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Los colores (I colori)
Rojo: Rosso (Carmesí: Cremisi/ Bermellón: Vermiglio/ Escarlata: Scarlatto/ Carmín: Rossetto)
Col rosso, abbiamo anche un'espressione simile ad "andare in rosso in banca", ma in spagnolo diciamo "estar en números rojos" (essere in numeri rossi).
Carmín, non so se corrisponde esattamente a rossetto, ma "carmín" è la parola che noi impieghiamo per quello che si usa per le labbre (carmín sarebbe la sostanza e "lapiz de labios" (matita delle labbre) lo strumento, anche se in uso estensivo si può dire "carmín" per lo strumento.
Carmesí non è invariabile in numero (carmesí, carmesíes)
Morado: Viola (Violeta, Malva, Lila, Púrpura: Porpora)
L'espressione "ponerse morado" (porsi viola, forse "diventare viola" sarebbe più corretto :mumble:) fa riferimento a una situazione in cui uno mangia molti cibi che gli piacciono perché ha l'opportunità (anche si impiega l'espressione "ponerse las botas" (infilarsi gli stivali) ma quest'espressione e più ampia, non soltanto in riferimento al cibo.
Azul: Azzurro/Blu (Añil: Indaco/ Turquesa: Turchese)
Marrón: Marrone (Ocre: Ocra/ Pardo/ Siena: Siena)
Vi suona l'espressione "comerse un/el marrón" (mangiarsi un marrone) o "menudo marrón" (che vero marrone), vuol dire che ti trovi in una situazione veramente imbarazzante. Quando un gruppo di persone fa una cattiveria, una puttanata, e soltanto uno di loro riceve la colpa, come capro espiatorio, o addirittura una persona che non aveva niente a che fare con quell'affare, in questo caso si dice che questa persona "se ha comido el marrón" (si è mangiato il marrone).
"Pardo" si impiega ad esempio per i colori degli occhi "marrones, castaños, pardos", per la peluria degli animali, infatti abbiamo la detta: "De noche todos los gatos son pardos" (Di notte tutti i gatti sono bigi) anche se "pardo" e bigio non sono lo stesso colore.
Rosa: Rosa
Uguale, ma non dimenticate che in spagnolo "Rosa" si pronuncia come in italiano "Roja" (Rossa), giacché in spagnolo non esiste la esse sonora fra due vocali. "La prensa rosa" è quella in cui si parla dei pettegoli sui famosi e tutta questa roba schifosa di merda. Andrebbe chiamata "prensa marrón", del colore della merda.
Amarillo: Giallo
"Amarillo" viene di "amaro". Ovviamente si concepiva certo rapporto fra questo colore e la sensazione di amarezza quando gli viene data tale nominazione.
Vediamo, qualche espressione con questo colore, il colore della sfortuna per gli attori dovuto alla micidiale coincidenza che portò Moliere all'aldilà mentre rappresentava la sua opera "Il malato immaginario" con vesti gialle.
Non so, ad esempio, si parla della "prensa amarilla" (stampa gialla) per fare riferimento ai giornali sensazionalisti. Mi dispiace, non mi viene in mente un esempio più bello. (Variabile, come in italiano: amarillo(s), amarilla(s))
Ah, noi non usiamo questo colore per riferirci a dei romanzi polizieschi.
Naranja: Arancione
In spagnolo è lo stesso nome sia per la frutta, sia per il colore: "la naranja", la frutta, "el libro naranja" (il libro arancione). Invariabile nel genero
Verde: Verde
Questo colore, come in italiano, è variabile soltanto nel numero: verde, verdes (verde, verdi)
Voi dite: "Essere al verde" per indicare che non avete dei quattrini, ma in spagnolo si impiega un altro colore per fare un'espressione similare, in seguito lo vediamo.
Questo colore lo impieghiamo, ad esempio, per barzellette di contenuto sessuale (Chistes verdes: Barzellette verdi), sono delle barzellette in rapporto a questioni sessuali, situazioni "subidas de tono" (salite di tono: espressione che vuol dire lo stesso, di contenuto sessuale esplicito)
Anche per un vecchio che è un lascivo, libidinoso e debosciato, cui gli piace guardare con lussuria le ragazzine e le donne giovani, si impiega l'espressione "viejo verde" (vecchio verde).
E per finire con questo colore, mi piacerebbe citare dei versi del poeta granadino Federico García Lorca, una strofa del poema Verde que te quiero verde (Verde che ti voglio verde)
Verde que te quiero verde,
verde viento verdes ramas,
el barco sobre la mar
y el caballo en la montaña
Verde che ti voglio verde
verde vento verdi frasche
la nave sulla mare*
e il cavallo in montagna
*Nota: mare in spagnolo si può dire anche in femminile, ma quest'uso è adoperato soprattutto dai marinai e dai poeti
Blanco: Bianco
Eccolo qua, il colore per indicare che non abbiamo nemmeno un quarto di lira, un centimino (in spagnolo, prima dell'apparizione dell'euro si diceva "no tengo ni un duro" (non ho nemmeno un "duro" (moneta di cinque pesete). L'espressione in questione è: "Estar sin blanca" (Essere senza bianca)
Anche un'altra frase con questo colore: "Quedarse en blanco" (Restare in bianco). Ad esempio, quando in un esame per cui hai proprio studiato un mucchio e quando devi cominciare a scrive ti sei dimenticato tutto, non ti viene nulla in mente, in questo caso "te has quedado en blanco" (sei restato in bianco)
Anche esiste l'espressione "in albis", ma credo che anche in italiano ci sia, in riferimento a: senza saper cosa rispondere a una domanda.
Negro: Nero
Questo colore si può vedere in espressioni come "Humor negro" (Umore nero), si tratta di un umore molto tetro, in rapporto alla morte e a questioni sgradevoli e macabre.
L'espressione "Me tienes negro" (Mi tieni nero) vuol dire che sei stufo di qualcuno perché e proprio una vera piattola.
Gris: Grigio
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El Cuerpo Humano IV (Il Corpo Umano IV)
La garganta: La gola
El cuello: Il collo
Conoscete l'espressione "estar hasta el cuello"?, significa essere in una situazione troppo complicata, trovarsi nei guai. Letteralmente, "essere fino al collo".
La nuca/El cogote: La nuca/Il coppino/La cuticagna/La collottola
Colloquialmente e scherzosamente, un "soplanucas" (soffianuche) è un omosessuale attivo, mentre che quello passivo sarebbe chiamato "muerdealmohadas" (mordeguanciali).
La nuez: Il pomo d'Adamo
In spagnolo al pomo d'Adamo, lo chiamiamo così "La nuez", letteralmente "la noce".
La papada: Il doppio mento / La pappagorgia
Los hombros: Le spalle
La espalda: La schiena
El pecho: Il petto
Las tetas: Le tette
Colloquialmente, si impiegano nomi di frutte per riferirsi a esse, "peras" (pere) e "melones" (meloni) quando sono di dimensioni considerevole.
Esiste anche il proverbio: "Tiran más dos tetas que dos carretas" (Tirano di più due tette che due carrette)
O quando si deve scegliere fra due opzioni che sono molto simili scherzosamente si dice: "Ante la duda, la más tetuda" (Di fronte al dubbio, la più tettona)
Los pezones: I capezzoli
El ombligo: L'ombelico
El costado: Il fianco
In spagnolo la parola "flanco" molto simile all'italiana "fianco" si impiega soprattutto nell'ambito militare (El flanco derecho/izquierdo del batallón---> Il fianco destro/sinistro del battaglione)
La cintura: La vita
Falso amico alla vista, "cintura" in spagnolo si dice "cinturón"
La cadera: L'anca
Questa parola probabilmente ha uno stretto rapporto con la parola galiziana e portoghese "cadeira" e con la catalana "cadira", ambedue hanno il significato di "sedia". Come curiosità, dire che in spagnolo, la parola "anca" si impiega soprattutto per fare riferimento alle zampe posteriori delle rane. "Ancas de rana", cibo costituito da questa parte dell'anatomia del suddetto anfibio.
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Intercambio de género I (Scambio di genere I)
Ciao, in questo messaggio metterò delle parole che conosco, in genere molto simile nelle due lingue, con lo stesso medesimo significato ma che hanno il genero contrario, se maschile in spagnolo femminile in italiano e viceversa.
Femminili:
Animali:
La tigre: El tigre
La lince: El lince
La volpe: El zorro (la femmina del zorro è la zorra, parola che si impiega anche come sinonimo de prostituta, molto impiegato in questo senso)
La nasica: El násico
La parassita: El parásito
Parole che finiscono in -asi/-esi/-osi:
L'oasi: El oasis
L'enfasi: El énfasis
La parentesi: El paréntesis
La diagnosi: El diagnóstico
La prognosi: El pronóstico
Non passa lo stesso con parole finite in -isi, come "crisi" in spagnolo crisis, anche femminile.
Guardate, questo è un teorema mio, mi è venuto in mente proprio adesso, ma con le parole che conosco si sostiene. :dentone:
Parole di origine straniera:
La e-mail: El e-mail (colloquialmente "Emilio", nome di uomo)
La lobby: El lobby
La gag: El gag
La TAC: El TAC
La trance: El trance
Professioni, soprattutto di sorveglianza/sicurezza:
La sentinella: El centinela
La spia: El espía
La guardia: El guardia
La recluta: El recluta
Nota: tutte queste parole si mettono con l'articolo femminile se la persona che svolge la professione/compito è una donna, non come in italiano che hanno sempre genero femminile con indipendenza del sesso della persona in questione.
Parole che finiscono in -ine:
L'origine: El origen
La margine: El margen
La vertigine: El vértigo
Sport:
La pallacanestro: El baloncesto
La pallamano: El balonmano
La pallavolo: El voleybol
La pallanuoto: El waterpolo
La boxe: El boxeo
La kickboxing: El kick-boxing
La maratona: El maratón (non poca gente dice "La maratón", ma è scorretto)
Altre parole:
La meteora: El meteoro
La cannabis: El canabis
Le bretelle: Los tirantes
La cometa: El cometa (in Spagna anche esiste la parola "cometa" in femminile, ma ha un altro significato, "una cometa" è un aquilone)
La pipì: El pipí (in spagnolo si dice "hacer pipí" senza l'articolo e suona un po' ridicolo se non sei un bimbo od una mamma parlando al bimbo)
La ciste: El quiste
L'appendice: El apéndice
La colica: El cólico
L'insonnia: El insomnio
La sindrome: El síndrome
La dengue: El dengue
La mangrovia: El manglar
La vernice: El barniz
La mappa: El mapa
L'enclave: El enclave
La suspense: El suspense
L'icona: El icono
La pergamena: El pergamino
L'automobile: El automóvil (tutti i nomi di macchine sono maschile "El Ferrari", "El Porsche", "El FIAT", "El Renault")
L'attrattiva: El atractivo
La polvere: El polvo
L'uniforme: El uniforme
L'eco: El eco
L'iride: El iris
La decima: El diezmo
La giada: El jade
L'ambra: El ámbar
La lignite: El lignito
La celluloide: El celuloide
L'estate: El verano
Inoltre esiste la parola "estío", ma attualmente non si impiega molto, nonostante si impieghi l'aggetivo "estival" (estivo). Però, più abituale è l'aggettivo "veraniego".
La palafitta: El palafito
La meringa: El merengue
La cartuccia: El cartucho
La garrotta: El garrote
La codata: El coletazo
La forbiciata: El tijeretazo
La gomitata: El codazo
La blazer: El blazer
La vodka: El vodka
La sprite: El sprite
La canfora: El alcanfor
La betulla: El abedul
L'abside: El ábside
La banca: El banco
Si impiega pure la parola banca, ma in riferimento al concetto astratto, l'azienda e gli edifici si chiamano "banco(s)", la "banca" sarebbe soltanto "l'insieme"
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[B][U][SIZE="4"]Intercambio de g
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Intercambio de género III (Scambio di genere III)
Entrambi:
L'ordine, parola che in italiano è sempre maschile, però in spagnolo può essere di ambo generi.
El orden:
Disposición, colocación (Disposizione, collocazione)
Criterio, regla (Criterio, regola)
Secuencia (Sequenza)
Formación de los soldados (Schieramento, disposizione dei soldati)
Orden arquitectonico---> dórico, jónico, corintio, ecc.
El orden público (L'ordine pubblico)
La orden:
Disposición, colocación (Disposizione, collocazione)
Criterio, regla (Criterio, regola)
Secuencia (Sequenza)
Mandato (Comandamento)
La orden religiosa (L'ordine religioso)
Orden militar o civil, profesional (Ordine militare o civile, professionale)
L'arte, parola che in italiano è sempre femminile ma che in spagnolo può essere tanto maschile quanto femminile, dipendendo dal significato:
El arte:
Actividad humana basada en una habilidad (Attività umana basata su una abilità)
Arte abstracto (Arte astratta)/ Séptimo arte (Settima arte)
Maña, astucia (Abilità, capacità)
Disposición personal de alguien (estens. inganno, raggiro)
La* arte: (*ovviamente si deve dire "el arte" in singolare ma "las artes" in plurale")
Actividad humana basada en una habilidad (Attività umana basata su una attività)
Maña, astucia (Abilità, capacità)
Las artes marciales (Le arti marziali)
Disposición personal de alguien (estens. inganno, raggiro)
La morale / Il morale
La prima fa riferimento all'insieme di regole di una filosofia, atteggiamento, contegno, condotta, e così via. La seconda fa riferimento allo stato d'animo. In tutti e due i casi in spagnolo la parola e femminile---> "La moral"
La morale:
La moral---> nel senso di quest'insieme di regole spirituali, psicologiche e di atteggiamento. Per quello che voi chiamate "morale" come la conclusione istruttiva che si ottiene di una vicenda o che viene raccontata in una favola, allora la parola impiegata in spagnolo è "moraleja", che è un diminutivo, ma non confondere con un altro diminutivo: "moralina", che è una parola spregiativa (il dizionario la definisce come morale inopportuna, superficiale o fasulla), anche se poteva parere l'esatto contrario, poiché la terminazione in -ejo/-eja di solito e dispregiativa (tipo--->tipejo).
Il morale:
La moral: Lo stato d'animo (avere il morale a terra---> tener la moral por los suelos)
La fine / Il fine
La prima fa riferimento alla scadenza di qualcosa, il secondo fa riferimento allo scopo. Beh, in spagnolo in entrambi i casi la parola è maschile, e le si toglie la "e" finale, rimanendo "fin". Cosicché in tutti e due i casi si dice "El fin".
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Churchil
Non passa lo stesso con parole finite in -isi, come "crisi" in spagnolo crisis, anche femminile.
Guardate, questo è un teorema mio, mi è venuto in mente proprio adesso, ma con le parole che conosco si sostiene. :dentone:
Ragazzi, teorema smentito. :p Certo che si dice "la crisis" (la crisi), "la parálisis" (la paralisi), però "el análisis" (l'analisi). Mi è sgusciato questa sera mentre facevo jogging nel parco.
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Frases hechas II (Frasi polirematiche II)
Matar dos pájaros de un tiro: Prendere due piccioni con una fava (letteralmente: ammazzare due uccelli da uno sparo)
Pregunta capciosa: Domanda trabocchetto (letteralmente: Domanda capziosa)
Al acecho: In agguato
En bandolera: A tracolla
Bueno para nada: Buono a nulla (letteralmente: Buono per nulla)
Tanto da: Tant'è (letteralmente: Tanto da, un altra espressione simile---> "Da lo mismo" [Da lo stesso] che vuol dire che "non importa")
Tirar la toalla: Buttare la spugna (letteralmente: Buttare l'asciugamani)
Despedida de soltero/a: Addio al celibato (letteralmente: Congedo da celibe/nubile)
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[QUOTE=Malo Perverso;998468][COLOR="Red"]
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[QUOTE=Churchil;998472]
Ti ho fatto delle piccolissime correzioni, ma tranquillo che non le quoterei nelle perle di discutere, che non sono cos
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Churchil
...........
Ti ho fatto delle piccolissime correzioni, ma tranquillo che non le quoterei nelle perle di discutere, che non sono così piantagrane come certo soggetto maschile. ;)
In effetti serve la stoffa da professore e lo stile, che non si possono comprare al supermercato.
Comunque ti ringrazio per le lezioni di lingua spagnola.
Capita ogni tanto di imbattermi in qualche soggetto femminile proveniente da tale paese latino e mi saranno molto utili nel migliorare, oltre che lo scambio dialettico e culturale, anche l'uso della lingua, in modo da affinarla ulteriormente e comprendere le sfumature del pensiero femminile.
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Los artículos I (Gli articoli I)
El artículo determinado (La articolo determinativo)
Masculino singular: El / Maschile singolare: Il/L'/Lo
Femenino singular: La / Femminile singolare: La/L'
Masculino plural: Los / Maschile plurale: I/Gli
Femenino singular: Las / Femminile plurale: Le
Nota: ci sono delle parole femminili in cui al singolare si impiega l'articolo maschile anziché il femminile, per una questione di suono, eufonia, non saprei.
I classici esempi, sono: agua (acqua), aguila (aquila), arma (arma) ed alma (anima). Ah, anche mi viene in mente ágata (agata).
Si dice: "El agua fría" (L'acqua fredda), "El aguila majestuosa (L'aquila maestosa)", "El arma mortífera (L'arma micidiale)", "El alma generosa" (L'anima generosa), "El ágata argentina" (L'agata argentina).
Sono tutte parole che cominciano dalla "a", ma questo non chiarisce niente, poiché si dice "la ardilla" (lo scoiattolo), "la amiga" (L'amica), "la aguja" (L'ago), "la altura" (L'altezza). Non so perché è così, ma così è e dovete impararlo così, e basta. Ma fate attenzione, perché al plurale sì che se ne corrispondono col proprio del suo genere: las aguas, las águilas, las armas, las almas, las ágatas.
Nota: ricordate che per differenziare l'articolo determinativo maschile singolare dal pronome personale maschile della terza persona singolare, quest'ultimo porta la "tilde" El/Él
El estudiante: Lo studente / Él es estudiante: Lui è studente
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Dai, aggiungo un'altra parola che pur essendo femminile porta l'articolo determinativo maschile.
Asta: ha vari significati, ma il più impiegato è come sinonimo di corno (spec. quello del toro).
El asta del toro (Il corno del toro) .
Una frase molto ascoltata: "herido por asta de toro" (ferito da corno di toro).
Ascoltate, il mio teorema è che le parole di soltanto due sillabe che comincino per as-, ag-, al-, od ar-, avendo soltanto due sillabe sono quelle che portano l'articolo inverso, ma anche le parole che con più sillabe siano sdrucciole (ágata). Ah, o che la prima sillaba sia costituita soltanto da una "a" (agua)
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Altra parola: "El alga" (L'alga)
Ragazzi, dimenticate il teorema prima, credo che sono le parole con la prima sillaba formata soltanto da una "a" (agua), ovviamente deve essere la lettera in cui venga l'accento, le parole di tre sillabe, sdrucciole, che comincino da "a" come prima sillaba (águila), (ágata) e le parole di due sillabe in cui la prima cominci per la "a" e sia la sillaba accentuata (asta, alga, arma, alma, anca) quelle che eseguono questa regola.
Sì, adesso mi sembra di aver scoperto alla fine il perché di questa regola. Eh, non lagnarvi che il vostro "professore" vi insegna delle cose che perfino lui non conosceva finché le scrive qua. Sto facendo del mio meglio. :D
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Los artículos II (Gli articoli II)
El artículo indeterminado (L'articolo indeterminativo)
Femenino singular: Una / Femminile singolare: Un'/Una
Masculino singular: Un / Maschile singolare: Un/Uno
Femenino plural: Unas / Femminile plurale: Delle
Masculino plural: Unos / Maschile plurale: Dei/Degli
In spagnolo non facciamo questo giro di parole che dovete fare in italiano per ottenere il plurale poiché con la struttura dello spagnolo consistente in aggiungere una esse per formare il plurale è più semplice (c'è qualche sfumatura, ma questo lo spiegherò in un altro messaggio).
Differenze da spiegare:
Nel femminile singolare: in spagnolo si usa sempre una, dimenticate l'apostrofo, in spagnolo non ne abbiamo questo. Ovviamente sono le stesse eccezioni di cui ne ho parlato nei messaggi antecedenti: un arma, un águila, un alga, un ala (penna) e tutte le restante parole che compiano alcuna delle tre regole da me menzionate prima, cioè, prima sillaba accentuata e formata soltanto da una "a", parole di due sillabe accentuata la prima e che incominci da "a" o parole sdrucciole di tre sillabe che incomincino da "a"
Nel maschile singolare: sempre "un", giacché "uno" soltanto è pronome. Esempi: ¿Tienes un amigo? Sì, tengo uno. (Hai un amico? Sì, ne ho uno/ ¿Viste a un estudiante? Sí, vi a uno. (Hai visto uno studente? Sì, ne ho visto uno.)
La domanda porta l'articolo che accompagna il nome, la risposta ha il pronome solo, senza accompagnare il nome, che è sottinteso. Nel femminile non c'è problema perché coincidono. Es: ¿Tienes una cerveza? Sí, tengo una (Hai una birra? Sì, ne ho una.) Nota: anche noi usiamo birra come parola colloquiale per riferirci a una "cerveza".
Riguardo al plurale, credo che non abbia nessun problema per gli italo-parlanti, semplicemente si aggiunge una esse, unos, unas, sempre così. È più difficile per i castigliano-parlanti abituarsi alla vostra norma del plurale che coincidono con le preposizioni articolate, di cui noi non ne abbiamo più di una o due.