Noto con piacere che ieri sera vi siete sbizzarriti, Bumble, Bauxite ed altri!
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Noto con piacere che ieri sera vi siete sbizzarriti, Bumble, Bauxite ed altri!
Sono contenta che questo articolo abbia sollecitato la tua curiosità: temo però che quello del Corriere della Sera abbia presentato molto meglio l’autore ad un pubblico vasto che magari non lo conosce ancora: in modo più concreto ed, appunto, semplice, illustrando i vari momenti decisivi della sua vita e le sue opere.
Però un po’ capisco Tatjana Rojc: è una storica e critica letteraria (ha scritto anche un romanzo, ma… stendiamo un pietoso velo in merito) che ha dedicato molta parte della sua vita a Boris Pahor, scrivendone alcune monografie ed accompagnandolo a vari incontri in giro per l’Europa.
Di contro, potremmo aver fortuna anche così:D:
https://youtu.be/o-xn4UTB7W0
Non so se si è capito: io volevo parlare di coloro che INUTILMENTE e senza tener conto del livello del DESTINATARIO complicano ed infarciscono il proprio messaggio all’inverosimile, citando di qua e di là, usando paroloni spesso incomprensibili alla media dei lettori ed ascoltatori.
Ma vogliono realmente farsi capire o desiderano solo far mostra di sé?
Eppure io mi ritengo una buona lettrice: mi piace cercare, OGNI TANTO, il significato di una parola che non conosco, o la citazione dotta o la frase in sanscrito.
Però il testo non deve contenerne fuori ogni misura, significa proprio che l’autore non si mette, non capisce, non percepisce il livello dei lettori.
Che è autoreferenziale.
E' un po' un "parlare da soli" pensando di star conversando con qualcuno. Il piacere di SENTIRSI parlare...Qualcosa che stanca dopo pochi minuti, non appena si coglie, e non c'è neppure bisogno dell'uso di parole difficili. Quello caso mai aumenta il fastidio di chi è costretto ad ascoltare. Un mio caro amico ha questa tendenza. Raramente riesco a replicare ai suoi discorsi, per cui a un certo punto mi assento mentalmente. Ma parlando in modo più preciso del "parlare difficile", esso rappresenta una specie di mania soprattutto in addetti ai lavori in certe materie specifiche, tipo psicologi, informatici, economisti, matematici e fisici...anche qui ho alcuni amici che a volte incorrono in questo difetto, non curandosi di me o di altri che sono un po' digiuni di certe cose...
Io a parlar difficile e a scrivere in modo colto e forbito non ci sono mai riuscito. Ma non mi ci sforzo nemmeno. Non ho una grande cultura, sono un uomo del popolo. Tranquillo :D
Mi piace la semantica istantanea, praticamente scrivo come parlo. E va beh, nessuno è perfetto :)
Ecco appunto c' è differenza tra l' articolo che hai linkato ieri del Corriere della Sera con quello di Tatjana Rojc, il primo descrive meglio chi era Boris Pahor anche a chi non ne aveva mai sentito parlare come me ed è un articolo più diretto, semplice da comprendere in parole semplici la vita la storia e l' epoca in cui è vissuto il personaggio oggetto dell' articolo, cioè un articolo di cronaca rispetto al secondo quello di Tatjana sull' altro sito che sembra più un saggio che articolo di cronaca, rivolto ai lettori ed estimatori del mondo letterario.
Dipende appunto a chi è destinato l' articolo se ad un pubblico di un certo livello culturale e ambiente oppure se si tratta semplicemente di riportare un fatto di cronaca condito da qualche osservazione e commento giornalistico.
Riguardo al "parlar difficile" sui forum dipende dal tipo di forum, ad esempio se si frequenta un sito o un forum d' informatica è normale che si trovino espressioni e termini in un linguaggio tecnico che i non addetti ai lavori faticano o non comprendono affatto, di solito i frequentatori sono appassionati della materia, certo che se un "niubbo" che in gergo di internet significa "utente nuovo ed inesperto", cerca aiuto per il PC o altro, chi lo offre cioè gli utenti esperti dovrebbero cercare di esprimersi al limite del possibile in modo comprensibile, altrimenti difficile per il niubbo riuscire a risolvere.
Ci sono però termini che un appassionato deve imparare a conoscere altrimenti meglio rivolgersi e portare all' assistenza tecnica.
Il mio è un esempio perchè spesso da appassionata parlando con chi di informatica e PC ci capisce mi sono trovata a parlar con qualcuno come me appassionato mentre gli altri era come se assistessero a dialoghi tra due in aramaico :D
Chiaro che chi non ha certe passioni si annoia con certi argomenti soprattutto tecnici.
Oddio adesso sta passione è andata un po' scemando :D
beh, ma almeno adesso sappiamo che la signora Rojc conosce il tedesco, il latino, gli autori russi, il neorealismo italiano, i classici greci soprattutto Omero e sa perfino scrivere una frase come:
"È stata l’arte, dopo quegli incessanti (quanto inutili, perché mai confermati definitivamente) Nie wieder! ad assumersi il compito di illuminare il mondo, di ri-legittimare la parola, rappresentare una realtà inimmaginabile a un altro essere umano: ed è proprio la capacità di ricreare l’inimmaginabile dell’inferno del lager la peculiarità per eccellenza dell’opera di Pahor che va quindi contestualizzata entro quella rivolta morale, conseguente alla devastazione, provocata dai totalitarismi, a definire la necessità di voler e dover ritrarre gli aspetti più aberranti della distruzione organizzata per ricomporre un contesto, entro il quale fosse più chiara la scissione tra bene e male, tra ciò che è vivo e ciò che è morto."
senza nemmeno un punto in mezzo, roba che se ti metti a pronunciarla ad alta voce devi prendere il fiato almeno quattro volte prima di arrivare in fondo.
però "connubio" si scrive con una sola "b": ho controllato sul dizionario Treccani.