Grazie, cara. Ha compiuto trent'anni proprio ieri.
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Elementi
Nascosto ridevi
tra mille bagliori
nostra bussola
unico astro.
Potere
Non vi è obbligo
la verità non è cosa da tutti
solo il servo lo sa.
Mentre si china a raccogliere il pane nero
di voi dirà,
é segnato sui registri.
Fecero un falò dei sogni notturni e,
li condussero in mezzo alla pioggia.
Mi piace molto la chiosa "Fecero un falò dei sogni notturni e li condussero in mezzo alla pioggia". Molto evocativo.
Parole
La verità è morta
sepolta dal male
La verità è morta
per gli esseri umani.
La verità è morta
sui ponti che crollano.
La verità è morta
divorata dal verde serpente.
La verità è morta
divorando le anime.
Aprile
Pioggia leggera.
di smeraldo vestita,
adorna trapunte
profumate di viola rugiada.
Fughe improvvise di luce,
corrono dietro le nubi,
inseguono i grigi
e raccontano l’azzurro.
Nuove fronde s’intrecciano,
accennano frutti tra i tralci,
risveglio tra i fili pallidi
leggere ali annunciano il nettare
Mio padre
Quanti anni sono
avevi mani grandi
non è mai stato dolce il tuo viso
nemmeno quando sorridevi
non ho mai capito i tuoi pensieri
non li ho mai vissuti
ero lì e non vivevo con te
seduti in quella sala
nel ripetersi d’ogni gesto
ritornavi dal lavoro
o chiedevi agli altri di me
eri lì
e io non c’ero
fuori nelle mie notti
senza via
dal sole del mattino
con i giochi di un bimbo
man mano mi perdevo
ritornavo e andavo
nell'attacco di una prova
e dopo
i tempi di una nuova storia
e poi mai più
non ti ho mai conosciuto
non ti ho mai cercato
e anche tu mi hai dato la vita.
Bellissima Kanyu
Un giorno parlando degli angeli
Un giorno parlando degli angeli
ricordo, eravamo lungo le sponde del Mincio,
tu dicesti che ne avevi sognato uno
uno che ti aveva parlato
non hai mai voluto dirmi cosa ti avesse detto
quella notte
io, allora
quel giorno caldo di un'estate che stava finendo
non ti chiesi nulla
Ora che non ci sei
ora che per dieci lunghi anni ti ho dimenticata
mi ritorna alla mente quell'istante
e quelle lacrime leggere sui tuoi occhi neri
forse ora ho capito cosa poteva averti detto
forse ora capisco
ma lungo quella sponda io non sono più tornato
ora è un altro tempo
non ricordo la tua voce
nemmeno il tuo viso
solo due occhi neri rigati di lacrime.
Croce senza nome
Li vedi lungo le strade
coperti di stracci
addormentati sotto coperte di carta e fogli di giornale
tra angoli di pietra di città
sulle panchine di un parco
sotto ponti tra le pozzanghere
la ruggine dei vagoni merci e l'urlo dei treni
digrignano i denti che non hanno
mormorano al vento
maledendo il passato
la vita vissuta e quella che stanno vivendo
per chi preme i tasti delle mille cose di ogni giorno
sono fastidio risa schifo e morte
sono solo angeli
presto diverranno invisibili
solo angeli che non sanno più volare
solo angeli caduti dal cielo.
Ciao Kanyu, le tue poesie mi piacciono. Sei bravo ! Ma quando le hai elaborate ? Ci conosciamo da vari anni e nel passato non ricordo di averle lette. Le hai tenute nascoste nel cassetto ? :rolleyes: :clap
Penso che per comporre una poesia sia necessaria la creatività ma questa sia ispirata dall'immaginazione.
Senza immaginazione si riesce a creare ?
Quando avrò tempo inizierò un topic dedicato all'immaginazione :shy:
Ciao doxa, non le ho proprio tenute nel casetto ma erano custodite dentro un baule in soffitta.
Sono poesie che hanno qualche anno, le ho rilette dopo tanto.
Qualcuna mi è piaciuta e allora l'ho condivisa con voi... ne ho altre, ma poco per volta eh :v
In verità mi piacerebbe anche riprendere, ma adesso sto attraversando un periodo (fisico) particolare e poi con il lavoro, quando riprenderò, non avrò tutto questo tempo.
Vedremo.
Ti ringrazio per l'apprezzamento, sempre gradito se arriva da un vecchio amico :)
Molto profonde, Kanyu!
Ok, allora ne arriva un'altra, poi per un bel po' non ne posto più :v
Per sempre
Quando mi chiamerai
Verrò da te con un sorriso
Io lo so
Tu mi chiamerai
E mi dirai che è per sempre
Non volterò la testa
Terrò gli occhi chiusi
Anche se so che lo stesso vedrò
Vedrò i colori
Sentirò quei suoni
Ci saranno luci e ombre
Movimento e stasi
E l'inimmaginabile
L'amplificazione del tutto
Così sarà
Stringerai la mia mano
La dolcezza di un tepore
Che non ferisce
La pace
Per sempre.
Molto bella!
Non è una poesia che porta speranza. E' solo tristezza e l'avvicinarsi di una ricorrenza
e scusate se oggi mi sento di condividerla con voi.
Era un giorno qualunque
In quegli anni
che cerco di cancellare
vissuti nell'inferno della disperazione
in quei luoghi
di cui nessuno vuol parlare
che nessuno vorrebbe ci fossero
dove chi ci è stato
descrivendo il lungo corridoio
o quei trespoli a salvarti
disteso in quei letti
aspettando il turno della sigaretta
dove si continua a fumare
anche chi non ha mai fumato
dove anche il più assurdo degli assurdi
sotto quel viso di comprensione
che ti tocca e ti guarda
è cosa normale
è una risposta a qualcosa che fa parte di te
in quegli anni
specialmente in quegli anni
tante volte vi ho parlato
ai lati dei vetri senza tende di una finestra
a quella macchia fissa sulla parete
le lampadine di un soffitto
quell'alto albero nel giardino di là
vi ho parlato con bassa voce
con labbra chiuse
è stata la morte a portarvi oltre il fiume
sotto quel colle
chiusi nei legni e dietro i marmi
dietro quelle foto di 30 anni fa
che mi pare ieri
dietro quei fiori appassiti
dietro queste lacrime
dietro quello che avete lasciato
dietro quello che era stato
il vostro spirito
la vostra luce
è chiusa
sigillata in questo mio cuore
dietro tutti gli sbagli del mio mondo
dietro la mia vita
ci siete ancora
ancora vi chiamo
mio padre
mia madre.
Molto bella, Kanyu: toccante, vera!
Condivido, sono piene di Pathos.
Domande
E dice
perché sei triste, non ridi mai,
ti guardi attorno
e gente strada parole
è come scivolassero intorno a te
non dici nulla
non parli se una donna ti sembra bella
o brutta
se una statua
una chiesa un quadro
le colline il mare
la lettura di un libro
ti trasmettono sensazioni
vedi notizie sui giornali
catastrofi
guerre fra popoli
politica
disgrazie o gioie
non ti toccano
non piangi
non racconti di cosa fai
del tuo lavoro
se hai un lavoro
ingiustizie
o grandi gesta di gente che dona la vita per gli altri
perché
dimmi il perché.
Guardo quei suoi grandi occhi interrogativi
alzo la testa e guardo il cielo
poi abbassandola
con un piede sposto della ghiaia sul terreno,
non importa sono di passaggio
questo non è il mio mondo.
Sogni
Molti sogni sollevano frastuono nel crepuscolo.
Quando un sogno soffoca il precedente,
dal sogno seguente viene cacciato.
I sogni passati sono neri come inchiostro.
Anche i sogni presenti sono neri come inchiostro.
E quello presente e quello passato esitanti dicono:
"Guarda ho davvero un bel colore".
Forse il colore è bello, nell'oscurità non si capisce,
e inoltre non si sa chi sia a parlare.
Nell'oscurità non si capisce, con la febbre e il mal di testa.
Vieni, vieni, sogno trasparente.
Fuoco fatuo
La felicità non esiste
Solo quell'angelo può essere felice
Tu rinunci al mondo dove dovresti vivere
E' una società alla deriva
Nega ogni possibilità di salvezza
Quale sarà il tuo lungo terribile viaggio
Nel fondo della notte.
Il sentiero dei melograni
Sul sentiero in disparte,
al riparo degli alberi, seppur bassi, di melograno,
nel segreto dell'ombra
è rigoglioso il verde muschio.
Rispondono alla porta:
appare sola, e mi saluta.
Credevo già venuto
il vecchio del monte.
A sud della porta,
lungo i melograni
è il sentiero del ciglio,
che porta ad un piccolo lago.
Quando giunge l'autunno,
piove molto sul monte;
le foglie cadono
nessuno le raccoglie.
Ciao Kanyu, mi piace la tua poesia !
A me evoca scenari collegati alla mitologia e alla religione, alla vita e alla morte. “Quel vecchio del monte”, il “segreto dell’ombra” l’albero del melograno, l’autunno, le foglie che cadono.
In questi giorni io e il nick Carlino in altro topic stiamo argomentando sulla Dea Madre Terra e il tuo riferimento al melograno mi offre la possibilità di ampliare il tema. :ciaociao:
Acqua
Tumultuosa invade
vuoti alveoli
salta e scroscia
Bagna spiagge
invade radici
ride sui sassi
Lava stalle
angoli bui
riflette il cielo.
Oltre ogni cosa
L'ho incontrata nei miei sogni più remoti
di notte a dormire
o sveglio fissando quel sasso
è ferma
è sempre ferma
non ha volto
sotto quell'incolore ampio saio
non c'è nulla
è il suo modo di presentarsi
per farsi vedere
perchè i nostri occhi possano vederla
noi abbiamo bisogno di vedere
quando la incontri tutto si ferma
non c'è alcun rumore
l'intorno si adombra
sembra che perfino i tuoi sensi
i tuoi sensi vitali, si adombrino
come una nebbia
come una coperta fatta di niente
ti avvolge
come se una caraffa di vino
si svuotasse con gocce di fumo
senza odore
senza bagnare
poi lentamente ti risvegli
i tuoi occhi
che ora nuovamente vedono
e senti il rumore
ronzio d'api e il profumo dei fiori
e ti chiedi dove sei stato
quanto è durato
e dov'è.