Originariamente Scritto da
axeUgene
magari sbaglio, ma quella è una conseguenza di alcune circostanze, non una premessa;
secondo me, di "amore" - se mai - si può parlare solo dopo che è finito, e con grandissimo realismo;
prima ci vuole, come dici, molto culo nell'incontro; ma anche fare un vuoto, tipo la tazza di tè della parabola zen; se una persona è molto concentrata sui caxxi suoi, sulla narrazione di se stessa, sui pregressi, ecc... è difficile che abbia spazio per far caso a qualcosa; pure se sta sotto il proprio naso;
una persona è un universo; vede le cose in quel modo perché ha una motivazione, delle passioni; a parte l'attrazione fisica e "nervosa" di cui dicevo, il "clic" ti scatta se quella esprime un mondo - possibilmente suo, non il suo ambiente - che ti piace, di cui vuoi far parte, se vuoi essere come lei;
questa cosa, gratificante, quella persona la capisce; ed è una cosa piuttosto diversa dall'essere desiderati per caratteristiche più fungibili, come essere piacenti, disponibili, compatibili, ecc...
se non ti viene spontaneo un pensiero tipo: insegnami a essere come te, magari la cosa va, ma poi i problemi si ripresentano.