io sono contro l'ideologia Fender :D
la mia - forse - prossima fiamma, fiammatissima:
Allegato 27169
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io sono contro l'ideologia Fender :D
la mia - forse - prossima fiamma, fiammatissima:
Allegato 27169
Fermato dai Carabinieri ieri sera e dalla Stradale stamattina: Record!
bravo, neh...
ho nostalgia della tastiera in acero, che avevo sulla mia Gibson Marauder; suonava un po' come una tele, perch� aveva il manico avvitato e un single coil al ponte;
una strato penso di prenderla prima o poi, ma � un ginepraio orientarsi per valore e prezzo, anche per me che un po' ci capisco; sono chitarre componibili, e tra messicane, giapponesi, custom e altre mille varianti non sai mai bene che ti pu� capitare;
ora ho una LP Custom Black Beauty, una Standard double cut e una SG, che presto cambier�; se riesco, posto foto.
se parti da zero � uguale;
con le classiche e acustiche � praticamente lo stesso; al limite puoi far sostituire il battipenna, che si incolla; le elettriche, invece, sono asimmetriche e i poveri mancini spesso pagano di pi� la relativa rarit� delle versioni dedicate.
trovato su fb:
A Torino , quando ci capitava di passare per Borgo San Paolo, arrivati all'angolo tra corso Peschiera e corso Trapani, mio padre pi� d'una volta mi raccont� un episodio della sua giovinezza.
Di quando quindicenne, sar� stato il 1939 od il 1940, lavorava in una ditta dell'indotto dell'auto, un postaccio dove le condizioni di lavoro erano pessime e lo sfruttamento realt� quotidiana; i ragazzi della sua et� ambivano ad imparare bene un lavoro con l'obbiettivo di cambiare, di impiegarsi in aziende pi� grandi dove le condizioni di lavoro erano migliori, alla Lancia, alla Diatto od alla Pininfarina.
Al 107 di corso Trapani c'era all'epoca il moderno stabilimento Pininfarina, che fu poi bombardato durante la guerra, oltre un ettaro di officine ed uffici, pi� di 150 dipendenti impiegati. La citt� era allora "un mare di fredde ciminiere, un fiume di soldatini blu".
Mio padre viveva con suo padre, suo fratello e molti compaesani in via Cellini, lavoravano tutti attorno al Lingotto; i figli della prima grande immigrazione industriale, quelli che avevano lasciato la montagna e le campagne per la citt�, per la fabbrica. Il sabato mattina sul presto una corriera partiva da piazza Carducci, passava in Borgo San Paolo per raccogliere quanti lavoravano da quelle parti, quindi puntava a Nord, verso il Canavese con il suo carico di operai specializzati, battilastra sopraffini, garzoni e manovali, capolinea Alpette.
Un sabato mattina la corriera arriva all'angolo tra corso Peschiera e corso Trapani e si ferma,
- Si � spezzato il pedale della frizione. Non possiamo proseguire. Chiedo ci mandino un bus sostitutivo, ci vorr� del tempo.
Sul pullman � appena salito un capofficina della Pininfarina,
- Vado a vedere in ditta se c'� qualcuno, magari riusciamo a saldarlo.
Torna dopo qualche minuto trainando il carrello delle bombole dell'ossiacetilene accompagnato da un uomo in giacca e cravatta con una cassetta d'attrezzi in mano.
- Ma � mons� Farina, Pinin.
- C'era solo lui, stava disegnando.
Sul pullman ci sono almeno un paio di saldatori, si tolgono la giacca e si preparano per il lavoro.
Pinin li ferma, "Lasciate stare, oggi voi siete a riposo. La faccio io la saldatura".
La corriera riprende il suo viaggio in meno di mezz'ora.
Ieri sera tornando a casa, attraversando un tratto d'aperta campagna noto nell'oscurit� un triangolo rosso, un'auto ferma a bordo strada con le quattro frecce inserite.
Mi fermo. Tre ragazze sui vent'anni, una pi� bella dell'altra. Il classico trio delle meraviglie: la bionda, la rossa e la mora. Due ragazzi poco pi� grandi, uno fuma, l'altro maneggia il telefonone.
- Serve aiuto?
- No grazie abbiamo gi� chiamato il carroattrezzi. Abbiamo bucato.
- Non avete la ruota di scorta?
- Abbiamo tutto ma non siamo capaci. Ci abbiamo provato io e lei - la mora e la rossa - ma non ci riusciamo.
- E loro due?
- Dicono di non esserne capaci, abbiamo telefonato al carro, dice che ci vorr� un po' di tempo. Chiss� quanto ci coster�?
- Vi prender� almeno cento euri. Se volete annullarlo vi cambio la ruota. Voi due, venite qui.
- Perch�?
- Vi insegno a cambiare una ruota, vorrete mica continuare a farvi figure del genere.
- Che palle.
- Vabb� fammi vedere ma li hai un paio di guanti?
- Hai freddo alle mani?
- No lascia stare.
Cambio ruota effettuato in quindici minuti.
Quando un popolo passa da capitani d'industria che alle otto del mattino del sabato stanno al tavolo da disegno, capaci d'inventare oggetti desiderati in tutto il pianeta e di saldare ad ossigeno,
ai geni della finanza creativa.
Quando si passa da operai in grado di realizzare qualunque cosa venga concepita, capaci d'affrontare e risolvere qualsiasi cimento tecnico creativo; a giovanotti aitanti dalle sopracciglia depilate, incapaci di cambiare una ruota ad una 500.
E' del tutto ovvio, scontato, che vengano gli indiani a comprarti.
di F. Fermo, Torino
Bibbia, direi. :lode:
e qua si dovrebbe parlare del genio imprenditoriale italico e di come non si superi la terza generazione di tale genio...
sono rare, nella nostra giovane repubblica, le aziende, ancora italiane, alla terza generazione...
Buongiorno :D
Sveglia dalle 3.30 con figlia con 38.9 di febbre.
Devo partire (non dico quando per scaramanzia, ehhh), non ho niente pronto, cose ancora da prendere.
Ah parto con la compagnia che ha perso la rotella in volo e che non nomino per scaramanzia :asd:
Vott a fni' st'anno :v
Vado a farmi una luxury cup of milk.
E voglio vede' come devo sta in piedi oggi.
L'ho detto buongiorno? :D
Buongiorno Efua, compagna di valigie ! :asd:
Ieri giornata intensa, oggi mi sa pure :v
buon Pirellone a tutte :D
Allegato 27170
Oggi festeggiamo il solstizio
il server del forum, ogni tanto va in sciopero
Buongiorno. Io parto domattina alle sette e ancora non ho fatto la valigia. Ah, e stasera torner� a casa a mezzanotte se va bene.