Visualizzazione Stampabile
-
Ma la solidariet� del cuore non si nega a nessuno e anche il sostegno minimo per il momento ci sta, tuttavia la loro prospettiva non � bella, la soluzione non si vede e stare appesi ad un filo che si sfilaccia non � una cosa piacevole.
Si viaggia a livelli di 100 milioni di ore cig e una contribuzione fiscale che ha superato il 50%, quanto pu� reggere la cosa?
Guida - Il diagramma presenta il flusso mensile delle ore di Cassa Integrazione Guadagni - gestione ordinaria, straordinaria e in deroga - autorizzate nel territorio selezionato (bottoni bianchi in basso a destra), in totale e nei vari macrosettori di attivit� economica (cliccabili singolarmente nella legenda), oltre alla media mobile dei 12 mesi terminanti in quello indicato (con riferimento al totale territoriale). Il diagramma si basa su documenti di fonte INPS.
http://www.mc.camcom.it/P42A1187C207...e-Guadagni.htm
-
Ah se potessimo tornare tutti alla semplicit� del Vangelo....
"Nessuno pu� servire a due padroni: o odier� l'uno e amer� l'altro, o preferir� l'uno e disprezzer� l'altro: non potete servire a Dio e a mammona.
Perci� vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita forse non vale pi� del cibo e il corpo pi� del vestito?
Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, n� mietono, n� ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre.
Non contate voi forse pi� di loro? E chi di voi, per quanto si dia da fare, pu� aggiungere un'ora sola alla sua vita?
E perch� vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano.
Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora se Dio veste cos� l'erba del campo, che oggi c'� e domani verr� gettata nel forno, non far� assai pi� per voi, gente di poca fede? Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?
Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno.
Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta.
Non affannatevi dunque per il domani, perch� il domani avr� gia le sue inquietudini.
A ciascun giorno basta la sua pena." (matteo 6)
-
Forse ci dovresti arrivare, sempre che ci si voglia arrivare e non sembra.
E poi li ci stanno le regole per stare bene da morti e nbon da vivi.
-
Entro quarant�anni la popolazione mondiale aumenter� di due miliardi e le risorse idriche scarseggeranno. Secondo un team di studiosi svedesi, per evitare carestie dovremo mangiare frutta e verdura anzich� bistecche
LONDRA - Entro quarant'anni diventeremo tutti vegetariani. Non per scelta, bens� per necessit�: altrimenti non ci sar� abbastanza cibo per sfamare la crescente popolazione terrestre. Frutta e verdura anzich� bistecche e prosciutti. Ecco la dieta dei nostri figli o nipoti, se vorremo nutrire l�intero pianeta.
La profezia viene da un rapporto di illustri scienziati. Ma il loro � un augurio, un�esortazione, pi� che un pronostico: gli esseri umani vi daranno ascolto? Oppure nel 2050 scoppieranno le guerre del mangiare, o meglio dell�acqua, senza la quale non ci sarebbe praticamente nulla di commestibile da mettere in tavola? Le riserve globali di cibo diminuiscono costantemente, afferma il rapporto del professor Malik Falkenmark e dei suoi colleghi dello Stockholm International Water Institute, mentre la popolazione mondiale non fa che aumentare.
Se l�umanit� continua a cibarsi ai ritmi attuali, e soprattutto seguendo la dieta odierna, entro il 2050 ci aspettano catastrofiche carenze alimentari. E per catastrofe si intende qualcosa di molto peggio della tutt�altro che rosea realt� attuale: gi� oggi, secondo cifre dell�Onu, 900 milioni di persone vanno a letto affamate tutte le sere e 2 miliardi sono da considerare malnutrite.
Ma nei prossimi quattro decenni la terra passer� da 7 miliardi di umani a 9 miliardi, un aumento netto di 2 miliardi che render� ancora pi� drammatica la carenza di cibo. E allora che fare?
La risposta degli studiosi di Stoccolma, il cui rapporto � stato anticipato ieri dal quotidiano Guardian di Londra, � netta: il mondo deve cambiare dieta. Dobbiamo diventare tutti vegetariani, o quasi.
Attualmente ricaviamo il 20 per cento delle proteine necessarie al nostro fabbisogno da prodotti derivati dagli animali, che si tratti di carne o latticini; ma questa percentuale dovr� scendere al 5 per cento o forse anche a meno entro il 2050, se vorremo evitare carestie e conflitti causati dalla scarsit� di cibo. Il problema di partenza � l�acqua. Gi� oggi scarseggia e in molte regioni � un bene pi� prezioso del petrolio per la sopravvivenza della nostra specie, ma fra quarant�anni non baster� sicuramente per produrre gli alimenti necessari a 9 miliardi di terrestri.
Il cibo ricavato da animali, infatti, consuma da cinque a dieci volte pi� acqua di quella che serve a una alimentazione vegetariana. Cambiare dieta permetterebbe dunque di consumare meno acqua per l�agricoltura, e non solo: oggi un terzo delle terre arabili del pianeta sono destinate alla crescita di sementi e raccolti destinati a sfamare gli animali da allevamento. Se mangiassimo meno animali, risparmieremmo acqua e avremmo a disposizione pi� terra per altri usi agricoli. Il rapporto dello Stockholm Institute viene reso pubblico alla vigilia dell�annuale Conferenza mondiale sull�acqua, che si apre questa settimana a Stoccolma alla presenza di 2500 politici, rappresentanti dell�Onu, ong e ricercatori provenienti da centoventi paesi.
Al convegno verranno dibattute anche altre opzioni, come l�eliminazione degli sprechi alimentari, migliori scambi tra paesi con surplus di cibo e paesi in deficit, investimenti in pompe idrauliche e semplici tecnologie acquifere per l�Africa sub-Sahariana e l�Asia. Ma la proposta pi� radicale e rivoluzionaria sarebbe al tempo stesso la pi� semplice: diventare tutti vegetariani (come Bill Clinton, per citarne uno). Rinunciare alle bistecche, per avere abbastanza frutta e verdura per tutti.
http://www.repubblica.it/salute/alim.../?ref=HREC2-17
Non tengono conto che il cibo non si produce da solo e si divide per tutti, ma si produce per chi paga il lavoro per produrlo, al che anche standoci la potenzialit� per produrre per tutti e non ci sta, chi lo paga il cibo per chi mangia, ma non paga il suo?
-
Citazione:
Originariamente Scritto da
Il gatto
Forse ci dovresti arrivare, sempre che ci si voglia arrivare e non sembra.
E poi li ci stanno le regole per stare bene da morti e nbon da vivi.
Perch�, secondo te Ges� Cristo si rivolgeva ai morti? :asd:
C'� una profonda sapienza, invece, nelle Sue parole: Pi� si � semplici e pi� si � felici, Gatto.
-
Ma, nel caso fosse stato ed � ancora da verificare, ges� era ges� e il metodo ges� non � che si sia diffuso tanto da far considerare un ritorno ad un sistema diffuso e consolidato.
Tale sistema non si � mai diffuso e non da soluzioni per i vivi, ma per i morti, al che chi vuole deve arrivarci a quel sistema.
Citazione:
Cristo si rivolgeva ai morti?
Ai morituri in previsione della vita da morti, quindi senza soluzioni per i vivi.
-
Davvero singolare, allora, che per tali Parole ci si facesse uccidere negli anfiteatri romani.
Davvero singolare il sorgere di un San Francesco, di un San Benedetto, di una Santa Caterina, di una Santa Teresa di Calcutta, di un San Massimiliano Kolbe, di un Karol Woytila......
Davvero singolare che i milioni di sconosciuti del mondo, offrano la propria vita a servizio degli altri pi� poveri o pi� sfortunati, riconoscendo in essi proprio Ges� Cristo!
Davvero singolare che ci si apra al quinto figlio quando tutti ti prendono per matto.
Davvero singolare che ci si prenda cura di un anziano in famiglia invece di parcheggiarlo all'ospizio.
Davvero singolare eh si.
-
Tutti elementi che fanno punteggio nella vita da morti, ma non ti risolvono il problema da vivo dove spesso lo aggravano come fare 5 figli da caricare al comune mancando dei presupposti per farli.
Specialmente il primo dove ti ci ammazzi letteralmente per attuare il metodo.
Comunque restano comportamenti marginali dei vivi e non � un caso.
-
Prendere o lasciare, Giampiero. Non esistono mezze misure, riguardo a Ges�: O lo si prende seriamente o � meglio lasciar perdere.....
Ciao mitico: A domani!
-
Ad occhio i pi� non hanno nemmeno preso e chi ha preso non sembra essere convincente.
Byby
-
Il sale, nel minestrone, � soltanto un pizzico....una manciata: Ma d� sapore al tutto! ;)
-
Certo che definirsi da soli sale del mondo e dei viventi � una impresa, per altro replicata da tutti, ciascuno dei quali ritiene se stesso parte fondamentale e indispensabile dello stesso mondo e senza di cui avverrebbe la catastrofe.
Solo che ogni giorno ci sono decine di annunci funebri e il mondo manco se ne accorge, tanto che si cerca di dirglielo, invano, che si � esistiti.
-
Guarda che essere "sale del mondo" comporta anche enormi responsabilit�.....
In quel tempo, Ges� disse ai suoi discepoli:
�Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si render� salato? A null�altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente.
Voi siete la luce del mondo; non pu� restare nascosta una citt� che sta sopra un monte, n� si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e cos� fa luce a tutti quelli che sono nella casa. Cos� risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perch� vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che � nei cieli�. (Matteo 5)
-
Da soli ci si pu� attribuire qualunque cosa.
-
Chi segue Ges�, � chiamato ad essere sale, Giampiero. A morire....a sciogliersi a vantaggio degli altri.
Chi non se la sente, rimane un cristiano all'acqua di rose.