Allegato 37337
Questa é una delle mie preferite.
Tamerlano e il Mullah
Un giorno fra il Mullah Nasruddin e il terribile Tamerlano alla corte di Aksehir divampó una discussione sul senso della parola "realtá".
Tamerlano sosteneva che per realtá doveva intendersi la descrizione di un fenomeno accettata dalla totalitá delle persone.
Il Mullah ribadí che questa spiegazione non era affatto soddisfacente e che se un fenomeno viene descritto allo stesso modo da tutte le persone, questo potrebbe essere indice di una capacitá critica limitata e, adducendo una scusa per accomiatarsi, promise a Tamerlano che il giorno seguente gli avrebbe dato dimostrazione di quanto affermato.
Il giorno sucessivo Tamerlano era impegnato nel suo gabinetto di governo quando venne distratto da urla risa e schiamazzi provenienti dalla strada.
Affacciatosi alla finestra vide il Mullah nel viale del palazzo avvicinarsi cavalcando un asino ma col viso rivolto verso il posteriore dello stesso fra il sollazzo e le grida sguaiate delle guardie e dei cortigiani.
Sceso all'ingresso del palazzo, Tamerlano lo apostrofó cosí:
"Oh Nasruddin, tu folle senza speranza, qual'é il motivo che ti fa cavalcare questa povera creatura al contrario?".
"Oh tu, Grande Tamerlano, Signore dell'Oriente e dell'Occidente, non vi avevo forse avvertito? Ecco che Voi, i Vostri soldati, Ministri e cortigiani tutti convenite sul fatto di vedere il Mullah Nasruddin cavalcare il suo asino seduto al contrario. Oh gente dal debole intelletto e di nessuna capacitá critica e analitica, a nessuno di voi é passato per la mente che potrebbe essere l'asino sotto di me ad essere girato nel verso sbagliato?"