Già ma rompiamo parecchio e consumiamo altrettanto, a meno di tornare allo stile paleolitico
Visualizzazione Stampabile
Anche te non centri la questione. Il nòcciolo della faccenda, Tiberio. L'Italia sta diventando un paese sempre più vecchio. Con questo trend (basta fare una proiezione algebrica) la popolazione italiana si estinguerà in tempi rapidi. Rapidissimi!
Sappiamo che per mantenere la popolazione le coppie in età fertile dovrebbero avere 2,1 figli ciascuna e per questo l’Italia, insieme alla Germania e al Giappone, è la nazione che invecchia più rapidamente. Tornano in mente le parole che Papa Francesco ha usato per rispondere alla giornalista nel ritorno dal suo viaggio apostolico nelle Filippine quando ha detto che tre figli per coppia (come la media delle Filippine) sono il numero per mantenere la popolazione, ed in questo aveva perfettamente ragione. L’età media al parto continua a salire: ora siamo a 31,5 anni. Questo ci permette di capire una delle cause della bassa natalità, perché la fertilità femminile comincia a calare già prima dei 30 anni. Anche le madri straniere partoriscono meno bambini, con una media di 1,97 bambini.
Nessuna Regione, compreso il virtuoso Trentino-Alto Adige, arriva al minimo per il ricambio generazionale fisiologico.
http://www.puntofamiglia.net/puntofa...io-estinzione/
Conino, la questione è salviamo il pianeta o la demografia italiana? Perché tu fai sempre finta di nulla e cambi discorso quando arriva una replica.
I sovranisti vorrebbero espellere tutti e salvare la demografia italiana, isolandosi dal resto. Lui non mi sembra tale quindi bisogna decidere se conta il mondo sovraffollato o l'Italia spopolata ma comunque con 60 milioni di abitanti, per equilibrare vecchi e giovani occorrerebbe una grande natalità e a meno di non voler eliminare i vecchi, una popolazione di 70 milioni.
Dove li mettiamo??? l'Italia è piccola, ci vogliono le colonie :asd:
Il problema di cono è che va avanti a copia-incolla e frasi fatte, non avendo poi idea degli aspetti e dei problemi dell'argomento in discussione.
Mi dispiace tantissimo che non riusciate a capire: Non è questione nè di spazio nè di numero. Si tratta di fare scelte etiche oppure economiche. Le due cose si elidono vicendevolmente....
Questo video vi ruba solamente un minuto e ventisei secondi, amici.
Denatalità, lo scrittore Camon:”Un popolo che non fa figli è indice di un calo di vitalità”
6 marzo 2017
Un nuovo record negativo che ad eccezione della Provincia di Bolzano interessa tutto il territorio nazionale. Ma mettere al mondo un figlio implica motivazioni profonde che forse poco hanno a che fare con il benessere sociale come sottolinea ai nostri microfoni lo scrittore Ferdinando Camon
https://www.tv2000.it/tg2000/video/d...o-di-vitalita/
Ma anche sistemando il sistemabile, aumentare è un problema. Ed è anche questione di spazio.
Non è che puoi parlare di salvaguardia del pianeta e poi menarla con la denatalità italiana o europea.
Quando si gira intorno al problema senza indagarne le radici....
L'Italia sta diventando un paese per vecchi. Una nazione di persone sole, infelici...che al massimo s'accontentano.
Ma il mondo è fatto dall'Italia e dagli italiani? No
Se il tema è la salvaguardia del pianeta perché ti ostini a fossilizzarti, girando come sempre la frittata e volendo avere regione a tutti i costi, sulla natalità italiana?
Ti pare che siamo diminuiti sul pianeta rispetto ad un secolo o due fa?
Si parla di risorse, inquinamento, riscaldamento del pianeta e beli sulle motivazioni italiane per fare o no un figlio. Fai tu.
Le cose son legate fra loro, Laurina! Se non recuperiamo un atteggiamento positivo verso la Vita in generale, non solo l'Italia, ma tutto il pianeta rischia di scomparire....
Napoli, le Cinque Terre, i canali di Venezia: ecco i siti Unesco che rischiano di sparire entro il 2100
I cambiamenti climatici minacciano alcuni gioielli del patrimonio italiano: erosioni e inondazioni possono cancellarli
Dal Faro di Alessandria in Egitto alla città medievale di Rodi e alla statua di Zeus a Olimpia, in Grecia, fino a Petra in Giordania: che il destino delle meraviglie del mondo sia quello di venire cancellate dalle calamità naturali ha sempre rappresentato parte del loro fascino. Ma oggi, a sfidare questa fatalità, ci dovrebbe pensare l’impegno sul clima, siglato da 55 stati del mondo a Parigi nel 2015, per ridurre le emissioni e limitare l’aumento della temperatura.
I canali di Venezia, le città barocche della Val di Noto, gli scorci pittoreschi delle Cinque Terre e i vicoli medioevali di Ferrara: prima ancora che dal turismo, questi gioielli del patrimonio italiano sono minacciati dalle calamità naturali. Sono tredici infatti i siti in Italia, dichiarati patrimonio dell’Unesco che entro la fine del secolo potrebbero sparire, cancellati dall’erosione delle coste o dalle inondazioni dovute all’innalzamento del mare. Il centro storico di Vicenza, Napoli, Ferrara, Ravenna, le Cinque terre, e poi Genova, Pisa, il sito archeologico di Pompei, la Costiera amalfitana, Siracusa, Venezia, il sito di Paestum e la Val di Noto.
A denunciare la situazione ci pensa uno studio pubblicato sulla rivista Nature Communications, coordinato da Lena Reimann dell’università tedesca di Kiel. La ricerca fotografa lo stato di quarantanove siti dell’Unesco, in prossimità delle coste, in sedici Paesi del Mediterraneo: tra questi, l’Italia ospita il numero più alto di meraviglie a rischio. Dopo di lei seguono la Croazia, con sei siti, e la Grecia con tre. Tra le località italiane in pericolo, spicca al primo posto la città di Venezia, che pure, come sottolineato dalla ricerca, rimane l’unico sito dell’Unesco ad essere protetto dall’innalzamento dell’acqua attraverso un sistema di barriere. “Una volta che il Mose sarà completato – si legge nel documento della ricerca – il rischio verrà ridotto notevolmente, perché il sistema di barriere mobili proteggerà la città e la laguna dall’acqua alta fino ai tre metri”.
Nel complesso, secondo la ricerca sono 37 le località, affacciate sul Mediterraneo, che rischiano di essere colpite da un’alluvione nei prossimi cento anni, mentre 42 vengono minacciate dall’erosione costiera: alcuni corrono entrambi i rischi. Soltanto due località del bacino, secondo la ricerca dell’università di Kiel, per ora si salverebbero da queste minacce: l’oasi della città di Medina, in Tunisia, e il sito archeologico di Xanthos-Letoon, in Turchia. La ricerca sottolinea inoltre che entro il 2100 il rischio di inondazioni potrebbe aumentare del 50% e quello di erosione del 13%.
Per salvaguardare i siti dell’Unesco, i ricercatori dell’università di Kiel incoraggiano quindi l’utilizzo di barriere artificiali, che non danneggino il profilo estetico dei luoghi, oppure naturali, ripristinando per esempio gli ecosistemi costieri per arginare l’avanzata del mare. Sforzi necessari, conclude la ricerca, ma inutili senza un impegno globale a rispettare l’accordo di Parigi, per evitare la nostra versione moderna del mito di Atlantide.
https://www.repubblica.it/viaggi/201...-C4-P1-S1.4-T1
ma sei d'accordo su una politica "dolce" di controllo delle nascite in Asia e Africa?
secondo me il vaticano e i francesi devono ritirarsi dall'africa (idem i cinesi), i britanni dall'asia (ma anche i franzuse), e bisogna lasciare solo un po' di educazione sessuale e anticoncezionali, poi credo saranno in grado di cavarsela da soli, non è difficile capire che la totale assenza di controllo è autolesionista
ah mi sono dimenticato le piaghe delle associazioni "umanitarie" come lo psychovaccinatore bill gates e consorte
il padre di bill (omonimo tra l'altro) è una figura veramente inquietante, ciò però non costituisce attenuante per mr windows
Ma se un problema è e sarà l'aumento delle persone sul pianeta, hai voglia a menarla con l'atteggiamento positivo alla vita ed il pippone sui monumenti italiani.
Lo vedi che cambi ogni volta le carte in tavola, che non segui uno straccio di filo logico?
Difficile con un paese vasto e problematico come l'Africa risolvere tutto con norme igieniche, che aiutano certo, ma forse non bastano a tamponare tutta la varietà di malattie infettive, spesso molto gravi e mortali, i cui patogeni hanno diversi mezzi di diffusione e cicli vitali.
Cono ma ti sei fatto nazionalista? Gesù ha mai fatto distinzioni tra abitanti delle varie nazioni? Si parla della distruzione di new york e tu ti preoccupi che la drogheria del vecchio frank fallisca...
Sono senz'altro d'accordo che non sia tanto il numero, quanto il consumo di risorse pro capite che conta, ma c'è un aumento di risorse consumate in tutti i paesi, che tendono ad allinearsi a quelli dei paesi più ricchi. E qui la sovrappopolazione conta e molto purtroppo.
E' come dovrebbe essere condotta che mi pare un mistero in quanto a idee: sono tutte inaccettabili per qualcuno o qulcun altro.
E' l'atteggiamento verso la Vita e la Natura, che fa la differenza! Gli Scienziati e Papa Francesco sono unanimi nel dirlo. Arrivano alla stessa conclusione partendo da basi opposte e noi proponiamo.....(a stento oso scrivere queste cavolate) preservativi, controllo "dolce" delle nascite, vaccini (Dio mio!) per far ammalare e morire i Bambini, non fare figli (al massimo uno) e altre amenità del genere!!!
Il tutto per non mettere in discussione il nostro stile di vita. Dove la forbice fra ricchi e poveri si allarga ogni giorno di più.
Tristezza infinita, amici.
Tristezza senza fine :(
Cono lo vedi che giri e giri intorno?
Se delle ingiustizie ci sono è un tipo di problema, affine in parte alla salvaguardia del pianeta e di chi ci vive.
Ma se viviamo su un corpo celeste di una certa misura e con risorse che non sbucano fuori con la bacchetta magica, di quanto può crescere ancora l'umanità?
Pensa anche alla salvaguardia dei paesaggi, degli habitat ecc...
Lassamo perdere