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Ahhhhhh, adesso ho capito! Anche se il confine fra i due concetti credo sia abbastanza mobile. Magari il pregiudizio etnico fa si che si tenda verso il razzismo, ma si arriva ad una ideologia cos� estrema solo in situazioni particolari.
Cmq adesso ho capito, sei stato molto chiaro. Grazie!
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La cosa che lascia perplesso me nel tuo pensiero, axe, � che un razzista coerente non dovrebbe possedere nulla costruito e prodotto da altre etnie oltre la propria. Proprio perch� ti reputi superiore, tendi a sfruttarle, no?
Poi il discorso di Silvia � un altro, sono d'accordo, legato al lavoro e quindi lei per essere coerente non dovrebbe comprare nulla di prodotto in Italia, da lavoratori stranieri, un po' come i boicottaggi che andavano di moda tempo fa.
E per essere coerente fino in fondo niente prodotto fuori dall'Italia e l� si fa davvero dura. Insomma quello che diceva dietrologo.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Baboulenka
Ahhhhhh, adesso ho capito! Anche se il confine fra i due concetti credo sia abbastanza mobile. Magari il pregiudizio etnico fa si che si tenda verso il razzismo, ma si arriva ad una ideologia cos� estrema solo in situazioni particolari.
pi� che essere mobile il concetto, � l'approssimativit� del suo uso che abituato colloquialmente a riferimenti impropri;
contrariamente a quanto si pensa, � il pregiudizio etnico, inteso in senso moderno, che � nato successivamente all'esigenza politica come supporto ideologico allo sfuttamento o alla guerra, pech� in epoca pre-moderna in genere l'umanit� colta e ideologizzata che esprimeva idee in modo compiuto aveva comunque una nozione molto approssimativa e diversa dalla nostra della questione etnica, e il mondo non era etnocentrico come siamo abituati apensarlo noi, oggi.
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Alla fine per� il problema immediato che si pone � semplice: io nella casa sociale mia vengo messa da parte per la presenza di estranei poco soggetti a controlli e regole che invece si applicano ben pi� puntualmente a me.
Che s'ha da fare? altrimenti nel mio piccolo la via � quella di pigliarmela con le dirette controparti a portata di mano del mio disagio.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
lo stregatto
La cosa che lascia perplesso me nel tuo pensiero, axe, � che un razzista coerente non dovrebbe possedere nulla costruito e prodotto da altre etnie oltre la propria. Proprio perch� ti reputi superiore, tendi a sfruttarle, no?
ma Sivia non argomentava una posizione imperialista, piuttosto la contestazione della concorrenza sul piano del costo del lavoro; nella sua logica "razzista", l'elemento che denota il "nemico" � la concorrenza dal lato costo del lavoro, e perci� logica chiederebbe il boicottaggio di tutto ci� che � in competizione con la manodopera nazionale.
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Non sto entrando nel merito del discorso di Silvia, mi interessava questo
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axeUgene
un consumatore onestamente e coerentemente razzista dovrebbe essere molto, ma molto abbiente, oppure andare in giro semisvestito, a piedi e denutrito, nonch� abitare in una casa che definire spoglia sarebbe un eufemismo :D
Non vedo il nesso:
Citazione:
Originariamente Scritto da
lo stregatto
La cosa che lascia perplesso me nel tuo pensiero, axe, � che un razzista coerente non dovrebbe possedere nulla costruito e prodotto da altre etnie oltre la propria. Proprio perch� ti reputi superiore, tendi a sfruttarle, no?
(Anche secondo me il discorso di Silvia non � razzista, proprio perch� il disagio che rivela lei � un altro e connesso al lavoro, lei, per essere coerente, non dovrebbe usare prodotti ecc.. ecc..)
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Citazione:
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Il gatto
Alla fine per� il problema immediato che si pone � semplice: io nella casa sociale mia vengo messa da parte per la presenza di estranei poco soggetti a controlli e regole che invece si applicano ben pi� puntualmente a me.
Che s'ha da fare? altrimenti nel mio piccolo la via � quella di pigliarmela con le dirette controparti a portata di mano del mio disagio.
ma che c'entra col razzismo questo ?
una consierazione analoga la fanno anche gli albergatori o produttori di vino e yogurt delle alpi bellunesi nei confronti dei colleghi dirimpettai trentini che beneficiano degli sgravi connessi allo statuto speciale della regione TAA;
in quel caso si chiede la riforma della legge o la sua attuazione, mica l'espulsione dall'Italia dei coltivatori di mele del Renon perch� di "razza tedesca"... :D
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Mi sembra eccessivo porre problemi di squisita:D coerenza di fronte ad un problema di immediata sopravvivenza considerando pure che uno compra prodotti esteri come l'estero compra prodotti italiani e se ciascuno fa il suo a casa propria tante tensioni non si generano.
Qua c'� un problema di concorrenza distorta fatta dagli stranieri a cui � permesso di agire fuori dalle regole nell'ambiente proprio che quelle regole a te le fa pesare, c'� ne sta abbastanza per schiumare.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
lo stregatto
Non vedo il nesso:
in effetti, hai ragione, nel senso che per provocazione concettuale ho fatto ricorso ad un uso specularmente improprio del concetto di razzismo :)
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Originariamente Scritto da
Doppio
E questa definizione da dove la prendi?
La definizione � una mia sintesi, ma gi� wikipedia abbozza la complessit� del discorso. Questo anche pu� essere utile a capire cosa intendo: http://www.academia.edu/807001/_Io_n...lo_di_sviluppo
Citazione:
Originariamente Scritto da
axeUgene
non sono tanto d'accordo:
il razzismo, per essere coerentemente tale, deve implicare un'ideologia gerarchica ed escludente, perci� fondata sul pregiudizio che esistano "razze" e che esse siano ordinabili secondo una gerarchia di pregio e preferibilit� per attitudini, virt�, ecc... intrinsecamente connaturate al tratto etnico;
altrimenti parliamo di xenofobia, che � una cosa diversa, oppure di un sistema economico e geopolitico di sfruttamento, che per� non � motivato in base ad una classificazione etnica.
Secondo me inverti i termini. La xenofobia �, sticto sensu, il pregiudizio etnico, cio� ci sono io e ci sono gli altri, che sono diversi da me per caratteristiche culturali (che vengono percepite in ottica determinista) e questi altri sono un potenziale pericolo.
Il razzismo invece nasce (storicamente) come giustificazione non tanto di un pregudizio, quando di una politica economica di tipo colonialista, che puntava a dipingere chi era pi� povero come inferiore, e quindi deresponsabilizzando chi decideva di sfruttare questi ultimi. Stesso discorso per la situazione attuale: si creano delle fasce di "non-persone" (cio� persone che non godono degli stessi diritti dei restanti abitanti di quel paese) che servono a sostenere un sistema economico iniquo (a cui, per altro, fai riferimento anche tu).
Insomma il razzismo fa leva sul pregiudizio e sulla xenofobia, ma non ne � il sinonimo.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Il gatto
Qua c'� un problema di concorrenza distorta fatta dagli stranieri a cui � permesso di agire fuori dalle regole nell'ambiente proprio che quelle regole a te le fa pesare, c'� ne sta abbastanza per schiumare.
allora te la prendi con le istituzioni e gli attori economici che consentono quello stato di cose, ma non diventi razzista o xenofobo.
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Infatti quella sarebbe la via maestra, solo che per la media degli approblemati � fuori portata e, siccome il problema � di chi lo ha e se non lo risolve le rogne sono solo che sue, � lineare dover colpire chi va ad essere l'espressione pi� prossima e colpibile del tuo problema anche perch� su quella base puoi trovare alleanze essendo la questione molto diffusa e puoi pensare di ottenere qualcosa.
Chi invece predilige l'approccio accademico culturale dovrebbe curare ad impedire a monte il verificarsi di tali tensioni tanto a poco serve rispondere al problema di sopravvivenza materiale con argomentazioni teoriche.
Se trovi un ostacolo sulla carreggiata lo eviti o lo rimuovi senza curarti della colpa dell'ostacolo di trovarsi li, semmai poi prendi in considerazione le cause lontane che ti hanno generato il problema immediato.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Il gatto
Chi invece predilige l'approccio accademico culturale dovrebbe curare ad impedire a monte il verificarsi di tali tensioni tanto a poco serve rispondere al problema di sopravvivenza materiale con argomentazioni teoriche.
Concordo. Il problema � che generalmente chi fa l'accademico non fa il politico, n� detiene il controllo dei media, e riuscire a evitare la strumentalizzazione della tensione tra gruppi sociali da parte di politici e giornalisti � un po' dura, da privato cittadino. Si fa quel che si pu�, insomma. E fintanto che chi � al potere usa come capro espiatorio le categorie marginalizzate c'� poco da fare a parte tentare il pi� possibile una resistenza controculturale.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
erin
Il razzismo invece nasce (storicamente) come giustificazione non tanto di un pregudizio, quando di una politica economica di tipo colonialista
� esattamente quello che ho scritto;
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Originariamente Scritto da
erin
Secondo me inverti i termini. La xenofobia �, sticto sensu, il pregiudizio etnico, cio� ci sono io e ci sono gli altri, che sono diversi da me per caratteristiche culturali (che vengono percepite in ottica determinista) e questi altri sono un potenziale pericolo.
il punto � che senza un'ideologia compiutamente e strutturalmente etnocentrica, non si pu� parlare di razzismo; la storia delle idee ha una sua evoluzione che non si pu� reiterare, nel senso che una volta strutturato un concetto fondante in ideologia, la sua revisione o attuazione comporta la revisione o attuazione di quella stessa ideologia;
Citazione:
Originariamente Scritto da
erin
Insomma il razzismo fa leva sul pregiudizio e sulla xenofobia, ma non ne � il sinonimo.
appunto:
se detesti i romeni perch� fanno i manovali a paga pi� bassa di quella tua, puoi essere xenofobo; ma per essere razzista devi detestare in quanto romeno pure il direttore commerciale di un autosalone, che niente ha a che vedere con le tue difficolt� lavorative o con la percezione di un allarme sociale per l'immigrazione romena.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
erin
Concordo. Il problema � che generalmente chi fa l'accademico non fa il politico, n� detiene il controllo dei media, e riuscire a evitare la strumentalizzazione della tensione tra gruppi sociali da parte di politici e giornalisti � un po' dura, da privato cittadino. Si fa quel che si pu�, insomma. E fintanto che chi � al potere usa come capro espiatorio le categorie marginalizzate c'� poco da fare a parte tentare il pi� possibile una resistenza controculturale.
Il problema si evita evitando che sorga, non convincendo le parti a vivere con gaudio la loro triste situazione dicendogli all'infinito che la loro miseria � una ricchezza.
Tali atteggiamenti esasperano e basta e producono la voglia di dare fuoco ai predicatori dopo aver dato fuoco ai propri ostacoli che, essendo ostacoli propri, restano comunque primi nella lista e pi� urgente da rimuovere visto il supporto ideologico di cui godono.
Per cui anche il concetto dell'evitare va un pochetto ragionato.
Tornando al problema del caso lo vedo pi� simile ad una problematica di crumiraggio dove l'ostilit� nasce senza bisogno di motivazioni razziali e a cui la risposta popolare � stata il picchettaggio, doveroso e ideologicamente positivizzato in un caso, condannato e demonizzato in un altro dove l'intellighentia che il problema non lo ha ha ritenuto di dilettarsi nei suoi esperimenti sociali di alto contenuto ideale.
Servirebbe per� che intervenga l'interessata per dirci come vive le diverse e contrastanti posizioni che l'ambiente assume sul suo problema.