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Baboulenka
Non � controproducente per la ragazza. Partiamo dal presupposto che se sta male in quel posto di lavoro avr� le sue buoni ragioni, deve fare un figlio fra tot anni e vuole tenere un lavoro. Qual � il problema se decide di anticipare i tempi?
Io capisco che la produttivit� di una azienda sia importante ma lo sono anche i progetti personali. La societ� ci deve mettere nelle condizioni di poter avere dei figli e non trovo nulla di sbagliato nel fatto che una donna in maternit� percepisca una parte di stipendio.
Se per motivi suoi decide che vuole averlo subito sta solo esercitando un suo diritto sacrosanto.
Fra parentesi capisco l'importanza delle aziende, ma non � altrettanto importante che una persona possa fare un figlio? La crescita della popolazione non aiuta la societ� in generale?
Quando facciamo dei ragionamenti di questo tipo non dobbiamo solo considerare il breve periodo, ovvero i vantaggi e i danni nell'immediato.
Ci tengo a precisare anche che quando dicevo che � brutto a dirsi, mi riferivo alla motivazione per mettere al mondo un figlio. E' brutto pensare di mettere al mondo un figlio per allontanarsi dal lavoro. Non � brutto allontanarsi dal lavoro per avere un figlio.
Ma io concordo con te sul discorso maternit� e diritti delle lavoratrici ( � giusto che la donna percepisca parte dello stipendio e che ovviamente sia tutelata durante la gravidanza e subito dopo il parto) ma trovo insensato mettere al mondo un figlio per conservarsi il posto di lavoro per quel tot di mesi in pi� necessari a trovare altro.
Prima di tutto come diceva Dark, reinserirsi nel mondo del lavoro con un figlio piccolo non � cosa da poco dato che molti datori cercano ragazze/donne senza figli a carico e possibilmente senza l'intenzione di mettere al mondo bambini nell'immediato e secondariamente perch� anticipare la maternit� a discapito dell'azienda per cui si lavora e senza nemmeno sentirsi pienamente pronte a quest'evento non credo che faccia il gioco della futura madre. il discorso cambia ovviamente se la donna in questione � pronta alla maternit� e ha tutto il diritto di avere un figlio.
Se sto male dove lavoro ha senso restare incinta per vincolare i miei datori per quell'anno � mezzo in pi� necessario a far s� che io trovi qualcosa di meglio? e se quel qualcosa di meglio non arriva proprio perch� ho difficolt� a gestire un figlio o perch� c'� crisi e tutto sommato era meglio tenersi stretto il posto di lavoro precedente? Mi ritrovo disoccupata e con un figlio a carico, non mi sembra proprio una mossa furbissima. Comprendo il tuo ragionamento sulla crescita della popolazione ma perch� ci� avvenga in modo sano e maturo ci deve essere prima di tutto un lavoro solido un futuro pi� o meno certo.
Fare un figlio per mettere "le manette" all'azienda per cui si lavora continua a non sembrarmi una cosa sensata.
Piuttosto che mettersi in maternit� anche se non � pronta consiglierei alla ragazza di andare all'estero, se non ha figli e se l�eventuale partner � disposto a seguirla.
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Originariamente Scritto da
Baboulenka
Solo che mi chiedevo come possa sviluppare delle competenze se lavora, magari ha un full time, e non ha interessi particolari (questo lo suppongo, in base a quello che ha scritto) su cui lavorare per creare un'attivit� o per farsi strada in un campo diverso.
corsi serali
corsi online
piccola attivit� di e-commerce
corsi di specializzazione nel settore di business in cui opera
hobby > secondo lavoro
i primi che mi vengono in mente
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Morwen
Ma io concordo con te sul discorso maternit� e diritti delle lavoratrici ( � giusto che la donna percepisca parte dello stipendio e che ovviamente sia tutelata durante la gravidanza e subito dopo il parto) ma trovo insensato mettere al mondo un figlio per conservarsi il posto di lavoro per quel tot di mesi in pi� necessari a trovare altro.
Prima di tutto come diceva Dark, reinserirsi nel mondo del lavoro con un figlio piccolo non � cosa da poco dato che molti datori cercano ragazze/donne senza figli a carico e possibilmente senza l'intenzione di mettere al mondo bambini nell'immediato
Da quello che so, il problema non sono le donne che hanno figli a carico, ma quelle che potrebbero entrare in maternit�. Chi ha gi� figli viene considerato affidabile, perch� avendo persone a carico difficilmente lascerebbe il posto di lavoro ad minchiam.
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Morwen
secondariamente perch� anticipare la maternit� a discapito dell'azienda per cui si lavora e senza nemmeno sentirsi pienamente pronte a quest'evento non credo che faccia il gioco della futura madre. il discorso cambia ovviamente se la donna in questione � pronta alla maternit� e ha tutto il diritto di avere un figlio.
Se non si sente pronta assolutamente no. Probabilmente ho interpretato male quello che ha scritto. Pensavo che lei volesse avere un figlio fra 2-3 anni perch� nel frattempo vuole trovare un nuovo lavoro prima di mettersi in maternit�.
Cmq concordo con te, figli solo se sono voluti.
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Morwen
Se sto male dove lavoro ha senso restare incinta per vincolare i miei datori per quell'anno � mezzo in pi� necessario a far s� che io trovi qualcosa di meglio? e se quel qualcosa di meglio non arriva proprio perch� ho difficolt� a gestire un figlio o perch� c'� crisi e tutto sommato era meglio tenersi stretto il posto di lavoro precedente? Mi ritrovo disoccupata e con un figlio a carico, non mi sembra proprio una mossa furbissima.
Se ti metti in maternit� e nel frattempo non trovi nulla, quando finisce il periodo a te dovuto torni a lavoro. Quindi non stai facendo nessun danno all'azienda. L'unico danno � per il datore di lavoro che ti deve pagare lo stipendio mentre non lavori e deve assumere una persona che ti sostituisca.
Sicuramente un danno economico, ma la persona sta esercitando un suo diritto.
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Morwen
Comprendo il tuo ragionamento sulla crescita della popolazione ma perch� ci� avvenga in modo sano e maturo ci deve essere prima di tutto un lavoro solido un futuro pi� o meno certo.
Fare un figlio per mettere "le manette" all'azienda per cui si lavora continua a non sembrarmi una cosa sensata.
Piuttosto che mettersi in maternit� anche se non � pronta consiglierei alla ragazza di andare all'estero, se non ha figli e se l�eventuale partner � disposto a seguirla.
Il futuro solido e certo, come accennava dietrologo, quello del posto fisso, possiamo anche dimenticarlo. Il mercato del lavoro � pi� flessibile e non escludo che nel corso della nostra vita potremo cambiare lavoro pi� volte (volutamente e non).
Si al discorso estero, ma non sappiamo se questa persona ha una casa, se non vuole lasciare il posto in cui ha vissuto e via dicendo. Il fatto di emigrare per molti � l'ultima alternativa, non dovremmo considerarlo una regola.
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thorpe
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hobby > secondo lavoro
i primi che mi vengono in mente
Ottimi spunti, vediamo che ne dice l'interessata :)
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Baboulenka
Da quello che so, il problema non sono le donne che hanno figli a carico, ma quelle che potrebbero entrare in maternit�. Chi ha gi� figli viene considerato affidabile, perch� avendo persone a carico difficilmente lascerebbe il posto di lavoro ad minchiam.
Chi ha figli piccoli viene guardato con diffidenza allo stesso modo delle neo-sposate: lo sai quante volte becca malanni vari un bimbo al di sotto dei sei/sette anni? Poi ci sono gli "affiancamenti" all'asilo, le vaccinazioni e altre evenienze che costringono una madre ad assentarsi dal lavoro, quasi sempre senza preavviso.
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Baboulenka
Se non si sente pronta assolutamente no. Probabilmente ho interpretato male quello che ha scritto. Pensavo che lei volesse avere un figlio fra 2-3 anni perch� nel frattempo vuole trovare un nuovo lavoro prima di mettersi in maternit�.
Cmq concordo con te, figli solo se sono voluti.
Ecco, siamo d'accordo. Fare un figlio come "escamotage", per quanto nei piani della coppia, aumenta a dismisura le difficolt� e non risolve nulla.
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Baboulenka
Se ti metti in maternit� e nel frattempo non trovi nulla, quando finisce il periodo a te dovuto torni a lavoro. Quindi non stai facendo nessun danno all'azienda. L'unico danno � per il datore di lavoro che ti deve pagare lo stipendio mentre non lavori e deve assumere una persona che ti sostituisca.
Sicuramente un danno economico, ma la persona sta esercitando un suo diritto.
Sei partita per la tangente sull'argomento "diritti delle lavoratrici", diritti che qui nessuno ha messo in discussione. Per amor del vero, poi, lo stipendio delle lavoratrici in gravidanza lo anticipa il datore di lavoro ma lo paga l'inps.
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_____37_____
Chi ha figli piccoli viene guardato con diffidenza allo stesso modo delle neo-sposate: lo sai quante volte becca malanni vari un bimbo al di sotto dei sei/sette anni? Poi ci sono gli "affiancamenti" all'asilo, le vaccinazioni e altre evenienze che costringono una madre ad assentarsi dal lavoro, quasi sempre senza preavviso.
Mmmm, mi affido a quello che dici perch� hai di sicuro pi� esperienza diretta di me sia per quanto riguarda il lavoro sia per i figli. In realt� quello che mi racconti si distacca di molto dalle esperienze delle persone che conosco, per� ammetto che possono anche essere esperienze limite.
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_____37_____
Sei partita per la tangente sull'argomento "diritti delle lavoratrici", diritti che qui nessuno ha messo in discussione. Per amor del vero, poi, lo stipendio delle lavoratrici in gravidanza lo anticipa il datore di lavoro ma lo paga l'inps.
Suvvia non esagerare. Sono partita per la tangente, come dici tu, perch� non era stato sollevato il problema e perch� si era detto che le lavoratrici non dovrebbero "mettere in difficolt�" il datore di lavoro. A quel punto ho ricordato che si tratta di un diritto fare dei figli, tutto qui.
Quanto agli stipendi, ti ringrazio per aver chiarito il punto. Pensavo che una quota venisse pagata dal datore di lavoro, non credevo fosse tutto a carico dell'inps!
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dietrologo
E' possibile detestare il lavoro anche da questa parte , spesso il peso diventa insostenibile che ti impedisce di dormire e devi patteggiare con le banche per ottenere un prestito per pagare i dipendenti che � sempre pi� difficile ottenere..
ma ai diritti dei datori di lavoro qualcuno ha mai pensato ?
C'� anche una piccola differenza: se sei imprenditore ti assumi rischi e benefici dell'impresa. Se essa funziona bene sei tu che guadagni di pi�, lo stipendio dei tuoi dipendenti � sempre lo stesso, cos� come i loro diritti e doveri. Allo stesso modo dovrebbe essere se guadagni di meno, altrimenti � troppo comodo.
Poi per carit�, il lavoratore si deve impegnare e non battere la fiacca, ma questo non cambia il fatto che se uno si trova male in un luogo di lavoro possa volersene andare. Io lavoro dalle 10 alle 14 ore al giorno, senza straordinari pagati perch� il mio contratto non lo prevede, ricopro una posizione di responsabilit� senza che ci� mi venga riconosciuto economicamente. Con questi presupposti, credi che stia volentieri a lavorare qui? E' ovvio che poi uno si guardi intorno. Il datore di lavoro deve anche sapere incentivare i dipendenti.
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dietrologo
guarda , per poter disporre di 100 mila euro per far funzionare la baracca le banche come garanzia ne vogliono 200 o 300 , la prassi � impegni la casa se la vale o non si fa nulla , se al dipendente va male si trova con una liquidazione , se va male al datore di lavoro attacca la corda ad un trave
Si, ma il datore di lavoro quando apre l'impresa sa quali sono i rischi a cui va incontro. Che poi il sistema delle banche sia assurdo � un altro paio di maniche, ma questo non c'entra nulla. Se io faccio impresa me ne assumo le responsabilit� e punto. E se il dipendente mi lavora sottopagato, dovrei come minimo stendergli il tappeto rosso, visto che per legge una cosa del genere non dovrebbe neppure esistere. Soprattutto se non ti fanno recuperare le ore di straordinario, ma semplicemente te le cancellano senza dirti niente (non � il mio caso perch� appunto il mio contratto non prevede uno stipendio in base alle ore, ma agli obiettivi, ma accade a gente di altri settori dell'azienda). La correttezza professionale dovrebbe essere il minimo. Altrimenti, ripeto, � ovvio che uno si guardi intorno, e il datore di lavoro ha poco da recriminare.
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Ad onor del vero, sono stata io a fare il commento sul fare un bambino, magari lei inorridisce all'idea :)
Cmq dietrologo, capisco il tuo punto di vista di persona direttamente interessata ma ho visto troppi datori di lavoro fare i pezzi di merda e pezzenti con i lavoratori. E mi riferisco a gente che lavora senza contratto per 8 ore al giorno per 400-600 euro...
Capisco che i datori di lavoro vogliano un guadagno e siano pi� soggetti a danni economici se falliscono, ma questo non li giustifica a sfruttare il lavoratore in modo cos� indegno.
Poi m auguro che tu non faccia parte di quella tipologia di imprenditori. So che ci sono persone oneste in giro, per� le mele marce rovinano una intera categoria, in questo caso pi� che in altri, perch� evidentemente sono troppe.
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Per me ora come ora lasciare un lavoro a tempo indeterminato � follia, a meno che appunto non ci siano casi di mobbing e di violazione dei diritti del lavoratore.
Io spezzo una lancia a favore dei datori di lavoro perch� sono una di quelle che non ha di che lamentarsi praticamente su nulla, per� so anche di essere fortunatissima perch� basta un confronto con le mie amiche per capire che le fregature sono all'ordine del giorno.
Proponevo l'estero perch� non la ritengo l'ultima alternativa, la ritengo un'opportunit� per uscire dall'immobilismo dell'Italia, per fare carriera e guadagnare molto di pi� per la stessa mansione svolta.
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dietrologo
sono daccordo , ma uffachenoia lamentava altre cose , ho un lavoro a tempo indeterminato ( e chi non lo vorrebbe ) mi pagano ma non mi piace stare qui , forse sfrutto questa occasione per fare un bambino altrimenti quando lo posso fare ?
avanti progresso che io mi scanso
Veramente Uffachenoia esprimeva dubbi sul fatto che dove lavora si trova male, e questo � un dato di fatto, e che quindi stava pensando di cambiare aria. Non ha detto di non aver voglia di lavorare, ma semplicemente di voler cercare un ambiente pi� stimolante di un'azienda dove non si sente a suo agio e che per di pi� naviga in cattive acque. Direi una scelta legittima.
Poi � vero che non � neppure giusto pensare "mi faccio dare la maternit� qui e poi fatto il figlio cerco altrove", ma tante volte le donne si trovano in questa posizione loro malgrado, perch� i datori di lavoro hanno, come si � scritto nel 3d, il bel vizio di non prendere neppure in considerazione la candidatura di una lavoratrice in et� da figli, soprattutto se essa esprime la volont� di averne. Se non ci fosse questa discriminazione da parte del mondo imprenditoriale, forse le cose andrebbero diversamente...
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Morwen
Per me ora come ora lasciare un lavoro a tempo indeterminato � follia, a meno che appunto non ci siano casi di mobbing e di violazione dei diritti del lavoratore.
Io spezzo una lancia a favore dei datori di lavoro perch� sono una di quelle che non ha di che lamentarsi praticamente su nulla, per� so anche di essere fortunatissima perch� basta un confronto con le mie amiche per capire che le fregature sono all'ordine del giorno.
Proponevo l'estero perch� non la ritengo l'ultima alternativa, la ritengo un'opportunit� per uscire dall'immobilismo dell'Italia, per fare carriera e guadagnare molto di pi� per la stessa mansione svolta.
L'estero, secondo me, va bene per chi � sovraqualificato. Persone che in Italia farebbero la fame e che fuori guadagnano 3-4 volte di pi�.
Considera che non sappiamo neanche se Uffachenoia conosce l'inglese o altre lingue, caratteristica necessaria se vuoi lavorare all'estero, e inoltre non � detto che voglia lasciare il posto in cui vive (che ne so, magari ha comprato una casa).
Personalmente ho scartato l'idea di andare fuori perch� nel mio campo non sarei competitiva, ma ci sarei andata volentieri, tanto emigrante per emigrante :v
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ma soprattutto, che fine ha fatto l'OP?
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Baboulenka
L'estero, secondo me, va bene per chi � sovraqualificato. Persone che in Italia farebbero la fame e che fuori guadagnano 3-4 volte di pi�.
Considera che non sappiamo neanche se Uffachenoia conosce l'inglese o altre lingue, caratteristica necessaria se vuoi lavorare all'estero, e inoltre non � detto che voglia lasciare il posto in cui vive (che ne so, magari ha comprato una casa).
Non � mica vero, sai? Mia sorella ad esempio appena pu� va in Irlanda a lavorare per PayPal. Le hanno fatto un colloquio su Skype e avrebbe un contratto da 1600 euro netti per lavorare al telefono con la clientela italiana e inglese che usufruisce del servizio Paypal.
Un'altra mia amica lavora ad Amsterdam per la KLM (nota compagnia aerea). e' l� da un anno e ha appena comprato casa accendendo un mutuo. entrambe laureate ma con nessuna esperienza nel lavoro che gli � stato assegnato.
La lingua � obiettivamente un ostacolo iniziale ma vivendo h24 nel contesto sociale ed ambientale del paese la si impara piuttosto velocemente, nell'arco di 5 o 6 mesi si capisce e ci si fa capire molto bene.
ci vuole anche la voglia di cambiare, fermo restando le condizioni iniziali propizie (possibilit� di trasferimento con eventuali figli e marito, mutui ecc). Per� in linea di massima � fattibile ed � sicuramente arricchente e stimolante.
Sar� che io ho molti amici che hanno fatto questa scelta e nessuno (ma nessuno eh) tornerebbe in Italia a progetto, a tempo determinato, a cottimo o in nero.
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Morwen
Non � mica vero, sai? Mia sorella ad esempio appena pu� va in Irlanda a lavorare per PayPal. Le hanno fatto un colloquio su Skype e avrebbe un contratto da 1600 euro netti per lavorare al telefono con la clientela italiana e inglese che usufruisce del servizio Paypal.
Un'altra mia amica lavora ad Amsterdam per la KLM (nota compagnia aerea). e' l� da un anno e ha appena comprato casa accendendo un mutuo. entrambe laureate ma con nessuna esperienza nel lavoro che gli � stato assegnato.
La lingua � obiettivamente un ostacolo iniziale ma vivendo h24 nel contesto sociale ed ambientale del paese la si impara piuttosto velocemente, nell'arco di 5 o 6 mesi si capisce e ci si fa capire molto bene.
ci vuole anche la voglia di cambiare, fermo restando le condizioni iniziali propizie (possibilit� di trasferimento con eventuali figli e marito, mutui ecc). Per� in linea di massima � fattibile ed � sicuramente arricchente e stimolante.
true. infatti il mio obiettivo finale � aprire ristorante in Canada con mio fratello e io di cucina non ne capisco una bega :asd: