Due fette biscottate col miele e un Mate caldo.
Visualizzazione Stampabile
Due fette biscottate col miele e un Mate caldo.
Buongiorno, Signor Bartender...cosa borbotta?...i clienti che scappano via senza pagare?...cono? Ma nooooo, non é possibile! Senta, non si preoccupi, pago io. Capisco che sia fujuto come una vongola della "salsa povera": bisogna comprenderlo....tutti a perseguitarlo con domande imbarazzanti e con richieste assillanti di risposte precise..No, non si fa cosi', con un santuomo. Capisco che attenda con ansia, come una liberazione, il finesettimana...e siamo solo a martedi...Bon, ridendo e scherzando, abbiamo fatto l'ora dell'apero'. Si, ho visto la mastella da 5 m³ ripiena di ghiaccio e acqua per tenere in fresco il Prosecco, ma io prenderei un calice di bianco secco, trentino di preferenza: facci Lei, mi fido. Ah....deve andare a sfornare pizzette e zakousky...vadi, vadi.
Allegato 35782 Allegato 35783
Sbocconcello, sorseggio e do un'occhiata alla "Svanvera"...che si dice, vediamo: "Dilaga la sinofobia"...mi facci leggere...tié....pero'...Vuol sapere di cosa si tratta? Ah, Lei lavora e non ha il tempo di leggere, capisco. Le riassumo. Si tratta di una malattia, forse genetica, o virale, a batterica....vassapé...Consiste nell'impossibilità per chi ne fosse affetto di rispondere con un "si" o con un "no" ad una domanda, per banale che possa essere. Certo, "Si-No-Fobia". I sintomi appaiono in politici, commentatori tv, giornalisti....si, "I manipolatori istituzionali", in un certo senso. E pare sia una malattia antichissima, bimillenaria. Anche i Vangeli ne parlano. Ovviamente, attribuendola allo dimonio....bah, sarà il riscaldamento climatico...Cosa dice? Se bisogna preoccuparsi, se sia contagiosa? Vassapé. E' arrivata nel forum? Non so. Faccia Lei qualche test al bar, chiedendo, per esempio, ad un cliente a caso se ami, chesso'....le olive (saclà).
Se voglio uno spruzzo di Tanqueray ? Siiiiiiiiiiiiiiiiii!
Ah, meno male: io non ne sono affetto.
Qualcosa di alcolico. Non sto bene, e si sa, l'alcol uccide virus e batteri :asd:
...e anche i fegati.
Colazione con pane burro e marmellata d'arancia.
E le mele cotte uccidono l'autostima... :tajo:
...scherzo sai ;)
...per me caffettino grazie, è giusta l'ora :p
:ciaociao:
Ahahahah sei molto simpatico, Ale.
Ciao, ci sentiamo lunedì :approved:
Buongiorno, caffè come se non ci fosse un domani!
Per me adesso un buon latte di mandorle!
Io un caffè spezza giornata, sempre che non uccida qualcosa :rotfl:
Buon pomeriggio, Signor Bartender! Niente "buffi coneschi" da pagare? Lo so, lo so...non é "buffo", il signor cono. L'unico buffo-ne é il giullare...eh eh, buona vero?..."buffo", nel senso veteroromanesco di "conto da pagare"..ah, prima di scappare ha saldato...Paura di essere "si-no-testato"? vassapé....No, niente incubi..."la cosciiiienza intemerata, rende dolce la nottata". Antico proverbio...appena creato. Un sogno gradevolissimo, invece. In riva al mare, cullato dal mormorio della risacca...vedo arrivare tre caravelle...distinguo il nome della prima..la "Ninag"...no, le altre non sono né la Pinta, né la SantaMaria...E man mano che ne leggo i nomi, assumono forme umane...femminee...La "Ninag",non più caravella, avanza sulla sabbia a passo di gavotta con in mano una Olivetti 44, in tailleur gessato e mezzi tacchi...poi la "Signoradibaux", del registro navale di Salerno, che da caracca amalfitana, appena approdata si trasforma in virago che incede col passo deciso di scrittrice di romanzi rosa tipo "Liala"...e per finire, una Liburna, agile e sottile, del Registro navale di Bisceglie, con una splendida polena che ricorda la venere landolina siracusana, che appena approdata si trasforma in Regina, paludata in rosea tunica, cinto il capo di fresco alloro, con in mano una penna d'oca ed una pergamena, mentre crea e poetizza.....Infatti, le tre splendide Muse (come altrimenti potrei definirle?), danzano sulla spiaggia, senza tenersi per mano (l'incubo della "catena" finale del Settimo Sigillo é sempre in agguato nel mio subconscio onirico), in quanto occupare a scrivere....racconti, odi, poemi, strambotti, sonetti, liriche, canzoni....e al pensiero delle "canzoni"....appare di botto una conesca laura; che sbarca da un tardis (meglio tardis che mai, direbbe uno spiritosone di passaggio), che si accoda al terzetto di grazie che diventano, ipso-facto un quartetto stagionale vivaldesco e botticelliano, vaporoso e floreale, danzante con un sottofondo barocco, in una luce diafana...ed appena arriva con dottoreschi occhiali doxa per spiegarmi tutto....la maledetta sveglia mi ha riportato alla realtà.....Vede, Signor Bartender, non tutti i sogni abbisognano dello psicobancone...
Ma si'...un tanqueray liscio, per il pomeriggio. Perché privarsi?