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Originariamente Scritto da
Arcobaleno
Davvero non so quanti tu pensi di riuscire a convincere con le tue argomentazioni. Non sto ovviamente parlando di quelli che sono già convinti di loro, che hanno già una convinzione simile alla tua.
io non devo convincere nessuno, dato che non postulo cose non credibili, trascendenti o soprannaturali; sono i predicatori a dover convincere, con argomentazioni coerenti e sensate;
al più, sto solo cercando di far notare i paladini della fede che i loro predecessori hanno studiato logiche più raffinate ed efficaci per sostanziare le rispettive teologie; chi adduce logiche non credibili, assurde o risibili, ottiene l'effetto contrario e cioè convincere chi abbia perplessità che si tratta di una farsa, come per quei coniugi fedifraghi che, dovendo puntellare una bugia originaria, ne inventano altre sempre meno credibili e alla fine si sono talmente incasinati da avere sostanzialmente confessato il tradimento :asd:
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La reincarnazione permette più esperienze di vita sulla Terra: se una finisce subito male, altre possono permettere di arrivare a definire la sorte di quell'anima.
Dio stesso, comunque, nel Corano afferma che non tutti possono essere giudicati, come è il caso dei bambini che muoiono piccoli, dei malati mentali, di qualcuno che non ha ricevuto mai educazione religiosa, ecc.
Rimane, però, valida la prima parte della mia risposta. Nel Corano non si parla con evidenza di reincarnazione, pure se si parla di vita futura.
resta che ciò non basta a spiegare la misericordia divina per tutte le fedi che non contemplano la reincarnazione; l'innocente soffre e muore, è un fatto; e di quale prerogativa divina questo sarebbe manifestazione ?
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Se Dio non avesse mandato suoi messaggeri, nessuno sarebbe credente. Questo ti dice la necessità dell'intervento divino.
eh, non basta; se fosse come dici tu, non ci sarebbe necessità della fede, perché basterebbe la semplice ragione e tutti sarebbero automaticamente credenti; le Scritture e la Grazia divina sono due cose diverse e ben distinte;
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Non parlerei di predestinazione di tutto. Dio fa la sua parte, altrimenti tutto gli si rivolterebbe contro, passerebbe dalla parte di Satana. Dio prevede i nostri comportamenti, le nostre risposte, ma non li ha predeterminati. Lui sa già come finirà la partita, ma tutti la stiamo giocando ora. E sarà sempre così.
Senza istruzioni i giocatori perderebbero la partita. Con le istruzioni la squadra di Dio vincerà la partita.
senti, io non credo tu sia idiota; ma ragionando così, rischi di apparire tale:
se affermi che Dio sa già come finirà la partita, vuol dire che non c'è alcuna possibilità che le cose vadano diversamente, tantomeno a causa dell'agire umano; né bisogno di istruzioni; negli esempi scritturali che ponevi, hai descritto un dio che parla agli uomini precettandoli, ma sapendo in anticipo se essi seguiranno o meno il precetto; che senso avrebbe mai ??? ripeto, è come consigliare il portiere dove tuffarsi quando si sta guardando una differita e si sa già che il rigorista spiazzerà il portiere e segnerà il goal;
anche un'ipotetica onniscienza immanente e a-temporale, non potrebbe soggiacere alla temporalità umana; sarebbe sempre antecedente;
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Quelli che postuli tu sono sofismi.
sono gli stessi argomenti di grandi filosofi, ma anche santi e credenti del passato che hanno dibattuto questi temi; se tu li conoscessi, anziché ignorarli, saresti più prudente ed eviteresti di perdere credibilità in modo tanto palese;
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Qualcuno ti obbliga a non credere? Dio ha forse obbligato Cono a essere credente? Io stesso credo sulla base dei testi sacri, non in seguito a visioni o colloqui con Dio, che non ho.
io non ho alcuna obiezione nei confronti del credo di chicchessia; finché quello non pretende di avvalorare quel credo come "Verità", agganciandoci una filosofia morale destinata ad essere pubblica, cioè che coinvolge anche me;
riconosco che tu personalmente non traduci le tue convinzioni religiose in precetti civili; si può essere più o meno d'accordo con le tue convinzioni, ma, almeno fino ad ora, non sei intervenuto su questioni di morale pubblica;
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La grazia sta proprio nelle scritture, trasmesse dagli inviati di Dio. E' lì la grazia. Può capitare che Dio faccia anche miracoli, ma quello è un altro tipo di grazia.
Grazia sono anche i due sacrifici di Cristo, indispensabili per soddisfare le esigenze di giustizia di Dio, ancora un altro tipo di grazia.
è la differenza tra chi ha fede e chi no, che devi spiegare; dato che la fede non te la puoi dare da solo, con qualsiasi scrittura, è necessario un intervento divino ad personam; non ci si salva da soli, ma nemmeno con basta la Scrittura, se non interviene Dio ad illuminare in modo autonomo e diretto; questo dicono tutte le dottrine cristiane, anche se con intensità diversa;
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Sono proprio la ribellione di Satana, dei demoni e degli uomini che testimoniano del libero arbitrio. Dio è onnipotente, ma li lascia fare fino al finale che lui ha previsto.
se è onnipotente e "li lascia fare", vuol dire che il loro operato è da Lui inteso, poiché ne conosce l'esito in anticipo; non si muove foglia...
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Senza libero arbitrio tutti avrebbero continuato a obbedire a Dio all'infinito.
ma col libero arbitro si forma un enclave che sfugge al controllo divino, ignota o ostile ad esso, negando onnipotenza e onniscienza, che diverrebbero relative; impossibile per l'Assoluto;
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Dio, pur essendo onnipotente, non vuole controllare la libertà delle sue creature: è una sua scelta.
Avrebbe potuto farlo, ma non ha voluto farlo. Perché dire che onnipotenza divina e libertà delle creature sono incompatibili?
Non c'è nessuna ritrazione divina.
anche questa è una contraddizione, poiché il passare da una condizione di controllo totale ad una di libertà delle sue creature significa esattamente una ritrazione; l'onnipotenza è incompatibile perché la libertà umana implicherebbe un ambito - appunto, quello delle scelte umane - nel quale Dio non può esercitare il suo potere, cessando quindi di essere onnipotente;
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Dio può cambiare idea, anche se sue leggi di base sono eterne, infatti si pentì di aver mandato il diluvio universale, che qui qualcuno ha voluto sdoganare come tempesta locale.
Sicuramente quelle popolazioni meritavano una punizione fortissima, ma forse o non forse Dio avrebbe potuto punirli in altro modo.
come sei ingenuo ! queste sono le cose che rendono questa visione della religione non-credibile:
se Dio cambia idea e si pente - una cosa molto umana, non divina - vuol dire che la Sua creazione non è stata perfetta; questo sarebbe incompatibile con la perfezione divina;
inoltre, circostanza ancora più decisiva, se dovessimo ammettere questa ipotesi, di una correzione dovuta al pentimento divino, dovremmo per forza contemplarla come ancora possibile; se Dio si fosse pentito una volta per aver "sbagliato" o ecceduto, perché ciò non dovrebbe accadere ancora ? e allora, che senso avrebbero le Sue leggi che, in quanto Sua potestà sarebbero esse stesse suscettibili di esser modificate ?
capisci che più cerchi di argomentare, più ti incasini e istilli dubbi in chi ti legga, tanto le toppe sono peggio del buco;
detto per inciso, visto che non vuoi scervellarti a studiare, questa storia dell'onnipotenza e onniscienza divine nascono per l'esigenza di prospettare l'ineluttabilità del giudizio a chi avesse pensato di potervi sfuggire; siccome quelli non erano filosofi, si sono peritati poco di pensare al campo minato delle conseguenze logiche di postulati del genere;
in qualche modo, la dottrina luterana ha cercato di rimediare, con una progressiva interiorizzazione dell'azione divina nella coscienza che, agendo internamente, è ovviamente onnisciente e onnipotente; non è una sistemazione definitiva, ma è certamente più decente e accettabile di molte altre.