Originariamente Scritto da
nahui
Ti ringrazio per i consigli, tengo a precisare che le situazioni erano inventate :D, sebbene verosimili :v
Non capisco in base a quale principio debba avvenire la divisione dei ruoli. Io credo che si debba rispettare il carisma "naturale" e non "di genere". Per esempio, conosco tantissime madri che hanno un rapporto estremamente conflittuale con le figlie femmine, e padri che le sostituiscono egregiamente, anche comprando i primi assorbenti, facendo da confidenti... Se un uomo ha il vizio del gioco e la donna � laureata in economia ad Harward, ritengo che sia meglio che sia lei ad occuparsi della gestione economica della famiglia... E via di seguito. Non ammetto che in caso di disaccordo debba prevalere la decisione dell'uomo, lo trovo ingiusto, barbarico, per usare parole gentili :D Non � una legge d'amore, � una pratica tribale da antico testamento. In questi casi si deve cercare un compromesso, anche con aiuti esterni se occorre, oppure ognuno per la sua strada se il contrasto � irredimibile e si divora come un cancro tutta la famiglia. Non siamo in guerra, non � necessario un solo "capo", altrimenti tutto va a rotoli... Guarda che questi stessi principi sono accolti dalla legge italiana: in caso di disaccordo su questioni serie, i coniugi possono rivolgersi al giudice; ed � il giudice che, in casi gravi, se non si riesce a trovare un accordo, decide... Guarda, � l'art. 145 del codice civile, sotto - utilizzato a mio parere :asd:
Se i cattolici la pensano diversamente, santa pace.