Anassagora, V secolo a.C. (indirettamente) e Aristarco, IV secolo a.C.
Il testo di "Luminari celesti" é del II a.C. (Wikipedia it)
Per notizia.
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La datazione di questi testi non è quella attribuita arbitrariamente da presunti storici. Loro, al massimo, possono datare molto approssimativamente i manoscritti che sono arrivati fino a noi, ma quello arrivato a noi è il primo manoscritto redatto? Di regola, no. Questa della datazione è, quindi, una trappola per ingenui. Arrivano alla conclusione che sia tutto falso, perché non conoscono la datazione della prima redazione del testo, che non è mai arrivata fino a noi.
Per Anassagora e Aristarco esistono documenti , che conosco. Il periodo storico é definito con certezza (si parla di "secolo", non di "giorno")
Per l'altro testo (del quale ignoravo l'esistenza e che sto leggendo qui) mi sono rifatto a Wikipedia, come ho detto.
Qual'é la datazione precisa, fatta da studiosi degni di questo nome ?
Scusa, io mi riferisco alla prima stesura dello scritto, che dovrebbe essere stata fatta da Enoch, come è scritto nel suo libro, che fu padre di Matusalemme, nonno di Noè.
Su Google:
Noè nacque nel 2970 prima di Cristo , Adamo era morto da 125 anni. Nel 2370 venne il Diluvio , Noè aveva 600 anni. Ed è vissuto altri 350 anni dopo il diluvio ed è morto nel 2020.
Quindi stiamo parlando di circa 3000 anni prima di Cristo. Che conoscenza avevano allora del sole e della luna?
E qui c'è un altro trucco per le false datazioni di alcuni "storici": Se quello scritto contiene notizie che all'epoca non potevano essere note, deve "certamente" essere stato redatto posteriormente da qualche imbroglione.
Ed è proprio per questo che Dio condanna simili "storici", loro sì imbroglioni.
Se ho ben capito, per te la datazione é autocertificata dal testo stesso. Prendo atto.
Grazie per l'attenzione e la risposta.
Sì, in linea di massima è così. In fin dei conti si tratta di testimonianze scritte. Siccome esistono anche falsi testimoni, è logico che ci sia chi dubiti. Io, leggendo il testo, non ho trovato incongruenze con il testo biblico, canonico e apocrifo, per cui lo accetto pienamente con fede.
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Enoch slavo 37
" Il Signore chiamò uno dei suoi angeli capi, terribile e minaccioso, e lo pose accanto a me. L'aspetto di quest'angelo (era) bianco come la neve, le sue mani (erano) ghiaccio, con l'aspetto di chi ha un gran freddo. Raffreddò il mio volto, perché non sopportavo il terrore del Signore, come non é possibile sopportare il fuoco della fornace e il calore del sole e il gelo dell'aria. Il Signore mi disse: "Enoc, se il tuo volto non si raffredda qui, nessun uomo può guardare il tuo volto.”
Enoch slavo 38
Il Signore disse a quegli uomini che mi avevano fatto salire prima: "Enoc scenda sulla terra con voi e attendetelo fino al giorno fissato.” Mi posero di notte sul mio letto.
Matusalemme aspettava la mia venuta, montando la guardia giorno e notte presso il mio letto e fu terrorizzato, quando udì il mio arrivo. Gli dissi che si radunasse tutta la gente della mia casa. Io dissi loro: "E' tutto ciò che é secondo la volontà del Signore. Io, infatti, sono stato mandato dalla bocca del Signore da voi, per dirvi tutto ciò che é e tutto ciò che sarà, fino al giorno del giudizio. Ed ora, miei figli, non dalla mia bocca vi parlo oggi, ma dalla bocca del Signore, che mi ha mandato da voi. Voi, infatti, udite le mie parole dalla mia bocca di uomo, creato uguale a voi, ma io le ho udite dalla bocca di fuoco del Signore, poiché la bocca del Signore (é) una fornace di fuoco e le sue parole una fiamma che esce.
Enoch slavo 39
Voi, miei figli, vedete il mio volto di uomo, creato simile a voi, io ho visto il volto del Signore come ferro arroventato dal fuoco, che getta scintille. Voi, infatti, guardate gli occhi di un uomo, creato uguale a voi, io ho guardato gli occhi del Signore, come raggi del sole che brilla, che atterriscono gli occhi dell'uomo. Voi, figli, vedete la mia destra, che vi fa segno, di uomo creato uguale a voi, io ho visto che mi faceva segno la destra del Signore, che riempie il cielo. Voi vedete l'estensione del mio corpo, simile al vostro, io ho visto l'estensione del Signore incommensurabile e incomparabile, che non ha fine.
Voi udite le parole della mia bocca, io ho udito le parole del Signore, come un grande tuono in un'incessante agitazione di nubi.
Ora, miei figli, ascoltate il discorso su un re della terra. E' terribile e pericoloso stare davanti al volto di un re della terra, spaventoso e molto pericoloso, perché la volontà di un re é morte e la volontà di un re é vita. Stare davanti al volto del re dei re, chi ne sosterrà lo spavento infinito o (quello della) grande bruciatura?
Ma il Signore chiamò dai suoi angeli capi uno terribile (e) lo pose accanto a me e l'aspetto di quest'angelo (era) neve e le sue mani ghiaccio ed egli raffreddò il mio volto, poiché non sopportavo il terrore della bruciatura del fuoco, ed é così che il Signore mi parlò tutte le sue parole.
Enoch slavo 40
Ora dunque, o miei figli, io conosco tutte le cose, alcune dalla bocca del Signore, le altre le hanno viste i miei occhi, dal principio alla fine e dalla fine al ritorno. Io conosco tutto e ho scritto nei libri le estremità dei cieli e ciò che li riempie, io ho misurato i loro movimenti e io conosco le loro milizie, io ho compiuto (il conto) delle stelle, grande moltitudine senza numero. Quale uomo concepirà i circuiti dei loro cambiamenti o i loro movimenti o i loro ritorni o le loro guide o coloro che sono guidati? Neppure gli angeli conoscono il loro numero, io ho scritto i loro nomi.
Ho misurato il cerchio del sole e ho contato i suoi raggi e le sue entrate e le sue uscite e tutti i suoi movimenti (e) ho scritto i loro nomi. Ho misurato il cerchio della luna e i suoi movimenti per ogni giorno e la decrescenza della sua luce per ogni giorno e ora [...] e ho scritto i loro nomi. Le abitazioni delle nubi e le loro bocche e le loro ali e le loro piogge e le loro gocce io le ho investigate e ho scritto il rombo del tuono e la meraviglia del lampo. Mi hanno mostrato i loro guardiani, le loro salite, attraverso le quali salgono con misura: con una briglia si alzano e con una briglia si abbassano, affinché con greve violenza non lacerino le nubi e facciano perire ciò che (c'é) sulla terra. Io ho scritto i depositi delle nevi e i magazzini dei ghiacci e ogni spirito del freddo. Io ho osservato come a (certe) epoche i loro custodi riempiano le nubi e i depositi non si vuotino. Io ho scritto le camere dei venti, io ho guardato e visto come i loro guardiani portano bilance e misure. Prima li mettono sulla bilancia, poi nella misura e con misura li lasciano andare su tutta la terra, affinché non scuotano la terra con un soffio violento.
Di là fui fatto scendere e giunsi nel luogo del giudizio e vidi l'inferno aperto e vidi là un campo, come una prigione, un giudizio senza misura. Scesi e scrissi tutti i giudizi dei giudicati e conobbi tutti i loro interrogatori.
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Enoch 82
Ed ora, figlio mio Matusalemme, ti dico e scrivo per te tutte queste cose: tutto ti ho manifestato e ti ho dato gli scritti riguardanti tutte (queste cose): custodisci, o figlio mio Matusalemme, i libri della mano di tuo padre e che tu li possa dare alle generazioni future. Ho dato la sapienza a te, ai tuoi figli ed a quelli che saranno tuoi discendenti, affinché diano ai loro figli ed alle generazioni, in eterno, nella loro mente, questa sapienza. E coloro che la conosceranno e la ascolteranno con le proprie orecchie non dormiranno per apprenderla ed essa sarà, a quelli che (la) mangeranno, più gustosa dei buoni cibi.
Beati tutti i giusti, beati tutti quelli che procedono sulla via della giustizia e non hanno alcun peccato, come i peccatori, nel numero di tutti i loro giorni. Per (quanto riguarda) il sole che va nel cielo, (che) entra ed esce nelle porte per trenta giorni insieme coi capi dei mille - questa è la legge delle stelle - con i quattro (giorni) che si aggiungono e che i loro condottieri, che entrano con loro, dividono fra le quattro parti dell'anno, a loro proposito gli uomini errano e non li calcolano nel computo di tutto il tempo, poiché gli uomini li sbagliano e non li conoscono accuratamente. Infatti essi stanno nel computo dell'anno e sono vere aggiunte al tempo: uno nella prima porta, uno nella terza, uno nella quarta e uno nella sesta e l'anno (conseguentemente) si completa in trecentosessantaquattro giorni.
Ed (è) vera la cosa ed (è) esatto il calcolo delle aggiunte, poiché, per quanto riguardava le luci, i mesi, le feste, le stagioni delle piogge ed i giorni, Uriele mi mostrò ed ispirò quello che, per me, gli aveva ordinato il Signore di tutto il creato, nella potenza del cielo. Ed egli ha potere, notte e giorno, nel cielo per mostrare la luce agli uomini: il sole, la luna, le stelle e tutte le potenze del cielo, circolanti nella loro orbita. E questa è la legge delle stelle che tramontano, nel proprio posto, nella propria epoca, ognuna nelle proprie feste e nei propri mesi.
E questi sono i nomi di quelli che guidano coloro che essi sorvegliano e (che), alle loro epoche, ritornano, nelle loro regole, nei loro tempi, nei loro mesi, nei loro poteri e nelle loro sedi. Quattro loro guide entrano per prime: (sono) quelli che separano le quattro parti dell'anno e, dietro di loro, (entrano) le dodici guide delle regole che distinguono (in) mesi ed anno i 364 (giorni), insieme coi capi dei mille, che separano i giorni ed i quattro che vi si aggiungono, i quali dividono, (come) guide, le quattro parti degli anni. E questi capi dei mille, (stanno) tra guidatore e guidati, uno si aggiunge dietro la posizione e le loro guide dividono. E questi sono i nomi delle guide che dividono le quattro parti dell'anno, che (sono state) stabilite: Melkiele, Helmemelek, Meleyal e Narel.
I nomi di quelli che (essi) guidano (sono): Adenarel, Iyesusael e Iyelumiel. Questi tre, che vanno al seguito delle guide delle regole, e uno che va dietro alle tre guide delle regole, le quali vanno dietro a quelle guide delle posizioni, (sono) quelli che dividono le quattro parti dell'anno. All'inizio dell'anno sorge, per primo, e domina Melkiele, il cui nome è Tamaani wasahaya, e sono novantuno tutti i giorni che esso domina e che sono in suo potere. E questi sono i segni dei giorni che appariranno sulla terra nei giorni del suo potere: sudore, calore, dolore. Tutti gli alberi fruttificheranno e le foglie usciranno su tutti gli alberi, e (vi sarà) la mietitura di frumento; le rose e tutti i fiori fioriranno nei campi e gli alberi della stagione delle piogge si appassiranno. E questi sono i nomi delle guide che sono sotto di loro: Berkiele, Zalbesaiele ed un altro, aggiunto, capo di mille, chiamato Heloyasef; ed è finito il tempo del potere di costui.
L'altra guida, che è dopo di loro, (è) Helmemelek e la chiamano Sahaya beruha; e tutti i giorni della sua luce sono novantuno. E questi sono i segni dei giorni sulla terra: calore, siccità, gli alberi producono i loro frutti maturi e danno maturi i loro frutti; vi è siccità e le pecore si accoppiano e diventano gravide e (gli uomini) radunano tutti i frutti della terra e quel che è nei campi; e la pigiatura dell'uva è nel tempo del suo potere. E questi sono i nomi, le regole e le loro guide che stanno sotto quei capi di mille: Gedaele, Keele e Heele ed il nome di colui che si aggiunge ad essi, il capo dei mille [è]: Asfaele. Ed è finito il tempo del suo potere.”
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Libro 4 - Visioni
Enoch 83
Ed ora, o figlio mio Matusalemme, ti mostro tutte le visioni che ho visto (e le) dico al tuo cospetto. Vidi, prima che prendessi moglie, due visioni e l'una non somigliava all'altra.
La prima (la vidi) quando imparavo a scrivere e la seconda prima che prendessi in moglie tua madre; visione terribile e, a causa loro, io pregai il Signore.
Io ero coricato in casa di Malaleel, il mio avo. Vidi, nella visione, il cielo precipitare, esser strappato e cadere sulla terra. E quando cadde sulla terra, vidi la terra come se fosse ingoiata in un grande abisso e i monti eran sospesi sui monti e le colline eran sommerse sulle colline e gli alberi alti eran tagliati dai loro tronchi, abbattuti ed immersi nell'abisso.
Allora la parola cadde nella mia bocca, alzai (la voce), gridai e dissi: - La terra si è distrutta. - E Malaleel, il mio avo, mi fece alzare, mentre ero coricato vicino a lui, e mi disse: - Perché gridi e perché ti lamenti così? - E gli dissi tutta la visione che avevo visto ed egli mi disse: - Come è terribile e grave (quel che) hai visto, o figlio mio. Il tuo sogno ha visto i segreti di tutti i peccati della terra ed essa sarà sommersa in un abisso e sarà distrutta da grande distruzione. Ed ora, figlio mio, alzati e prega il Signore di Gloria - poiché sei fedele -, affinché sopravviva qualche avanzo della terra ed Egli non la distrugga tutta. o figlio mio; dal cielo verrà tutto ciò sulla terra e sulla terra vi sarà grande distruzione.
Allora io mi alzai, pregai, implorai e scrissi la mia preghiera per le generazioni del mondo e, o figlio mio Matusalemme, io ti faccio vedere tutto. E quando uscii fuori e vidi il cielo (e vidi) il sole uscire da oriente e la luna scendere da occidente e poche stelle e tutto quel che Egli sapeva fin dal principio, benedissi il Signore di giustizia e Gli detti grandezza, poiché Egli faceva uscire il sole dalle finestre di oriente ed esso saliva e sorgeva sulla faccia del cielo e sorgeva ed andava per la strada che gli era stata indicata.
Enoch 84
E alzai le mie mani in giustizia e benedissi il Santo e Grande e, col fiato della mia bocca e con la lingua di carne, che il Signore ha creato per i figli degli uomini, affinché con essa parlino - ed Egli dette ad essi fiato, lingua e bocca perché, a mezzo loro, parlino - dissi : - Benedetto sei, o Signore, re, grande e potente nella tua grandezza, Signore di tutte le creature del cielo, re dei re, dominatore di tutto il mondo; la Tua divinità, il Tuo regno, la Tua grandezza sono eterni e la Tua potenza (è) per tutte le generazioni. E tutti i cieli (sono) Tuo trono, in eterno, e tutta la terra (è) sgabello ai Tuoi piedi, in eterno. Poiché Tu hai creato e domini tutto e nulla ti è difficile, nessuna sapienza Ti sorpassa e la Tua cattedra non si sposta dalla propria sede e nemmeno da davanti a Te e Tu tutto conosci, vedi ed odi e, poiché tutto vedi, nulla Ti è nascosto; e (poiché) ora gli angeli dei tuoi cieli peccano e la Tua ira sarà sulla carne degli uomini fino al giorno del grande giudizio, ora, o Dio, Signore e Re grande, io imploro e prego che Tu esaudisca la mia preghiera e faccia sopravanzare, a me, posterità sulla terra e non distrugga tutta la carne degli uomini e non renda nuda la terra e (non) vi sia distruzione eterna. Ed ora, o Signore mio, fa sparire da sopra la terra la carne (che) Ti ha fatto adirare, ma la carne di giustizia e di rettitudine confermala a pianta di discendenza eterna e non nascondere il Tuo volto dalla preghiera del Tuo servo, o Signore. -
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Enoch 85
E dopo questo, vidi un altro sogno e, figlio mio, io ti mostrerò tutto. Ed Enoc alzò (la voce) e disse a suo figlio Matusalemme: - Io dico a te, figlio mio, ascolta la mia parola ed inclina il tuo orecchio alla visione del sogno di tuo padre. Prima che io prendessi (in moglie) tua madre Edna, vidi nel mio letto in visione: Ecco, una vacca uscì dalla terra - era, quella vacca, bianca - e, dietro di essa, uscì una giovenca e, con essa, uscì un altro vitello, uno di essi era nero e l'altro era rosso. E questo vitello nero colpì con le corna il rosso e lo (in)seguì sulla terra ed io, allora, non potei più vedere quel vitello rosso.
E quel vitello nero crebbe e, insieme con lui, venne quella giovenca e vidi molti bovini che uscivano da lui, che gli somigliavano e gli andavano dietro. E quella giovenca, quella prima, uscì dal cospetto di quel primo bue e cercò quella prima giovenca rossa, non la trovò e emise, allora, grandi lamenti e la cercò. Ed osservai finché quel primo bue venne presso di essa, la fece tacere ed essa non gridò. E dopo di ciò, essa generò un altro bue bianco e, dopo di esso, generò molti buoi e giovenche nere.
E nel mio sonno, vidi quel toro bianco, e come crebbe e divenne un gran toro bianco e, da esso, uscirono molti bovini bianchi, e gli somigliavano. E cominciarono a generare molti bovini bianchi, che gli somigliavano, e l'uno seguiva l'altro.
Enoch 86
E poi guardai coi miei occhi, mentre dormivo, e vidi il cielo, in alto, ed una stella cadde dal cielo e si alzava, mangiava e pascolava fra quei bovini. E poi, vidi bovini grandi e neri e tutti cambiarono le loro stalle, i loro pascoli e i loro figli e presero a lamentarsi uno con l'altro.
E ancora vidi nella visione ed osservai il cielo: ed ecco, vidi molte stelle. Ed esse scesero e si gettarono dal cielo presso quella prima stella e fra quei bovini e vitelli, stettero con loro e pascolavano in mezzo a loro. Io li osservai e vidi che tutti loro misero fuori le loro vergogne come cavalli e presero a montare sulle giovenche e tutte rimasero incinte e generarono elefanti, cammelli e asini. E tutti i buoi li temettero, ebbero paura di loro e [li] presero a mordere coi loro denti, a ingoiar(li) e a colpire con le loro corna. Ed (essi) presero, allora, a mangiare quei bovini ed ecco che tutti i figli della terra presero a tremare ed avevano paura di loro e fuggivano.
Enoch 87
E di nuovo li guardai e presero a ferirsi e a mangiarsi l'un l'altro e la terra prese a gridare. E di nuovo alzai i miei occhi al cielo e vidi nella visione: ecco, uscivano dal cielo, come una specie di uomini bianchi: uno usciva da quel luogo e tre (erano) con lui. E quei tre che uscirono dopo mi presero per mano, mi sollevarono dalle generazioni terrestri e mi innalzarono su un luogo elevato e mi fecero vedere una torre alta sulla terra e tutte le colline erano più basse. E mi dissero: - Sta qui finché vedrai tutto quel che arriva su quegli elefanti, cammelli, asini, sulle stelle e su tutti quanti i bovini. -
Di queste visioni, é data una spiegazione?
Qual'é il simbolismo nascosto?
Grazie dell'attenzione
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Enoch 88
E vidi uno di quei quattro che erano usciti prima e (costui) prese quella stella che, per prima, era caduta dal cielo, la legò mani e piedi e la gettò in un abisso: e questo abisso era stretto, profondo, orribile e tenebra. E uno di quelli estrasse la sua spada e dette a quegli elefanti, cammelli ed asini e presero a ferirsi l'un l'altro, e la terra, a causa loro, tremò. E quando guardai nella visione, allora, uno di quei quattro che erano usciti, gettò pietre dal cielo e raccolse e prese tutte le stelle grandi le cui pudenda (erano state) come quelle dei cavalli e le legò tutte alle mani e ai piedi, e le gettò nell'abisso della terra.
Enoch 89
Ed uno di quei quattro andò da quei buoi bianchi e, tremando, gli insegnò un segreto: egli era nato bue ed era diventato uomo; aveva costruito per lui una grande arca, vi si era messo sopra e tre buoi stavano con lui, su quell'arca, ed essa si era chiusa su di loro.
Ed io sollevai di nuovo i miei occhi al cielo e vidi un tetto elevato e sette torrenti su di esso, e quei torrenti versavano, in un posto, molta acqua. E guardai ancora ed, ecco, le fonti si aprirono sulla terra in quella grande area, e quest'acqua prese a ribollire e a salire sulla terra e non fece vedere quell'area finché tutta la terra si coprì d'acqua. E su di essa, aumentò l'acqua, la tenebra e la nebbia ed io osservavo l'altezza di quell'acqua e quell'acqua salì al di sopra di quella area e scorse sopra l'area e si fermò sulla terra. E tutti i buoi che (erano) in quell'area si riunirono fino a che io li vidi affogare, essere inghiottiti e perire in quell'acqua.
E quell'arca galleggiava sull'acqua e tutti i buoi, gli elefanti, i cammelli e gli asini affondarono nella terra, e (così) tutti gli animali, ed io non potei vederli ed essi non poterono uscire, perirono e furono affondati nell'abisso. E ancora, guardai nella visione finché quei torrenti si ritirarono da quel tetto elevato, la spaccatura della terra si spianò e si aprirono altri abissi. E l'acqua prese a scendere dentro di essi finché riapparve la terra e quell'arca si posò sulla terra, la tenebra si ritirò e vi fu la luce.
Quel bue bianco che era divenuto uomo, uscì da quell'arca e i tre buoi con lui, e uno dei tre buoi, quello bianco, somigliava a quel bue, uno di loro (era) rosso come il sangue ed uno (era) nero.
Ed esso, quel bue bianco, si allontanò da loro.
E presero a generare animali di campagna ed uccelli e derivò, da essi, da tutti loro, una caterva di specie; (generarono) leoni, tigri, cani, lupi, iene, porci selvatici, volpi, sorci, cinghiali, uccelli rapaci, nibbi, fonqas, corvi e fu generato, fra loro, un bue bianco.
E presero a mordersi fra di loro, uno con l'altro, e quel bue bianco, che era nato in mezzo a loro, generò un asino selvatico e un bue bianco insieme con esso, e furono assai numerosi gli asini selvatici. E questo bue che era nato da esso generò un cinghiale nero e una pecora bianca e questo cinghiale generò molti cinghiali e quella pecora generò dodici pecore.
E quando quelle dodici pecore crebbero, una di esse la consegnarono agli asini e questi asini, poi, consegnarono questa pecora alle iene e questa pecora crebbe fra le iene. E il Signore fece venire le undici pecore a vivere con essa e a pascolare con essa fra le iene, ed esse aumentarono e divennero molti greggi di pecore. E le iene cominciarono a temerle e le oppressero fino a distruggere i loro figli e li gettarono in un fiume di molta acqua e quelle pecore cominciarono a gridare a causa dei loro figli e ricorrevano al loro Signore.
"Visioni" appassionanti.
Fanno venire in mente alcune opere di Brueghel il Vecchio e Girolamo Bosch.
Attendo il seguito per leggere l'interpretazione. Sperando ci sia.
Beh, nell'ultima citazione è evidente il riferimento al diluvio universale e che gli animali sono uomini con comportamento animale.
L'ultima, certo
...so' le altre...
:mmh?:
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La pecora che si era salvata dalle iene fuggì e passò fra gli asini selvatici e io vidi le pecore lamentarsi, gridare e pregare il loro Signore, con tutte le loro forze, fino a che questo Signore delle pecore, alle loro grida, scese dall'eccelso palazzo, giunse presso di loro e le osservò. E chiamò quella pecora che era fuggita dalle iene e le parlò a proposito delle iene, affinché essa facesse loro sapere di non toccare più le pecore.
E la pecora, secondo l'ordine del Signore, andò dalle iene ed un'altra pecora si incontrò con essa e tutte e due, insieme, entrarono nell'assemblea di quelle iene, parlarono ad esse, e dissero loro di non toccar più, da allora in poi, le pecore. Ed allora io vidi come le iene si irrigidirono assai, con tutta la loro forza, contro le pecore e (come) le pecore gridarono. Ed il loro Signore venne presso le pecore e prese a percuotere quelle iene. E le iene presero a lamentarsi e le pecore tacquero e, da allora, non gridarono più. E io vidi le pecore fino a che uscirono dalle iene e alle iene si accecarono gli occhi ed uscirono all'inseguimento delle pecore con tutte le loro forze. Ed il Signore delle pecore andò con esse per guidarle e tutte le pecore lo seguirono e la Sua faccia era magnifica e il Suo aspetto maestoso e venerando.
E le iene presero ad inseguire quelle pecore fino a che le raggiunsero in uno stagno d'acqua. E quello stagno d'acqua si divise e l'acqua si fermò di qua e di là, innanzi a loro ed al Signore che le guidava, e si fermò fra loro e le iene. E allora quelle iene non videro più le pecore, andarono in mezzo a quello stagno d'acqua, inseguirono e corsero dietro alle pecore in quello stagno d'acqua. E quando videro il Signore delle pecore, ritornarono indietro per fuggire da davanti alla sua faccia e quello stagno d'acqua si riunì e divenne, immediatamente, come la sua creazione. L'acqua crebbe e si innalzò fino a che coprì quelle iene.
Ed io osservai finché tutte le iene che inseguivano quelle pecore perirono ed affogarono. E le pecore passarono oltre quell'acqua ed uscirono in un deserto dove non vi era acqua né‚ erba e presero ad aprire i loro occhi e a guardare: e io vidi il Signore delle pecore (che) le pasceva e dava loro acqua ed erba e (vidi) quella pecora camminare e guidarle. E quella pecora salì sulla cima di quella pietra alta ed il Signore delle pecore la inviò da loro. Ed allora vidi il Signore delle pecore che stava innanzi a loro e il Suo aspetto era maestoso e forte; e tutte quelle pecore lo guardavano ed avevano paura della Sua faccia. E tutte quelle (pecore) temevano e tremavano di Lui, e gridavano, dietro a quella pecora che stava con Lui , all'altra pecora che stava in mezzo a loro, dicendo: - Non possiamo (stare) davanti al nostro Signore né‚ guardarlo. -
E quella pecora che le guidava ritornò e salì sulla cima di quella pietra e le pecore cominciarono a diventar cieche e sbagliarono la strada, che essa aveva loro indicato, e quella pecora non se ne accorse. E il Signore delle pecore si adirò contro di esse di grande ira e quella pecora se ne accorse, scese dalla cima della pietra, venne presso le pecore e ne trovò la maggior parte che era cieca e che avevano sbagliato dalla loro strada. E quando Lo videro, ebbero paura e tremarono davanti alla Sua faccia e vollero tornare al loro ovile. E quella pecora prese con sé altre pecore ed entrò da quelle pecore, che avevano sbagliato (la strada), e, di poi, prese ad ucciderle e le pecore temettero della Sua faccia e quella pecora fece tornare quelle che avevano sbagliato ed esse rientrarono nei loro ovili.
Ed io vidi, colà, la visione fin quando quella pecora divenne un uomo e costruì la casa del Signore delle pecore e mise tutte le pecore in quella casa. E vidi fin quando quella pecora, che si era incontrata con quella pecora che guidava le pecore, si coricò e vidi fin quando perirono tutte le pecore grandi e le piccole sorsero al loro posto ed entrarono nel pascolo e si avvicinarono al fiume di acqua. E questa pecora che le guidava e che era diventata uomo si separò da esse, si addormentò e tutte le pecore la cercavano e gridavano, a causa sua, grandi grida. E vidi fin quando tacquero dal grido per quella pecora e passarono quel corso d'acqua e si fermarono tutte le pecore che le avevano condotte in sostituzione di quelle che si erano addormentate e che le avevano guidate. E vidi le pecore fin quando entravano in un luogo bello ed in una terra amena e benedetta e vidi quelle pecore finché si saziarono; e la casa stava, in mezzo a loro, nella terra amena.
Qui l'interpretazione sembra abbastanza facile. Le iene sono gli egiziani, che tenevano le pecore ebree in schiavitù. Si parla di Mosè e Aronne, pecore a capo delle pecore ebree;
della fuga verso il mar Rosso, inseguite dalle iene egiziane, già colpite dalle piaghe precedenti; del passaggio del mar Rosso per il sollevamento delle acque; del successivo richiudersi delle acque, che tornarono allo stato iniziale, sommergendo l'esercito delle iene egiziane.
Poi si parla della permanenza degli ebrei nel deserto; della salita di Mosè sul monte Sinai, per ricevere le tavole dei comandamenti; della successiva deviazione di molti ebrei, che si crearono un idolo d'oro; della uccisione di alcuni di loro da parte dei fedeli a Dio.
Infine si parla della morte di Aronne e di quella di Mosè e dell'ingresso degli ebrei nella terra promessa, dopo che era deceduta tutta la generazione idolatra.
:mumble:
molto interessante: ricchissima di simboli
Devo aggiungere che la casa costruita per il Signore dovrebbe essere l'arca dell'alleanza, contenente le tavole dei comandamenti. In quella casa entrarono tutti gli ebrei, che accettarono l'obbedienza a quelle leggi, scritte da Dio.
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E (vidi) sia dove si aprivano i loro occhi, sia dove erano accecati, fin quando sorse un'altra pecora e costei fece tornare tutte le pecore e i loro occhi si aprirono. E cani, volpi e porci selvatici presero a mangiare quelle pecore finché sorse un'altra pecora, Signore delle pecore, una di esse, un caprone che le conduceva. E questo caprone prese a colpire, di qua e di là, quei cani, cinghiali e porci selvatici fino a che non li fece tutti perire. E a quella pecora si aprirono gli occhi, e vide quel caprone che (era) fra le pecore, il quale aveva abbandonato la propria magnificenza e aveva preso a percuotere quelle pecore, le calpestava e andava senza dignità. E il Signore delle pecore mandò la pecora da un'altra pecora e la suscitò a che divenisse caprone e guidasse le pecore invece di quella pecora che aveva abbandonato la propria magnificenza. Ed andò presso di lui, ma gli parlò da solo e innalzò quel caprone e lo fece giudice e duce delle pecore. E in tutto questo (frattempo), quei cani opprimevano le pecore
Ed il primo caprone scacciò quel caprone di dopo e quel secondo caprone si alzò e fuggì dal suo cospetto, ed io vidi finché quei cani fecero cadere il primo caprone. E si alzò quel secondo caprone e guidò le pecore piccole e questo caprone generò molte pecore e si addormentò e una piccola pecora, (cioè Salomone) divenne caprone al suo posto e divenne giudice e guida di quelle pecore. E quelle pecore crebbero e si moltiplicarono e tutti i cani, i cinghiali e i porci selvatici si spaventarono e fuggirono da lui e quel caprone ferì ed uccise tutte le bestie e nulla poterono, poi, quelle bestie in mezzo alle pecore e nulla più rapirono ad esse.
E quella casa divenne grande e vasta e, per quelle pecore, fu costruita una torre, alta, su quella casa del Signore delle pecore e quella casa era bassa e la torre era alta e lunga ed il Signore delle pecore stava su questa torre e gli porsero innanzi una mensa piena (di cibi). E vidi, poi, quelle pecore che ancora una volta sbagliavano ed andavano per molte vie ed abbandonavano quella casa loro ed il Signore delle pecore chiamò, di fra loro, alcune pecore e le mandò dalle pecore e le pecore presero ad ucciderle. Ed una di esse, (cioè Elia) si salvò, non fu uccisa, saltò e gridò contro le pecore (perché) volevano ucciderla ed il Signore delle pecore la salvò dalle mani delle pecore e la fece salire e stare presso di me.
E molte altre pecore le mandò presso quelle pecore perché (si) facessero ascoltare e si lamentassero contro di loro. E allora vidi (che) quando lasciarono la casa del Signore delle pecore e la sua torre, esse sbagliarono del tutto e i loro occhi si accecarono. E vidi come il Signore delle pecore aveva fatto molte uccisioni su di esse, in ogni loro pascolo, fino a che quelle pecore Lo invocassero in conseguenza di queste uccisioni e (Lo) fecero (in tal modo) ritornare al suo posto. Ed Egli le lasciò nelle mani dei leoni, delle tigri, delle iene e nelle mani delle volpi e di tutte le bestie e quelle bestie feroci sbranarono quelle pecore.
Ed io vidi che Egli aveva lasciato quella loro casa e la loro torre e le aveva tutte gettate nelle mani dei leoni affinché le sbranassero e, nelle mani di tutti gli animali, affinché le divorassero. Ed io presi a gridare con tutta la mia forza e ad invocare il Signore degli Spiriti e a fargli noto, per quel che riguardava le pecore, che esse venivano mangiate da tutte le bestie feroci.
Ed Egli, nel guardare, tacque e si rallegrò che esse venivano mangiate, ingoiate e calpestate e le lasciò, per cibo, nelle mani di tutti gli animali. E chiamò settanta pastori e abbandonò quelle pecore affinché essi le pascessero e disse ai pastori e a tutti i loro aiutanti: ognuno di voi, d'ora in poi, porterà al pascolo le pecore e fate, poi, tutto quel che io vi ordino! Io ve le consegno numerate e vi dirò quale di esse dovrà perire e voi (la) distruggerete! e consegnò loro quelle pecore.
Tornando indietro con l'interpretazione, il bue bianco uscito dall'arca e divenuto uomo è Noè. I tre buoi usciti dall'arca con Noè sono i suoi tre figli: Sem (bue bianco, somigliante al padre), Cam e Jafet.
I figli di Noè generarono a loro volta molti figli, assimilati ad animali. Fino a che fu generato un bue bianco, Abramo.
Successivamente Abramo generò Ismaele (un asino selvatico) e Isacco (bue bianco).
Successivamente Isacco generò Esaù (cinghiale nero) e Giacobbe (pecora bianca).
Giacobbe generò dodici figli (pecore), dai quali discesero le dodici tribù d'Israele.
Una pecora, Giuseppe, fu venduta dai fratelli invidiosi ai discendenti di Ismaele (asini selvatici). Costoro consegnarono Giuseppe alle iene egiziane.
Successivamente, per la carestia, gli undici fratelli di Giuseppe lo raggiunsero tra gli egiziani. Si moltiplicarono e gli egiziani li temettero e li sottomisero fino alla schiavitù.
Interessantissimo, grazie
:approved:
Per quanto riguarda la citazione nel post 55, all'inizio si parla del profeta Samuele, che unse re Saul, il quale dopo aver difeso le pecore d'Israele, successivamente si comportò male, per cui venne rigettato da Dio. Allora Samuele unse re David, che all'inizio venne perseguitato da Saul, che non voleva abbandonare il trono. Morto Saul, David divenne re e successivamente regnò Salomone, figlio di David.
grazie per le precisazioni!
sempre interessantissimo
37
E chiamò un altro e gli disse: - Poni mente ed osserva tutto quel che fanno i pastori su quelle pecore, poiché ne distruggeranno più di quante io ho loro ordinato. E scrivi ogni eccesso e distruzione, che sarà fatta dai pastori (re), e quante ne uccideranno per mio ordine e quante di testa loro, e scrivi, per ognuno di essi, tutte le loro distruzioni. Ed enumera a voce, davanti a me, quante ne faranno perire di loro testa e quante essi ne consegneranno alla distruzione, affinché ciò mi sia testimonianza contro di loro, perché io conosca tutte le azioni dei pastori, dia loro (premio o castigo) e veda quel che essi faranno: se staranno negli ordini, che io ho loro dato, o no. E che essi non se ne accorgano e tu non correggerli e non mostrar loro (quel che devono fare), ma scrivi ogni loro uccisione, ognuna quando avviene, e innalza il tutto (fino) a me. -
Ed io osservai fin quando quei pastori facevano pascolare al tempo giusto e (quando) prendevano ad uccidere e distruggere più di quanto era stato loro ordinato e abbandonavano quelle pecore nelle mani dei leoni.
E i leoni e le tigri (cioè Babilonesi e Persiani) divorarono ed ingoiarono la maggior parte di quelle pecore - ed i porci mangiavano insieme con loro - ed incendiarono quella torre e scavarono sotto quella casa (per abbatterla). Ed io mi addolorai moltissimo per quella torre, dato che era stata demolita quella casa delle pecore e, da allora, io non potei vedere se quelle pecore entravano in quella casa.
Ed i pastori ed i loro aiutanti consegnarono quelle pecore a tutte le fiere, affinché le divorassero e tutte, ognuna di loro, ne ricevevano al tempo giusto, secondo il numero, e tutti, ognuno di loro per l'altro, scriveva nel libro quante di esse ne distruggeva. E ognuno ne uccideva e distruggeva assai più di quanto stabilito per lui ed io presi a piangere ed a lamentarmi moltissimo, a causa di quelle pecore. E parimenti, nella visione, vidi in qual modo colui che scriveva, scriveva ogni (pecora) che veniva distrutta da quei pastori, giorno per giorno, e innalzava, poneva e mostrava tutto il suo libro al Signore delle pecore; (mostrava) tutto quel che ognuno di loro aveva fatto, aveva portato via e dato alla distruzione.
Ed il libro fu letto al cospetto del Signore delle pecore ed Egli prese il libro in mano, lo lesse, lo sigillò e lo ripose.
E poi vidi i pastori mentre facevano pascolare per dodici ore, ed ecco che tre di quelle pecore tornarono, vennero, entrarono e presero a costruire tutto quel che, di quella casa, era caduto, ma i porci selvatici le ostacolarono ed esse non ci riuscirono. E presero di nuovo a costruire come prima ed innalzarono quella torre ed essa si chiamava torre alta e presero a mettervi innanzi una mensa, ma tutto il pane che vi era sopra era contaminato e non era puro.
E a tutte quelle pecore gli occhi erano ciechi e non vedevano, e così (eran ciechi anche) i loro pastori: le consegnavano ai pastori per la distruzione, in gran numero, ed essi le calpestavano coi loro piedi e le divoravano. Ed il Signore delle pecore tacque finché tutte le pecore furono disperse nella campagna e si unirono con loro ed essi non le salvavano dalle mani delle bestie. E colui che scriveva il libro lo innalzò, lo mostrò e lo lesse nelle case del Signore delle pecore e implorava per esse e Lo pregava, mentre Gli mostrava tutto l'operato dei loro pastori e testimoniava, innanzi a Lui, contro tutti i pastori. E preso(lo), pose presso di Lui quel libro ed uscì.