Possiedo solo cose non persone.Sento mia la città dove sono nato ma non la possiedo.Caso mai è lei che possiede me.
Figuriamoci se ritengo di possedere la persona che amo.
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Possiedo solo cose non persone.Sento mia la città dove sono nato ma non la possiedo.Caso mai è lei che possiede me.
Figuriamoci se ritengo di possedere la persona che amo.
[CENTER]L'esclusivit
in più .... non bisogna cofondere il possesso con la fedeltà... sono due cose ben diverse...
[QUOTE=aria;890346]in pi
la fedelt
Tuttavia il possesso può essere il frutto di uno stato mentale, ovvero della propria possessività, che può convivere con la fedeltà nella medesima interiorità di una persona innamorata del/della proprio/a partner.
Comunque c'è anche chi ama ed adora possedere (almeno mentalmente) certe persone ritenute gradevoli ed essere posseduto dalle stesse in modo reciproco.
[QUOTE=aria;890414]la fedelt
Tuttavia il topic è intitolato "il bisogno di possesso" (cioè la possessività, che è la tendenza a comandare e dominare il proprio partner, nonchè a dedicarsi "anima e corpo" al rapporto amoroso in maniera eccessiva, pretendendo una simile reciprocità da parte del proprio partner), non "possesso" in sè, ovvero si riferisce ad una condizione prettamente mentale e spesso altrettanto irrazionale, alla stregua dell'accettazione di un principio come la fedeltà coniugale, cioè il mantenimento dell'esclusività nei rapporti sessuali in una coppia.
[QUOTE=maira*;889320]xch
[QUOTE=dark lady;889669]Questa donna
L'esercizio, anche moderato, di possesso, appartenenza e dipendenza , esercitato nei miei confronti mi fa scappare il pi
[QUOTE=Amarilli;891352]L'esercizio, anche moderato, di possesso, appartenenza e dipendenza , esercitato nei miei confronti mi fa scappare il pi
[QUOTE=maira*;889320]xch
E' molto raro (se non quasi impossibile) che un coinvolgimento emotivo molto intenso come un vero innamoramento (incondizionato ed anche reciproco, disposto a compiere "pazzie" per il proprio partner) sia presente stabilmente in rapporti amorosi come le relazioni "aperte" o, comunque, non caratterizzati da esclusività/diritti-doveri reciproci come solitamente un rapporto di fidanzamento serio, senza alcuna forma di possessività nei confronti del proprio partner (che, comunque, può essere condivisa, interessante ed uno dei fattori fondanti del rapporto stesso e fonte di complicità ed eccitazione sessuale in certe coppie, sia chiaro).
La libertà non è sinonimo di anarchia od assenza di regole comuni in una comunità (anche piccola come una coppia legata da un rapporto amoroso), la cui esistenza non implica fobie o forme di insicurezza in se stessi per chi le propugna o propone.
Semmai il vero o probabile insicuro è colui che vorrebbe (e magari pretende) solo diritti da un rapporto amoroso senza alcun corrispettivo dovere, ben sapendo magari che non sarebbe in grado di rispettarlo, secondo un ragionamento solitamente non proprio di chi è veramente innamorato e mentalmente maturo od incline alle responsabilità/sacrifici della vita.
Anzi, certe concezioni della sessualità o preferenze per certi rapporti amorosi basati sull'assoluta esclusività reciproca possono essere proprio frutto di una notevole audacia e sicurezza in se stessi, dato che essi comportano certe responsabilità e doveri non solitamente presenti in altre tipologie di rapporti amorosi.
Quindi si tratta, spesso, di scelte che si spera sempre libere, consapevoli e condivise (non è detto che siano frutto di ignoranza, anzi), in cui nessun membro della coppia dovrebbe essere "sfruttato" o sentirsi obbligato a comportarsi in un certo modo.
C'è da dire anche che nelle relazioni "aperte" sussiste la gratificazione e soddisfazione ad essere scelti ogni giorno come, parimenti, il timore e la delusione ad essere "rifiutati" con la stessa facilità e periodicità.
L'assoluta e libera manifestazione esteriore della naturalità/spontaneità umana nei rapporti amorosi (che si potrebbe desiderare al fine di ottenere il massimo appagamento sessuale, tralasciando che si tratta spesso di una percezione e quindi di uno stato mentale soggettivo, che può verificarsi anche nei rapporti seri di fidanzamento basati sull'esclusività e diritti-doveri reciproci, secondo le proprie idee in tal senso) potrebbe condurre seriamente a notevoli conflitti sociali che possono pregiudicare la sopravvivenza stessa del genere umano, se ci si basa sulla non repressione parziale (attraverso l'etica civile) dei noti istinti naturali umani.
L'ideale è riuscire a comprendere, dal punto di vista introspettivo, il proprio reale e sostenibile equilibrio fra spontaneità ed etica nei rapporti amorosi e sceglierlo liberamente con la minore possibile influenza esterna, salvo che la propria etica tenda proprio a liberare la massima spontaneità, evitando quindi forme di insicurezza, fobie o riduzioni del livello massimo di appagamento (non solo sessuale) che la nostra persona è in grado di percepire in una relazione amorosa. ^_^
Credo che ci sia un fraintendimento su quello che dice Erin (correggimi se sbaglio) che condivido.
Erin ha parlato di libert
Concordo, sottolineando che un intenso e profondo coinvolgimento emotivo reciproco fra i due partner di una coppia (un vero innamoramento, cioè incondizionato) non implica la mancanza di un'eventuale possessività di uno od entrambi i partner nei confronti dell'altro, in quanto dipende essenzialmente dalla loro tipologia come persona.
Infatti vi sono fidanzamenti seri e duraturi i cui membri hanno un carattere/temperamento tendente naturalmente alla guerra, allo scontro, alla competizione ed al conflitto perenne (purchè giustificato da motivazioni valide secondo certi principi), a comandare l'altro e ad imporsi su di lui quasi "soffocandolo" ed annullandolo/annientandolo psicologicamente, in un rapporto reciproco senza compromettere minimamente la solidità, stabilità, notevole complicità (anche non in campo erotico-sessuale) e fedeltà reciproca (spontanea) che caratterizza il loro rapporto amoroso, compreso un vero innamoramento reciproco.
In tale circostanza non vi è tecnicamente alcuna forma di schiavitù o di sudditanza , dato che la tipologia del rapporto amoroso è stata liberamente scelta e condivisa da entrambi i partner in modo consapevole e che permette loro di essere se stessi, naturali e spontanei.
Anzi, si tratta dell'unica tipologia di rapporto amoroso possibile per questo tipo di persone, visto che altrimenti il loro eventuale partner (con caratteristiche mentali e comportamentali poco simili a quelle di lui/lei) terminerebbe presto il rapporto, in quanto incapace di accettare e sopportare un rapporto fra innamorati perennemente ed inevitabilmente caratterizzato dal conflitto ed imposizione reciproca.
Io considero tali rapporti tanto eccitanti ed interessanti quanto inquietanti. ^_^
Due forze opposte di eguale intensità si annullano a vicenda, creando l'unica condizione possibile ad una forma di convivenza coinvolgente tali forze. =)
[QUOTE=Sousuke;891775]
Io considero tali rapporti tanto eccitanti ed interessanti quanto inquietanti. ^_^
Due forze opposte di eguale intensit
No, non necessariamente.
Non è questione di pretendere. E' un problema che sta a monte.
Cioè, pretendere non sta nè in cielo nè in terra, ovviamente, così come non sono tollerabili le scenate di gelosia, o l'aggressione fisica dettata dalla "gelosia".
Ma il discorso è precedente.
Perchè siamo così fottutamente terrorizzati dal fatto che il cuore della persona che amiamo non sia in ogni suo millimetro, completamente pieno di noi?
Perchè vogliamo essere tutto per questa persona, quando palesemente questo è impossibile?
Se la ragazza che sta con me deve ogni volta trattenersi dal fare qualcosa perchè sente degli obblighi verso di me, allora forse non è un rapporto sano, il nostro. PErchè non è dato solo dal desiderio di condividere parte della nostra vita, ma è dettato da alcune regole non scritte dello stare in coppia.
Cosa c'è di spaventoso nel non essere il centro dell'universo di qualcuno?
Secondo me dobbiamo imparare ad essere un po' più forti, un po' più sereni, e un po' più liberi.
Tuttavia la libertà non consiste nell'assenza di regole o diritti-doveri reciproci all'interno di un rapporto amoroso ma nel riconoscimento e rispetto della capacità decisionale e di scelta dell'individuo (libera, consapevole e non influenzata dall'esterno), rispetto anche alla tipologia del rapporto amoroso (compreso il fidanzamento serio) che, quindi, dovrebbe essere condiviso da entrambi i partner e non imposto.
Se il/la proprio/a partner percepisce certi doveri reciproci come degli "obblighi" che è costretto/a a rispettare per evitare di compiere altre azioni che piacerebbero a lui/lei significa soltanto che probabilmente lui/lei non è seriamente innamorato/a del/della proprio/a partner (altrimenti è molto probabile che sarebbe incline a desiderare diverse esclusività nel rapporto stesso) o è favorevole alle cosiddette relazioni "aperte" piuttosto che ad un fidanzamento basato su esclusività e diritti-doveri reciproci.
Non è quindi malsano il rapporto amoroso esclusivo in sè. Semplicemente è una tipologia di rapporto amoroso non adatta od uno od entrambi i partner oppure vi è un insufficiente coinvolgimento emotivo che lo possa giustificare e renderlo stabile.
Io adoro follemente le scenate di gelosia come l'atteggiamento della propria partner che pretende qualcosa dal sottoscritto, all'interno di un rapporto di fidanzamento basato su un intenso coinvolgimento emotivo.
Mi eccitano molto e mi divertono (amo "giocare" molto in diversi ambiti, quindi non solo in quello erotico-sessuale, dato che tendo spontaneamente ed inconsapevolmente a scherzare anche quando sono serio), soprattutto se si tratta di comportamenti reciproci riconosciuti ed ammessi da entrambi i partner, compresi certi tentativi di aggressione fisica non eseguiti ma solo accennati od a cui si allude. ^_^
Sousuke stai girando intorno al problema!
La questione è: perchè siamo talmente terrorizzati dall'idea di non essere il centro del mondo di qualcuno, da costruirci sopra addirittura una teoria secondo cui se non sei esclusivo non sei innamorato.
[QUOTE=erin;892025]Sousuke stai girando intorno al problema!
La questione
[QUOTE=erin;892044]
E fin qui ci siamo. Ma continuate ad eludere la domanda: perch
[QUOTE=Triskello;892050]Non esiste un solo perch
Ognuno è al centro del mondo di se stesso. E' inevitabile.
Persino questo topic è nato da una tua idea, la quale è stata stimolata da un qualche evento vissuto o sentito da te o da un'associazione di pensieri derivata da te...
Se non fossi stata tu al centro del tuo mondo.. sarebbe stato qualcun altro al centro del suo...
Persino chi si annulla per qualcuno è pur sempre al centro del suo mondo... sta solo tentando di far si di essere al centro anche dell'altra persona.. tentando di stimolare il senso di gratitudine e colpa facendo la vittima, a volte consapevolmente ed altre inconsciamente.
C'è anche chi è egocentrico all'inverosimile per natura (cioè anche per ragioni innate), nonchè narcisista, quindi non può tecnicamente terminare di sentirsi al centro del mondo, salvo che reprima intenzionalmente i suoi stati d'animo in modo masochistico (ma sarebbe sconveniente qualora si verificassero circostanze a lui gradevoli come quella in questione), che ponga fine alla sua esistenza tramite un suicidio o che decida, quantomeno, di comportarsi in modo incoerente rispetto alla propria reale persona.
Perdona queste "pecorelle smarrite", così spontanee e coerenti. :/
Risponderò domani, nel modo più esaustivo e conciso possibile, alle questioni che mi hai posto in questo messaggio http://www.discutere.it/showpost.php...5&postcount=51.
Sul fatto che le relazioni di coppia, sia per come sono intese nel modello educativo-ideale (aspettative dei genitori sui figli, immaginario di film e libri, premesse essenziali nella costruzione matrimoniale), sia per quanto riguarda l'aspettativa personale (mi chiedo quante persone conosci tu che non hanno come base fondamentale del rapporto l'assenza di altri partner),
[QUOTE=erin;892193]Sul fatto che le relazioni di coppia, sia per come sono intese nel modello educativo-ideale (aspettative dei genitori sui figli, immaginario di film e libri, premesse essenziali nella costruzione matrimoniale), sia per quanto riguarda l'aspettativa personale (mi chiedo quante persone conosci tu che non hanno come base fondamentale del rapporto l'assenza di altri partner),
[QUOTE=Triskello;892179]Ognuno