Originariamente Scritto da
bumble-bee
Sin da piccolo sono stato spinto a esprimermi solo in italiano. Mia madre era convinta che ciò mi avrebbe aiutato ad imparare meglio la lingua. Solo da adulto ho cominciato, senza rendermene conto, ad usare alcune espressioni dialettali durante i miei discorsi. Lavorando in un porto, ovviamente sento spesso parlare in dialetto e mi capita di rispondere sempre in dialetto. Non riesco a tenere una lunga conversazione però, per mancanza di vocaboli, che ovviamente conosco, ma non sentendoli miei, non riesco a "recuperarli" al momento che mi servono, quindi, converto la conversazione in italiano.
Al lavoro parlo e scrivo spesso in inglese, un inglese tecnico, commerciale... alle volte interfacciandomi con altre ditte italiane, capita spesso di scrivere in inglese... questo perché l'abitudine ti condiziona senza, volerlo, ma anche viene facile, automatico, riportare ai clienti stranieri, i resoconti degli scambi commerciali che coinvolgono le diverse ditte che lavorano in ambito portuale.
Quando vado al mio paese di origine, Solarino, mi piace ascoltare la tipica cadenza dialettale che mi ricorda i mie nonni e certe loro tipiche espressioni che non ritrovi in altri paesi, seppur vicini.
Espressioni che a me mancano, per aver lasciato il paese quando avevo sei anni e per il motivo accennato sopra.
Provare a scriverlo, è pura utopia.