Bellissima questa tua ultima. Ti leggo sempre con piacere, silenziosamente e standomene in disparte, ma stavolta debbo proprio dirti quanto mi piace questo scritto. Sai, un po' mi ricorda lo stile di alcune canzoni di Guccini, e anche di De Andr
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Bellissima questa tua ultima. Ti leggo sempre con piacere, silenziosamente e standomene in disparte, ma stavolta debbo proprio dirti quanto mi piace questo scritto. Sai, un po' mi ricorda lo stile di alcune canzoni di Guccini, e anche di De Andr
[QUOTE=maia]anche se ti conosco poco,Genio e' Daimon,come tu sai:Flower:
per chi non lo sapesse,genio,e' un'altra di quelle bellissime parole che spesso usiamo senza darle nessuna importanza.ma genio e' una parola speciale.e' energia.
Il termine genio deriva da jinn (pl. jānn), nome arabo per indicare le entit
[QUOTE=dark lady]Bellissima questa tua ultima. Ti leggo sempre con piacere, silenziosamente e standomene in disparte, ma stavolta debbo proprio dirti quanto mi piace questo scritto. Sai, un po' mi ricorda lo stile di alcune canzoni di Guccini, e anche di De Andr
Credo che il saper osservare il mondo nei suoi aspetti piCitazione:
Originariamente Scritto da daimon
[QUOTE=dark lady]Credo che il saper osservare il mondo nei suoi aspetti pi
Pensiero ozioso di una tarda Primavera
E
Quando non scorre il tempo
Un calvario
L’uomo sotto il legno risale la montagna,
lontana la campagna lo assale dè suoi odori,
e degli aromi, di dolce primavera,
seppur d’una stagione dell’arsura,
di quella terra, ove arida calura,
sostituisce ciò che in primavera tutti amiamo.
Sorride nel dolore, l’uomo, che strano… e il legno,
sembra quasi raddoppiargli il suo peso.
La ferita duole, e sotto d’essa giace,
ogni motivazione del suo gesto,
di quel martirio, che da allor si rinnova,
del salire quell’erto monte,
giorno dopo giorno, e mese ed anno,
e di ciò che lassù avverrà,
forse che è storia, o forse leggenda.
Sale, circondato di folla,
quasi una versione primeva dell’airone Coppi,
ma non ha bicicletta, chè non ne è tempo,
e peso immane lo opprime.
Giunto alla cima, fra le ali di folla,
ebbra del momento e del sangue,
incontra i suoi compagni di sventura,
uno si duole, l’altro ride in faccia al destino.
Il legno sorge, tra la folla che urla,
il cielo persin s’adombra, e sono i chiodi.
Muore quell’uomo, ne nasce la leggenda,
o forse è storia, chissà…
Così come chissà perché oggi io racconto questa storia,
già sì abusata, e detta, e ripetuta, e analizzata,
e discussa, e criticata, perfino irrisa.
Ma è una storia, e come tutte le storie,
anch’essa va raccontata.
E quindi nel poetare estremo e vario,
riporto anche questo racconto, del calvario,
d’un uomo antico, su di un antico monte,
chiamato anch’esso, chissà perché, Calvario.
[QUOTE=daimon]Un calvario
L
Notte, noia, silenzio
La tua sofferenza mi procura sofferenza,
il tuo disagio mi procura disagio,
il tuo senso di non appartenenza
impedisce a me l
Citazione:
Originariamente Scritto da maia
Grazie. forse stavolta
Daimon grazie per quello che hai scritto nel mio thread.
e le tue poesie sono davvero belle....
:Flower:
Citazione:
Originariamente Scritto da Neve_che_vola
Prego.
E grazie a te...:)
L
[QUOTE=daimon]L