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infatti, Solaika, volevo proprio fare la distinsione fra i tipi di sofferenza: alcuni sono determinati da scelte nostre, altri da eventi al di fuori di noi...
Come dici tu, non penso ci sia una gradazione nelle sofferenze, ma sicuramente, è vera l'intensità con cui ognuno di noi vive tale sofferenza, quindi la mia non è né più né meno di un'altra... è, diciamo, dettata da eventi;)
E quindi, concludo, dicendo che alcune sofferenze ci insegnano molto, su di noi, su come reagire, sugli altri esseri umani, sulla vita... e quelle, anche se orribili, forse è necessario superarle per arricchirci, per stare meglio, per essere felici...servono anche a capire meglio il prossimo forse...(non sempre, quella è più questione di natura)...
Le altre, fanno parte della vita, e l'unico modo che ho trovato io, è quello di lasciarla vivere senza tentare di soffocarla, come ho fatto per anni...consapevole che c'è, fa parte di me... ho scoperto che se la lascio vivere e manifestarsi quando vuole, lei lascia vivere meglio anche la felicità..."convivono"...avranno trovato un compromesso ;) e io sto bene:)
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[QUOTE=Micol]infatti, Solaika, volevo proprio fare la distinsione fra i tipi di sofferenza: alcuni sono determinati da scelte nostre, altri da eventi al di fuori di noi...
Come dici tu, non penso ci sia una gradazione nelle sofferenze, ma sicuramente,
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Io sono risalita Dark... ora penso di volare... ma ho dovuto toccare il fondo.
Ecco io non ho avuto esperienze cos
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[QUOTE=Solaika]E' vero... verissimo... ma non si vive di se.
Anche io guardandomi indietro sento un anno, solo un anno della mia vita che vorrei eliminare con qualche acido, con una lobotomia... ma servono... anche queste cose servono. E putroppo alla sofferenza non c'
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[QUOTE=Xilinx23]Si, coi se e coi ma non si vive, ma fanno parte del "gioco" dei rimpianti da cui siamo assaliti quando pensiamo a ci