:v
Rispondevo a Regina. Mettiti tranquillo Crepuscolo.
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Chissa' come i credenti "commenterebbero" i seguenti autori ispirati circa l' origine dei due opposti:
- Bene e MALE / vita e morte / ricchezza e poverta',
TUTTO proviene dall' iddio (monoteista) - Sir.11.14
- Avviene qualcosa nella citta' una Sventura che non sia causata dell' iddioabramitico ? ( Amos 3.6)
- IO (l' Abba') creo la luce E le tenebre,
do' il benessere E causo l' avversita',
- IO sono colui che fo' "tutto" questo !! ( Deutero-Isaia 45.7 )
Come dire... alla faccia dei gestori del culto, il Male non sarebbe che provocato dall' iddio, come GIA' osava domandare il Mitico Giobbe al divinVasaio (Giob.cap.9) !
Quale invece la goffa risposta dei credenti della croce ? il tutto va riferito al fantasioso fattaccio dell' Immaginaria coppia umanoide (che per il divinVasaio era opera... Molto buona) -
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Anche materia ed antimateria sono sue opposti ma Dio li tiene separati, non certo l'uomo, perché come il Paradiso e l'Inferno non possono stare insieme in eterno, così se la materia od il grano maturo incontrasse l'antimateria la zizzania, si annichilirebbero, puff, con gran fragore la zizzania o l'antimateria distruggerebbero la materia od il grano maturo. Per questo non bisogna raccogliere la zizzania prima della maturazione del grano per non togliere pure i chicchi di grano.
Ogni cosa al momento giusto per non sprecarla.
Prima di Gesù il divinVasaio operava fuori del corpo umano , ma con l'arrivo di Gesù, ed il taglio del velo esterno del Santo dei Santi, il divin Vasaio ha preso dimora nei nostri cuori, intendendo nel nostro intimo, al nostro interno, Infatti il tempio dei facoltosi Sadducei, padrini assoluti del Sinedrio, è stato distrutto insieme alla città dai Romani. Sempre prima lo spirito poi la materia.
Se giudico Dio cattivo allora esiste.Come posso dare un giudizio(sia positivo che negativo) su ciò che ritengo non esista?
Perché chi non crede nell'esistenza di Dio vuole comunicare al credente che Dio è cattivo?Se non credo in qualcosa che senso ha parlarne,che senso ha gettar fango su qualcosa che non esiste?
Non è forse questa una cattiveria nei confronti del credente,un gusto di discutere non costruttivo ma solo per criticare e mettere i bastoni tra le ruote,una specie di PROSELITISMO al contrario?Qui i credenti sono tacciati di proselitismo ma con chi possono avere un dialogo costruttivo(anche se con idee diverse)?Ci sono forum di filosofia o scientifici molto validi per chi esclude una spiritualità umana o un riflesso di questa nelle religioni.
Se io non credo negli UFO non andrò a discutere su testi che ne parlano nè darò giudizi.Parlerei inutilmente su ciò in cui non credo e ferirei le persone che ci credono.Capisco che i litigi pubblici oggi fanno "odiens" ma qualcuno può restare ferito inutilmente.
Se giudico Dio cattivo allora esiste.Come posso dare un giudizio(sia positivo che negativo) su ciò che ritengo non esista?
Perché chi non crede nell'esistenza di Dio vuole comunicare al credente che Dio è cattivo?Se non credo in qualcosa che senso ha parlarne,che senso ha gettar fango su qualcosa che non esiste?
Non è forse questa una cattiveria nei confronti del credente,un gusto di discutere non costruttivo ma solo per criticare e mettere i bastoni tra le ruote,una specie di PROSELITISMO al contrario?Qui i credenti sono tacciati di proselitismo ma con chi possono avere un dialogo costruttivo(anche se con idee diverse)?Ci sono forum di filosofia o scientifici molto validi per chi esclude una spiritualità umana o un riflesso di questa nelle religioni.
Se io non credo negli UFO non andrò a discutere su testi che ne parlano nè darò giudizi.Parlerei inutilmente su ciò in cui non credo e ferirei le persone che ci credono.Capisco che i litigi pubblici oggi fanno "odiens" ma qualcuno può restare ferito inutilmente.
:rotfl::rotfl:
Indipendentemente dall'esistenza o meno di un dio, chi crede presenta una figura di un essere come reale e con determinate caratteristiche, con azioni che compie, un volere che esprime. Già c'è il problema di voler aver ragione nel dire che un dio esiste e poi si può benissimo giudicare questo essere visto che ne vengono fornite descrizioni.
Nulla di strano. Lo facciamo anche con i personaggi di un libro, di un film, fumetto, favola o mito che sia.
Qui siamo in un forum con tanti temi e non ci sono divieti di partecipazione.
C'è così tanta paura del contraddittorio e di essere smentiti per caso?:D
Il caso è dovuto all'ignoranza della causa o delle cause che hanno procurato l'evento.
Il caso non esiste in natura; è un parto della nostra mente.:D
Il credere in qualcosa è necessario a tutti, ma assolutizzarlo e farne un dogma e quì ti leggo spesso , mortifica la mente e rende prigionieri di quella credenza chiudendo le porte a verità che possono essere scoperte con una maggiore maturità di spirito e di mente; cosa impossibile se la fede diventa dogma.
Ci può stare anche questo, non sappiamo del tutto la causa o le cause ma a caso ci possiamo più comunemente abbinare la questione probabilità. Infine c'è la caoticità, cioè condizioni e perturbazioni che influenzano gli esiti (probabilità), per cui quello che spesso viene detto casuale è un sistema caotico, tipo il lancio della moneta con la mano, in cui ci influiscono un sacco di variabili, la velocità di lancio, il movimento del polso, il punto dove viene fatta cadere la moneta ecc...
se ci fate caso, il male non esiste se non come mancanza.
non si può scegliere fra un pieno e un vuoto. si è "pieni" di qualcosa" e "vuoti" di ciò che si deve comprendere.
se tutti noi tendiamo a conoscere, comprendere e trovare il nostro equilibrio, allora siamo tutti tendenti al bene, come completamento di quello che ci manca.
Guarda, girando la frittata si potrebbe dire che il bene c'è come mancanza del male e viceversa ma è una spiegazione un pò così così, dai.
fin qui, ci siamo; ti do ragione in toto; la questione però è quella successiva:
questo varrebbe per religioni moralmente "neutrali", cioè quelle cose new age che perseguono un fine esclusivo di benessere individuale e non una morale collettiva;Citazione:
Non è forse questa una cattiveria nei confronti del credente,un gusto di discutere non costruttivo ma solo per criticare e mettere i bastoni tra le ruote,una specie di PROSELITISMO al contrario?Qui i credenti sono tacciati di proselitismo ma con chi possono avere un dialogo costruttivo(anche se con idee diverse)?Ci sono forum di filosofia o scientifici molto validi per chi esclude una spiritualità umana o un riflesso di questa nelle religioni.
Se io non credo negli UFO non andrò a discutere su testi che ne parlano nè darò giudizi.Parlerei inutilmente su ciò in cui non credo e ferirei le persone che ci credono.Capisco che i litigi pubblici oggi fanno "odiens" ma qualcuno può restare ferito inutilmente.
ma le religioni testamentarie tipicamente esprimono una filosofia morale, a partire dai comandamenti, e poi nelle relative dottrine; cioè, dicono questa è cosa buona e giusta, sottintendendo che per un bene comune tutti dovrebbero adeguarsi al precetto, e chi trasgredisce è additato come peccatore;
ora, a prescindere dai modi e dalle circostanze, la manifestazione della fede in un credo che esprime una filosofia morale contiene in sé una forma di violenza, tipica della filosofia politica, anche non religiosa; cioè, si sostiene un valore pubblico, che ha la tendenza ad essere imposto come necessario;
in molti casi puoi avere una sovrapposizione tra il comandamento e la nozione laico-politica del precetto, non uccidere, non rubare, ecc... e allora si pongono pochi problemi, perché si tratta solo di una questione di interfaccia: tu attribuisci a "Dio" l'origine di un precetto che altri individuano in altro;
ma quando un credente sostiene, in base alla sua dottrina, che il tuo comportamento andrebbe emendato, che è inopportuno per la società, questa diventa un'aggressione; nelle nostre società pluraliste, di solito solo fastidiosa, anche se per alcune minoranze grave e incompatibile con la legge;
ma se tu vivessi da cristiana in una società dove i cristiani sono perseguitati per motivi religiosi, la questione ti apparirebbe come lampante:
cioè, il credente in altro che ti perseguita si potrebbe lamentare che le obiezioni al suo credo - sulla cui base avviene la persecuzione dell'infedele Rachele - sono offensive e aggressive;
non è una questione di lana caprina, visto che in base a considerazioni religiose si è sparso e si continua a spargere sangue da millenni; e non è nemmeno questione di personale inclinazione alla moderazione e alla tolleranza;
il punto è proprio far discende una filosofia morale che si atteggia a legge da qualcosa che si postula come indiscutibile e superiore - la vera fede - perché io ci credo.
Gesù Cristo non ha mai cercato una morale collettiva, ha giocato a bocce ferme, come si usa dire del momento T con 0, deve tutto rimane com'è.
Non pensava al futuro come le organizzazioni ma al presente con eventuali rapporti con il passato, quindi che morale poteva imporre se non quella sua dato che il bene ed il male erano già impliciti nelle azioni dei supposti moralisti.
E allora cosa è venuto a fare sulla Terra, cosa è venuto a predicare?
Gesù non predica. Che bisogno ne ha?
Non dare tanto retta ai predicatori, spesso sono loro che hanno bisogno di predicare.
Ma che è venuto a fare? Una vacanza terrena?
e allora, di che parlava, training autogeno ?
appunto, la sua, dare compimento alla Legge, parole sue; la Legge era morale;Citazione:
Non pensava al futuro come le organizzazioni ma al presente con eventuali rapporti con il passato, quindi che morale poteva imporre se non quella sua
le religioni testamentarie sono tutte piene di precetti, che si intendono come morali e universali, a partire dai Comandamenti; altrimenti i Vangeli sarebbero manuali per la moltiplicazione di pani e pesci :asd:Citazione:
dato che il bene ed il male erano già impliciti nelle azioni dei supposti moralisti.
E' venuto ad istruire i suoi per salvarli.
Immagina un figlio che eredita dal padre; ebbene è venuto a prendere possesso dei suoi suoi averi, ma chi li aveva presi in affitto come i sadducei ieri ed i preti oggi, non ne vogliono sapere.
Il seguito non lo so ancora:asd:.
Non so se il figlio di Dio si incazzerà o che altro farà.
Se mi venisse in mente sarai la prima a saperlo.
Non credo a questo punto che si possa parlare di vacanza, furbetta:D.
Se invece perdonasse tutti, come sostiene cono, allora si che sarebbe,per quel povero Cristo chi crede in lui, una presa per il deredano:(
Dare compimento alla legge dove neanche uno Jota sarà eluso vuol solo dire che è facile rispettare per lui i comandamenti di suo padre e ritrovarsi nel compimento profetico; invece proprio tra gli ebrei della sua generazione risultava difficile; il difficile era capire al di là della legge quale fosse lo spirito di Dio.
La legge è il minimo da cui partire; prima bisogna rispettare i comandamenti di Geova, una volta che risulta facile farlo allora attiva lo spirito atteso, ma questa situazione non è stata raggiunta se non da chi era stato con lui ed aveva imparato come fare.
E tu dici cosa faceva, hai insegnato mai caro Axe?
Il maestro o professore è un mestiere difficile.
La morale, quella vera ed anche spontanea è dopo aver superato la difficoltà della Legge poiché fatta la legge fatto l'inganno; e gli ebrei ce ne avevano di leggine per superarla, poi c'erano i farisei, in opposizione ed anche in accorso a seconda dei casi ai sadducei, preferivano sempre renderla malleabile ed orale.
E allora tu che c'entri? Cosa segui?Citazione:
E' venuto ad istruire i suoi per salvarli.