https://www.youtube.com/watch?v=SP9wms6oEMo
https://upload.wikimedia.org/wikiped...hna-radha2.jpg
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Grande Trini Lopez della mia infanzia!
https://www.youtube.com/watch?v=z33hxOWjDLA
Gli Small Faces, le faccine di allora...e qui potete ammirare un Rod Stewart ragazzino...
https://www.youtube.com/watch?v=6vWTtx_PxPo
E sempre Small Faces!!!
https://www.youtube.com/watch?v=NjEMHtSCU9M
Dolcissima, orecchiabile, e una voce particolare che mi piaceva tanto, quella di Gilbert O' Sullivan... dedicò questa bellissima canzone alla sua bambina...
https://www.youtube.com/watch?v=sU9fClvdo5s&list=PLa0y-T2s-G3zafcHg40iNjt0VOJGVBP-P&index=27
Da una rara incisione mono dell'epoca...
https://www.youtube.com/watch?v=2SQjE4ekAPQ
Per ricordare un'estate spensierata, quando si poteva ridere e ubriacarsi senza troppi pensieri. E nella speranza che le cose, prima o poi, torneranno così.
Quando si parla del giorno appena trascorso come di un secolo fa nell'età dell'oro mi vengono i brividi...e il pensiero molesto dell'età avanzata, quando ahimè di tempo che avanza ce n'è poco... :(
I primi ricordi del juke box...che meraviglia era...LALLALA-LALLALALALLALALLALA!
https://www.youtube.com/watch?v=ajEkzwf7WNY
Un brano che ci fece impazzire da ragazzi...tutti lo ballavano...
https://www.youtube.com/watch?v=-3qYhMjO1xA
Che video strano dei Beatles! E a un certo punto chi sarà quello col cappellaccio che somiglia a Michele Misseri?
https://www.youtube.com/watch?v=REeMKxd4Zsc
https://www.youtube.com/watch?v=LNXI08NuSl4
Guardo avanti a me... le luci della città, di fronte a noi, si riflettono sul mare, creando degli effetti luminosi che spezzano la monotonia del colore buio della notte. Alle mie spalle questa canzone risuona creando un'atmosfera adatta alla situazione.
Lei è accanto a me, mi guarda... sorride. Tutti gli altri ballano sotto la tettoia... il loro ritmo è blando. Un susseguirsi di ondeggiamenti dal ritmo lento... gli uni di fronte agli altri. I loro volti, illuminati a tratti dalla luce stroboscopica, cambiano di colore e poi spariscono nel buio, diventando ombre colorate. Sullo sfondo, le cabine disegnano un monotono orizzonte fatto da tante guglie in stile gotico... seduti ai tavoli, i genitori di tutti noi, parlano tra loro, ridono, scherzano e si godono la serata... aspettando il momento in cui il dj, metta tanghi, lisci e mazzurche, per potersi scatenare in pista anche loro!!
Il momento è giunto, eppure... sono fermo, immobile... pietrificato. Mi serve tanto coraggio per riuscire a spiccare due parole : "Ti amo". Due semplici parole, ma quasi impossibili da pronunciare. Ho paura. Paura di esser rifiutato. Paura di esser deriso. Eppure siamo rimasti noi due. Gli unici single della comitiva. Quindici anni sono troppo pochi per spiccare il volo. Quindici anni sono troppo pochi per sentirsi uomini. Quindici anni.... sono troppo tristi se sei un tipo timido e insicuro.
Il tempo passa, la canzone sta per finire... sto perdendo l'attimo fuggente... Devo agire. Ma come? Quel posto è un selva di occhi dagli sguardi indiscreti... se fai una cosa, il genitore di uno, diventa il genitore di tutti... pronto sputtanarti di fronte la collettività... la collettività balneare. Qui siamo i figli di tutti.... di tutti coloro che si conoscono... tutti i colleghi mariani. Le mamme poi, sono le mamme di tutti... difficile sfuggire alla collettività. I genitori sono spesso i primi a sapere che i loro figli... si sono appena fidanzati... tra loro!! Come sfuggire al nostro destino?
Le cabine... dobbiamo raggiungere le cabine. Per avere la nostra intimità... per stare un momento soli... e anche lì, non è detto che ci si riesca, bisogna raggiungere le cabine.
La desidero da morire e... sto tergiversando... immobile, con un blocco mentale che mi paralizza dalla testa ai piedi. Lei continua a guardare il mare... poi mi avvicino... prendo coraggio e...
le cingo i fianchi con il mio braccio destro e mi dondolo seguendo il ritmo della canzone... lei si gira, mi guarda e con un braccio mi allontana.
Troppi sguardi intorno... troppa gente che già ci ha scrutati ed ha memorizzato il gesto. Ha paura. Ci allontaniamo dalla ringhiera che da sul mare e raggiungiamo le cabine. In una di queste, riusciamo ad entrare. E' la
numero 17. Chiudiamo la porta e immediatamente ci baciamo. L'incertezza, la paura, la timidezza, spariscono in un attimo. Il mio corpo è pervaso da brividi. La testa, mi gira, mentre sono attaccato alle sue labbra come
una ventosa. Un bacio interminabile che ci fa trasalire!! E' andata. Siamo in paradiso.
Le cabine della Spiaggia Sottufficiali di Augusta, sono stati i luoghi in cui noi ragazzi, abbiamo avuto i nostri primi contatti ravvicinati del terzo tipo. Anzi, dirò di più... in un caso, le cabine sono state il luogo in cui è
stato concepito un bambino. Lei aveva 16 anni... lui 18. Una ragazzina bellissima, la più bella di tutte. Una storia che fece scandalo, all'epoca e che inimicò due famiglie.... e due padri, i quali, in precedenza erano
colleghi, imbarcati sulla stessa nave. Erano i mitici... primi anni '80.