Gesù risponde alla domanda di quel tale, non alla mia, non alla tua, non a quella di Cono.
Il resto, con rispetto parlando, é fuffa.
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Ok, quindi "la penitenza" di quel signore -e di lui solo- era dare via i beni.
Un altro avrebbe dovuto dare biglietti per il Cocoricò immagino.
Arcobaleno, il Broker di Wall Street potrebbe avere nei confronti del denaro ( o di mammone) un atteggiamento più distaccato del mendicante incattivito dalla sua sorte. “Broker” e “mendicante” sono abiti esterni, ma Dio guarda al cuore.
“infatti il SIGNORE non bada a ciò che colpisce lo sguardo dell’uomo:
l’uomo guarda all’apparenza, ma il SIGNORE guarda al cuore».
—
(1Samuele 16:7)
Famiglie neocatecumenali : più di 200 partono per evengelizzare!
I genitori hanno formato un matrimonio allegro nel quale non mancano le avventure da raccontare. 34 anni compiuti, hanno svolto i più disparati lavori, da macchinista di cinematografo ed elettricista lui, da sartina a pasticcera lei. Lo hanno fatto per portare avanti i loro figli.
Non gli ha importato di lasciare tutto per annunciare il Vangelo.Essi, secondo quello che dicono, danno gratis quello che gratis hanno ricevuto.Per questo sono disposti ad essere inviati in qualsiasi parte del mondo. Sono centinaia le famiglie che hanno deciso di partire in missione e dare testimonianza come cristiani. Appartengono al Cammino neocatecumenale, nato negli anni sessanta a Madrid, e stano terminando di assistere ad una convivenza in Italia nella quale gli verrà assegnato il paese per il quale saranno a capo della missione fin d’ora.
Il Papa ha espresso l’intenzione che la Chiesa divenga missionaria, in particolare le parrocchie. Il Cammino Neocatecumenale ha fatto propria questa sollecitazione, realizzandola al massimo grado.
Per dieci giorni 1400 persone si sono incontrate a Porto San Giorgio (Ascoli Piceno) per una convivenza del Cammino Neocatecumenale dedicata alle famiglie in missione. All’incontro hanno partecipato anche 325 famiglie che si sono rincontrate dopo alcuni anni di missione evangelizzando diverse parti del mondo.
https://forum.termometropolitico.it/...nel-mondo.html
Non fanno notizia cugino, sono nascoste: Ma sai quante sono le Famiglie che lasciano tutto per Amore a Gesù Cristo?
Abbiamo carissimi amici nella Repubblica Centrafricana, a Taiwan, in Finlandia. Che son là con 5, 6, 7 figli.
E perché te non vai? Forse è più comodo pontificare dalla poltrona di casa? Via cono sii serio e onesto.
Ma poi, queste famiglie, danno via tutto, tutto? Casa, auto, vestiti, conto in banca a chi?
Il broker a wall street?
Piuttosto è l' arroganza, la pretesa insita NEL monoteismo che TUTTI i popoli della terra debbano "piegare" le ginocchia davanti all' (ex-iddioTribale) iddioVivente !!
Detta pretesa era GIA' presente nel monoteismo ebraico-giudaico (vedere il Deutero-Isaia.. con quel suo perentorio monoteismo Trionfante !) tanto da elevare il popolo Primogenito come:
- Luce delle genti (e/o Faro delle Nazioni) _ capitoli 42 + 45 + 46 + 49
(IO ti rendero' Luce delle genti delle Nazioni perchè porti la MIA salvezza FINO agli ultimi confini del mondo ! ) -
Cosi' è anche per il successivo cristianesimo con quella "poetica" AGGIUNTA, nel successivo secolo (!), di quel pluricitato passo del nickname Matteo capitolo 28 --
Detto inconoscibile autore mette in bocca a quello che "sarebbe" RI-tornato vivente di andare ovunque a battezzare (??) con quella strana formulazione della trideita' che verra' sancita addirittura nel IV secolo a Costantinopoli !!
E cosi' per gli ultimi monoteisti provenienti dall' Arabia _ secondo i quali il mondo è diviso in due:
- i credenti / e i non credenti e "Questi" DEVONO essere convertiti nel loro credo !
Monoteismo: fonte di dolore e spargimento di lacrime + sangue !!
Ben scriveva il dissidente teologo catto-cristiano Eugenio Drewermann _ nel suo libro:
- Giordano Bruno _ il filosofo morto per la liberta' dello spirito / editor Rizzoli
Apprendiamo che i cristiani invadono altri continenti.. saccheggiando spietatamente tanto i tesori della Natura quanto gli uomini che vi abitano !
Bisogna salvare il mondo DAI cristiani _ ovunque essi poggino piede aumenta la follia, la distruzione e il sangue. ( pag. 108 )
E continua con quel "profetico" pensiero del martire (a pagina 156):
La chiesa è ben consapevole che SEMMAI si diffondesse troppo la liberta' di pensiero _ e una volta che si stabilisce di mettere in dubbio ogni asserzione su determinati fatti e verificarli... per la chiesa risulterebbe "impossibile", davanti al tribunale della Ragione, sostenere la sua rivendicazione di essere l' unica infallibile depositaria della verita' !
E proprio un secolo dopo.. l' Illuminismo concretizzara' il pensiero del martire, che poi sara' (dopo aver lacerato le carni, strappato le unghie dei piedi e mani.. ) Arrostito Vivo a grazia dell' iddioTrinitario !
-
Ti capisco poiché sono stato uno dei primi, tanti hanno fa, ad aderire alla comunità neocatecumenale della mia città ed avrei molte cose da dire ma basti dire che dopo qualche hanno ne sono uscito per incompatibilità di carattere. Comunque vale la pena dire alcune cose.
- inizialmente quando si facevano le cosiddette "convivenze", cioè si andare a vivere insieme per tre giorni presso qualche istituto a pregare e meditare la parola di Dio eravamo assistiti da tre catechisti, cioè anziani catechizzati, e guai a contraddirli; be a parte questo quello che mi colpì fu che alla fine quando era necessario tirare le somme i denari venivano segretamente immessi un un sacco nero, forse perché il denaro veniva considerato spazzatura, ma il senso recondito e che io ritenevo anche giusto era che chi aveva di più mettesse di più e chi aveva meno mettesse di meno, Tra parentesi a volte il sacco girava anche dieci volte perché le suore non avrebbero giustamente accettato di meno avendoci servito e riverito.
Ebbene questa abitudine che io consideravo ben fatta dopo un po' venne elusa e le spese venivano ripartite matematicamente:asd:.
- altro punto è il raduno conviviale che di solito ricorreva una volta al mese ed ognuno portava qualcosa da mangiare, ebbene non ho mai visto un desiderio così sfrenato di assaggiare, un po' sarebbe poco, ma diciamo un po' di tutto:asd:.....c'era anche chi spingeva sconsideratamente.
- ogni settimana, di sera, ci si vedeva in parrocchia per discutere la parola di Dio, e se dico che il prete concludeva la serata è dire poco poiché il prete aveva completa carta bianca e chi deviava da Santa Madre Chiesa era malamente e moralmente ripreso. O così o pomì. Ed io anche se amaramente, poiché meditare sulla Bibbia mi è sempre piaciuto, ho scelto pomì:asd:
A dimenticavo, il massimo è stato quando un catechista di una certa età si mise in testa di donare parecchi soldi alla comunità; ciò gli ha provocato una crisi esistenziale perché ha avuto contro tutta la famiglia, poi non so come sia andata, perché avevo già fatto le valigie.
C'è infine da dire che se non sei dentro con tutta la famiglia figli piccoli compresi sei visto un po' di traverso, insomma non sei perfetto, ed io la mia famiglia, poiché era una cosa che interessava me, non l'ho mica portata:asd:.
Caro esterno scusa gli errori ma ho scritto di getto.
Non hai letto l'articolo? Tutto. Lasciano tutto ai poveri e ricominciano da zero dove li chiama il Signore. Lavorando là, confidando in Lui giorno per giorno.
Cono e Cona? Che ne sappiamo dei piani del Signore? Per adesso la nostra Missione si è svolta qua, ma il futuro appartiene a Lui. Che chiama chi vuole e quando vuole, nei modi più disparati.
Insomma si citano 200 famiglie che fanno quello che dovrebbero fare tutti i cristiani, a sostegno di che tesi non so, ma nessuno qui pensa, dico pensa, che in riferimento al messaggio di gesù dovrebbero dividere con gli altri i propri beni.
Io davvero mi chiedo come si faccia a essere cristiani e accusare in coscienza chi ha un percorso spirituale personale o in divenire, di crearsi un credo su misura a proprio comodo.
Ma anche se non ci fosse stata questa parabola, non basta amare il prossimo tuo come te stesso per non mangiare bene sapendo che la maggioranza del mondo muore di fame? Anche se non l'avesse detto e lo ha detto (né gesù né gli apostoli avevano beni King, si vede che Gesù aveva chiesto a tutti la stessa cosa, anche a sé stesso... che coincidenza) ma sembra anche regolare entrare a Mediaworld a vedere il nuovo tv o programmare lavori al proprio salotto di questi tempi.
Questi sono quelli che fanno le vittime, dicono di non giudicare quando è lo sport nazionale della loro chiesa, basta che non si rivolga a loro, il giudizio.
Un credo su misura gli altri... ma che bel coraggio.
"Questo egli (Giuda) disse non perché gl'importasse dei poveri, ma perché era ladro e, siccome teneva la cassa, prendeva quello che vi mettevano dentro".
Giovanni, 12, 6
É il Vangelo, Jerda.
Nell'apocrifo di Barnaba, alla domanda dei farisei se fosse giusto pagare il tributo a Cesare, Gesú si fa dare la moneta da Giuda, che aveva la cassa....
Ma ti rendi conto che stai mettendo l'inciso "siccome teneva la cassa" tradotto dall' aramaico, quando abbiamo tradotto un cammello in una cruna per un cordone da ancora in un ago, aldisopra della chiarissima parabola da me citata?
Fossi credente ti taccerei d'eresia
ma solo dopo aver devoluto i miei beni ed essermi messo nelle mani del signore beninteso.
update: la cassa erano i proventi della questua, consistevano in cibo, qualche oggetto e monete che ricevevano in carità.
Io, ti ho citato solo le 200 Famiglie dell'articolo...di quell'incontro col Papa: Ma sai quante ne partono ogni anno, cugino? E solo del Cammino Neocatecumenale? Tantissime!
E’ tempo di "missio ad gentes": Siamo chiamati a essere discepoli - missionari nella quotidianeità e a portare la gioia del Vangelo a tutti gli uomini. Il contesto storico in cui viviamo offre numerose opportunità per continuare a testimoniare con passione e fiducia la tenerezza di Dio per tutti i suoi figli.
Tutti siamo coinvolti pienamente nella missionarietà della Chiesa. E’ la nostra vocazione, la missione consegnata a tutti i cristiani: “Guai a me se non annuncio il Vangelo!” (1Cor 9,16). Tutti discepoli-missionari, promotori di incontro, di dialogo, di condivisione, di solidarietà, di scambio.
L'«andate» è insito nel battesimo, perché gli orizzonti dell'evangelizzazione sono sempre i confini del mondo. Confini che non sempre e non solo si misurano in chilometri percorsi, sono le “periferie esistenziali”:
“Quando la Chiesa è chiusa, si ammala. La Chiesa deve uscire verso le periferie esistenziali” (Papa Francesco).
Ce lo ha ben ricordato e riaffermato anche il IV Convegno missionario nazionale svoltosi a Roma nel 2014. Proprio ai partecipanti al Convegno Papa Francesco ha rivolto un invito:
“Vi chiedo di impegnarvi con passione… Le diverse realtà che voi rappresentate nella Chiesa italiana indicano che lo spirito della missio ad gentes deve diventare lo spirito della missione della Chiesa nel mondo: uscire, ascoltare il grido dei poveri e dei lontani, incontrare tutti e annunciare la gioia del Vangelo”.
http://www.cmv.it/it/cmv/website/app...ssio-ad-gentes
Beh, non puoi farlo funzionare a fasi alterne....
il cammello una traduzione falsa;
la cassa una traduzione falsa;
"vendi quello che hai e dàllo ai poveri" invece vale 1:1 facendolo assurgere a norma universale, cosí, per dire che i cristiani dovrebbero vestirsi di stracci e vivere nella polvere...
Ai poveri chi? Ci fai capire per bene il meccanismo di funzionamento di tutto questo lasciare ogni proprio bene a terzi?
Non è che uno parta in tre secondi per andarsene per il mondo se hai la casa, l'auto, i mobili, i vestiti, il conto in banca da depennare dalla propria esistenza, burocrazia e fisco compresi.
Ma poi che senso avrebbe lasciare tutto ad altri e diventare poveri noi stessi? Che tanto i soldi servono lo stesso e se non li hai, te li devono dare gli altri. Una catena di S. Antonio diventa.
Io penso che, come ogni confraternita, il lascito rimanga all'interno per l'autofinanziamento, e dove andrai troverai un'accoglienza già preparata per lo scopo. In compenso farai dei bei salti nella gerarchia interna alla comunità. Vai a catechizzare dove il terreno è vergine, credo che i poveri c'entrino poco.
E' chiaro che se la comunità fallisce allora veramente non sai più dove andare, è anche chiaro che potresti essere facilmente manipolabile, ma per loro l'obbedienza al vertice è una virtù.
C'è solo l'imbarazzo della scelta, oggi come oggi. Sono innumerevoli le organizzazioni (laiche e religiose) che si occupano delle povertà e dei poveri del mondo....
Il Signore chiama e le Persone rispondono. Lasciando proprio tutto.
"Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Non procuratevi oro, né argento, né moneta di rame nelle vostre cinture, né bisaccia da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché l'operaio ha diritto al suo nutrimento. E strada facendo, predicate che il regno dei cieli è vicino!" (Matteo 10)
Una coppia di nostri amici (professore universitario lui, commerciante lei, con 4 figli) sono in Missione in Australia. Vivono lavorando in un allevamento ovino. Perchè? Cosa li ha spinti? Sono improvvisamente impazziti? O davvero hanno sperimentato che Dio esiste? Che Dio non abbandona?
Perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito? Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro? E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un’ora sola alla sua vita? E perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora se Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede? Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo? Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno. Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà già le sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena.
MATTEO 6
Caro cono, cercare il Regno di Dio e la sua giustizia non ha regole affinché sia possibile a tutti, ognuno secondo il proprio talento.
Non è auspicabile per nessuno "fare così", invece io credo sia auspicabile per tutti "essere così" per poi fare, non in tal modo, ma secondo l'spirazione dell'esser così, che apre infinite possibilità al fare.
Tu prendi tutto come una regola misurando poi il prossimo secondo quella regola, in tal modo rinunci fatalmente alla profondità dell'essere fermandoti solamente alla superficie.
Cono raccontala tutta e giusta, restare nel vago non serve.
Parli di famiglie che lasciano tutto, le metti sul piedistallo, ma come funziona tutta la trafila?
Se tu e Cona oggi decideste di fare domanda per essere mandati chissà dove nel mondo, quale sarebbe l'iter per diventare nullatenenti e partire subito dopo?
I tuoi amici per chi allevano pecore in Australia?
Ma non leggi? E' il Signore, che chiama. E' Lui che prende l'iniziativa. Poi ciascuno risponde o non risponde. Mai il Signore forzerà la mano a qualcuno, Crepuscolo. Mai! Da dove siamo partiti? Dal passo di Marco postato da Jerda: «Una cosa sola ti manca: và, vendi quello che hai e dàllo ai poveri e avrai un tesoro in cielo; poi vieni e seguimi». Quel giovane ricco non lo fece, molti invece si. Ancora oggi.
Ahahahahaha non si fa domanda. La Chiesa non è un ufficio di collocamento, Laura. Ho appena detto a Crep che l'iniziativa è sempre di Dio. E' Lui che chiama. Chi vuole e quando vuole.
"Perché una famiglia dovrebbe partire per una missione? Punto Famiglia ne ha parlato con Padre Piero Gheddo, instancabile missionario del PIME (Pontificio istituto missioni estere), pieno di grinta e di energia nonostante i suoi 60 anni di sacerdozio e una vita vissuta in giro per il mondo.
Padre Gheddo ha seguito il cammino di tante famiglie partite in missione durante il suo sacerdozio. La presenza dei missionari nei paesi poveri è per queste popolazioni un segno di speranza, la certezza che c’è qualcuno che condivide in pienezza la loro condizione e lo fa con gratuità di cuore.
Quando poi questa condivisione viene da famiglie che lasciano la loro casa spesso seguiti anche dai figli, la loro presenza suscita stupore e gratitudine. “Ricordo in modo particolare una coppia di sposi di Verona con quattro figli adulti che è partita per la Guinea, in una missione del Pime, il marito era ferroviere e la moglie con qualche anno di meno stava a casa ma sapeva coltivare la terra, l’orto. Quando il marito è andato in pensione a sessant’anni, ha cominciato ad ammalarsi perché si sentiva inutile. Hanno incontrato un missionario del Pime che gli ha proposto di andare con lui in missione e sono partiti. In Africa hanno avviato un’attività agricola, coltivando cipolle, carote, pomodori e anche la frutta, cosa che in questo paese è raro trovare. Sono rimasti un po’ di anni, sei o sette anni, e hanno lasciato una grande testimonianza per la gente del posto. Ricordo anche l’esperienza di una coppia giovane partita per la Cambogia, la moglie era infermiera, hanno lavorato per diversi anni nell’ospedale locale”. Indubbiamente la famiglia missionaria si integra diversamente con la gente del posto, spesso ha una casa molto sobria, problemi quotidiani da affrontare, la loro relazione con le altre famiglie è paritaria e il modo in cui vivono gli affetti, educano i figli, considerano il ruolo della donna, questi gesti legati alla quotidianità sono molto più eloquenti di mille parole. Inoltre nei paesi dove c’è stato un forte lavoro di cristianizzazione si sono avuti dei risultati incredibili.
Dove sono arrivati i missionari molto si è fatto per la famiglia, quale cellula della società. Sono stati costruiti ospedali, scuole e posti di lavoro. Le donne sono più istruite e le malattie infettive diminuiscono notevolmente. In questo compito di educazione dei popoli la testimonianza della famiglia è fondamentale”.
https://www.puntofamiglia.net/puntof...one-ad-gentes/
Via, non fare lo sciocchino, se parli di chi destina le famiglie ad un preciso angolo del mondo, qualcuno organizzerà e coordinerà, no?
Lasciare tutti i beni è condizione sine qua non per andare in missione o è facoltativo?
Tu puoi avere la chiamata e pure un'orchestra in testa, ma dio di sicuro non ti gestisce la vita e la parte fiscale e burocratica.
A meno di non avere qualcosa da nascondere, chiedere lumi su come funziona l'iter mi sembra normale, soprattutto laddove si parla di lasciare tutto, lavoro, casa, soldi, beni vari.
Si pone infine la questione di chi mantiene queste persone e come, poi l'eventuale ritorno in patria e ritrovare lavoro e casa.
Doppio
Bisogna sapere cosa intendi tu per chiamare, e riflettere sul fatto che i Vangeli sono stati scritti a posteriori.
E poi chiamare a fare che? Secondo te a predicare, secondo me ad imparare. Io intendo Gesù come mio maestro di pensiero e di vita.
Tutta la mia vita è stata intesa ad imparare da Lui e so che morirò ancora imparando proprio come si muore da cristiano.
Noto che non hai riflettuto affatto su quello che ho detto sui talenti, sulla diversità delle persone che se le immaginassimo come noi le limiteremmo in tutto ed escluderemmo le infinite possibilità di Dio, infatti Gesù chiamò anche Giuda, ma Giuda non si lasciò convertire.
Posso concordare pensando alla chiamata come potenziale invito alla conversione, ma non a quella degli altri, che per amore della libertà individuale non dipende da noi, ma alla conversione di noi stessi.
Tu avrai pure il talento a convertire io invece ho quello a migliorarmi che se vogliamo è una conversione intima ed un contatto continuo con Dio, ma non sono geloso della mia conversione come nella parabola dei talenti o come tu potresti immaginare dandomi del solitario, ma con il mio modo di essere e di comportarmi sono d'esempio non ad ignoti potenziali sconosciuti ma a coloro che conosco, che mi circondano e con i quali sono costantemente in contatto.
Ed anche se Gesù non sta nelle mie parole poiché io credo che di parola ce ne sia una sola come uno solo è il padre, sicuramente sta nel mio cuore, e so che Lui lo gradisce perché il cuore è mio e mio solo, e se lo dedico a Lui è proprio perché lo amo, infatti è sempre Lui che mi fa capire quando lo estrometto.
Questo è l'insegnamento che il maestro Gesù m'insegna.
Se poi devo essere come vuoi tu, dillo:asd:.
Cosa dice Gesù Cristo? "Non portate con voi niente" "Cercate prima il Regno di Dio e tutto vi sarà dato": E così avviene. In semplicità. Te chiedi un iter. Sono 5 piccoli punti:
1) La chiamata di Dio
2) Il "Si" delle Famiglie
3) La Chiesa esamina dove c'è bisogno di portare Testimonianza
4) L'invio
5) La Missione
Le persone vivono lavorando. Esattamente come qua. Come ti ha descritto Padre Gheddo. I nostri amici erano professore e commerciante, adesso allevano ovini. Gratuitamente hanno ricevuto, gratuitamente danno. Il Signore non manda la gente allo sbaraglio. Il Signore provvede. Sempre.