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Io l' ho trovata una lettera coinvolgente di primo acchitto ma dopo una prima lettura ho pensato che sarebbe stata pi� bella se scritta a prospettive rovesciate, dal figlio al padre, perch� la riconoscenza � una cosa meravigliosa quando � spontanea mentre nel caso in topic viene richiamata o sollecitata e, a volere esagerare, si intravede nello scritto anche qualcosa di ricattatorio, � come se instillasse un senso di colpa...
Mi sembrava per questo un buon argomento di discussione, c'� il paragone tra la nascita e la vecchiaia e la consapevolezza che accudire un anziano infermo ed un bambino non � la stessa cosa, riporta a galla il vecchio detto che un padre sfama dieci figli mentre dieci figli non sfamano un padre. E anche piacevolmente controcorrente rispetto alla cultura prevalente che tende a scaricarci il pi� possibile dalle responsabilit� (che per� in questo caso hanno una profonda ragion d'essere), secondo me.
Non so se l' abbia scritta un padre o un figlio, forse l' ha scritta uno che vive entrambe le condizioni. La vita per alcuni � pi� dura che per altri, dobbiamo aiutarci a viverla e la lettera mi piace molto per questo.
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I miei genitori stanno prendendo una via di non ritorno... la convinzione di fare sempre tutto bene e giusto.... e guai a fargli notare che stanno sbagliando perch� semmai sei tu se sei improvvisamente.... fuori da ogni logica... e pensare che ieri erano loro al mio posto, a cercare di far "ragionare" i loro genitori.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
bumble-bee
I miei genitori stanno prendendo una via di non ritorno... la convinzione di fare sempre tutto bene e giusto.... e guai a fargli notare che stanno sbagliando perch� semmai sei tu se sei improvvisamente.... fuori da ogni logica... e pensare che ieri erano loro al mio posto, a cercare di far "ragionare" i loro genitori.
Ah, beh, io ci vado pi� meno d'accordo perch� ho rinunciato a discutere. Tremo al pensiero di quando, fra cento anni, dovr� mettere mani nei conti di mia madre.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Full di Jack
Curiosando in rete ho trovato questo scritto di un anonimo che ho trovato toccante, spero che, data l' umanit� che tracima da queste righe, abbia scelto la giusta sezione per postarla:
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Lettera di un padre al figlio
fonte non specificataSe un giorno mi vedrai vecchio: se mi sporco quando mangio e non riesco a vestirmi... abbi pazienza, ricorda il tempo che ho trascorso ad insegnartelo.
Se quando parlo con te ripeto sempre le stesse cose, non mi interrompere... ascoltami, quando eri piccolo dovevo raccontarti ogni sera la stessa storia finch� non ti addormentavi.
Quando non voglio lavarmi non biasimarmi e non farmi vergognare... ricordati quando dovevo correrti dietro inventando delle scuse perch� non volevi fare il bagno.
Quando vedi la mia ignoranza per le nuove tecnologie, dammi il tempo necessario e non guardarmi con quel sorrisetto ironico ho avuto tutta la pazienza per insegnarti l'abc; quando ad un certo punto non riesco a ricordare o perdo il filo del discorso... dammi il tempo necessario per ricordare e se non ci riesco non ti innervosire: la cosa pi� importante non � quello che dico ma il mio bisogno di essere con te ed averti li che mi ascolti.
Quando le mie gambe stanche non mi consentono di tenere il tuo passo non trattarmi come fossi un peso, vieni verso di me con le tue mani forti nello stesso modo con cui io l'ho fatto con te quando muovevi i tuoi primi passi.
Quando dico che vorrei essere morto... non arrabbiarti, un giorno comprenderai che cosa mi spinge a dirlo. Cerca di capire che alla mia et� non si vive, si sopravvive.
Un giorno scoprirai che nonostante i miei errori ho sempre voluto il meglio per te che ho tentato di spianarti la strada. Dammi un po' del tuo tempo, dammi un po' della tua pazienza, dammi una spalla su cui poggiare la testa allo stesso modo in cui io l'ho fatto per te.
Aiutami a camminare, aiutami a finire i miei giorni con amore e pazienza in cambio io ti dar� un sorriso e l'immenso amore che ho sempre avuto per te.
Ti amo figlio mio.
Molto bella, si nota la saggezza che � senza tempo, una saggezza naturale che ha troppo sopportato e che non ce la fa pi�.
E' difficile che un genitore rimproveri quelle cose ad un figlio perch� un buon figlio non deve mai dimenticarle. Il lamento sembra entrare in pantofole ma in effetti sgambetta sin dall'inizio perch� sicuramente nella mente del vecchio c'era la pazienza e le cure che lui aveva avuto col suo vecchio, nonno del figlio assente:).
A questo punto sarebbe interessante conoscere il seguito.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Full di Jack
Io l' ho trovata una lettera coinvolgente di primo acchitto ma dopo una prima lettura ho pensato che sarebbe stata pi� bella se scritta a prospettive rovesciate, dal figlio al padre, perch� la riconoscenza � una cosa meravigliosa quando � spontanea mentre nel caso in topic viene richiamata o sollecitata e, a volere esagerare, si intravede nello scritto anche qualcosa di ricattatorio, � come se instillasse un senso di colpa...
Mi sembrava per questo un buon argomento di discussione, c'� il paragone tra la nascita e la vecchiaia e la consapevolezza che accudire un anziano infermo ed un bambino non � la stessa cosa, riporta a galla il vecchio detto che un padre sfama dieci figli mentre dieci figli non sfamano un padre. E anche piacevolmente controcorrente rispetto alla cultura prevalente che tende a scaricarci il pi� possibile dalle responsabilit� (che per� in questo caso hanno una profonda ragion d'essere), secondo me.
Non so se l' abbia scritta un padre o un figlio, forse l' ha scritta uno che vive entrambe le condizioni. La vita per alcuni � pi� dura che per altri, dobbiamo aiutarci a viverla e la lettera mi piace molto per questo.
quindi non ho capito, la riconoscenza sarebbe un dovere secondo te o no?
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Citazione:
Originariamente Scritto da
crepuscolo
Molto bella, si nota la saggezza che � senza tempo, una saggezza naturale che ha troppo sopportato e che non ce la fa pi�.
E' difficile che un genitore rimproveri quelle cose ad un figlio perch� un buon figlio non deve mai dimenticarle. Il lamento sembra entrare in pantofole ma in effetti sgambetta sin dall'inizio perch� sicuramente nella mente del vecchio c'era la pazienza e le cure che lui aveva avuto col suo vecchio, nonno del figlio assente:).
A questo punto sarebbe interessante conoscere il seguito.
a me non sembra che da nessuna parte si legga della pazienza che lo scrivente ha avuto con suo padre, ma solo la richiesta di essere oggetto della pazienza del figlio.
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Con i bambini e con gli anziani ci vuole tanta pazienza ma la pazienza richiede energia, per questo crescere i figli ci viene pi� spontaneo che accudire i genitori. Io credo che se troviamo questa energia saremo ripagati dalla nostra stessa coscienza, in altre parole credo che se trascurassimo i genitori nel momento del bisogno un giorno avremo dei pesanti rimorsi, conosco gente che ci sta passando.
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non mi sembra che il nodo della questione sia se si debbano trascurare i genitori - mi sembra che nessun essere pensante lo sosterrebbe. ti chiedevo se ti pare che il padre abbia il diritto di esigere la riconoscenza del figlio.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
terra
quindi non ho capito, la riconoscenza sarebbe un dovere secondo te o no?
Nel mio caso si perch� mia mamma se merita la tutta la mia riconoscenza ma non si pu� generalizzare a tutti questo concetto. Ci sono genitori che hanno rovinato i figli trascurandoli per proprio egoismo ed in questo caso non li biasimo se vengono ripagati con la stessa moneta.
Purtroppo non abbiamo abbastanza genitori per poterci permettere degli sbagli, ognuno di noi deve fare la sua scelta al momento.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
terra
non mi sembra che il nodo della questione sia se si debbano trascurare i genitori - mi sembra che nessun essere pensante lo sosterrebbe. ti chiedevo se ti pare che il padre abbia il diritto di esigere la riconoscenza del figlio.
(ci stiamo rincorrendo ed io non ho i ritmi della chat :) )
No, non di esigerla, ha il diritto di sperare nel massimo dell' aiuto possibile da parte del figlio se ritiene di essere stato un buon genitore.
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allora siamo d'accordo, ma lasciami dire che sei stato un po' confuso :asd:
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Citazione:
Originariamente Scritto da
terra
allora siamo d'accordo, ma lasciami dire che sei stato un po' confuso :asd:
Confusion will be my epitaph (cit. king crimson) ;)
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ma non c'� un detto che dice che i figli sono i bastoni della vecchiaia? :v
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@Terra: Ho riletto con calma il 3d (prima avevo i minuti contati) ed effettivamente il filo logico sembra ingarbugliato. E' perch� tra le 15.52 (post 18) e le 16.09 (post 26) ci siamo accavallati in quattro ed io avrei fatto meglio a quotare un paio di miei interventi; immagino la tua e vostra difficolt� di lettura, sorry.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
terra
a me non sembra che da nessuna parte si legga della pazienza che lo scrivente ha avuto con suo padre, ma solo la richiesta di essere oggetto della pazienza del figlio.
Non credo che le richieste nascano dal nulla. Se di solito chiedi e speri di avere pazienza da tuo figlio, probabilmente lo puoi dire perch� con tuo figlio ti sei comportato da buon padre, altrimenti perch� chiedere pazienza ad un figlio che da piccolo hai trascurato, ma questo non � il caso, anzi viene ben descritto. Io o formulato un'ipotesi ed � questa: poich� il genitore descrive assai bene gli acciacchi ed i bisogni, a meno che non sia malridotto a tal punto, qualcuno lo avr� ispirato e chi se jnon il padre, gustando nel frattempo il piacere-dovere di un buon figlio che era lui, ora padre e vecchio, forse come suo padre.
Terra, � solo un'ipotesi che mi � sorta leggendo il bel brano, per questo pure mi sono permesso di intravedere anche una sapienza antica, quella sapienza che ha permesso a noi di arrivare in una buona famiglia. Oltre al fatto che chi scrive dice aver trattato bene il figlio insegnandogli tutto come io credo suo padre lo abbia fatto con lui quand'era piccolo. Io sono verso un senso di gratitudine al vecchio.Se fossi il figlio e dopo un parlar cos� chiaro di mio padre non lo accontassi ( in fondo non gli serve molto, o forse il padre si rammarica che il figlio non lo faccia gi� !?) mi sentirei un verme. Chiss�,forse il figlio non pu� stargli dietro avendo un lavoro impegnativo che concede poco tempo, che ne so...ma � sempre il padre.