Problemi e pericoli evocati da Piotr sono reali, basti confrontare cio' che st
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Problemi e pericoli evocati da Piotr sono reali, basti confrontare cio' che st
:asd:
Invisibili ma tangibili, a quanto pare
Edit
mi riferivo ai fantasmi
[QUOTE=LA RO;987540][COLOR="Red"]Gli italiani non sono tutti imbecilli!!! Senz'altro lo sono per
:) [QUOTE]ogni minuto perso senza
armarsi contro questo strisciante e mortale pericolo
Molto cursoriamente: devo ancora riuscire a trovare una stima realmente attendibile, a patto che esista veramente, sulle cosiddette vittime del bolscevismo. In primis perché nessuno ha realmente capito come vengano conteggiati questi morti da coloro che si dilettano di ragioneria. In secundis perché esistono delle difficoltà oggettive nel farlo. La Shoah è un evento che si presenta unitariamente, che è apprezzabile nella sua totalità a prescindere dalle semplificazioni che spesso mortificano la complessità del fenomeno. Nel caso della Russia parliamo invece del tentativo, piuttosto arbitrario, di tracciare un bilancio delle vittime di un sistema repressivo che ovviamente non si presenta immutabile nel corso dei suoi settantaquattro anni di storia; ed in cui lo sterminio tout court, a differenza dell'Olocausto, è stata spesso una conseguenza di precise scelte politiche e non un fine di per sé. Volendo fare un esempio, nella lotta contro i contadini intentata dal bolscevismo di Lenin durante la guerra civile si fondono ragioni ideologiche (il tentativo di sradicare il ceto agrario che, secondo l'ortodossia marxista, si presenta come naturale avversario della Rivoluzione nel suo conservatorismo), ragioni pratiche (le requisizioni di grani a favore dell'Armata Rossa e degli operai delle industrie che alimentavano lo sforzo bellico) ed infine logiche conseguenze: la morte per fame, negli inverni 1918-18 e 1919-20, di decine di migliaia di contadini privati dei propri mezzi di sostentamento dirottati verso i centri urbani. Oltre a ciò, a questa dinamica si sovrappone la medesima pratica delle requisizioni adottata anche dalle armate bianche, con medesimi risultati, spesso ai danni delle campagne delle stesse regioni battute dai Rossi, quelle della linea del fronte. Come vanno contate le vittime ? E soprattutto, come vanno considerate ? Perché a voler proprio fare l'avvocato del diavolo si potrebbe anche sostenere che senza la minaccia militare esterna la politica nei confronti delle campagne avrebbe potuto essere molto meno incisiva; ed una prova in tal senso spesso è rintracciata nel fatto che alla fine della guerra civile Lenin decretò la cessazione della pratica delle requisizioni ed anzì lanciò il programma della NEP. Un discorso simile si potrebbe fare per le vittime della collettivizzazione lanciata da Stalin; in molti casi è difficile capire dove finiscano i morti provocati dallo stravolgimento del quadro socio-economico della Russia agraria sotto la spinta dell'industrializzazione forzata ed inizino le vittime di politiche di sterminio scientemente perseguite, come nel caso dell'Holodomor ucraino, al fine di indebolire il tessuto sociale di un popolo i cui sentimenti nazionali erano percepiti alla stregua di una minaccia per l'integrità dell'URSS (peraltro senza considerare che in qualità di ex commissario alle nazionalità proprio Stalin era stato l'artefice del nazionalismo ucraino, ma questa è un'altra storia). Equiparare le due categorie non mi parrebbe onesto né sensato. L'idea di un listone unico capace solo di appiattire complesse dinamiche storiche non mi convince affatto.
A chi chiede cosa si dovrebbe fare anzich
Se l'alternativa è un'Europa comunista...
[QUOTE=lady cotard;987742]grazie my lord.
riguardo la battuta sulla carfagna, non vorrei far deragliare il thread, ma effettivamente
[QUOTE=Artemis;987772]Se l'alternativa
[QUOTE=Artemis;987772]Se l'alternativa
[QUOTE=borgo_pio;987779]Ecco perch
Quelle si chiamano aggressioni e omicidi. Lo stolking in sè e per se non è niente. Ovviamente il classico destroso vede nelle fanciulle un tenero ed inanimato fiore da difendere, ma questa legge messa così com' è rischia di mandare in carcere un sacco di innocenti. Machisenefotte perchè il suo effetto populista l' ha fatto.
Ma chiamarlo stalking par brutto ?
[QUOTE=libero;987785]
Come no,forse non esisteva la parola stolking ma ragazze morte a causa dello stolking si.
Sere fa ho sentito un paio di interviste a ragazze vittime dello stolking e non
[QUOTE=erin;987798]S
Ho fatto dell'ironia.
Chiedetelo a Piotr, che questi cattivoni dei fascisti si stanno prendendo tutta l'Europa :bua: A sto punto scusate, come ha paura lui dei fascisti, ho paura io dei comunisti... Problemi?
Quanto a Borgo Pio, non mi va di sparare sulla Croce Rossa.
Puoi avere paura di quel che ti pare, per quello che mi riguarda. Mi limitavo a notare che è una paura piuttosto infondata, dal momento che il comunismo 1) in Italia non l'abbiamo mai avuto, 2) in Italia non l'avremo mai e 3) non esistono in Italia partiti nostalgici dello stalinismo
Il fascismo, a quanto mi risulta, l'abbiamo avuto eccome e i partiti nostalgici del ventennio mi pare si sprechino...
:asd:
In effetti, capita spesso anche a me: Appena parli di libertà, di democrazia, di diritti civili, di Costituzione....vieni subito etichettato come "comunista". Anche se frequenti ogni giorno la tua parrocchia!
Dimentichi che tra le varie categorie politiche più o meno inventate rientrano anche i "cattocomunisti"...
No, purtroppo non lo dimentico, Mat. E' sempre detto con disprezzo, infatti.
[QUOTE=erin;987867]Puoi avere paura di quel che ti pare, per quello che mi riguarda. Mi limitavo a notare che
[QUOTE=borgo_pio;987793]Quelle si chiamano aggressioni e omicidi. Lo stolking in s
A mio parere molti di coloro che ancora oggi si autodefiniscono "comunisti" sono semplici capitalisti di stato.
Il comunismo (quello vero) è un'ideologia ben diversa che solo pochi nostalgici, idealisti ed utopisti ancora sostengono in modo coerente.
L'idea di notare al governo eventuali partiti comunisti, che magari nominano amministratori altrettanto comunisti (per modo di dire, visto l'incarico fortemente capitalistico che ricoprono), mi provoca solo un pò di sorriso sarcastico.
Il rischio comunista (se mai c'è stato veramente in Italia anche in passato) oggi sussiste solo nella testa di Berlusconi e dei suoi "leccapiedi" disgustosi.
Molti sono borghesi sinistrorsi con magari la "erre moscia" e che indossano maglioni pregiati. Altro che comunisti.
Sono capitalisti della peggior specie, non molto dissimili da quelli destrorsi.
Peccato che il tema del thread sia un altro...
[QUOTE=libero;988019][COLOR="Red"]Come non
Non direi, a giudicare dai molti post che parlano di comunismo e del pericolo comunista od illiberale, proprio perchè spesso sono temi usati come giustificazione delle azioni di alcuni politici (effettivamente un pò fascisti e mascalzoni) a cui allude Piotr nel suo post di apertura.
[QUOTE=LA RO;987540]Gli italiani non sono tutti imbecilli!!! Senz'altro lo sono per