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E ti vengo a cercare
Franco Battiato
E ti vengo a cercare
Anche solo per vederti o parlare
Perché ho bisogno della tua presenza
Per capire meglio la mia essenza
Questo sentimento popolare
Nasce da meccaniche divine
Un rapimento mistico e sensuale
Mi imprigiona a te
Dovrei cambiare l'oggetto dei miei desideri
Non accontentarmi di piccole gioie quotidiane
Fare come un eremita che rinuncia a sé
E ti vengo a cercare
Con la scusa di doverti parlare
Perché mi piace ciò che pensi e che dici
Perché in te vedo le mie radici
Questo secolo oramai alla fine
Saturo di parassiti senza dignità
Mi spinge solo ad essere migliore
Con più volontà
Emanciparmi dall'incubo delle passioni
Cercare l'uno al di sopra del bene e del male
Essere un'immagine divina di questa realtà
E ti vengo a cercare
Perché sto bene con te
Perché ho bisogno della tua presenza
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Citazione:
Originariamente Scritto da
conogelato
E ti vengo a cercare
Franco Battiato
E ti vengo a cercare
Anche solo per vederti o parlare
Perché ho bisogno della tua presenza
Per capire meglio la mia essenza
Questo sentimento popolare
Nasce da meccaniche divine
Un rapimento mistico e sensuale
Mi imprigiona a te
Dovrei cambiare l'oggetto dei miei desideri
Non accontentarmi di piccole gioie quotidiane
Fare come un eremita che rinuncia a sé
E ti vengo a cercare
Con la scusa di doverti parlare
Perché mi piace ciò che pensi e che dici
Perché in te vedo le mie radici
Questo secolo oramai alla fine
Saturo di parassiti senza dignità
Mi spinge solo ad essere migliore
Con più volontà
Emanciparmi dall'incubo delle passioni
Cercare l'uno al di sopra del bene e del male
Essere un'immagine divina di questa realtà
E ti vengo a cercare
Perché sto bene con te
Perché ho bisogno della tua presenza
L'ha cantata anche Battiato, ma per dovere di cronaca, è del Consorzio Suonatori Indipendenti
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TUO PADRE, MIA MADRE, LUCIA
Quando ti ho incontrata per la prima volta
Ad una cena di sconosciuti in un bar di Torino
Senza pensarci, d'istinto, ti ho guardato la mano
Per vedere se fossi sposata
Brillano le teste e scintillano le stelle
Corrono corrono corrono, gli occhi si chiudono gli attimi cadono
Parlami o sei triste, dove andiamo, che ci faccio qui
O siamo sempre stati qui?
E quando le cose tra di noi non vanno lisce e sono malinconico o preoccupato
Ripenso a quel momento e mi fido di lui
E anche se a volte litighiamo solo per la paura di metterci a letto
Lo so che per quello che vogliamo fare noi un per cento è amore
E tutto il resto è stringere i denti
E se domani tuo padre, mia madre o Lucia
Ascolteranno queste parole
Si chiederanno, come mi chiedo anch'io, se questo è un amore
Risponderò come rispondo anche a me
Che
Amarti è credere che
Che quello che sarò sarà con te
E adesso che conosco anche la tua amarezza
E il buio senza parole in cui sei nuda di rabbia
Io ti volevo dire che la mia anima ti vuole
Ed il mio cuore pure
E che le mie fantasie si scaldano al pensiero del tuo fiato
Brillano le teste e scintillano le stelle
Coprimi la faccia e non farmi fare niente
Stringimi più forte e fammi dire un'altra volta sì
E se domani tuo padre, mia madre o Lucia
Ascolteranno queste parole
Si chiederanno, come mi chiedo anch'io, se questo è un amore
Risponderò come rispondo anche a me
Che
Amarti è credere che
Che quello che sarò sarà con te
Amore mio, per vivere facciamo mille cose stupide
Lo sai, per sopravvivere, semplifichiamo il più possibile
Ma cosa c'è di semplice?
Amore mio
Che ridere
E se domani tuo padre, mia madre o Lucia
Ascolteranno queste parole
Si chiederanno, come mi chiedo anch'io, se questo è un amore
Risponderò come rispondo anche a me
Che
Amarti è credere che
Che quello che sarò sarà con te
Sto camminando verso di te
Ti vedo all'incrocio, mi fermo a guardarti
E aspetto l'attimo in cui
Ti girerai e mi sorriderai vedendomi arrivare
GIOVANNI TRUPPI
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THE RAIN SONG
It is the springtime of my loving
the second season I am to know
You are the sunlight in my growing
so little warmth I’ve felt before.
It isn’t hard to feel me glowing
I watched the fire that grew so low.
It is the summer of my smiles
flee from me Keepers of the Gloom.
Speak to me only with your eyes.
It is to you I give this tune.
Ain’t so hard to recognize
These things are clear to all
from time to time.
Talk, talk, talk, talk
I’ve felt the coldness of my winter
I never thought it would ever go.
I cursed the gloom that
set upon us, ‘pon us, ‘pon us…
But I know that I love you so.
But I know that I love you so
These are the seasons of emotion
and like the wind they rise and fall
This is the wonder of devotion
I see the torch we all must hold.
This is the mystery of the quotient, quotient
Upon us all, upon us all a little rain must fall.
It’s just a little rain oh yeah
https://youtu.be/BeDylD8dV7U
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Il rumore del silenzio
Laboratorio del Suono Ensemble
Solo il silenzio sente il silenzio
E nella quiete le stelle si parlano
Solo in silenzio riesco a sentire
Battere il cuore e scorrere il sangue
Solo se guardo e mi lascio guardare
Solo se ascolto, solo se mi ascolto
è del silenzio il suono più bello
Ma è uno strumento
Che nessuno ti può insegnare
E se non posso parlare fa niente
è il silenzio che parla al mio posto
Suoni antichi che cercano un senso
Hanno un linguaggio e diventano dialogo
Per chi ricerca un senso profondo
Per chi ha qualcosa da dire e da fare
Solo il silenzio è così chiaro e forte
è il metro del mondo e della vita
E avvolge l'anima
Col suo rumore
Che diventa voce
Diventa un volto
Che fa parlare gli occhi
Sono parole più forti del marmo
Sono sussurri lievi di vento
I tuoi silenzi che fanno rumore
Fanno cadere le mie certezze
Ed io che cerco un senso profondo
Se tutto tace posso sentire
Battere il cuore e scorrere il sangue
Il ritmo del mondo e della vita
E avvolge l'anima
Col suo rumore
Che diventa voce
Diventa un volto
Che fa parlare gli occhi di infiniti suoni
Che spaziano dentro me
Diventando un volto
Che parla con gli occhi
E col suo rumore
Il rumore del silenzio
Fonte: Musixmatch
Compositori: Ernesto Olivero / Mauro Tabasso
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Lombardia - Mercanti di Liquore
Atterrati su in Brianza come un 747
Siam cresciuti di nascosto, come le castagne matte
La regina Teodolinda ci faceva l'occhiolino
Ma noi irriconoscenti, non gli abbiam fatto l'inchino
Imparammo la chitarra per avere un occasione
Per paura di sentirci come un mobile a Lissone
Poi ci siamo travestiti da soldati di ventura
Per cercare di scalare questa ripida pianura
Lombardia, com'è facile volerti male
Di sorrisi non ne fai e ti piace maltrattare
Ma noi siamo i figli storti, nati dentro un'osteria
E riusciamo a respirare, pur essendo in Lombardia
A Milano costruimmo una giostra di cristallo
Ma la pioggia di monete l'ha distrutta sul più bello
Riparammo nei quartieri dove c'è periferia
Perché sotto all'immondizia sta nascosta la magia
E fu notte sempre lunga, ubriaca nei sobborghi
Imparammo a camminare con il passo dei balordi
Il profumo dell'asfalto ed il nome dei coltelli
Diventammo spazzatura, diventammo molto belli
Lombardia, com'è facile volerti male
Di sorrisi non ne fai e ti piace maltrattare
Ma noi siamo i figli storti, nati dentro un'osteria
E riusciamo anche a volare, pur essendo in Lombardia
Quando venne l'uragano ci sorprese sopra Lecco
Lo prendemmo per la coda e lo ficcammo dentro il sacco
Anche il lago fu gentile, ci ha svelato il suo mistero
Con in cambio la promessa di non raccontarlo in giro
Abbiam preso qualche stella dalla notte bergamasca
Mentre il diavolo rideva gli fregammo la sua crusca
Poi chiedemmo alla montagna di cantarci una canzone
E nella valle sottostante tutti fecero l'amore
Lombardia, com'è facile volerti male
Di sorrisi non ne fai e ti piace maltrattare
Ma noi siamo i figli storti, nati dentro un'osteria
E riusciamo a respirare, pur essendo in Lombardia
Abbiam fatto la scommessa di una vita rattoppata
Come quando giochi il due nella briscola a chiamata
Non ci provoca vergogna la volgarità o il baccano
Perché anche l'occhio pesto può vedere assai lontano
Quindi non ci biasimare se non siamo riverenti
È difficile parlare con in bocca il paradenti
Se non puoi volerci bene facci almeno compagnia
Tanto sai dove trovarci
Buonanotte Lombardia
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Testo di Fortunate Son
Alcune persone sono nate per sventolare la bandiera
ooh, sono rossi, bianchi e blu
e quando la band suona "Hail to the chief",
ooh, puntano il cannone a te, Signore
non sono io, non sono io, non sono figlio di un senatore
non sono io, non sono io, non sono uno fortunato
Si!
Alcune persone nascono col cucchiaio d'argento in manoSignore, essi non aiutano se stessi
ma quando l'esattore delle tasse viene alla porta
Signore, la casa sembra un mercatino, si,
non sono io, non sono io, non sono figlio di un milionario
non sono io, non sono io, non sono uno fortunato
alcune persone ereditano occhi come stelle splendenti
ooh, essi ti mandano in guerra
e quando chiedi loro, "Quanto dovremmo dare?"
ooh, essi rispondono solo di più! Di più! Di più! yoh,
non sono io, non sono io, non sono un figlio militare
non sono io, non sono io, non sono uno fortunato
non sono io, non sono io, non sono uno fortunato, no no no,
non sono io, non sono io, non sono un figlio fortunato, no no no.
https://www.youtube.com/watch?v=ec0XKhAHR5I
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Io che amo solo te
Sergio Endrigo
C'è gente che ha avuto mille cose,
Tutto il bene, tutto il male del mondo.
Io ho avuto solo te
E non ti perderò,
Non ti lascerò
Per cercare nuove avventure.
C'è gente che ama mille cose
E si perde per le strade del mondo.
Io che amo solo te,
Io mi fermerò
E ti regalerò
Quel che resta
Della mia gioventù.
Io ho avuto solo te
E non ti perderò,
Non ti lascerò
Per cercare nuove illusioni.
C'e' gente che ama mille cose
E si perde per le strade del mondo.
Io che amo solo te,
Io mi fermerò
E ti regalerò
Quel che resta
Della mia gioventù.
https://www.youtube.com/watch?v=nb9SyF4-Ryw
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I VECCHI
C.Baglioni
I vecchi sulle panchine dei giardini
Succhiano fili d'aria a un vento di ricordi
Il segno del cappello sulle teste da pulcini
I vecchi mezzi ciechi
I vecchi mezzi sordi...
I vecchi che si azzannano alle bocce
Mattine lucide di festa che si può dormire
Gli occhiali per vederci da vicino
A misurar le gocce
Per una malattia difficile da dire...
I vecchi, tosse secca che non dormono di notte
Seduti in pizzo a un letto a riposare la stanchezza
Si mangiano i sospiri e un po' di mele cotte
I vecchi senza un corpo
I vecchi senza una carezza...
I vecchi un po' contadini
Che nel cielo sperano e temono il cielo
Voci bruciate dal fumo
E dai grappini di un'osteria...
I vecchi, vecchie canaglie
Sempre pieni di sputi e consigli
I vecchi senza più figli
E questi figli che non chiamano mai...
I vecchi che portano il mangiare per i gatti
E come i gatti frugano tra i rifiuti
Le ossa piene di rumori
E smorfie e versi un po' da matti
I vecchi che non sono mai cresciuti...
I vecchi, anima bianca di calce in controluce
Occhi annacquati dalla pioggia della vita
I vecchi soli come i pali della luce
E dover vivere fino alla morte
Che fatica...
I vecchi, cuori di pezza
Un vecchio cane e una pena al guinzaglio
Confusi inciampano di tenerezza
E brontolando se ne vanno via...
I vecchi invecchiano piano
Con una piccola busta della spesa
Quelli che tornano in chiesa lasciano fuori bestemmie
E fanno pace con Dio...
I vecchi, povere stelle
I vecchi, povere patte sbottonate
Guance raspose arrossate
Di mal di cuore e di nostalgia...
I vecchi sempre tra i piedi
Chiusi in cucina, se viene qualcuno
I vecchi che non li vuole nessuno
I vecchi da buttare via...
Ma i vecchi... i vecchi
Se avessi un'auto da caricarne tanti
Mi piacerebbe un giorno portarli al mare
Arrotolargli i pantaloni
E prendermeli in braccio tutti quanti...
Sedia, sediola... oggi si vola...
E attenti a non sudare...
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Ausencia quiere decir olvido,
decir tiniebla, decir jamás,
las aves pueden volver al nido
¡pero las almas que se han querido
cuando se alejan no vuelven más!
¿No te lo dice la luz que expira?
Sombra es la ausencia, desolación,
Si tantos sueños fueron mentira,
¿Por qué se queja cuando suspira
tan hondamente mi corazón?
Nuestro destino fué despiadado,
¿Quién al destino puede vencer?
Ausencia quiere decir nublado,
no hay peor destino que haberse amado
para ya nunca volverse a ver.
Que lejos se hayan tu alma y la mia,
ausencia quiere decir capaz,
la ausencia es noche, noche sombría,
¿En qué ofendimos al cielo un día
que así nos niega su tibia luz?
Nuestra dos almas, paloma y nido,
calor y arrullo, no vuelven más
a la ventura del bien perdido,
ausencia quiere decir olvido,
decir tinieblas, decir jamás.
(Fernando Celada - Jaime Prats)
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Behind Blue Eyes
Dietro Gli Occhi Azzurri (Assume anche il significato di "tristezza", "occhi tristi")
Nessuno sa come ci si sente
Ad essere l'uomo cattivo
Ad essere l'uomo triste
Dietro gli occhi azzurri.
Nessuno sa come ci si sente
ad essere odiato
Ad essere accusato
di dire solo bugie.
Ma i miei sogni
non sono così vuoti
come sembra essere la mia coscienza.
Ho ore, in totale solitudine
Il mio amore è una vendetta
Che non è mai libera.
Nessuno sa come ci si sente
A provare questi sentimenti
Come faccio io,
e me la prendo con voi!
Nessuno si trattiene così tanto dal ribattere
Alla loro rabbia.
Nessuno dei miei dolori
Può trasparire.
Ma i miei sogni
non sono così vuotiCome sembra essere la mia coscienza.
Ho ore, in totale solitudine
Il mio amore è una vendetta
che non è mai libera.
Quando stringo il pugno, distruggo tutto
prima di usarlo e di perdere la mia freddezza
quando sorrido, dammi qualche brutta notizia
prima che rido e mi comporto come stupido
Se ingoio qualcosa di cattivo
metti il tuo dito nella mia gola
se tremo, per favore dammi una coperta
mantienimi al caldo, lascia che io indossi il tuo cappotto
Nessuno sa come ci si sente
ad essere cattivo
ad essere triste
Dietro gli occhi azzurri.
https://youtu.be/_WlgKQG43Hs
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IL CIELO
Quante volte ho guardato al cielo?
Ma il mio destino è cieco e non lo sa
E non c'è pietà
Per chi non prega e si convincerà
Che non è solo una macchia scura
Il cielo
Quante volte avrei preso il volo
Ma le ali le ha bruciate già
La mia vanità
E la presenza di chi è andato già
Rubandomi la libertà
Il cielo
Quanti amori conquistano il cielo
Perle d'oro, nell'immensità
Qualcuna cadrà
Qualcuna invece il tempo, vincerà
Finché avrà abbastanza stelle
Il cielo
Quanta violenza
Sotto questo cielo
Un altro figlio nasce e non lo vuoi
Gli spermatozoi, l'unica forza tutto ciò che hai
Ma che uomo sei
Se non hai il cielo
Il cielo
Il cielo
Il cielo
Renato Zero
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Ho capito che ti amo
quando ho visto che bastava un tuo ritardo
per sentir svanire in me l’indifferenza,
per temere che tu non venissi più.
Ho capito che ti amo
quando ho visto che bastava una tua frase
per far sì che una serata come un’altra
cominciasse per incanto a illuminarsi.
E pensare che poco tempo prima
parlando con qualcuno mi ero messo a dire
che oramai non sarei più tornato
a credere all’amore,
a illudermi, a sognare.
Ed ecco che poi...
ho capito che ti amo.
Luigi Tenco - Ho capito che ti amo - 1965
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Un vecchio e un bambino si preser per mano
E andarono insieme incontro alla sera
La polvere rossa si alzava lontano
E il sole brillava di luce non vera
L’immensa pianura sembrava arrivare
Fin dove l’occhio di un uomo poteva guardare
E tutto d’intorno non c’era nessuno
Solo il tetro contorno di torri di fumo
I due camminavano il giorno cadeva
Il vecchio parlava e piano piangeva
Con l’anima assente con gli occhi bagnati
Seguiva il ricordo di miti passati
I vecchi subiscon le ingiurie degli anni
Non sanno distinguere il vero dai sogni
I vecchi non sanno nel loro pensiero
Distinguer nei sogni il falso dal vero
E il vecchio diceva guardando lontano
“Immagina questo coperto di grano
Immagina i frutti e immagina i fiori
E pensa alle voci e pensa ai colori
E in questa pianura fin dove si perde
Crescevano gli alberi e tutto era verde
Cadeva la pioggia segnavano i soli
Il ritmo dell’uomo e delle stagioni”
Il bimbo ristette lo sguardo era triste
E gli occhi guardavano cose mai viste
E poi disse al vecchio con voce sognante
“Mi piaccion le fiabe raccontane altre”
#francescoguccini - Il vecchio e il bambino
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