Fiducia per cosa? Dobbiamo quindi "ringraziare" dio per il terremoto?
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Fiducia per cosa? Dobbiamo quindi "ringraziare" dio per il terremoto?
Lc 13,1-5
In quello stesso tempo si presentarono alcuni a riferirgli circa quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva mescolato con quello dei loro sacrifici. Prendendo la parola Ges
Guarda andrò subito a mettermi il cilicio, in ginocchio sui ceci e mi fustigherò per essere penitente e pure solidale con le sofferenze dei terremotati!!!
[QUOTE=crepuscolo;990613]Lc 13,1-5
In quello stesso tempo si presentarono alcuni a riferirgli circa quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva mescolato con quello dei loro sacrifici. Prendendo la parola Ges
Affatto! Ma la constatazione della precarietà umana. Che, di riflesso, invita alla conversione.
[QUOTE=conogelato;990678]Affatto! Ma la constatazione della precariet
Appunto. Egli parla dell'anima. Che puo' perire allo stesso modo del corpo!
Appunto, la supercazzola, capisci? Io parlo del parambaus di settimino, quello che segue le sgarrapegne.
So farlo anche io Cono, ma se ti degni di rispondere in maniera comprensibile, poco vaga e puntuale, fosse anche un "non lo so", perchè pretendere un "è vero" mi rendo conto che è troppo, potrei apprezzarti.
Tradotto per il loggione, quello che hai detto non c'entra una mazza con quello che ho scritto.
Nell'Antico Testamento vi era l'errata equazione "sciagura = peccati commessi".
Gesu' Cristo rovescia tale assioma, elevando la questione dal livello terreno a quello spirituale. Tradotto ancora: Conviene pensare all'anima piu' che al corpo.
Perche' Egli impersonifica l'amore alla massima potenza. Che non ha bisogno di minacciare nessuno.
Te la vedi in un modo, io in un altro. Come puo' minacciare qualcuno Uno che si e' lasciato sputacchiare, pestare a sangue, crocifiggere per amore?
Sei anche spiritosa, se succede qualcosa di sconvolgente ad altri io dico che è motivo di riflessione sia identificandoti nel dolore altrui, ma soprattutto per porsi una domanda fondamentale: " Se fosse successo a me sarei stato pronto, sarei morto in pace con Dio?.
Per un credente non è tanto importante l'impatto o l'incontro con la morte, quanto quello di non farsi trovare impreparati quando essa, sorella morte, arriverà.
Come ormai avrai capito da tempo un credente aspira ad un altro mondo cercando di vivere questo nel migliore dei modi, questo tu, Vega, lo devi considerare.