Cono, le formule lasciale ai preti.
E quando prima Gesù, disperato, ha sentito l'abbandono del Padre? Non credo sia stato segno dell'immortalità dell'anima.
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E' stato segno della Sua umanità. Del Suo dolore sconfinato. In tutto simile a quello che proviamo noi quando, in certi momenti della Vita, ci sentiamo persi...soli...abbandonati, appunto.
https://www.youtube.com/watch?v=4RRvC64irxY
ma che mi fai vedere?
L' ho visto prima di te in Tv, a puntate.
Il mio discorso verteva sul fatto che mentre tu consideri l'immortalità dell'anima un fatto acquisito io ti ho fatto notare che lo stesso Gesù ha dubitato a tal punto da pensare di essere stato abbandonato da Dio; che ragionasse da umano non c'è alcun dubbio, infatti doveva morire per saperlo.
Dio è più grande di Gesù e Gesù è più grande di Pietro:asd:, una semplice proporzione da tenere sempre a mente.
Per quanto riguarda i film su Gesù ti consiglio di vedere: "La più grande storia mai raccontata", interpretata dallo stesso attore che impersonava nei film di Bergman il soldato che giocava a scacchi con la morte.
Cosa celebreremo e ricorderemo settimana prossima? Il travaglio di Gesù. Il Suo crogiuolo. La sua enorme sofferenza e passione....
Come Uomo, è stato assalito dalla tentazione esattamente come noi.
Come Dio, ha scelto solo sempre e comunque di rimettersi alla Volontà del Padre. Avrebbe potuto salvarsi? Sfuggire alla Morte? Non bere il Calice che il Padre gli aveva preparato? Si. Ma non l'ha fatto. Per Amore a te, a me. A tutti quanti noi che siamo su questo Forum. Per Amore di tutti gli uomini!
"Uscito se ne andò, come al solito, al monte degli Ulivi; anche i discepoli lo seguirono. Giunto sul luogo, disse loro: «Pregate, per non entrare in tentazione». Poi si allontanò da loro quasi un tiro di sasso e, inginocchiatosi, pregava: «Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà». Gli apparve allora un angelo dal cielo a confortarlo. In preda all'angoscia, pregava più intensamente; e il suo sudore diventò come gocce di sangue che cadevano a terra.
Allora si fecero avanti e misero le mani addosso a Gesù e lo arrestarono. Ed ecco, uno di quelli che erano con Gesù, messa mano alla spada, la estrasse e colpì il servo del sommo sacerdote staccandogli un orecchio.
Allora Gesù gli disse: «Rimetti la spada nel fodero, perché tutti quelli che mettono mano alla spada periranno di spada. Pensi forse che io non possa pregare il Padre mio, che mi darebbe subito più di dodici legioni di angeli? Ma come allora si adempirebbero le Scritture, secondo le quali così deve avvenire?".
Gesù si sente per intero non c'è bisogno di spezzettarlo.
Passi questi presenti nel solo testo del "portaborse" del Tarso.
Come ben si sa questo nickname Luca, insieme all' eccelso dottrinario, Non era appartenente del gruppo dei 12 che "avrebbero" con-vissuto insieme al Rabbi storico.
Ora come dovrebbe essere intesi detti passi / almeno per gli studiosi (catto-cristiani _ dunque non comunisti, atei, agnostici, e altri diavoli incarnati !) come per esempio l' autore B. Prete (autore de: La preghiera di Gesu' sul monte Ulivi _ pag. 84) ??
Il nickname Luca (22.43/44) riporta della misteriosa quanto fugace comparsa di un angelo mirante a confortare il futuro uomodiouomo..eccc...eccc...
Trattasi in effetti della solita tecnica del copia-incolla di passi altrui / in questo caso DALL' autore di 1 Re (capitolo 19) _ ove riporta di un "angelo che sarebbe" apparso al leggendario Elia per portargli il necessario conforto (!) _ dovendo affrontare un lungo cammino (dall' incredibile durata di 40 giorni + 40 notti !) per salire il mitico monte Oreb..ecc..
Per atri specialisti invece ritengono che l' autore-portaborse si sia riferito a Daniele (al capitolo 3: l' angelo dell' iddioGeova (insieme ad Azaria) entra nella fornace.. e avrebbe allontanato le fiamme a tal punto da renderla "fresca") -
Per altri ancora _ il riferimento dell' intervento dell' angelo-guaritore-confortatore è simile a quello riportato nel Libro di Tobia (il celebre Raffa-EL _ nel capitolo 5)..ecc..
Qualsiasi interpretazione.. si tratta sempre e comunque di passi altrui e RI-proposti come Novita' (seppur irreale-poetica-fantasiosa).
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Quanto al mirabile passo riguardante la "stupefacente" trasformazione delle gocce di sudore IN sangue (trattasi del fenomeno conosciuto come: emato-idrosi) esso NON deve essere preso alla lettera (perchè del tutto irreale !!)
- quanto piuttosto l' intenzione del redattore era mirata a voler significare l' intensissima tensione interiore del Rabbi, ben consapevole del momento tragico che, l' uomodiouomo, avrebbe dovuto affrontare nelle ore successive !
Come dire.. un evento non-storico (ma di una diceria tramandata) ma unicamente a voler "sensibilizzare" il credente di quella tragica successiva passione...eccc...eccc...
Ovviamente altri studiosi (piuttosto "critici") sostengono invece che quei passi sono un' interpolazione successiva (il mistero della serie giallo/horror.. che perdura ancora).
Cosi' come si tratterebbe di una (stravagante) rappresentazione forgiata dalla comunita' POST-pasquale (ovvero DOPO la scomparsa dell' uomodiouomo da questo mondo) - e allora si poteva esprimere qualsiasi bizzarra ipotesi _ tanto ormai "egli" sedeva alla destra dell' Abba' e Non poteva piu' intervenire nel mondo !
(come infatti la metafora del celeberrimo "calice" (Lc.22.43/44) - Una vera RI-proposizione di precedenti autori Libri biblici come:
- DAL Libro di Isaia (capitolo 51) - DA Geremia (capitoli 15 + 19) - DAL Salmo 75 -- e - poi - RE/interpretati dai costruttori della Nuova religione..eccc...eccc....
Dunque minestra passata in minestrone - e ripassata nel frullatore della storia..ecc…. ecc..ecc... (Ma spacciata come novita') --
Ovvio per il credente: cosi' è scritto cosi' "è" stato" !
Ma che cosa ha detto davvero Gesù sulla croce? A parte il fatto che, nella posizione in cui si trovava (molto diversa da quella canonica tramandata dalla tradizione) doveva far molta fatica a spiaccicare anche una sola parola in attesa di morire soffocato, gli evangelisti non sembrano avere le idee molto chiare, una caratteristica comune a chi non era presente ai "fatti" e inventa sul momento. Vediamo un po':
Marco 15, 34.35: “Dio mio, Dio mio perché mi hai abbandonato?”
“Padre perdona loro perché non sanno quello che fanno” (Luca 23:34)
“In verità ti dico: oggi tu sarai con me in paradiso" (Luca 23:43)
“Padre, nelle tue mani rimetto il mio spirito” (Luca 23:46
“Donna, ecco tuo figlio!” e “Ecco tua madre!” (Giovanni 19:26-27)
“Ho sete” (Giovanni 19:28)
“È compiuto” (Giovanni 19:30).
Tra l'altro Giovanni, notoriamente un pavoncello, è l'unico che colloca la Madonna sul Calvario. Gli altri la ignorano bellamente. Chissà se c'era o no...
Infatti riportare film, sculture o quadri è come entrare nella testa dell'autore o degli artisti, già intento molto difficile, si può immaginare come si possa entrare nella testa di Dio o dello stesso Gesù.
Ad esempio si può immaginare tutta la sofferenza di questo mondo ma non sara mai come lo è stata quella di Gesù; sotto questo aspetto provo una certa compassione per chi, per quanto riguarda Dio, non si fida di se stesso ed ha bisogno per credere del conforto altrui.
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Una domanda "Crep" _ chi mai avrebbe certificato (semmai esistesse) che le sofferenze patite dal Rabbi storico sarebbero state le piu' indicibili".. in assoluto, in ogni epoca e in ogni luogo della terra ??
Senza alcun dubbio per i credenti.. vale quanto è riportato nei "loro" testi _ ma, obiettivamente, è (stato) veramente cosi' ??
Intendevo che chi ci è passato non la racconta; i quadri, le sculture ed i film, nel momento che la raccontano difficilmente l'hanno potuta vivere fino in fondo, proprio perché la raccontano.
E così è ogni Pasqua, un rattoppo come un altro; a che serve pensare la sofferenza o parlarne se non si è vissuta, ma soprattutto non si è capita.
Vero Dio e vero Uomo, Crep! Sempre. Pienamente. :)
" L'evento unico e del tutto singolare dell'incarnazione del Figlio di Dio non significa che Gesù Cristo sia in parte Dio e in parte uomo, né che sia il risultato di una confusa mescolanza di divino e di umano. Egli si è fatto veramente uomo rimanendo veramente Dio. Gesù Cristo è vero Dio e vero uomo. La Chiesa nel corso dei primi secoli ha dovuto difendere e chiarire questa verità di fede contro eresie che la falsificavano."
http://www.vatican.va/archive/catech...122a3p1_it.htm
Non sarebbe stata più sospetta, Pazza, un'assoluta uniformità, dei Vangeli? Solo per chiedere eh....
Invece, con tagli diversi, con stili differenti, abbeverandosi a fonti eterogenee, i Vangeli arrivano tutti al punto-comune: Dio ha tanto amato il mondo da dare Suo Figlio per la Salvezza di tutti! :love:
La dicitura esatta è " seeeeeeeeee, bona Ugooooooooo!":D
Io sono dell'idea che bisogna sempre giustificare quello che si dice, allora cono mi spieghi come si rende possibile questa unione piena tra la divinità e l'umanità di Gesù? Quando Gesù disse che il Padre era più grande di lui intendeva forse dirlo come uomo?