Originariamente Scritto da
restodelcarlino
Buongiorno, Signor Bartender...si, ha ragione: notte di tragenda....nooo, ma di quale attività frenetica e sconsiderata parla? Macché...Un incubo, Signor Bartender. Un incubo agghiacciante....guardi....tremo ancora adesso al solo pensiero...Cosa dice? Che devo esprimerlo...in una sorta di "analisibaristica"...seee....ed invece che sul lettino, mi sdraio sul bancone? Ma forse, ha ragione: parlandone, lo metto nel mondo dei sogni e me ne libero. Dunque...no, non ho cenato in maniera esagerata. Forse sarà stato un pezzo di Tg belga, con le promesse elettorali....transeat. Dicevo, l'incubo. Bé, era cominciato bene: sognavo che, spinto dalle considerationi conescoalbioniche sul mio presunto zitellaggio, mi recavo ad un primo appuntamento, fissato dall'agenzia di incontri "Anime nobili di gentile aspetto" (di Empoli), in un romantico ristorantino a lume di candela. Avevo la mia migliore cravatta a farfalla, e mi ero persino lucidato le scarpe. Per essere alla moda, erano tra giorni che non mi facevo la barba e mi ero rasato a palla di biliardo la cervice. Entro, e nella penombra, la vedo. Anzi, la intravedo...luci tenui, romantiche. La riconosco perché anche se a lume di candela, le chiome lanciavano bagliori ramati abbaglianti...nel sogno somigliava alla immagine da me idealizzata di Superbossa: elegantissima in mini tailleur nero, impreziosito da un giro di perle che sottolineava il collo eburneo slanciato...la fantasia andava ad immaginare cio' che il tavolo con la sua tovaglia di broccato di Fiandra celava, cioé, i lucidissimi stivali di cuoio a mezza coscia, arrestandosi li' per naturale delicatezza, riverenza, rispetto. Ed il piatto ricolmo di barrette proteiche. Impacciato, col cuore che batte impazzito, dopo aver chiesto permesso (accordato con un maestoso, quanto benigno cenno di capo), mi siedo. Compunto...Con goccine di sudore che mi colano sulla nuca. Dico: "Buo..o..na sera, Madame. Io ...sarei quello dell' agenzia...sa.." Una voce musicale, con la dura dolcezza di un torrone, mi risponde "Si...speriamo che l'agenzia non si sbagli anche sulla nobiltà dell'animo....perché l'aspetto...." E mi sorrise, condiscendente, trapassandomi con lo sguardo dei suoi felini occhi verdi (o, almeno, mi parevano tali), al par di smeraldi amazzonici...Un attimo di silenzio....che dire, per cercare di mostrare che, a difetto di "figura" non proprio simile al tuffatore dal Faraglione caprese, lo "spirito" esiste....cercai di metterla sul mio punto forte, i libri. Mi schiarii la voce (avendo la bocca fantozzianamente impastata)e chiesi: " Ha letto..." Non potei continuare la frase. Si alzo' di scatto, come una Furia, o un'Erinni...estrasse dalla giarrettiera una spadone medioevale, urlo': "Tutti uguali! Non pensano che a quello! il letto!!"...e ....ZAC! Mi ha tagliato la testa.
E svegliatomi di soprassalto urlando, ho sbattuto la testa sul comodino, preso da tremito convulso.....Un incubo...Le hanno mai tagliato la testa, Signor Bartender?...eh, già....un sogno...Grazie, un Tanqueray ci vuole proprio. Grazie.