Originariamente Scritto da
axeUgene
santa subito ! :D
dicevi che bisogna essere in tre; lo diceva pure Oscar Wilde :asd:
sono d'accordo; almeno, dovrebbe costare molto di più ! :asd:
conosco il sentimento quando un potenziale cliente, invece di pagarmi 600 o 2mila euro per una prima stampa originale, si soddisfa con una ristampa nuova da 22;
pensa come si sentono i manager di Luis Vuitton quando vedono le signore abbienti in spiaggia con le loro borse false, pagate 30 euro all'ambulante africano, anziché 2 o 3mila nella loro boutique in centro :D
ma ho più che un sospetto che si tratti di "oggetti" diversi, non surrogati, né surrogabili; l'amante è, verosimilmente, un surrogato della relazione coniugale; e, infatti, costa molto di più in tutti i sensi; l'amante è una sfida, che il coniuge può raccogliere, facendo valere il suo potere, restando attivo: se è meglio di me, lasciami !
la prostituzione, come la ristampa o il falso, solo apparentemente assume quella forma relazionale che ti suscita una surrogazione, perché la vedi consumata nell'atto sessuale; ma, evidentemente, occupa uno spazio diverso, dove matura una riflessione sul proprio bisogno;
il collezionista, o la signora chicchettona, diranno a se stessi: che bisogno ho di avere quello che resta comunque un feticcio di prestigio di cui mi sento schiavo, che mi genera sentimenti di angoscia, compulsione, insoddisfazione, quando con un altro feticcio, meno impegnativo e angosciante, posso avere un sollievo - anche solo temporaneo - al mio desiderio di possesso ?
quel temporaneo sollievo, però, può anche stabilizzare uno status psicologico di controllo, esaltare proprio quel dominio di se stessi che magnifichi come pregio, anche se nel modo diverso da ciò a cui pensi, cioè l'astinenza pre-matrimoniale;
chi abbia smesso di fumare conosce quella sensazione esaltata di potenza, di aver vinto una guerra contro la sua dipendenza; è come se dialogasse col pacchetto di sigarette: ti sono andato in dòmo, posso fare a meno di te !
ora, chi è costretto ad accontentarsi del falso, il surrogato, perché non ha una relazione, probabilmente sentirà quello come un surrogato, un vorrei ma non posso; e quindi continuerà a desiderare the real thing;
ma chi può disporre di entrambe le opzioni, entra in uno spazio del possibile in cui il valore della relazione viene messo in discussione, in tutte le sue implicazioni;
perché se si cerca l'intimità fuori di quella relazione, evidentemente il momento intimo suscita una serie di rifiuti e conflittualità sublimate, nascoste sotto la sabbia, o sotto il tappeto; te lo dice uno che non ha mai pagato più di una pizza & antipasto di fritti ad una partner non convivente;
se parti da un'idea di relazione felice del Mulino bianco, ovviamente hai rimosso il motivo e non ti spieghi nulla; la sessualità di coppia può essere bellissima, ma è sempre impegnativa, perché se ci sono motivi irrisolti, viene fuori tutto; se questi si accumulano, il sesso diventa la prosecuzione con altri mezzi della guerra di nervi e potere, e la negazione la norma; vuoi per esplicita aggressività, vuoi per l'imbarazzo di un'intimità "dovuta", ma non più desiderata;
se si rimuove la circostanza di fatto che la coppia - in quanto patto - è un luogo di esercizio del potere, e che il potere implica necessariamente un conflitto emotivo, potenziale o espresso, tutti i comportamenti sessuali, ma anche le "scappatelle" con gli hobby e altre passioni non si capiscono.