[QUOTE=rubyn;1182262]
La religione, per quanto mi riguarda, non
Visualizzazione Stampabile
[QUOTE=rubyn;1182262]
La religione, per quanto mi riguarda, non
[QUOTE=Mirabaud;1182334]Appunto, spiritualit
[QUOTE=Mirabaud;1182334]Appunto, spiritualit
Uno studio che con diversi gradi di approfondimento e dettaglio si fa con l'insieme degli studi che vanno a trattare del pensiero astratto e dei suoi prodotti che potrebbero per l'appunto estendersi alle religioni, ma anche alle ideologie e ai beni comuni superiori, lor cuginetti proprio prossimi vicini e sovrapponibili, tanto per non far torto a nessuno a che gli uni possano vantare una propria divinità superiore ancorchè materiale e razionale come magari la moda sembrerebbe preferire, come un prodotto di questa attività astratta.
La religione però è una cosa diversa visto che mi va a strutturare e descrivere un universo astratto si, ma a cui si conferisce in astratto una realtà divina propria sua, dopo di che mi si determina un protocollo di comunicazione fra quella realtà e la materialità individuale e sociale in cui si vive, pensiero gestito però dal mio pensiero astratto e il tutto funzionale ad un disegno divino che dovrebbe presiedere al tutto e motivare ogni azione materiale, sociale e di pensiero razionale e irrazionale degli individui e delle società.
E una volta generata tale struttura la religione mi sta a dire, questo è, mo ci devi credere per fede, se ubbidisci godi, se no ti danni in qualche modo.
E' diverso quindi approcciare questo ambaradan come un prodotto del pensiero astratto, o come una realtà indifferibile a cui ci si deve adeguare, perchè quella è e lei è divina quindi deve regolare il tutto.
Con al contorno i casini che si generano e che si vedono quando lo stesso prodotto viene generato in forma diversa rivendicando ciascuno una natura di verità unica, cosa che se fatta da più situazioni diverse sta solo a dire che qualcuno o tutti si sbagliano, visto che la verità assoluto dell'uno nega quella dell'altro e possono essere anche tutti a sbagliarsi anche nel caso che quell'esistenza trascendentale esista perchè potrebbe essere diversa da ogni modello che ha tentato di rappresentarla avendola solo vagamente intuita e magari in modo errato.
La religione non ti si presenta in questa forma, ma nel suo canonico io sono il tuo dio, unico dio, mo che ci siamo capiti, ubbidisci, detto nelle diverse forme , ma sostanzialmente uguale per tutti.
E studiare la religione diventa solo informarsi su cosa bisogna obbedire e impararsi gli ordini di servizio emessi.
Ma la didattica razionale di presentare la cosa è diversa da quella religiosa, perchè nel primo caso la motivazione è il bene tuo e sociale, nel secondo caso la forza motivante la devi far risiedere nel tuo amore verso dio che si concretizza nell'amore verso il prossimo facendo di te uno strumento di dio.Citazione:
che un'ora di amore sia prevista nell'orario didattico di alcune scuole elementari del napoletano, allo scopo di ridurre nei bambini l'istinto alla violenza, perché non diventino nel futuro dei criminali.
Le due cose sono diverse e l'una è piuttosto in contrasto con l'altra, cambia il soggetto su cui si centra la motivazione, ovvero la prima è egoistica, nella seconda ti dai a dio, ciò è determinante nei due approcci.
[QUOTE=Mirabaud;1182334]Appunto, spiritualit
[QUOTE=rubyn;1182359]Io non star
LOL
Ma qui siamo all'orgoglio dell'anti-logica!!!
Dobbiamo partire dalle premesse che dici tu, allora? E così via fino all'infinito?
NO.
Gente che è venuta prima di noi ci ha ragionato, e qualche secolo di esperienza ci ha suggerito che per campare in santa pace, lo stato deve stare fuori da questioni etiche e morali. Si deve limitare a garantire la convivenza civile e la libertà del singolo.
Punto.
Se sei religioso e vuoi studiare la religione, vai in chiesa.
Uno stato senza etica e morale non può garantire la convivenza, ne la libertà del singolo.
Nessuno, ne i religiosi, ne i laici, studiano la religione in chiesa. In chiesa si prega e si celebrano le funzioni religiose.
Il luogo più adatto allo studio della religione (qualunque essa sia) è la scuola, l'università o i seminari, per chi decide una certa strada.
[QUOTE=N3m0;1182462]LOL
Ma qui siamo all'orgoglio dell'anti-logica!!!
Dobbiamo partire dalle premesse che dici tu, allora? E cos
a parte il fatto che se è "la metà" è possibile che tu non possa invocare nemmeno il principio di maggioranza...
non è materia sottopost alla logica/meccanismo maggioranza-minoranza!!!
De coccio proprio...
[QUOTE=N3m0;1182485]a parte il fatto che se
Il ministero, di concerto con gli insegnanti, gli addetti ai lavori in senso lato, la società civile.
E no che non c'entra una benemerita ceppa la curia.
E i risultati si vedono.
A Oslo non lo insegnano, e a quanto pare funziona tutto meglio.
È evidente dunque che è una minchiata, oltretutto c'è una certa differenza fra insegnare a volersi un po' più bene in una zona praticamente di guerra, e quello che dicevo io, ovvero insegnare la maestà di un sentimento supremo come l'amore per una donna, o per il proprio cane.
Suvvia, cerchiamo di parlare senza suare espedienti retorici così flebili.
Fonte?
E comunque "si pensa", "parrebbe".
La verità è che le emozioni sono registrabili attraverso strumenti che misurano le alterazioni elettrochimiche del nostro corpo.
E questo può succederci anche per un brutto sogno, o una cattiva digestione. Ciò è ACCERTATO.
Quando avrai accertato l'esistenza dell'anima ne riparleremo.
Ma l'anima individuale di un essere pensante, comunque, non spiegherebbe certo l'esistenza di Dio né tantomeno i maggiori crediti dati a uno studente che fa Religione rispetto a quello che non la fa.
Eddai, ragazzi.
Certo, se lo vuoi svuotato da ogni merito sì.
Non vedo perché il percorso evolutivo spettacolare della vita sulla terra e della mente umana sia umiliante in assenza di Dio.
Casomai è il contrario: vuoi mettere la soddisfazione di farcela da soli senza aver aiuti esterni, sentirsi consapevoli di determinarsi e quindi avere il dovere di fare tutto al meglio, per la propria specie?
E tuttavia se a te piace vincere ocn l'aiutino mi sta bene, ma da qui a dar maggior credito a uno studente che fa l'ora di Religione risopetto a chi non la fa, ne passa.
Be', se sei un credente, per questa frase, verrai giudicato per vanagloria, tuttavia essere generati da una scimmia non è umiliante se si esce dall'ottica di chi, con presunzione e supponenza, si sente superiore e pretende di essere un eletto con la verità in tasca.
La verità scientifica, invece, quella cioè che conta al di fuori dei girotondi dell'AGESCI, è che non solo veniamo dalle scimmie, ma ancor prima dai rettili, e ancor prima dai pesci, e ancor prima da delle cellule, e ancor prima da una brodaglia primordiale molto simile al fango con cui, secondo te, Dio ti ha impastato.
Be', peferisco siano passati alcuni miliardi di anni evolutivi da quel fango a me, piuttosto di saltarli tutti e venire direttamente da quel terriccio, come invece sembri preferire tu.
Insomma, meglio una scimmia di una pozzanghera, se proprio vogliamo fare delle battute di simpatica ilarità.
Ateismo di statoOOOooo???? MAGARI, mi accontenterei di una blanda laicità, ma in questa mezza teocrazia sarebbe già un miraggio quest'ultima.
[QUOTE=N3m0;1182588]Il ministero, di concerto con gli insegnanti, gli addetti ai lavori in senso lato, la societ