I bravi sono tanti, hanno le basi scolastiche di italiano, greco, latino, ma avere un linguaggio diafano e cristallino é molto difficile.
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il punto non è il linguaggio, ma l'immaginario;
Hugo poteva scrivere i Miserabili sapendo che l'immaginario dei suoi lettori era sintonizzato su quel medium; nello specifico, il feuilleton a puntate del giornale;
quel legame consentiva di portare contenuti forti, come quelli del romanzo; e così fino alla prima metà del Novecento;
poi, è arrivato il cinema, coi suoi ritmi narrativi, e si è appropriato dei contenuti forti; è la nuova letteratura;
perciò, la pagina scritta è diventata il genere letteratura, per una nicchia - ampia e popolare - che ama leggere il bello scrivere, il quale diventa il fine dello scrittore, al posto dei contenuti; manca il più delle volte quell'urgenza che propelle l'ispirazione, e le storie sono costruite - più o meno bene - come pretesto per esibire la scrittura, lo sfizio, la pagina elegante, la trovata;
le storie più genuine possono essere di introspezione psicologica, ma restano di nicchia; sono davvero rarissimi i casi di scrittori contemporanei che affrontano temi forti; uno è Houellebecq, con Piattaforma, o Sottomissione; ma sono cose che facilmente finiscono come anatre zoppe, un po' romanzo, un po' pamphlet socio-politico;
gli scrittori popolari, poi, da oltre mezzo secolo scrivono come se scrivessero dei film, con la stessa tecnica di costruzione del plot, perché sanno che quello è il ritmo che acchiappa; e sperano che li legga un regista e voglia farne un film, più o meno già pronto.
A parte che i lauti stipendi di chi fa il mio mestiere sono ormai preistoria, appannaggio dei vecchi giornalisti o dei raccomandati che stanno nelle grandi reti televisive. Ormai anche una collaborazione coi maggiori quotidiani economicamente frutta compensi miseri.
Certo, io come i miei colleghi abbiamo studiato e abbiamo sudato per arrivare a un certo livello, ma purtroppo la rete appiattisce la comunicazione, al punto che chiunque può aprire un blog, scrivere e avanzare la pretesa di fare informazione. La gente comune non conosce la differenza. Il vero problema è che si consentano cose di questo tipo.
Se una persona si mette a fare abusivamente l'avvocato, il medico, il geometra, viene punito per legge. Invece chiunque può improvvisarsi comunicatore senza conseguenze. E' questo il vero problema. Ed è anche il motivo per cui circola tanta disinformazione e per cui la gente poi crede in certe fake news.
Ciò detto, io facevo nel mio post, riferimento soprattutto al fatto che ormai si può pubblicare un libro in autonomia, senza che passi per professionisti che ne analizzino i contenuti. Chiunque può scrivere e pubblicare qualsiasi minchiata. E questo secondo me abbassa notevolmente il livello della letteratura.