
L'Albatros
Souvent, pour s'amuser, les hommes d'équipage
Prennent des albatros, vastes oiseaux des mers,
Qui suivent, indolents compagnons de voyage,
Le navire glissant sur les gouffres amers.
À peine les ont-ils déposés sur les planches,
Que ces rois de l'azur, maladroits et honteux,
Laissent piteusement leurs grandes ailes blanches
Comme des avirons traîner à côté d'eux.
Ce voyageur ailé, comme il est gauche et veule!
Lui, naguère si beau, qu'il est comique et laid!
L'un agace son bec avec un brûle-gueule,
L'autre mime, en boitant, l'infirme qui volait!
Le Poète est semblable au prince des nuées
Qui hante la tempête et se rit de l'archer;
Exilé sur le sol au milieu des huées,
Ses ailes de géant l'empêchent de marcher.
(charles baudelaire)
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Spesso, per divertirsi, le ciurme
Catturano degli albatri, grandi uccelli marini,
che seguono, compagni di viaggio pigri,
il veliero che scivola sugli amari abissi.
E li hanno appena deposti sul ponte,
che questi re dell’azzurro, impotenti e vergognosi,
abbandonano malinconicamente le grandi ali candide
come remi ai loro fianchi.
Questo alato viaggiatore, com’è goffo e leggero!
Lui, poco fa così bello, com’è comico e brutto!
Qualcuno gli stuzzica il becco con la pipa,
un altro scimmiotta, zoppicando, l’infermo che volava!
Il poeta è come il principe delle nuvole
Che abituato alla tempesta ride dell’arciere;
esiliato sulla terra fra gli scherni,
non riesce a camminare per le sue ali di gigante.
07-04-2010, 14:03
Bauxite
Le golose
[I]Io sono innamorato di tutte le signore
che mangiano le paste nelle confetterie.
Signore e signorine -
le dita senza guanto -
scelgon la pasta. Quanto
ritornano bambine!
Perch
07-04-2010, 14:38
conogelato
Bella,
come nella pietra fresca
della sorgente, l'acqua
apre un ampio lampo di spuma,
così è il sorriso del tuo volto,
Bella.
(Pablo Neruda)