[QUOTE=labutino;1182710]i suicidi a oslo o stoccolma non sono da imputare alla mancanza di fede, ma al fatto che determinate societ
Visualizzazione Stampabile
[QUOTE=labutino;1182710]i suicidi a oslo o stoccolma non sono da imputare alla mancanza di fede, ma al fatto che determinate societ
Eh, amico, qui c'è gente che si è dichiarata placidamente e simpaticamente teocratica, forse dovresti dirlo a loro che non si deve fare catechesi a scuola.
Per altro io ho anche detto, ma ti sarà sfuggito sicuramente per distrazione non certo per comodo, che la Religione, essendo AL LIMITE materia umanistica, andrebbe inserita in un programma di storia del pensiero umano, come la filosofia che la può benissimo contenere insieme col confronto con il pensiero di tutte le civiltà e di tutte le epoche.
Anche il concetto di stupro non esiste ed è puramente antropico, così come quello di cannibalismo.
Sono invenzione umane, eppure punirli è utile al collettivo del quale l'uomo fa parte.
La matematica, poi, è utile perché ti insegna delle misure inequivocabili, e se a certi livelli di estrema complessità può sfuggire ai più e diventare materia quasi filosofica, è anche quella però che permette a un medico di sapere che un 2% di una sostanza nel tuo sangue può salvarti la vita, perché 1% è troppo poco e col 3% magari crepi.
Come già dicevo al tuo socio, 2+2 fa 4 ovunque, da Addis Abeba a Oslo, per tanto è utile saperlo.
Diverso è, se permetti, imporre a scuola maggior punteggio a chi va ad ascoltare uno che racocnta che una tizia, 2000 anni fa, partorì vergine, che suo figlio faceva camminare i morti, e via dicendo.
Lì si esce un po' dal terreno del necessario e si entra nelle leggenda o nell'epico.
Nemmeno la filosofia, dunque, sarebbe utile, e infatti non è materia obbligatoria per tutti, proprio perché ha basi diverse da 2+2=4.
Ma se dobbiamo inserire la spiritualità e la riflessione sull'Uomo nella scuola pubblica, allora lo si faccia nella maniera più laica e utile possibile, tenendo conto della pluralità dei pensieri esistenti al mondo, perché la scuola non deve formare devoti, ma pensatori in grado di scegliere e conoscere più idee possibili; e cioè insegnando la storia del pensiero spirituale di tutte le civiltà, come detto, e non partendo da un presupposto cattolico il quale, in questo stato (poco) laico, ha già abbastanza spazio.
Ma non sono io che ho detto che voglio un conflitto fra matematica e religione, è stato qualcun altro a dire "io voglio che a religione sia equiparata alla matematica", se non erro, innescando così, di fatto, un conflitto fra 2+2=4, che per voi non è del tutto vero, e teorie basate su libri antichi, pieni di spettri e miracoli, che invece per voi sono verissimi.
Vedi un po' tu, insomma.
La filosofia iniziò a insegnare a porsi le domande quasi mille anni prima di Cristo; mi spieghi perché, allora, non un'ora di Storia della Filosofia o del Pensiero Umano, nella quale includere ANCHE il Cristianesimo?
Certo che l'amore ha qualcosa di apparentemente magico, e chi lo nega?
Il fatto che la scienza possa spiegarlo, comportamenti irrazionali compresi, non lo scalfisce minimamente, anzi, lo rende più affascinante.
È chi pensa che questa meraviglia debba per forza venire da un essere superiore che fa regredire l'uomo a un incapace, non chi gli riconosce questa suprema capacità e perfino la capacità di spiegarla.
Pensa a un tramonto mozzafiato in riva al mare, sapere che quel rossore è frutto di una reazione dello spettro luminoso in base all'inclinazione dei raggi solari e il loro impatto con l'atmosfera ne cancella la meraviglia?
NO. Anzi.
Sapere che Uma Thurman è fatta di atomi, cacca e sangue esattamente cone Cesare Previti, secondo te, ne cancella il fascino?
Affatto; mi fa pensare a quanto la natura, con la meravigliosa strategia della diversificazione, sia stata in grado di darci miliardi di possibilità di evolverci e, grazie a questa evoluzione e al cervello che da essa abbiamo ereditato, siamo perfino in grado di spiegarla con una buona precisione.
Dunque, non cercare di buttarla sul romanticismo, per quanto tu ne possa sapere ho amato magari più di te, ma sono sempre stato cosciente di cosa avviene nel nostro corpo durante le fasi dell'amore e saperlo non lo ha reso certo meno romantico.
Al limite aiuta a "uscirne" quando le cose finiscono male.
[QUOTE=N3m0;1182712]Veramente si evince che il clima
beh, ma una ragazza norvegese non penso faccia accademia :dunno:
:rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl: :rotfl: :rotfl:
Non ci arrivi proprio.
Non è una verità soggettiva la mia, ne una sensazione, è qualcosa che so che esiste per certo.
Ma non è finita qui: siamo in tanti a saperlo, ma proprio tanti, ed inoltre la cosa è tangibile, cambia milioni di vite, proprio come la scienza.
La puoi sperimentare su te stesso, sugli altri, esiste, ed è oggetto di studio, comprensione.
Il fatto che tu ignori la sua esistenza, e come te la ignorino in tanti, non significa che non esista, o che sia qualcosa di astratto.
Semplicemente è qualcosa di ignorato.
Perdonami labutino, se è pur vero che la scienza non ha le risposte ultime, bisogna però riconoscere che, da tanti anni si è messa in cammino per andarlo a cercare il famoso Massimo Sistema che ci permetterebbe di sapere, definitivamente, come siamo nati e i significati dell'uomo nell'universo.
Per altro, in questo lungo cammino, ha dimostrato che i mezzi se li costruiscono strada facendo.
Questo è tanto vero che l'assemblaggio di un DNA elaborato, ultimamente, con un comunissimo computer, è stato in grado di far rivivere un virus cui gli era stato tolto quello originale. Qui si entra in una distanza ottica in cui si può incominciare a intravedere la soglia di dio. Infatti, questa meraviglia della scienza lascia solo lontanamente intravedere quello cui l'uomo potrà arrivare, se continuerà ogni volta a mettersi in discussione e a non basarsi su certezze cui necessita la fede per omologarle. Infatti, quest’atteggiamento, a mio modo di vedere, bloccherebbe tutto il meccanismo della ricerca.
In ogni modo e in questo senso, è vero che altre istituzioni come alcune religioni già hanno queste risposte, ma a quelle certezze basate sulla fede ha già risposto esaurientemente Albert Einstein quando disse: "La religione afferma che il mondo è stato fatto da un dio, lasciate a noi scienziati comprendere come abbia fatto".
Mentre in un altro episodio è stato molto più duro e categorico, quando affermò: Dio non è nient'altro che l'espressione e il prodotto delle debolezze umane.
Personalmente sono più propenso a condividere la prima affermazione, poiché sono del parere che uno scienziato, anche quando elargisce delle critiche, deve portare le prove su quello che afferma, altrimenti deve tacere. Mentre lui era dell'opinione che le prove dovrebbero portarle chi sostiene una qualsiasi tesi, sopratutto quando si parla del costruttore degli universi, poiché si presume che fosse un tantino invidioso.
Come vedi: è sempre e soltanto una questione di opinioni.
[QUOTE=labutino;1182709]io nel mio piccolo ho letto "il s
[QUOTE=rubyn;1182722]
Non ci arrivi proprio.
Non
[QUOTE=labutino;1182710]i suicidi a oslo o stoccolma non sono da imputare alla mancanza di fede, ma al fatto che determinate societ
[QUOTE]Eh, amico, qui c'
[QUOTE=BiO-dEiStA;1182778]S
[QUOTE=Vega;1182785]Cosa ti consiglio? Di leggere per bene quello che dici di aver letto e di dare un'occhiata alla fisiologia del sistema nervoso che quello che forse lasci intendere, cio