Oggi mi sento napoletano...
https://www.youtube.com/watch?v=glHN...&start_radio=1
E in tutta sincerità non so nemmeno il perché... non mi trovo con i napoletani... anche se li ammiro... per certi versi.
mah... ci si capisce è bravo!
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Oggi mi sento napoletano...
https://www.youtube.com/watch?v=glHN...&start_radio=1
E in tutta sincerità non so nemmeno il perché... non mi trovo con i napoletani... anche se li ammiro... per certi versi.
mah... ci si capisce è bravo!
Doppio
ne approfitto per dire altro....
In linguaggio aulico è segno di cultura ma anche di distinzione.... una sorta di snobismo?
la butto lì, dite la vostra.
Tornando in topic, ho notato che raramente lo scrivere forbito e il parlare forbito riescano a coesistere in una persona con molta fantasia.
Di solito chi scrive, parla in un certo modo non sempre è duttile e capace di adattarsi ad ogni contesto e uditorio, è abbastanza accentratore in termini di attenzione e poco propenso all'ascolto (e non mi riferisco al semplice esercizio di uno dei sensi).
Non credo... piuttosto cerco di buttarla sullo scontato per nascondere un certo malessere...
sto subendo degli eventi che non mi sarei mai aspettato di subire e... la preoccupazione mi spinge a ricercare frivolezze per alleggerire la mente...
scherzare sul sesso e/o le differenze di genere, è un impegno minimo e scontato... che mi evita di impegnarmi in argomenti più seri e profondi...
proprio perché non ho quella serenità di fondo per buttarmi in argomenti seri... che si aggiungerebbero ai problemi (seri?) che sto affrontando adesso
ma che vorrei tener lontano...
E' una finestra temporale che sicuramente avrà un suo decorso... un suo inizio ed una sua fine... che vorrei raggiungere al più presto per mettermi alle
spalle azioni e decisioni che vorrei evitare e... tornare alla vita normale... con meno preoccupazioni di sorta.
Aggiungiamo il fatto che oltre alle problematiche esposte, mi accingo ad affrontare un nuovo corso della vita che vede le mie figlie iscriversi all'università
cambiando città con conseguente preoccupazione per l'ignoto e il conosciuto che si fondono... e che ho paura siano troppo per me... abituato a risolvere
problemi per professione ma... del tutto sprovveduto di fronte a problematiche di gestione di mentalità instabili che ti spiazzano ad ogni occasione...
proprio perché non le puoi prevedere e quindi "parare" e gestire di conseguenza... quindi...
quindi... vorrei tener lontano da me il più possibile...
è solo una finestra temporale.... tutto avrà fine... poiché di fatto è già iniziato.
Mi sono espresso facile?
Il fatto di sentirmi napoletano lo spiego con la loro splendida filosofia.... che si riassume con quel termine bellissimo e cioè... "Futtitinne..."
ed io questo vorrei fare...
Una mia amica siciliana usa la stessa espressione con una i al posto della e.
Non c'è molta differenza.
Comunque non devi spiegarti, a mio parere.
in siciliano infatti si dice futtitinni... cercavo di pronunciarlo alla napoletana...
Esternare è tipico dei meridionali... abituati da sempre alle difficoltà della vita... lo "sfogo" aiuta a non tenersi tutto dentro... il mio collega Graziano si teneva tutto dentro ma... era pieno di puntini rossi in tutto il corpo...
spendeva cifre per pomate e visite dermatologiche.
In effetti non è un articolo giornalistico ma un saggio di critica letteraria, non conosco la senatrice e neppure ho letto qualcosa dello scrittore scomparso.
Non so se la scrittrice sia solita esprimersi così sempre, però da quello che scrive, Boris Pahor è stato un gran scrittore, di notevoli argomenti, forse si è espressa in maniera complicata, sotto intendendo nei lettori una formazione decisamente non scontata, ma penso che questo scrittore scomparso meritasse tale tributo, questa è l'impressione che ho avuto leggendo il suo articolo, quasi mi sono sentita affascinata, decisamente incuriosita
ps, in parole semplici, avrebbe potuto fargli una targa ma ha preferito fargli un monumento