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- ANDREA -
Fabrizio De Andrè
Andrea s'è perso s'è perso e non sa tornare
Andrea s'è perso s'è perso e non sarà tornare
Andrea aveva un amore Riccioli neri
Andrea aveva un dolore Riccioli neri.
C'era scritto sul foglio ch'era morto sulla bandiera
C'era scritto e la firma era d'oro era firma di re
Ucciso sui monti di Trento dalla mitraglia.
Ucciso sui monti di Trento dalla mitraglia.
Occhi di bosco contadino del regno profilo francese
Occhi di bosco soldato del regno profilo francese
E Andrea l'ha perso ha perso l'amore la perla più rara
E Andrea ha in bocca un dolore la perla più scura.
Andrea raccoglieva violette ai bordi del pozzo
Andrea gettava Riccioli neri nel cerchio del pozzo
Il secchio gli disse - Signore il pozzo è profondo
più fondo del fondo degli occhi della Notte del Pianto.
Lui disse - Mi basta mi basta che sia più profondo di me.
Lui disse - Mi basta mi basta che sia più profondo di me
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- PRINCESA -
Fabrizio De Andrè
Sono la pecora sono la vacca
che agli animali si vuol giocare
sono la femmina camicia aperta
piccole tette da succhiare
Sotto le ciglia di questi alberi
nel chiaroscuro dove son nato
che l'orizzonte prima del cielo
ero lo sguardo di mia madre
"che Fernandino è come una figlia
mi porta a letto caffè e tapioca
e a ricordargli che è nato maschio
sarà l'istinto sarà la vita"
e io davanti allo specchio grande
mi paro gli occhi con le dita a immaginarmi
tra le gambe una minuscola fica
nel dormiveglia della corriera
lascio l'infanzia contadina
corro all'incanto dei desideri
vado a correggere la fortuna
nella cucina della pensione
mescolo i sogni con gli ormoni
ad albeggiare sarà magia
saranno seni miracolosi
perché Fernanda è proprio una figlia
come una figlia vuol far l'amore
ma Fernandino resiste e vomita
e si contorce dal dolore
e allora il bisturi per seni e fianchi
in una vertigine di anestesia
finché il mio corpo mi rassomigli
sul lungomare di Bahia
sorriso tenero di verdefoglia
dai suoi capelli sfilo le dita
quando le macchine puntano i fari
sul palcoscenico della mia vita
dove tra ingorghi di desideri
alle mie natiche un maschio s'appende
nella mia carne tra le mie labbra
un uomo scivola l'altro si arrende
che Fernandino mi è morto in grembo
Fernanda è una bambola di seta
sono le braci di un'unica stella
che squilla di luce di nome Princesa
a un avvocato di Milano
ora Princesa regala il cuore
e un passeggiare recidivo
nella penombra di un balcone
o matu (la campagna)
o cèu (il cielo)
a senda (il sentiero)
a escola (la scuola)
a igreja (la chiesa)
a desonra (la vergogna)
a saia (la gonna)
o esmalte (lo smalto)
o espelho (lo specchio)
o baton (il rossetto)
o medo (la paura)
a rua (la strada)
a bombadeira (la modellatrice)
a vertigem (la vertigine)
o encanto (l'incantesimo)
a magia (la magia)
os carros (le macchine)
a policia (la polizia)
a canseira (la stanchezza)
o brio (la dignità)
o noivo (il fidanzato)
o capanga (lo sgherro)
o fidalgo (il gransignore)
o porcalhao (lo sporcaccione)
o azar (la sfortuna)
a bebedeira (la sbronza)
as pancadas (le botte)
os carinhos (le carezze)
a falta (il fallimento)
o nojo (lo schifo)
a formusura (la bellezza)
viver (vivere)
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De Andrè resta sempre un mito.
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-Omosessualità-
Elio e le storie tese
Aaaaaaaaaaaaaaaa a...
avere rapporti anali,
sentirsi donna in un corpo di uomo;
omosessualità.
Omosessualità.
Limonare con altri maschi,
fare il puttano-oh:
omosessualità.
Omosessualità.
Non sono malato, sono come voi.
Sono donna, sono uomo,
sono quello che sono!
Cosa ci vuoi fare?
Cosa ci vuoi fare?
Cosa ci vuoi fare?
Omosessualità, cosa ci vuoi fare?
Omosessualità, cosa ci vuoi fare?
Omosessualità, cosa ci vuoi fare?
Omosessualità, cosa ci vuoi fare?
Omosessualità, oooh.
Omosessualità, cosa ci vuoi fare?
Omosessualità, cosa ci vuoi fare?
Omosessualità, cosa ci vuoi fare?
Omosessualità, cosa ci vuoi fare?
Krapac.
Omosessualità, cosa ci vuoi fare?
Omosessualità, cosa ci vuoi fare?
Omosessualità, cosa ci vuoi fare?
Omosessualità, cosa ci vuoi fare?
Omosessualità, cosa ci vuoi fare?
Omosessualità, cosa ci vuoi fare?
Omosessualità, cosa ci vuoi fare?
Omosessualità, cosa ci vuoi fare?
Omosessualità, cosa ci vuoi fare?
Omosessualità, cosa ci vuoi fare?
Omosessualità, cosa ci vuoi fare?
Omosessualità, cosa ci vuoi fare?
Vacanze in Turchia, vacanze in Marocco,
vacanze in Grecia: omosessualità.
Omosessualità.
Sposare una donna, mettere al mondo dei figli
ma essere omosessuali: omosessualità.
Omosessualità.
Vivo come voi, soffro come voi,
rido come voi, lo prendo in culo come voi.
Ma amo più di voi.
Omosessualità.
Omosessualità. Omosessualità.
Omosessualità. Omosessualità.
Omosessualità. Omosessualità.
Omosessualità. Omosessualità.
Omosessualità. Omosessualità.
Omosessualità. Omosessualità.
Omosessualità. Cosa ci vuoi fare?
Omosessualità. Cosa ci vuoi fare?
Omosessualità. Omosessualità.
Omosessualità. Omosessualità.
Omosessualità.
Omosessualità, cosa ci vuoi fare?
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-Pierre-
Pooh
Penso a te
nei tempi della scuola con noi
sottile pallido e un po' perso
tu gi
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J'habite seul avec maman
Dans un tr
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COMME ILS DISENT
(Paroles et Musique : Charles Aznavour)
Charles Aznavour (France) - 1973
J'habite seul avec maman
Dans un tr
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- You Are My World -
Jimmy Somerville
There is nothing boy that can stop my
course
I will hold you tight never let you go
Tomorrow's party will never end
Like a bud in spring our love will
bloom and grow
Your eyes to me are precious stones
On a face that's made of a solid gold
When I hold your hand I want to cry
And your loving arms to protect me
from the could you are my world
The soul inside now belongs to you
I'm drowing in a love so deep
We will overcome those ups and
downs
So happiness is forever ours to keep
I will follow you to the end of time
I will be the blood flowing through your veins
I will ride with you till the end of the
line
You will be my everything; my world
You are; you are; you are; you are,
Oh boy; you are my world.
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- Maddalena -
Pierangelo Bertoli
Maddalena sopra ai viali
Quando è buia la città
Con la barba ben nascosta e una gonna di taffettà
Maddalena si trascina tra i profumi di Chanel
Protettori e delinquenti e le stanze di un motel
Maddalena è un bastimento che non porta marinai
È un assurdo calendario dove il sole non c'è mai
Maddalena può fermarsi percorrendo la sua via
Tra lo scherno della gente per un po' di compagnia
Maddalena riformato
Non è uomo che a metà
Definito, rifiutato per sessuale ambiguità
Maddalena fuori posto tra i normali non ci sta
È una specie di contorno, paradisi non ne ha
Maddalena a Casablanca come al monte di pietà
Per cambiare le sue carni alterando la realtà
Maddalena mascherata punta al largo la sua prua
Ha provato a fermarsi quasi fosse colpa sua.
(1984)
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- Lei e lei -
Pooh
Lei era amica anche mia
sapeva cosa dirti quando tu
senza ragione eri contro di me.
No, non nascondo che io
a volte ero turbato un po' da lei
forse la desiderai.
Ma c'eri tu nella vita mia
senza riserve avevo scelto te
la tua trasparente e ostinata ingenuità
l'incoscienza dell'età.
Ma immaginai che guardando lei
temendo fosse il suo confronto in te
potesse svegliarsi la donna che tu sei
ciò che mi piaceva in lei
io sperai fluisse in te.
Sai, fu l'abisso per me
la sera che dicesti "vattene"
en calma più che mai.
Ma ciò che poi mi ferì di più
fu quando chiesi: "Ma perché, per chi?".
Guardai dietro a te in un sorriso c'era lei
in silenzio vi guardai
ciò che vuoi, ma questo mai.
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Contribuisco anche io a questa sezione....adoro la musica...e adoro la canzone che sto' per riportare....ahhhhh, ciao Cignettooooooooooo :ciaociao:
CHISSA'
Gerardina Trovato
Mentre le stelle formano il carro
in questa notte gelida
dentro ad un locale quasi vuoto
parliamo gi
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Riuppo il thread per aggiungere questa canzoncina che mi
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*
Donne dannate (Delphine e Hippolyte)
Alla luce pallida del languido
Nel profondo cuscini pieni di odore
Hippolyte sognato di carezze
Che sollevano la tenda dei suoi piccoli.
Si guarda, un occhio turbato dalla tempesta,
Nella sua ingenuità cielo già lontano,
Come un viaggiatore che lascia senza fiato
Verso l'orizzonte azzurro passato la mattina.
Dai suoi occhi lacrime attutito pigro,
L'aria rotto, stupore, piacere sordo,
Le sue braccia sconfitto gettate come armi in vano,
Il tutto servito la sua bellezza fragile.
Misura in piedi, calma e piena di gioia,
Meditato con gli occhi in fiamme,
Come un animale che guarda la sua preda,
Dopo aver inizialmente contrassegnate con i denti.
Forte di bellezza inginocchiata dinanzi alla bellezza fragile,
Spettacolari, odorava profondamente
Il vino del suo trionfo, e si chinò verso di lei,
Come la raccolta grazie dolce.
Guardò negli occhi della sua pallida vittima
La canzone cantata divertimento muto,
E questa gratitudine infinita e sublime
Chi fuori della palpebra e un lungo sospiro.
- "Ippolita, cara, cosa dici queste cose?
Avete capito adesso che non si dovrebbe offrire
La santità della vostra Olocausto prime rose
Per le raffiche violente che possono appassire?
I miei baci sono leggeri come queste effimere
Che hanno a cuore la notte i grandi laghi trasparenti,
E quelli del tuo amante si strappano i
Come carri o aratri lacerazione;
Si passerà su di te come una squadra forte
Di cavalli e buoi scarpe senza pietà ...
Ippolita, o mia sorella! Quindi, il tuo volto,
Si, la mia anima e il mio cuore, il mio tutto e la mia metà,
Girare verso di me i tuoi occhi blu e di stelle!
Per uno di quegli sguardi bella, balsamo divino,
I piaceri oscuro Alzerò le vele,
E io ti cullano a dormire in un sogno senza fine! "
Ma Ippolita, alzando la testa giovani:
- "Io non sono ingrati e non si pentono,
Il mio Delphine, soffro e mi sono preoccupato
Come dopo una notte terribile e pasti.
Mi sento giù pesante su di me terrori
E neri battaglioni di fantasmi,
Chi desidera portare giù le strade in movimento
Chiude un sanguinoso orizzonte su tutti i lati.
Abbiamo fatto una mossa strana?
Spiega, se puoi, la mia confusione e la mia paura:
Tremo di paura quando si dice: "Il mio angelo!"
Eppure io credo che la mia bocca andare a voi.
Non guardate me e voi, il mio pensiero!
Ti amo per sempre, sorella mia elezione
Anche se tu fossi un agguato preparato
E l'inizio della mia perdizione! "
Scuote la tragica criniera
E come stampaggio su ferro treppiede
L'occhio fatale », rispose una voce dispotica
- "Chi osa amare per parlare di inferno?
Maledetto è sempre inutile sognatore
Chi vuole il primo, nella sua stupidità,
Sposando un problema insolubile e sterile
In materia di amore si mescolano onestà!
Chiunque voglia unirsi in un accordo mistico
L'ombra con il calore, notte e giorno,
Mai caldo il suo corpo paralizzato
Il sole rosso che si chiama amore!
Andate, se volete, cercate un ragazzo stupido;
I corsi offrono un cuore vergine ai suoi baci crudeli;
E, pieno di rimorsi e di orrore, e livido,
Tu mi hai bollato i tuoi seni ...
Nessuno qui può soddisfare il maestro unico! "
Ma il bambino, versando un dolore enorme,
A un tratto gridò: - "Mi sento nel mio essere ampliato
Un abisso, l'abisso è il mio cuore!
Burning come un vulcano, profondo come il vuoto!
Niente in grado di soddisfare questo mostro gemendo
E non placare la sete delle Eumenidi
Chi, torcia in mano, brucia il sangue.
Quello che i nostri tende chiuse tra noi e il mondo,
E che porta stanchezza resto!
Voglio sparire in gola profonda
E trovare nel fresco del sepolcro! "
- Scendi, scendi, pietose vittime
Lungo il sentiero per l'inferno eterno!
Dive in profondità negli abissi, in cui tutti i reati,
Frustato da un vento che non viene dal cielo,
Far bollire collage con una tempesta di rumore.
Crazy ombre, correre verso la meta dei vostri desideri;
Non solo si può placare la rabbia,
E il tuo castigo nascere dei tuoi piaceri.
Mai un raggio di luce nuova la vostra grotte;
Attraverso le crepe nei muri di miasmi febbrili
Perdite in accensione e lanterne
E penetrare i vostri corpi con le loro terribili.
La sterilità del vostro godimento dura
La sete e la vostra pelle si irrigidisce
E il vento furioso della concupiscenza
Sbatte la tua carne come una vecchia bandiera.
Lion persone dal vivo, vagando Sentenced
Attraverso il deserto correre come lupi;
Fai il tuo destino, anime caotica,
Ed evitare l'infinito è portare con voi!
Charles Baudelaire
La traduzione è automatica, e quindi orripilante, scusate... (tanto che Ippolita aveva cambiato sesso!)
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Ma ne hanno fatto pure una canzone?
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*
Ecco l'originale:
Femmes damnées (Delphine et Hippolyte)
A la pâle clarté des lampes languissantes,
Sur de profonds coussins tout imprégnés d'odeur
Hippolyte rêvait aux caresses puissantes
Qui levaient le rideau de sa jeune candeur.
Elle cherchait, d'un oeil troublé par la tempête,
De sa naïveté le ciel déjà lointain,
Ainsi qu'un voyageur qui retourne la tête
Vers les horizons bleus dépassés le matin.
De ses yeux amortis les paresseuses larmes,
L'air brisé, la stupeur, la morne volupté,
Ses bras vaincus, jetés comme de vaines armes,
Tout servait, tout parait sa fragile beauté.
Etendue à ses pieds, calme et pleine de joie,
Delphine la couvait avec des yeux ardents,
Comme un animal fort qui surveille une proie,
Après l'avoir d'abord marquée avec les dents.
Beauté forte à genoux devant la beauté frêle,
Superbe, elle humait voluptueusement
Le vin de son triomphe, et s'allongeait vers elle,
Comme pour recueillir un doux remerciement.
Elle cherchait dans l'oeil de sa pâle victime
Le cantique muet que chante le plaisir,
Et cette gratitude infinie et sublime
Qui sort de la paupière ainsi qu'un long soupir.
- "Hippolyte, cher coeur, que dis-tu de ces choses?
Comprends-tu maintenant qu'il ne faut pas offrir
L'holocauste sacré de tes premières roses
Aux souffles violents qui pourraient les flétrir?
Mes baisers sont légers comme ces éphémères
Qui caressent le soir les grands lacs transparents,
Et ceux de ton amant creuseront leurs ornières
Comme des chariots ou des socs déchirants;
Ils passeront sur toi comme un lourd attelage
De chevaux et de boeufs aux sabots sans pitié...
Hippolyte, ô ma soeur! tourne donc ton visage,
Toi, mon âme et mon coeur, mon tout et ma moitié,
Tourne vers moi tes yeux pleins d'azur et d'étoiles!
Pour un de ces regards charmants, baume divin,
Des plaisirs plus obscurs je lèverai les voiles,
Et je t'endormirai dans un rêve sans fin!"
Mais Hippolyte alors, levant sa jeune tête:
- "Je ne suis point ingrate et ne me repens pas,
Ma Delphine, je souffre et je suis inquiète,
Comme après un nocturne et terrible repas.
Je sens fondre sur moi de lourdes épouvantes
Et de noirs bataillons de fantômes épars,
Qui veulent me conduire en des routes mouvantes
Qu'un horizon sanglant ferme de toutes parts.
Avons-nous donc commis une action étrange?
Explique, si tu peux, mon trouble et mon effroi:
Je frissonne de peur quand tu me dis: "Mon ange!"
Et cependant je sens ma bouche aller vers toi.
Ne me regarde pas ainsi, toi, ma pensée!
Toi que j'aime à jamais, ma soeur d'élection,
Quand même tu serais un embûche dressée
Et le commencement de ma perdition!"
Delphine secouant sa crinière tragique,
Et comme trépignant sur le trépied de fer,
L'oeil fatal, répondit d'une voix despotique:
- "Qui donc devant l'amour ose parler d'enfer?
Maudit soit à jamais le rêveur inutile
Qui voulut le premier, dans sa stupidité,
S'éprenant d'un problème insoluble et stérile,
Aux choses de l'amour mêler l'honnêteté!
Celui qui veut unir dans un accord mystique
L'ombre avec la chaleur, la nuit avec le jour,
Ne chauffera jamais son corps paralytique
A ce rouge soleil que l'on nomme l'amour!
Va, si tu veux, chercher un fiancé stupide;
Cours offrir un coeur vierge à ses cruels baisers;
Et, pleine de remords et d'horreur, et livide,
Tu me rapporteras tes seins stigmatisés...
On ne peut ici-bas contenter qu'un seul maître!"
Mais l'enfant, épanchant une immense douleur,
Cria soudain: - "Je sens s'élargir dans mon être
Un abîme béant; cet abîme est mon coeur!
Brûlant comme un volcan, profond comme le vide!
Rien ne rassasiera ce monstre gémissant
Et ne rafraîchira la soif de l'Euménide
Qui, la torche à la main, le brûle jusqu'au sang.
Que nos rideaux fermés nous séparent du monde,
Et que la lassitude amène le repos!
Je veux m'anéantir dans ta gorge profonde,
Et trouver sur ton sein la fraîcheur des tombeaux!"
- Descendez, descendez, lamentables victimes,
Descendez le chemin de l'enfer éternel!
Plongez au plus profond du gouffre, où tous les crimes,
Flagellés par un vent qui ne vient pas du ciel,
Bouillonnent pêle-mêle avec un bruit d'orage.
Ombres folles, courez au but de vos désirs;
Jamais vous ne pourrez assouvir votre rage,
Et votre châtiment naîtra de vos plaisirs.
Jamais un rayon frais n'éclaira vos cavernes;
Par les fentes des murs des miasmes fiévreux
Filtrent en s'enflammant ainsi que des lanternes
Et pénètrent vos corps de leurs parfums affreux.
L'âpre stérilité de votre jouissance
Altère votre soif et roidit votre peau,
Et le vent furibond de la concupiscence
Fait claquer votre chair ainsi qu'un vieux drapeau.
Lion des peuples vivants, errantes, condamnées,
A travers les déserts courez comme les loups;
Faites votre destin, âmes désordonnées,
Et fuyez l'infini que vous portez en vous!
Charles Baudelaire