In genere dicono che il libro � molto meglio, molto diverso e consigliano di acquistarlo.
Ad alcune (donne) non va Alessandro Gassman comunque.... altre lo trovano 'in parte'
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Mah, io nell'ultimo libro non ho trovato particolari pregi, si tratta sempre di letteratura di consumo, che si legge d'un fiato. Certo che il libro d� sempre grande spazio all'immaginazione, cosa che un film non pu� offrire.
A me Gassman piace, anche se a mio avviso � pi� abile a teatro che al cinema.
Collateral beauty
Non mi � piaciuto: gi� il tema, l�elaborazione di un lutto, non mi � molto vicino; a ci� si aggiunga la filosofia spicciola da Baci Perugina di tre teatranti che impersonano il Tempo, l�Amore e la Morte e che dovrebbero apparire come i saggi della situazione: il risultato � quantomeno melenso.
La bravura di Will Smith non riesce a riscattare una sceneggiatura che fa acqua da tutte le parti.
'Miss Peregrine e la casa dei ragazzi speciali' di Tim Burton, ieri sera al cinema. In realt� non volevo vedere questo ma ho dovuto ripiegare, avendo l'altro gi� la sala esaurita.
Ma s�, a prescindere dal fatto che non � il mio genere del tutto e che Burton secondo me non si � applicato granch�, non � stato malvagio. Se non fosse stato per il cinema a 2 euro il secondo mercoled� del mese comunque non sarei andata a vederlo. :asd:
Segnalo qui un film del 2015 che andr� in onda stasera alle 21.15 su Rai3: Il giovane favoloso di Martone, una bella biografia di Giacomo Leopardi.
Visto! Gran bel film, solo leggermente prolisso nella trama. Bella fotografia, grande interpretazione di Elio Germano.
Io l�ho visto al cinema, quando � uscito: mi � parso un po� lento, anche se credo che fare un film sulla vita di Leopardi sia molo difficile, povera com�� di fatti esteriori. Poi mi ha colpito una scena che non credo fosse vera, quella di Leopardi che va a prostitute; chiss� perch� Martone l�ha inserita.
Inoltre mi sembra che si siano accentuati troppo i suoi problemi fisici, evidenti soprattutto nella postura e nei movimenti di Elio Germano.
The Founder, sulla creazione del colosso McDonald's: un buon film, non eccezionale, comunque da vedere. Brillante l�interpretazione di Michael Keaton.
Quo vado
da morire dalle risate :rotfl:
poi io mi ci rivedevo in tutti quei luoghi comuni tra nord e sud europa:D
la perla;
"Papá sai che qua in Norvegia lo Stato ti paga senza fare un cazzo!?"
" perché in Italia che hanno fatto fino a mó ?!"
:rotfl:
Animal Kingdom 2010
(rai2 poco fá )
http://www.imdb.com/title/tt1313092/...?ref_=tt_ov_vi
bel film bel finale
doppio
Il signore degli anelli, visto 100 volte, essendo un tolkieniano di ferro.
Poi quello su Leopardi, molto criticato ma secondo me molto bello, essendo pure un leopardiano mi è piaciuto ancora di più specie il finale con la recita dei versi della Ginestra con l'eruzione del Vesuvio e Pompei e anche le scene ambientate a Napoli.
Forse troppo accentuata la gobba nel finale, stava male ma non così. La scena del bordello era forse per alludere alla presunta omosessualità per altro mai dimostrata da nessuno storico.
Non risulta che frequentasse bordelli a Napoli nemmeno, l'unica allusione a prostitute, come constatazione riguardante le donne di città, si trova nel l'epistolario, una lettera al fratello Carlo, scritta nel 1822 a Roma, quindi 10 anni prima all'incirca, non nel periodo del sodalizio con Ranieri.
Valeria Bruni Tedeschi premio Donatello 2017 come miglior attrice in questo bel film strappalacrime :v
L'ho rivisto ieri sera, un film molto carino, che fa un po' pensare a "Indovina chi viene a cena".
https://www.youtube.com/watch?v=u5NB5yBRuMo
Pirati dei Caraibi - La vendetta di Salazar. Visto ieri sera al cinema. Migliore dell'ultimo della saga, che secondo me non c'entrava Molto. Johnny Depp riesce sempre a dare quel tocco dissacrante e divertente che fa la differenza rispetto a un qualsiasi film di pirati. :love:
Mamma mia gente che bellissimo film mi son visto ieri pomeriggio.....
L'ospite inatteso
Un film di Thomas McCarthy. Con Richard Jenkins, Haaz Sleiman, Danai Jekesai Gurira, Hiam Abbass, Marian Seldes. continua» Titolo originale The Visitor.
Un film delicato e acuto, un cinema civile e personale.
Opera seconda di Tom McCarthy, sceneggiatore, regista e altrove anche attore, L'Ospite inatteso ruota attorno alla figura di Richard Jenkins, perfetto "ordinary man", che fa economia sulla propria vita, cercando di restare legato al passato attraverso uno strumento -il piano- per cui non è portato, salvo scoprire accidentalmente di avere un cuore che batte ancora, al ritmo di un tamburo africano. Ma il concerto è ancora agli inizi che già deve lasciare il posto allo sconcerto, di fronte al trionfo dell'ordine e dei suoi burocratici esecutori.
Se nel precedente The Station Agent, vittorioso al Sundance, l'autore portava in scena un trio fuori dal mondo, qui i personaggi sono sì dei diversi, innanzitutto l'uno per l'altro (e Mouna non può non notare quanto sia nera Zainab), ma sono al contempo rappresentanti comuni della cittadinanza della metropoli contemporanea, suoi ospiti in entrambi i sensi di marcia.
Il senso di lutto che si respira nel film non è marginale né è un retaggio del passato dei protagonisti ma è la constatazione presente e progressiva della morte di un valore di accoglienza e di libertà che l'America si diceva orgogliosa di incarnare. Ad Ellis Island, dove si passava per diventare cittadini, ora si passa per essere schedati, trattenuti, rispediti al mittente. Non è più tempo di parlare di "green card" in chiave di commedia, ma è sempre tempo di portare la macchina da presa nelle strade e di mostrare la città quale è.
Qui Tom McCarthy fa un cinema civile e personale, delicato, sentimentale, non refrattario allo svolazzo di fantasia ma documentato e determinato. Apparentemente un fiume che scorre tranquillo, L'Ospite inatteso vive di correnti sotterranee agitate, mostra e persino dimostra, ma rigorosamente con le sole armi del cinema: una sceneggiatura forte e un gruppo di attori, fortunatamente, più forti di lei.
http://www.mymovies.it/dizionario/re...e.asp?id=56115
I vantaggi dei turni notturni al lavoro, consistono nel fatto che di pomeriggio su RaiMovie si possono vedere bellissimi films d'autore....
La voce del silenzio
Un film di Michael Lessac. Con Kathleen Turner, Tommy Lee Jones, Parl Overall Titolo originale House of Cards
Sally ha cinque anni e ha subìto il trauma della morte accidentale del padre. Ha reagito chiudendosi in una grave forma di autismo. Inoltre cade spesso in una forma di sonnambulismo che la porta a muoversi in luoghi pericolosi come i tetti. La madre tende a negare questo problema finché viene messa dinanzi all'evidenza. Lo psichiatra che prende in cura Sally la convincerà che la bambina ha soprattutto bisogno del suo affetto.
http://www.mymovies.it/dizionario/re...e.asp?id=27930
La tenerezza, un film di Gianni Amelio con Elio Germano e Micaela Ramazzotti, ambientato a Napoli: mi ero aspettata molto di più, viste le recensioni, ed invece mi ha deluso.
L’inganno di Sofia Coppola, premiata come miglior regista al festival di Cannes, con Nicole Kidman, Kristen Dunst e altri. La vicenda in sé non mi ha attratto molto, ma l’aspetto più interessante, oltre la regia, riguardava l’arrivo di un soldato ferito a un collegio femminile, dove scatena egoismi e rivalità senza precedenti, pulsioni sensuali e sessuali. Non dico di più, nel caso qualcuno volesse vederlo.
Sono andata a vedere Cars3 al cinema. Mi è piaciuto meno dei primi due, però.
Hokusai al British Museum
Questo meraviglioso documentario propone un tour all'interno della mostra londinese dedicata a Hokusai, il celebre artista giapponese che ha rivoluzionato l'arte occidentale influenzando in particolar modo gli impressionisti e pittori quali Vincent Van Gogh, Pablo Picasso e Claude Monet.
Ancora due giorni al cinema.
Al cinema Il palazzo del Viceré, film di genere biografico, drammatico, storico, diretto da Gurinder Chadha.
“A seguito della decisione britannica di rinunciare al possesso dell'India, che notoriamente nel 1947 ottiene l'indipendenza, l'ultimo incarico politico nella futura ex colonia da parte di Sua Maestà è affidato a Lord Mountenbatten nella veste di viceré: si tratta di gestire la delicata transizione del Paese verso la propria autonomia. L'aspetto più complesso è rappresentato dal conflitto apparentemente insolubile fra induisti, musulmani e sikh, che si rifiutano di convivere pacificamente in una stessa nazione nonostante gli insegnamenti di Ghandi.”
Il film mi è parso interessante soprattutto perché Chadha ha tentato di dar voce anche alla gente comune, alle tensioni fra le varie comunità religiose (che ad un tratto si vedono divise da un nuovo confine fra India e Pakistan), ai drammi personali, sebbene la storia d’amore fra due giovani di confessioni religiose diverse mi è sembrata scontata.
Giudizio nel complesso positivo, nonostante alcune scene melense.
Al cinema, Una questione privata dei fratelli Taviani, un film che si ispira liberamente all’omonimo libro di Beppe Fenoglio.
Già il romanzo a suo tempo non mi era piaciuto granché ed ora questa trasposizione cinematografica mi ha letteralmente annoiato, complici una recitazione marcatamente teatrale (ad eccezione del protagonista) e riprese nella nebbia che avvolge fitta tutte le Langhe.
ho rivisto La ricerca della felicità.
E' sempre un bel film
Visto tipo tre volte. A me poi lui piace un sacco come attore!
Al cinema Vittoria e Abdul
Carino, incentrato sull’amicizia, osteggiata da tutti, tra l’anziana regina Vittoria e l’umile giovane indiano Abdul.
Stasera in prima serata su Rai 4 il film Whiplash , 2014, vincitore di tre Premi Oscar, diretto da Damien Chazelle e interpretato da Miles Teller e da J. K. Simmons. Il film narra la storia di un ragazzo che sogna di diventare un grande batterista e del rapporto conflittuale con il suo insegnante che, paradossalmente, diventa il suo peggior nemico, invece che suo mentore.
Io non l’ho ancora visto.