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Buongiorno, apro questo thread per avere supporto nell'affrontare il mio tratto paranoico familiare, che va peggiorando con l'età.
Il paranoico, affrontando nemici inesistenti, se ne crea di reali, finendo con l'isolarsi.
se questo pianeta ci sta stretto chi lo dice che ci si deve adattare ? vadano a infilarselo nel posto che più piace a loro noi andiamo per la nostra strada
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non mi sembra paranoia, in effetti;
la paranoia è l'attribuzione di un'ostilità specifica; conosco perché è un po' il tratto di un ramo della famiglia, peraltro quello delle persone più buone di tutte :asd:
magari è solo una tua timidezza e richiesta inconscia di relazione che lasciano aperti varchi di intrusione che dovrebbero essere inibiti a livello di etichetta sociale, ma trovano nella necessaria osmosi dell'ufficio dei canali non presidiati.
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Intendi dire che è un'altra estroversa che mi vuole adottare ? :asd:
Non mi fido, poi mi abbandonano in autostrada se non sono abbastanza divertente o leccaculo :v
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Citazione:
Originariamente Scritto da
nahui
Intendi dire che è un'altra estroversa che mi vuole adottare ? :asd:
Non mi fido, poi mi abbandonano in autostrada se non sono abbastanza divertente o leccaculo :v
non lo so, perché non la vedo e non ho elementi;
però non mi pare tu sia paranoica, almeno per il momento; e questo potrebbe già essere un passo avanti;
il paranoico spesso ha scarse occasioni di misurarsi; siccome tutti abbiamo la tendenza a dare un senso alle cose che fanno gli altri, se parcheggiamo tutti i giorni in seconda fila, quelle 3 o 4 multe difficilmente le attribuiamo ad un'attenzione maligna del vigile;
ma se succede in una delle pochissime occasioni di esposizione scatta per forza una ricostruzione organica, un motivo che il più delle volte non c'è;
comunque, ci sono anche dei bellissimi autogrill; quelli francesi, per esempio, coi giardini e ottime gastronomie, ecc...
in Italia meglio l'A1; però magari in tratti apparentemente abbandonati trovi specialità locali inopinate; evita quelli in prossimità del Brennero; un mistero che siano così trasandati; forse la lobby dei locandieri all'uscita, perché dopo il confine tornano ad essere italiani travestiti da crucchi, fino in Baviera;
rassegnati: le persone che vedono le tue qualità sono un "sì" più o meno immediato; te lo dice la pancia; se non te lo dice, ha già capito la magagna; poi, avrai tu i tuoi punti di riferimento, ché scema non sei :asd:
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Ma non è che questa, per un qualche motivo, ha capito o pensa che ti debba riferire quanto viene svolto quotidianamente?
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Vega
Ma non è che questa, per un qualche motivo, ha capito o pensa che ti debba riferire quanto viene svolto quotidianamente?
A me ? Ma no, c'è una scala gerarchica che si basa sull'anzianità di servizio, e lei è il mio diretto superiore :D Capisco quando rende conto al Dirigente, che viene una volta la settimana e ovviamente deve essere informato su quello che accade in ufficio, ma io conto quanto il quattro di coppe :asd:
La cosa vera è che il mio atteggiamento sul lavoro negli ultimi anni è molto cambiato: abbandonate le speranze di carriera e dopo certi dissapori interni, faccio il mio dovere, ma senza metterci quella progettualità e quell'entusiasmo del passato. Lo chiamano Quite Quitting, se non sbaglio. Non posso salvare la patria o la baracca, ma solo me stessa.
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Probabilmente il tuo collega non si rende conto che il suo comportamento è stancante. Potrebbe valere la pena provare a suggerirglielo con gentilezza, dicendogli che preferisci i riassunti più brevi. Non sei paranoico, sei solo stufo dell'atmosfera passivo-aggressiva .
cordiali saluti emil