Non posso non condividere. E credo che in fondo abbiate ragione, tu e Baux.
Però aggiungo che se uno vive nel bisogno di farsi illudere, forse deve farsi qualche domanda...
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Tempo fa avevo scritto qualcosa in proposito :mmh?:
https://discutere.it/showthread.php?...nta-di-giallo)
l'illusione c'è sempre, perché si investe comunque una persona di un proprio desiderio astratto, preesistente; sarebbe bene esserne consapevoli e alimentare la storia di realtà relative, un po' sdrammatizzate;
il guaio sono le rappresentazioni troppo epiche e drammatiche, i "destini", i film, gli schemi narrativi, proprio il parlare, che è pure noiosissimo;
certi bagliori li ho visti tra persone che si manifestavano intimità "basse", triviali, possibili solo in chi ha compiuto percorsi di accettazione, ma anche di rispetto spontaneo, come per certe battute ellittiche tra coniugi, o equivalenti, da cui si intuisce una storia di grande comunicazione;
poi c'è la carnazza, che conta tanto, la chimica che impasta tutto e dà i tempi, del relax o della tensione, di compatibilità inspiegabili razionalmente.
no, quella è una nevrosi, la ricerca di un tipo di uomo propenso a quella deviazione, col quale si è cresciute e si ha un conto in sospeso, con tutto il sistema di comunicazione dell'affettività; eventualmente, concorrono anche altre nevrosi complementari.
Penso che l'illusione stessa nasca da una forma di nevrosi, può facilmente trattarsi di una carenza affettiva dalla quale nasce un certo tipo di idealizzazione che ti fa vedere una realtà inesistente. Lo so bene perché io stesso per tanti anni ho sofferto di questa nevrosi. Che poi ci siano donne che soffrono di una vera e propria sindrome di Stoccolma è senz'altro vero, saranno i casi più gravi. Una forma di sottomissione masochistica...ma senza arrivare a questi eccessi, capita facilmente, in special modo in giovane età, di attribuire all'altra parte caratteristiche inesistenti instaurando rapporti che alla lunga possono diventare morbosi. Alla fine la donna si allontana, dopo che la violenza maschile ha iniziato a manifestarsi in modo esplicito; ma come sappiamo lo stesso allontanamento può provocare per reazione una spirale di violenza assai pericolosa.
L'illusione c'è perché alla gente piace illudersi.
Basta acquisire consapevolezza per vivere meglio le cose e le relazioni.
Non è che se conosci uno, ci fai sesso, ci esci un po' insieme, è automaticamente amore. E' lì che scatta l'illusione.
Come dici tu, la carnazza conta tanto. Troppo difficile allora lasciare tutto su un piano sessuale senza immaginarsi fantasiosi sentimenti? Poi magari quelli arrivano anche, prima o poi, ma certo non dopo due mesi che esci con qualcuno.
Penso che l'innamoramento a qualunque età in un certo senso "rimbambisca" , faccia vedere le cose in maniera diversa da come sono in realtà e si arriva a fare cose che non si farebbero altrimenti :D, è un periodo euforico, se l'amica aveva il bisogno di sentirsi amata, il lui di turno avrà assecondato questo bisogno e cercato di soddisfare il suo.
Altrimenti non esisterebbero vecchietti truffati e imbrogliati da giovani e avvenenti "badanti"e e donne ingannate da altrettanti uomini che dichiarano di amarle.
se non si consuma poi..:asd:
https://www.repubblica.it/economia/d...re_-199515712/
Ma la passione condita con parole come "ti amo troppo", "senza di te la mia vita non ha significato" oppure "è la prima volta che mi sento innamorato" assume un aspetto molto più romantico.
No, assume un aspetto falso. Un "ti amo" quando frequenti una persona da due mesi è falsissimo. Parlare di innamoramento è già diverso, ma si dovrebbe avere la consapevolezza che l'innamoramento è solo una questione di chimica, i sentimenti non c'entrano. Poi nel tempo ovviamente inizi a voler bene a una persona, a tenerci, poi magari nasce pure l'amore, ma è un percorso abbastanza lungo.
Poi frasi come "senza di te la mia vita non ha significato" sono deprimenti. Come se la felicità individuale dovesse dipendere dalla presenza o meno dell'altra persona. Il modo migliore per fare andare male una storia.
il regolamento n° 6/69/2006 dell'UE, commissione affari sociali, ammette queste formulazioni solo previo accertamento documentabile dei seguenti requisiti:
a) orgasmo femminile multiplo in numero non inferiore a 3 (tre) nel corso di uno stesso coito ininterrotto, in un numero di occasioni non inferiore a cinque, anche non consecutive, ma nell'arco del periodo di 30 gg., escluso festivi;
b) terza erezione consecutiva maschile nell'arco di un periodo non superiore a 75 (settantacinque) minuti, negli stessi tempi e modalità di cui al capo a);
c) atti unilaterali di liberalità di consistenza patrimoniale non inferiore al valore di mercato di euro 100mila, che potrà essere attuarializzato dai competenti organismi comunitari in seguito a variazioni ordinarie e/o di natura eccezionale nel valore della predetta unità contabile;
d) attestazione documentata di un numero di km percorsi per ogni coito non inferiore a 275, ivi inclusi i tragitti per recarsi nelle stazioni ferroviarie e/o aeroporti, per una distanza non superiore ai 106 km; posto che:
i) il reddito dichiarato dall'attestante non sia inferiore per una quota di un terzo a quello del partner, calcolato in media a partire dalle dichiarazioni dei redditi degli ultimi cinque anni al momento dell'attestazione;
ii) il patrimonio dichiarato dall'attestante non sia inferiore per una quota di un terzo quello della famiglia di origine del partner, calcolato in media a partire dalle dichiarazioni dei redditi degli ultimi cinque anni al momento dell'attestazione; in tal caso, l'eventualità di una diminuzione patrimoniale superiore al 35% del totale nel periodo intercorso tra l'attestazione in oggetto e l'ultima dichiarazione dei redditi comporta la nullità dell'attestazione stessa, posto che l'attestante può far valere eventuali crediti esigibili pendenti, purché non sub-iudice;
e) attestazione documentata riferita ad un periodo non inferiore ad un anno, ove si dimostri che:
i) l'attestante ha presenziato per almeno 12 (volte) a cene o altre occasioni sociali equipollenti con amici/amiche cagacazzi, invidiosi, odiosi, politicamente incompatibili del partner, ove l'argomento di discussione principale delle serate, per oltre la metà del tempo, fosse inerente agli hobbies del partner suddetto o incentrato su bufalerie varie;
ii) l'attestante abbia presenziato per almeno 12 (dodici) vote a sessioni di ricerca e/acquisto compulsivo di merci di varia natura, per un tempo non inferiore ad ore 2 (due) per ciascuna sessione;
iii) l'attestante abbia tollerato nel periodo in considerazione, e senza che si siano verificati episodi di violenza, l'allocazione nei locali domestici di dette merci per una cubatura calcolata secondo le tabelle di cui in allegato 5f alla presente normativa; in caso di violenza e lesioni, il periodo annuale si computa a partire dal settimo giorno lavorativo successivo a quello in cui si è verificato l'ultimo episodio violento;
nel caso di violenza ad effetto differito - es. ricorso a veleno per topi nell'arrosto surgelato - il periodo si calcola dal momento della comparsa dei relativi sintomi;
iv) l'attestante abbia presenziato per un numero di volte non inferiore a cinque mensili a manifestazioni di carattere sportivo o canoro predilette dal partner e la cui natura rientri nell'elenco di quelle definite come "ripugnanti" in allegato 7f alla presente normativa, tra le quali partite di coppa del Milan e festival di Sanremo, e durante le quali il partner suddetto abbia manifestato il proprio disdoro con improperi e altri vocalizzi udibili dalle abitazioni adiacenti, ove per tale constatazione sarà sufficiente la dichiarazione dei vicini firmata in carta semplice.
:D
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Forse non sarà un "ti amo" maturo, ma chi lo dice dopo due mesi di solito è convinto, mi sei passata da una situazione dove dopo tre settimane uno dice "ti amo" e poi la lascia (così suppongo se lei piangeva) a dirsi "ti amo" dopo due mesi, magari senza poi lasciarsi. Quello lo fanno in molti. Se sono intelligenti si astengono dall'esprimerlo prematuramente, ma magari già lo sentono. L'innamoramento è strano, non siamo mai del tutto rodati a nuovi innamoramenti, si è sempre principianti.
mah...
se si andasse ad osservare la realtà storica si vedrebbe chiaramente che quella dell'amore romantico, che a noi sembra una circostanza "naturale", in realtà è una costruzione ideologica, popolare negli ultimi due secoli, perché con l'uguaglianza si è sostituita ad altre;
in fondo, è il grande fraintendimento nel quale il "popolo" emula uno stato di libertà che imputa erroneamente alle élites, osservandone i costumi - narrati e imbellettati dalla letteratura varia, da quella "alta" ai giornaletti di gossip; costumi che in realtà sono molto, e dichiaratamente, diversi: Giovanni Agnelli, ad un intervistatore: innamorato ? raramente mi accadeva a 20 anni, si figuri oggi...
con quelle formule di dichiarazione d'amore si inscena un copione che si vorrebbe per la propria vita, mancando di strumenti per orientarla ad un senso concreto, basato sulla realtà; insomma, una droga, un fumogeno che impedisce di vedere le circostanze meschine e opprimenti di una condizione esistenziale, illudendo di possedere una ricetta, uno status diverso da quello reale, inaccettabile;
quando l'uguaglianza ha posto tutti alla pari, con questa opportunità si sono messi a nudo i limiti dell'individuo, che prima aveva identità e ruolo gerarchico;
ma l'autodeterminazione deve comunque trovare un codice di ciò che è desiderabile, e la massa, non potendo desiderare generalmente altro, lo cerca nel romanticismo;
questa cosa si osserva chiaramente nella - altrimenti inspiegabile - rimozione di elementari considerazioni dell'esperienza e della valutazione razionale di circostanze, anche elementari, quando si parla di amore, coppia, ecc... con una regressione di razionalità anche da parte delle persone più smaliziate e adulte.
Si ma l'innamoramento non è l'amore. L'amore nasce col tempo, da una conoscenza profonda. Dopo due mesi potrà esserci un certo affetto forse. Solo che la chimica indotta dalla fase di innamoramento spesso lascia spazio a fraintendimenti. Il batticuore e le farfalle nello stomaco non sono amore, è solo chimica.
Se dici "ti amo" dopo due mesi non sai di cosa stai parlando. Poi magari arrivi veramente ad amare l'altra persona, col tempo, ma in quella fase non si può certo parlare d'amore.
Dark dovresti terminare il tuo commento dicendo che parli a titolo personale perchè non è per tutti così. Il tempo è relativo, conosco coppie affiatate sin dal primo istante e altre per le quali c'è voluto del tempo, altre che si sono lasciate dopo vent'anni di matrimonio e 4 figli e altre ancora che non hanno assorbito il cambiamento da una semplice convivenza a un legame ufficiale. Dipende da tanti fattori. I nostri antenati spesso avevano una unica occasione d'amore, oggi è tutto più fluido grazie alle mille distrazioni.
Come ho detto c'è anche chi resta insieme. Io stessa ho una relazione da 12 anni. Ma quello che scatta all'inizio non si chiama amore. E' una definizione impropria che diamo noi. Non è che sono io a dirlo, te lo dice anche qualsiasi psicologo. All'inizio sono solo reazioni chimiche. Spesso, come dice Axe, condite da quel romanticismo che cercano di inculcarci fin da piccoli. Io non dico che due non possano finire per amarsi, dico solo che dopo due mesi non si chiama amore.
scusa eh... ma visto che si discute di un oggetto - l'"amore" - potresti darne una tua definizione, inclusiva ed esclusiva di determinati connotati, in modo tale che si discuta tutti dello stesso oggetto, senza equivoci ?
prova a fare questo piccolo sforzo, in modo succinto, ma rigoroso, poi si vede di che si tratta.
"Sentimento di viva affezione verso una persona, che si manifesta come desiderio di procurare il suo bene e di ricercarne la compagnia."
Fonte Treccani.
Tre cani hanno dato la loro definizione di amore, valida come quella di chiunque altro. Io, per quanto riguarda l'amore vissuto a livello di noi esseri comuni, posso solo ricordare la mia firma con la frase presa dal "Piccolo principe":
"E' il tempo che hai speso per la tua rosa che ha reso la tua rosa così importante".