Vabbè, ciascuno vi vede ciò che pensa: per me i due formano una coppia fissa e la donna è succube di quest’uomo e per te no. Come tu scrivi, il bello è che le opere d'arte lasciano spazio a molteplici interpretazioni.
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David Hammilton? :v
https://www.japantimes.co.jp/culture...e-beneath-ice/
:love: woow un quadro nel riflesso dello specchio
No, non è lui.
Ti lascio ancora un indizio.;)
http://prod-images.exhibit-e.com/www...g/78041a48.jpg
Bravissimo!:clap
Speravo che l’indovinello durasse di più, :D così avrei rivelato qualche particolare piccante della sua vita lasciando gli indizi, ma Mapplethorpe è troppo famoso...
Si trova tutto in rete, io volevo solo che si indovinasse anche in base ai particolari della sua vita :D , come la sua omosessualità ed i rapporti sadomaso...
Siccome quello che posta Bauxite e' da sempre una garanzia, ho cercato qualcosa
Beh bello
Sta Laziness mi piace assai :love:
http://i66.tinypic.com/21pq38.jpg
Interessante, ‘sto Vallotton che non conoscevo: sembra anche un po’ piatto e privo di profondità, ma mi par di capire che è la sua cifra stilistica.
"Avercene..." direte voi, ma io non so se appenderei a una parete di casa un deprimente nudo di Lucien Freud: vabbè, è arte e non decorazione e quindi lo lascio tranquillamente ai musei e alle pareti dei multimilionari.
Ciò mi fa pensare ai "nudi" che effettivamente stanno appesi in casa mia: non tanti, si contano sulle dita di una mano: una piccola Venere Anadiomene in bassorilievo bronzeo, una suppostamente casta Susanna insidiata dai biblici "vecchioni", un bovaro nudo di un simbolista tedesco del primo '900 e una simpatica ricciolina xilografata con le tette al vento negli anni '20 da un artista delle mie parti.
Con un po' di immaginazione e fantasia, la mia galleria personale ricapitola un po', nel suo piccolo, le immagini viste sopra:
La modella (e, ahimé, la mano) non è quella di Ingres, ma è pur sempre la Venere del greco mar che fea quelle isole feconde col suo primo sorriso...
E chiudendo un po' gli occhi, anzi un bel po', le prosperose forme di questa casta Susanna (una copia ottocentesca da Rubens, che tanto rubò a Tiziano e a Veronese) possono sostituire le altrettanto prosperose forme della Venere di Tiziano, anche se - causa Rubens - con una bella quantità di chili in più.
E ora che ci penso, a un primo sguardo distratto (moooolto distratto), il mio bovaro di Fiesole, non ricorda un po' le pennellate grossolane ed espressioniste di Lucien Freud?
e la ricciolina tette al vento, non potrebbe essere (magari... :D) di Felix Vallotton?
Beh, come in tutte le cose, la felicità sta nell'accontentarsi di ciò che si ha e delle illusioni che ci costruiamo per farcele piacere: la felicità, come l'amore, non è forse solo un'illusione causata da una momentanea mancanza di realismo?
Il tuo post pone troppi interrogativi e pertanto rispondo solo ad uno, magari qualcun altro lo farà per gli altri.
Io non sento la necessità di possedere delle opere d’arte, mi basta contemplarle nei musei, nelle mostre e nelle gallerie (ho altre fissazioni) . D’altronde è l’unica cosa che possiamo fare con esse. Ho sì, alcuni quadri ereditati che si abbinano all’arredamento. Ma anche se mi invaghissi di qualche opera, non saprei più dove metterla. Senza tener conto del fatto che sarei costretta a guardarla per il resto della mia vita, cosa che senza dubbio mi stancherebbe, anche se magari prima mi era piaciuta.
Avere o essere?
Non appenderei mai un nudo di Freud in casa, ci sono minori :v
Non mi sono mai interessata alle opere d'arte da possedere in casa
Devo ammirarle nel loro luogo naturale, il museo
In casa mi piace avere foto, infatti arredo con quelle
Sono i sei personaggi che si affollano attorno alla Venere dipinta da Agnolo Bronzino negli anni '40 del '500, per essere regalata al Re di Francia, Francesco I.
Secondo il compassato catalogo della National Gallery è "il dipinto più apertamente erotico dell'intera collezione" e la complessa e oscura simbologia dei personaggi che accompagnano la Venere "avrebbe costituito un ottimo pretesto per ammirare a lungo i corpi seducenti di Venere e Cupido e gli osceni dettagli del loro abbraccio".
Francesco I oltre a essere un notorio sporcaccione seriale, si dilettava di araldica e simbologia: un regalo perfetto per accattivarsene le simpatie.
E' indubbiamente una allegoria dell'Amore sensuale e incestuoso tra Cupido e Venere (ben identificati dalla freccia, le colombe e il pomo della discordia) ma per gli altri c'è da sbizzarrirsi: gli amanti sono coperti dalla Follia - altri dicono l'Oblìo - o, ancora, nascosti alla Verità (quella figura in alto a sinistra che tiene il velo), favoriti dalla Frode (la tipa stramba con un favo nella mano sinistra incollata al braccio destro), accompagnati dal Piacere (il puttino che sparge rose); in fondo a sinistra sta per arrivare la Disperazione o la Gelosia (la donna con la testa fra le mani, ma forse si tratta della Sifilide, appena arrivata dal Nuovo Mondo) e su tutto il Tempo che tutto disvela oppure allusione agli effetti ritardati della sifilide.
Una vera telenovela concentrata in un metro e mezzo di tela: non c'erano i film, allora, ma questo tipo di opere li sostituivano egregiamente: il produttore, in questo caso Cosimo I de' Medici, lo sceneggiatore (forse un letterato della corte medicea) e lo scenografo Agnolo Bronzino hanno confezionato un blockbuster di sicuro successo per un pubblico d'élite, il re di Francia Francesco I e la sua corte.
E anche un discreto enigma per chi cerca di interpretarlo.
E due maschere a terra.
Le maschere dovrebbero rappresentare un Satiro e una Ninfa che guardano gli amanti; anch'esse, insieme alla Frode e alla Sifilide aggiungono all'atmosfera del quadro una forte componente di quello che Freud (il nonno di Lucian) definiva come "unheimlich", parola difficile da rendere in altra lingua (in italiano viene tradotta con "il perturbante").
E' quel brivido di angoscioso spaesamento che genera una cosa avvertita come familiare ed estranea allo stesso tempo, un meccanismo ampiamente sfruttato dalla letteratura gotica e dagli horror d'autore.
Può essere che siano quelle che indossavano Afrodte e Eros e che, una volta tolte, gli abbiano consentito di zozzoneggiare al di là della parte che gli era stata assegnata.
beh visto che siamo arrivati a medaglie e monete vi propongo le 50 lire dell´uomo di spalle nudo che smartella sull´incudine..
https://www.ilgiornalelocale.it/wp-c.../02/50lire.jpg
L'incudine è l'attributo classico del dio Vulcano, raffigurato dal famoso scultore e medaglista Giuseppe Romagnoli nell'atto di forgiare una zappa o una scure.
Vulcano, antica divinità latina del fuoco, onorata fin dai tempi di Romo, già in età classica era identificato col dio greco Efesto: quest'ultimo però, secondo la tradizione mitologica e omerica, avrebbe dovuto essere brutto, zoppo e deforme.
Ma si poteva mettere un mezzo handicappato su una moneta della gloriosa Repubblica Italiana, ancora con i piedi a mollo nella retorica del Ventennio?
Non si poteva, e quindi eccolo bello e possente come un Apollo, forse solo leggermente corrucciato in volto: e ne aveva tutte le ragioni, essendo il legittimo sposo multicornificato di quella porcacciona di cui sopra.
L'opera del Romagnoli, che ha viaggiato per anni nelle tasche degli italiani in milioni di esemplari, può avere anche un certo valore venale che supera non di poco le 50 lire nominali: una moneta del 1958, in ottimo stato, vale circa 2.000€ sul mercato numismatico.
Un nudo un po’ più dinamico, notissimo. Un’immagine non basterebbe per rappresentarne la bellezza e perciò ho optato per un video.
https://www.youtube.com/watch?v=KnEt-2xx-gY
Un predecessore di L. Freud, che m’inquieta ancor di più, visto che non posso nemmeno fissare i suoi quadri ed ad un certo punto devo distoglierne lo sguardo, è l’espressionista Egon Schiele, col suo tratto nervoso ed implacabile che fruga nell’animo delle persone, nei corpi contorti, nei nudi asciutti e taglienti.
http://www.ilpost.it/wp-content/uploads/2014/12/21.jpg
"L'Io dell'artista emerge, contorce la materia e si ferma nello sguardo allucinato e nelle mani contorte. Mani dove le linee sembrano denunciare il dolore, la sofferenza, la malinconia di un'anima alla deriva. "
https://www.finestresullarte.info/op...divaricate.jpg
"Su una superficie ruvida e scabra, Schiele mostra senza falsi pudori, un erotismo scevro di moralismi e senza gioia, dove protagoniste sono fanciulle dal volto infantile e dall'atteggiamento deliberatamente impudico, donne dominate da una sessualità disinibita e urlata nel silenzio della loro anima."
http://www.arteworld.it/wp-content/u...au-analisi.jpg
William-Adolphe Bouguereau, Dante e Virgilio, 1850
Parigi, Museo d'Orsay
In questo famoso quadro, Dante e Virgilio stanno attraversando l'ottavo girone infernale, dove sono puniti i falsari (canti XXIX e XXX dell'Inferno) e assistono con sdegno e orrore alla lotta fra due dannati: Gianni Schicchi, con i capelli rossi, mentre sta mordendo e graffiando Capocchio. Secondo alcune fonti, Schicchi aveva rubato l'identità di Capocchio per potersi impossessare della sua eredità (proprio per questa ragione Dante lo mette tra i falsari). L'altro, Capocchio, è relegato nello stesso girone perché era un eretico e un falsario di metalli.
Anche se Dante e Virgilio danno il titolo al quadro, qui sono figure di secondo piano: lo sguardo dell'osservatore, infatti, viene immediatamente catturato dai corpi avvinti dei due dannati e dalla violenza (ma anche dalla sensualità) di tutta la rappresentazione.
http://restaurars.altervista.org/wp-...e-e-psiche.jpg
La prima copia al Louvre e una seconda all'Ermitage di san Pietroburgo.
Allievi del Canova ne realizzarono altre con qualche piccola modifica.
Bellissimi contributi.
https://upload.wikimedia.org/wikiped...lo_JBU0001.JPG
Michelangelo Buonarroti, David, 1501-04
Firenze, Galleria dell'Accademia
Da molti considerata l'incarnazione ideale di bellezza maschile, questa statua fu in origine collocata in Piazza della Signoria, dove rimase fino al 1873 (quella che si vede oggi accanto a Palazzo Vecchio è una copia), come simbolo della Repubblica di Firenze vittoriosa e imponente. La statua è infatti alta più di cinque metri, compreso il basamento di circa un metro. Il David, realizzato in marmo a tutto tondo, rappresenta l'eroe biblico mentre si appresta ad affrontare Golia: in una mano tiene un sasso e nell'altra una fionda.
Buonarroti aveva 26 anni quando iniziò a lavorare a questa scultura ed era appena tornato da Roma, dove aveva creato il suo primo capolavoro: la Pietà, oggi conservata in Vaticano. Dopo molti disegni preparatori e piccoli modelli in cera, all'inizio del 1502 Michelangelo iniziò a scolpire la statua da un unico blocco di marmo, lavorando da solo in piedi su un'impalcatura che circondava il grande blocco, perché voleva che nessuno vedesse la statua prima di averla terminata. Nel gennaio 1504 la statua era finita ed il risultato era così magnifico che fu deciso di riunire una commissione, di cui faceva parte anche Leonardo da Vinci, per decidere dove collocarla. I fiorentini decisero di mettere il David davanti al Palazzo della Signoria e qui venne inaugurata l'8 settembre 1504. E lì è rimasta per oltre tre secoli, fino alla decisione di spostarla per preservarla dalle intemperie.
http://i24.photobucket.com/albums/c4...mzgwm5r7wf.gif
Il David è in assoluto il nudo artistico maschile più bello che conosca.
:)
Preferisco di gran lunga il dialogo, anche se con qualcuno di meno prestante...
Per non essere troppo etnocentrici…
I templi di Khajuraho (India) sono noti per le sculture erotiche che li adornano.
https://exploremore.it/wp-content/up...04/DSC0187.jpg
Ce n'è per tutte le tasche, da 1€ in su, su ebay: https://www.ebay.it/sch/i.html?_saca...+moneta&_frs=1