Imparare a farlo online no? Non è che la rete serve solo a guardare i film porcografici e scrivere puttanate su FB.
Visualizzazione Stampabile
Per carità, come ho detto è tua piena facoltà e diritto rivolgerti a chi vuoi ed è mio augurio sincero che per rifuggire le scelte istituzionali tu non finisca nelle mani di qualche ciarlatano col rischio di subire danni (perché di gente che sta speculando ce n'è, sia nella classe politica sia in chi si propone in contrapposizione ad essa), ma ribadisco, non si possono inserire in protocolli ospedalieri standardizzati per tutti cure che non abbiano attraversato l'iter in tre fasi di sperimentazione clinica, meno che mai quelle che durante tale iter sono risultate inefficaci o dannose, tutte le "cure" del video di Mazzucco che hai proposto rientrano in una di queste due casistiche, inserirle come cure sicure per la sanità pubblica, quello sarebbe criminale.
Ultima ora, fresca fresca dal Tg1 ... esaminando gli ultimi dati, la possibilità di essere contagiati dal COVID per i novax è 33 volte superiore rispetto a chi ha fatto la terza dose ...
Avete visto! Abbiamo fatto 33!🤣🤣🤣
Ecco perché quando ci visitano I polmoni ci chiedono di dire ... trentatré!🤔
Solo oggi ... più di 58.000 vaccinati con le prime 2 dosi ... erano sulla 🌙 luna ... quando era il momento! Ma erano certamente presenti quando tutti i tg e molte altre trasmissioni sconsigliavano tutti i vaccini e con dati statistici e una valanga di virologi, gli appelli a NON vaccinarsi erano categorici nel predicare i pericoli della vaccinazione nella maniera più assoluta ... ma si sa ... non siamo obbligati ad avere la televisione ... e poi la TV fa male agli occhi e dicono un sacco di minchiate!🎃🎃🎃
Ma non c’è proprio niente da salvare di questi due anni passati in cattività, tra restrizioni, obblighi, paure e divieti? Qualcosa da salvare c’è ma non riguarda la vita pubblica, le istituzioni, la storia e la profilassi; riguarda piuttosto la vita nuda, inerme, con le sue bellezze e le sue tenerezze.
Del lockdown salverei ad esempio la deserta bellezza di Piazza Navona; grazie all’assenza di umani, traffici e bancarelle, era cresciuta perfino l’erba sul selciato e tra i sanpietrini; o la maestosa solitudine del Pantheon restituito agli Dei, senza il brusio, i selfie e il viavai.
Poi salverei la bellezza dei volti femminili castigati ma esaltati dalle mascherine. Ne ho visti e ne vedo di splendidi, che prima non avrei notato: è come se negli occhi superstiti si concentrasse tutto il volto, il sorriso e il dolore, la sorpresa e l’amore. Spesso deludono i volti interi, sono banali, a volte rifatti o rugati; ma i promettenti sguardi che sporgono dai volti coperti, restituiscono agli occhi l’intensità dell’espressione, il senso verace della persona, tornano a brillare le finestre dell’anima. Occhi di ragazza, quanti cieli che ti aspettano…
Salverei pure di questo infame biennio di clausura e paura, che minaccia di protrarsi ancora a lungo, la trepida attesa su un balcone di tre nipotini che vedono da lontano comparire i loro nonni, spariti da Natale a Pasqua, segregati nella loro casa e finalmente rimessi in libertà che vanno a ritrovare i loro figli e nipoti. Ogni passo diceva “vi siamo mancati” e ogni sguardo rispondeva: “ci siete mancati”. E viceversa. L’eccitazione e l’euforia dell’attesa, l’annuncio reciproco di una vita che ricomincia.
Salverei di quei giorni le anime ardenti che si facevano ardite e sfidando i divieti andavano in chiesa a pregare, a volte senza il parroco o contro la sua volontà. Da millenni sapevano che il rifugio dalle pestilenze epocali è in chiesa e non volevano mancare all’appuntamento, come avevano fatto le madri delle loro madri. Salus non vuol dire solo salute ma anche salvezza, e non si può barattare l’una per l’altra. Era bello vederli nelle Chiese del Silenzio; più belli gli altari, gli affreschi e le statue, come usciti dal nostro tempo e rientrati nella loro aura originaria.
Più bello di sempre nei giorni di quarantena era il mare immacolato d’inverno, deterso di bagnanti, lettini, frastuoni. Tutto della pandemia scivolava al mare, non lo toccava minimamente; e a vederlo, magari entrando nel suo freddo ventre, ti immergevi nella sua dimenticanza, cancellando quel che succedeva nel mondo, nei video, con le ambulanze. Il mare restituiva le sirene al mare della mitologia, togliendole alle strade dell’emergenza.
Di quei giorni di primavera ancora sotto sequestro da coprifuoco, salverei anche un tuffo beato in un campo immenso di papaveri; naufragare tra i fiori, lasciarsi cadere in mezzo a quel verde rosseggiante animato dal vento, perdersi alla vista della strada. I papaveri ondeggiavano finalmente liberi da passanti e depredatori. E di quei giorni salvo il profumo del pane che tornò a farsi in casa; a parte gli esiti diversi, fu un ritorno di antica fragranza.
Dei più recenti divieti sono indimenticabili pure i risvolti grotteschi. In un bar del mio paese ho assistito a una scena surreale: entra una coppia di anziani rozzi, primitivi e il barista chiede il green pass, loro lo guardano e si guardano esterrefatti, ripetono Grinpà? Cedà grinpà? Cedà sta nel dialetto locale per cos’è. Ancora più misterioso appariva a loro il tentativo di spiegare, il richiamo ai vaccini, alla card, al certificato. Ma che sta dicendo, suggerivano i loro sguardi incrociati come davanti a un marziano, un frastiero (forestiero). Non erano no-vax ma ante-vax, superstiti ignari di ere precedenti; non erano al corrente di nulla, non so dove avessero vissuto nel frattempo… Ma la loro assoluta estraneità al tempo della pandemia era prodigiosa e perfino invidiabile.
Salverei di questi due anni la riscoperta delle trascurate prossimità, quel che ci era intorno e non ci facevamo caso per inseguire ciò che è lontano, grandioso e globale: la porta d’ingresso del tuo quartiere che torna ad essere la soglia tra la sicurezza e la libertà, il negozietto a due passi da casa, la panchina della piazzetta per l’ora d’aria dei reclusi da pandemia, il giardinetto mai notato prima che conserva segrete bellezze, le cose ritrovate in soffitta o in cantina, relitti di vite passate che giacevano da tempo in attesa di resurrezione… La pandemia ha riabilitato i mondi minori, a noi più vicini e pure scordati.
Certo, da salvare di questi due anni ci sono i medici e gli infermieri che si sono prodigati rischiando, i religiosi e i volontari; ci sovvengono tanti episodi di generosità e dedizione, fino al sacrificio di sé. Ma salverei anche qualche piccola trasgressione. Per esempio la sfacciata bellezza di un ragazzo e una ragazza che credendo di non essere visti da nessuno, si sono smascherati e a volto scoperto si sono baciati a lungo per strada – non si fa, non si fa- e hanno ritrovato gli abbracci di prima, i corpi e il fiato l’uno nell’altro. Non sembravano sfidare la sorte ma chiederle indulgenza e complicità: non infierire su di noi, risparmia due bocche che combaciano nella gioia d’amare. È la rivolta della vita ragazza contro lo spirito mortale di gravità. Piccola dose d’incoscienza, ma talvolta anche di quella serve un richiamo.
Si, c’è qualcosa da salvare e da ricordare perfino di questo pessimo biennio da dimenticare.
M.V.
Nonostante io continui a sostenere che l'esperienza personale valga quello che vale... ma così, pour parler, quante persone avete conosciuto che in questi due anni hanno avuto il covid? Quanti con un decorso facile e quanti con un decorso difficile? Quanti morti? E quante persone avete conosciuto che hanno avuto reazioni avverse alla vaccinazione che abbiano almeno richiesto controllo medico?
Io non ho conosciuto molte persone che si sono ammalate, compresi i positivi dell'ultimo periodo, meno di dieci direi, un paio (o forse tre, ma il primo è stato un caso di inizio inizio pandemia ed era già messo parecchio male di suo, perciò non è confermato) sono morti, un mio collega è stato mesi senza olfatto e gusto, per il resto nulla di che. Quanto al vaccino, la reazione più forte l'ha avuta mio fratello a cui è venuto uno sfogo (ma ha già una tendenza a sviluppare dermatiti di quando in quando) con la prima dose e che è stato trattato con antistaminico e cortisone, dopodiché per le dosi successive ha dovuto recarsi direttamente in ospedale per scrupolo, ma non ci sono state altre reazioni.
quante persone avete conosciuto che in questi due anni hanno avuto il covid? Tante, non saprei quantificare
Quanti con un decorso facile? Per le persone più prossime direi tutti con un "decorso facile", un'influenza un po' forte e più duratura
Quanti con un decorso difficile? una, ma è una roccia ed è sopravvissuto
Quanti morti? due zie nella prima ondata, i genitori di un mio cliente, tutti e due, la scorsa primavera
Quante persone avete conosciuto che hanno avuto reazioni avverse alla vaccinazione che abbiano almeno richiesto controllo medico? Ne ho visto uno di persona quando ho fatto la prima dose, gonfio e con la flebo, come tuo fratello anche io devo andare in ospedale
Io ho avuto il covid all'inizio della pandemia (21 marzo 2020)
Decorso lungo, ho iniziato a sentirmi, piu' o meno, di nuovo io agli inizi di luglio
Prima non ce la facevo nemmeno a fare 300 m in piano
Tre vaccinazioni: le prime due, un pianto
Sono stata un mese per riprendermi tutte e due le volte, sempre dal senso di affaticamento estremo
Terza vaccinazione, decisamente bene
Mi hanno dato roba diversa :v
Vaccinata il venerdi', il martedi' sera successivo, mia figlia positiva
Ero convinta di riprendermelo
Miracolosamente ne sono uscita illesa, pur avendo continuato a dormire con lei
Avra' fatto qualcosa il vaccino?
Per lei decorso rapidissimo, 5 giorni, raffreddore e mal di testa
Nemmeno febbre
Io continuo ad essere pro vaccino
Quante persone ho conosciuto in questi due anni che hanno avuto il covid?
Mio padre che lo ha avuto nella prima ondata di pandemia nel 2020 e che nonostante non soffrisse di patologie particolari a 86 anni ricoverato per un mese e mezzo in ospedale senza vedere nessuno dei suoi famigliari, mio marito con sintomi simili, figlia pure lei con altrettanti sintomi ma diversi da marito ma comunque riconducibili a covid anche se non provati da tamponi o test sierologici, io e mia madre boh, non si sa perchè nonostante contatto mooolto ravvicinato con mio padre non abbiamo manifestato sintomi eclatanti di covid, anzi mia madre nix e dormiva assieme a mio padre, respirava nello stesso ambiente senza mascherine, cucinava e gli lavava tutto, soffre di patologie croniche ma niente, come se il covid per lei non esistesse. Io ho messo mascherina e guanti a mio padre quando sono venuti a prenderlo due persone vestite in tute bianche per portarlo in ospedale ed ero senza mascherina in un ambiente dove c'era un ammalato di covid, non si sa se mi sono contagiata o no, comunque a parte la paura e forse un gusto un po' amaro in bocca, non ho manifestato febbre tosse o altro.
Ho conosciuto un paio di persone che nella prima ondata si sono prese il covid, il padre di una mia costritta è morto, non ce l'ha fatta, lei invece ha avuto una degenza ospedaliera e poi a distanza di mesi ancora aveva il fiato corto e affaticamento.
Ho conosciuto un altro amico di mio padre che se l'è cavata pure lui come mio padre nello stesso periodo ma pare che abbia riportato conseguenze di affaticamento a distanza di mesi e forse qualche altra cosa nei polmoni.
Un compagno di stanza di mio padre con cui era rimasto in contatto pare avesse avuto conseguenze renali qui di sottoposto a visite e controlli a distanza di mesi.
Poi cognata che si è ammalata di covid con la famiglia e il padre purtroppo a novembre del 2020 non ce l'ha fatta, è morto e non hanno potuto assisterlo o stargli vicino, non c'erano ancora i vaccini.
Recentemente un mio cognato fumatore e vicino ai 50 anni nonostante non vaccinato si è ammalato di covid e pare sia vivo, non ha richiesto ricovero.
Come si sia curato non lo so.
Vaccini....non conosco persone per cui il vaccino abbia causato gravi problemi o invalidità.
A me la prima dose ha causato una forte infiammazione in bocca e dolore dopo 4-5gg, per cui ho assunto antistaminico, la seconda solo febbre non altissima una notte e dolore al braccio, la terza solo torpore al braccio e linfonodo ingrossato che poi si è ritirato.
Marito allergico più a rischio e con qualche problema di coagulazione è tuttora vivo e vegeto dopo 3 dosi di vaccino.
La prima ha avuto pure lui un rush cutaneo sulle gambe a distanza di 4-5gg, la seconda febbricola e mal di braccio e alla terza solo dolore al braccio.
Non conosco persone che hanno avuto effetti gravi da post vaccino.
Anche io rimango pro vaccino, per lo meno a chi è più a rischio.
E alla domanda che ho fatto non rispondi? Ci contavo visto che a più riprese hai tirato in ballo l'esperienza personale.
Per quanto mi riguarda, conosco a occhio e croce una sessantina di persone che da due anni a questa parte hanno avuto il covid (io e mia moglie compresi). Sei sono finite all'ospedale, per fortuna nessun deceduto, nessuno in intensiva. Di quelli che l'hanno passato a casa, direi che sei o sette l'hanno avuto in forma un po' seria. Visto il numero delle persone che compongono la mia associazione, più della metà in qualche modo l'ha passato. Sarà pure esperienza personale, ma mi pare degna di interesse. Sono convinto che i dati, in questi due anni, confermerebbero che forse una metà degli italiani ha avuto il covid, qualcuno magari non se ne sarà nemmeno accorto. Io stesso non me ne sarei accorto, se non fosse stato che in quel periodo in cui ebbi una leggera febbre il contagio era diffuso fra i miei amici.
Discrimini i vecchietti non informatizzati...io stesso in queste cose a volte ho difficoltà. Ho l'impressione che il grinpà non sarà una misura transitoria, oltretutto. Anche se torneremo presto entro i confini della normale influenza. Te lo dico in un orecchio...mi danno del "gombloddisda!" :D
Mi interessava anche sapere quanti vaccinati e tra questi quanti ospedalizzati, hai un 10% di finiti in ospedale per covid tra i tuoi conoscenti, che percentuale finiti in ospedale per il vaccino, comunque se la tua esperienza fosse rilevante statisticamente e se la tua stima di metà della popolazione fosse corretta... be', ci sono 60 milioni di italiani, 30 si sarebbero ammalati e 3 milioni sarebbero finiti in ospedale, una prospettiva abbastanza terrificante, con numeri del genere sarebbe il caso di vaccinare pure le sedie.
Non sai cosa vuol dire discriminare o sei semplicemente ipocrita e chiami discriminazione qualsiasi cosa potrebbe crearti un disagio (di che poi, non è mica come fare la fila alla posta).