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daccordo con te Karina ,un genitore dovrebbe conosce il proprio figlio ,i cuccioli non oppongono resistenza alla conoscenza a volte basta solo un briciolo di sensibilità per capire e conoscere un bambino...così come comprendere un adulto...
le bende servono solo per fasciare una ferita non per nascondere la verità,tanto ci sono anche le orecchie e allora che facciamo mettiamo i tappi?:)
ironia a parte la semplicità è a portata di tutti e allora a volte parlare semplicemente è la cosa migliore sopratutto con i bambini,loro sanno ascoltare...
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[QUOTE=CignoNero]Ehm, parlando di senso del pudore e non, mi
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[QUOTE=karina]Mah... Voglio dire che se un bimbo vive in modo naturale ci
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[QUOTE=Mototopo]avrei da ridire su questo!!! :D
credo che se un figlio ha un buon rapporto con i genitori alla fine gli somiglier
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l'educazione influisce eccome.
e l'educazione
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Citazione:
Originariamente Scritto da thorpe
l'educazione influisce eccome.
e l'educazione è impartita da persone che sono state a loro volta educate e che ricevono influenze dal contesto socio-culturale almeno quanto gli individui oggetto del loro educare.
è tutto compenetrato dalla presenza dei media.
esatto... in fondo sono solo tradizioni o elementi culturali (o sottoculturali a volte:rolleyes: ) che si tramandano. E gli imperativi morali sono un modo per preservare tali abitudini, per evitare cambiamenti. A volte si fanno cose che ti sono state insegnate, poi ti fermi a chiederti perché e non ne trovi il motivo. Il sesso, ad esempio. L'uomo allo stato naturale, prima della corruzione o del concetto di peccato, prima dei divieti insomma, è innocente, "puro". Lo è per la religione cattolica, per molte correnti filosofiche. Se si evitasse di insegnargli il senso del peccato (perché proteggere ossessivamente paradossalmente insegna proprio a peccare, cioè a vivere come una trasgressione ciò che altrimenti sarebbe neutro), crescerebbe più o meno "puro"? Quando viene corrotto? Quando pecca (cioè compie l'azione vietata), oppure prima ancora, quando nel vietargliela di fatto gli si svela un nuovo mondo: la turpidine? Se non ha conosciuto l'imperativo morale, se compie l'azione vietata in modo ingenuo, senza sapere che sta sbagliando, è corrotto?
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Non me ne intendo di educazione neanche io... però ad un certo punto non mi piacerebbe un figlio che si vede i pornazzi a nove anni. Tutto si può imparare e conoscere, con i dovuti tempi. Non ho fatto la tua stessa esperienza perchè non ho mai avuto la televisione in camera e non ho mai guardato porno o horror perchè in tv li trasmettono veramente tardi ormai... tutt'al più ho visto qualche film non proprio per bambini in seconda serata... e i miei genitori già si lamentano
Io non guardo i porno perchè in poche parole non me ne frega niente.
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Zazzauser, ovviamente io sono un caso estremo, non tanto di permissivit
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Se posso intervenire...
Il giorno che gli psicologi e le statistiche diranno tutto, Cigno, finir
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Certo che puoi intervenire Matthias, ci mancherebbe altro.
Sai, sono appena tornata da S. Domingo, e rileggendo questo post mi viene in mente un ragazzo dominicano conosciuto lì. Nato e cresciuto in uno dei paesini più poveri, quelli fatti di baracche, bambini nudi in mezzo alla polvere, famiglie numerose ammassate in queste baracche ed in condizioni igieniche che dir pessime sembra sia riduttivo.
Ora vive di fronte al residence dove ho trascorso le vacanze, in un complesso frequentato anche dai turisti. Mi faceva sorridere il suo "non voglio fare come mio padre che ha creato la squadra di calcio con la riserva". Ragazzo sveglio, indubbiamente, che niente ha a che fare col posto in cui è nato e cresciuto.
E' vero, sicuramente ci sono le eccezioni, ma queste eccezioni mi fanno anche riflettere e mi fanno chiedere a me stessa come faccia un bambino, quelli che noi tanto cerchiamo di "proteggere", quelli che "teoricamente" non hanno il bagaglio di esperienza per essere in grado di scegliere il giusto ed il sbagliato, a capirlo nonostante gli esempi negativi, e di conseguenza mi fa pensare che realmente non è solo l'educazione a formarlo, ma mi fa pensare che un essere umano abbia già le proprie risorse e che cresca (educazione o meno) scegliendo inconsciamente quello che più gli appartiene.
Discorso contorto, forse, tirando nuovamente fuori la psicologia, sarebbe interessante un intervento di qualcuno che al riguardo ne sa un pochino di più.
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Purtroppo non ne so nulla pi
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Purtroppo non ne so nulla più di voi, ma provo lo stesso a proporvi il mio punto di vista... ritengo che queste risorse "innate" di cui parli possano anche esserci: un bambino non è mai uguale ad un altro nemmeno nel momento stesso in cui nasce, per cui credo si possa dire che in qualche modo disponga già di risorse caratteriali ed intellettuali proprie.
Cmq devi considerare che forse nel tuo caso è stato proprio il "cattivo esempio" dei tuoi genitori a farti desiderare di essere diversa da loro e quindi di fare riferimento a valori e idee opposte alle loro (considera cmq che anche in questo caso loro avrebbero influito sulla tua crescita.. seppur per opposizione anzichè per imitazione).
Con ciò intendo dire che qualsiasi cosa ci circondi ci influenza inevitabilmente. E' ovvio che poi la personalità del singolo, sia essa più o meno sviluppata, intervenga per scegliere quale strada prendere ad ogni bivio. Non voglio ridurre tutto al caso, ma probabilmente dovresti considerare anche questo fattore: l'educazione che i tuoi ti hanno fornito ha prodotto l'80% di possibilità che tu crescessi con una personalità disturbata , e il 20% di possibilità che il tuo carattere si rafforzasse proprio grazie agli errori da loro commessi... il tuo carattere insieme con l'influenza data dalle altre persone che ti circondavano e una miriade di altri fattori hanno fatto sì che tu prendessi la strada migliore...
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[QUOTE=LaVale]Purtroppo non ne so nulla pi