almeno le slave e le negre hanno la scusa della povertà x fare la troie, ma te...
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[QUOTE=sd&m;871796]almeno le slave e le negre hanno la scusa della povert
[quote=cinziatitti;871793][quote=Nomade;871788]
...di voler aiutare una persona bisognosa.
Ce ne fosse di gente che pensa a questo.[quote]
Su questo concordo, in effetti come ho gi
[QUOTE=mat612000;871791]Discriminazione
Medea faceva un discorso di opportunità e risorse economiche non di "nepotismo".
Sono due situazioni diverse.
[QUOTE=mat612000;871806]Medea faceva un discorso di opportunit
Senza preoccupparsi, eventualmente, delle implicazioni morali relative alle condizioni economiche di chi è più svantaggiata di lei e che potrebbero giustificare determinate discriminazioni puramente formali.
Alcune concezioni di autorealizzazione tengono conto intrinsecamente di queste considerazioni citate più sopra.
E' un modo di ragionare molto interessante, esplicativo ed emblematico.
Non mi sorprende affatto se l'Italia ha una ben determinata classe politica.
In una visione generale ai massimi livelli (non solo relativa alla carriera lavorativa), di solito chi è "figlio dì" può godere di molti più vantaggi (con un saldo positivo fra vantaggi e svantaggi) rispetto a chi non è "figlio di", a prescindere che si tratti di nepotismi, raccomandazioni o, più semplicemente, della possibilità di costruirsi un percorso di crescita personale, basandosi esclusivamente sulle proprie forze e capacità (si spera con un minimo di moralità e civiltà).
Constatiamo la realtà, soprattutto in questo paese dominato dall'ipocrisia e dal falso moralismo in pubblico, dove si aggirano molti individui che indossano solo "maschere" e totalmente avversi all'instaurazione di una vera e severissima società liberale e meritocratica.
Ci sono persone tecnicamente obbligate a determinate scelte a causa di una certa mentalità altrui prevalente e della propria moralità rispetto all'ambiente ed al contesto di riferimento (che può variare), che non prevede spesso compromessi in certe circostanze (altrimenti non si tratterebbe di assolutismo o di valori/principi).
Io sono favorevole affinchè il contesto od ambiente discrimini fortemente i suoi membri in base alla loro tipologia come persona (certe mansioni devono essere obbligatoriamente assegnate a chi ne ha la vocazione spesso naturale o determinati doti morali/etiche, come agli stronzi/infami/meschini/ipocriti devono essere assegnate altre tipologie di lavoro che renda difficoltoso, a loro, l'attività di godimento di tali loro caratteristiche, compresa l'effettività della punizione nei loro confronti), rispettando criteri meritocratici e considerazioni moralistiche sulla giustizia economica/sociale ed il concetto di legalità.
Forse ci sarebbe riuscito solo Gesu Cristo.
Perchè non cerchi di essere un pò più onesto ed ammetti che di un'estranea te ne sbatteresti allegramente i coglioni se l'alternativa fosse perdere la promozione che meritavi?
Scendi dal piedistallo.
[quote=cinziatitti;871823]Anch'io Kitsunegari e sono d'accordo. Io sono riuscita dall'essere la figlia di a far si che mio padre diventasse il [I]pap
Capisco l'amarezza di Medea e mi dispiace per lei.
Si tratta della stessa situazione in cui si trovano ogni giorno milioni
di persone figlie di famiglie povere e normali, inculate da rampolli
di famiglie ricche e potenti.
1 Ingiustizia + 1 Ingiustizia non fanno pari ...
fanno 2 Ingiustizie
quindi sono umanamente vicino a Medea, tuttavia spero che questa
esperienza le possa insegnare a capire il motivo per cui molti
( come il sottoscritto ) sono tanto impegnati a favore di una certa
visione egualitaria della societ
[QUOTE=Nomade;871827]si, Kit.. hai ragione.. ed io la capisco se ci
ma in questo caso bisognerebbe vedere anche le competenze della signora che ha ottenuto il posto invece di Medea.
Magari erano a pari merito e con questa situazione il professore ha preferito avvantaggiarla per difficoltà economiche...