Originariamente Scritto da
axeUgene
infatti, la ratio è proprio questa;
credo tu abbia frainteso il punto che ho sollevato, che si distingue in tre osservazioni:
a) io sono ultra-liberale, e certamente in materia di scelte sessuali lecite non ho alcuna censura da porre a nessuno;
b) questo non significa ignorare che la cultura e i sentimenti diffusi - come realtà oggettiva - pongano dei problemi di status sociale e relazionale speciali a chi lavori in contesti attinenti alla sessualità di scambio;
questa cosa la facevo notare non certo per avallare un giudizio morale sulla scelta della prostituzione, ma perché mostra una contraddizione ideologica nel momento in cui l'argomento dell'autodeterminazione pone implicazioni asimmetriche;
è un po' quella situazione in cui il docente universitario o grand commis sostiene in tv la scelta degli istituti tecnici e l'avviamento professionale, ma con l'arrière pensée che i suoi figli andranno all'università, faranno il master, ecc...
non è che sia una censura verso i professionali e quella scelta in sé; sto solo rammentando il connotato di classe implicito, la gerarchia che continua ad operare in quel pensiero;
c) poi c'è il problema che sollevavi, correttamente; nessuno si scandalizza se l'architetto di grido, lo scrittore o il direttore di telegiornale lavorano 16 ora al giorno, magari fino a 80 anni; ma, ordinariamente, un lavoro usurante è soggetto a limiti e regolamenti;
nel ragionamento di Turbo, non si dovrebbe poter limitare la scelta di uno che voglia fare il minatore o lavorare in fonderia 16 ore, con la paga di 8; perché ? se vuole così ?
il problema di ordine pubblico della prostituzione è che nella quasi totalità dei casi chi la esercita lo fa in condizioni tali e si trova in uno stato di bisogno tale da inficiare qualsiasi opzione realmente libera; col che, la rappresentazione della circostanza Julia Roberts, il cui problema è quello di apparire volgaruccia, col suo chewing-gum, ma libera, diventa una specie di alibi mentale per il cliente della tangenziale, si fronte a ragazze più o meno schiavizzate;
ma io faccio lo stesso identico discorso per le merci a basso prezzo e lo sfruttamento del lavoro minorile, ecc...